Dopo Prato Piazza è la volta di buttarsi verso Carbonin (Dolomiti Superbike 2012)... di Marco Tenuti
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In effetti, è un vero miracolo che i moderni sistemi pedagogici non siano ancora giunti a soffocare la sacrosanta curiosità umana; perché essa è una piccola, delicata pianticella...che ha soprattutto bisogno di libertà; senza questa, va sicuramente verso la rovina e la più completa distruzione.
Di Marco Tenuti (del 30/10/2011 @ 12:09:37, in MTB, linkato 1714 volte)
Stamattina, complice il cambio dell'ora, mi sono concesso un piccolo giretto con la demo bike Sants, la SM29, proveniente dal negozio Turnover.
Ne è uscito un "vai e vieni" iniziale da Rossini a Quinto per scorta brioches e krapfen con la crema per Elisa e family e poi altro giro nel trenino Turnover fino a Ponte Catena in cui ho assaggiato solo asfalto.
Troppo poco per poter dire alcunché su queste ruotone di casa Sants... Per carità bici nuovissima, solo che prendo troppa aria: io vorrei avere una pipa con inclinazione decisamente negativa, cioè un 20 gradi tipo Schurter o stile Papataso con postura by Alfiero!
Pertanto non posso che rimettermi per ogni opinione a domani, se esco con gli amici di sempre, anche se gradirei fare qualche discesa degna di nota dove poter capire bene i vantaggi di un 29er con Reba...
Per il resto passare da una bici di 9 kg ad una che sfiora i 12 kg, non è un bell'effetto: insomma non son piu' abituato coi cancelli!
Di Marco Tenuti (del 29/10/2011 @ 07:48:39, in natura, linkato 1305 volte)
Credevo per un momento che mi fossi dimenticato il telefono in modalità vibrazione stamattina alle 6.13. E invece no: era la coincidenza esatta tra la classica sveglia che mi chiama per un paio di volte alla settimana e che mi proietta in quel di Padova.
E invece no: la vibrazione non era la solita; trattasi di scossa tellurica, di evento sismico, di terremoto!
In una frazione di secondo penso a cosa fare: scatto in piedi dal letto e poi? Corro a prendere Alice o Enrico. La scossa termina subito, ma l'effetto che ha fatto nella casa nuova, dove i vetri degli infissi non sono propriamente fermi e sigillati come in appartamenti più nuovi hanno sicuramente accentuato il fenomeno.
Poi la solita tiritera, la corsa a vedere se si sa qualcosa di più, al primo che posta su Facebook, quando c'è la consapevolezza che la cosa sia passata.
Ed infine la fregatura di non riuscire ad addormentarsi più, presi dalla relativa concitazione di quanto successo a pochi chilometri da casa, cioè a circa 20 chilometri a nord, stando al grafico elaborato in automatico da INGV, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Gli americani lo dà classificano con magnitudo 4.4, mentre l'INGV con 4.2, insomma non proprio una cosuccia. Se ne parlerà qualcosa sui media nel corso della giornata.
Insomma stamattina che me ne potevo stare a letto, perché non c'erano nè i figli da portare a scuola, nè da andare fuori città per lavoro, nè da alzarsi per il giro bici del weekend, ci ha pensato il terremoto, anzi il Monte Baldo a svegliarmi.
E vabbé: stamattina si va di tinteggiatura... e buona giornata a tutti.
Di Marco Tenuti (del 28/10/2011 @ 23:06:38, in MTB, linkato 1624 volte)
Dopo esser arrivata la taglia L qualche giorno fa, che il Fix ha già avuto modo di provare, oggi è arrivata dalla Sants anche SM29 in taglia S - che uno si è già portato via per provarla con un bel test - , mentre la taglia M è in corso di montaggio da parte del Bosca e domattina sarà pronta per essere testata.
L'allestimento della S e M è simile alla L, a parte la forcella che è una REBA RL e una REBA RLT e non il forcellone di piombo installato sulla taglia L. Ho pesato di persona la taglia S e pesa circa 11,9 kg col borsellino sottosella. Le tre taglie rimarranno in negozio probabilmente per 3-4 mesi per chiunque voglia provarle. Tutte le bici sono montate con gruppo misto XT, Deore e SLX, ruote DT Swiss da camera, sella San Marco e curva, pipa e reggisella Ritchey bianche.
A partire da domenica 6 novembre il Bosca chiama tutti i Turnover, ma anche gli amici della MTB all'escursione domenicale. Oltre a venire con la vostra bici, c'è la possibilità di prendersi una delle 29er test e si possono tenere anche per 1-2 giorni senza problemi.
Dire "trasloco finito" è una cosa un po' grossa, però diciamo che se n'è andata ormai la settimana di stabilizzazione, nel senso che tutti i mobili sono più o meno sistemati e collocati nella casa, così come anche l'abbigliamento, gli accessori per la casa e tutte le nostre cose personali sono ormai disposte e riusciamo a trovarle se ci servono.
La new entry più importante in famiglia è senza dubbio la lavastoviglie, che viaggia già a pieno ritmo. Anche la lavatrice ci ha dato dentro negli ultimi giorni, mentre la tivù langue abbastanza a causa della mancanza della decoder satellitare, visto che il DVB-T non refa.
Nel corso delle settimane che porteranno verso Natale, oltre a fare l'albero ed il presepe, vedremo di sistemare tutto quanto a dovere.
Riprendono così le attività lavorative e quelle extralavorative consuete, come la redazione del mio blog.
Per tutto il resto la famiglia Marcante, non più di Quinto, ma di Grezzana, vi aspetta e vi accoglie sempre a braccia aperte.
Di Marco Tenuti (del 28/10/2011 @ 21:02:47, in MTB, linkato 1633 volte)
Oggi mi sono imbattuto sul sito della Sella Ronda Hero su invito del Maga e ho trovato il video promozionale, realizzato davvero con un'abile regia ed un cast davvero numeroso.
Il Maga non ha dubbi per il 2012: è già ai nastri di partenza!
Di Marco Tenuti (del 15/10/2011 @ 23:13:30, in rally, linkato 1056 volte)
La foto ritrae ancora il mezzo della Rally Lions - in realtà è la MB Motors di Mantovani - cioè la Peugeot 106 FN2, utilizzata dall'equipaggio Bertaso-Dal Dosso per correre il Rally Due Valli 2011.
Dopo aver provato nei giorni scorsi le prove di questa edizione del Due Valli anche con la Puntopower, il Fit si è buttato a pesce dentro questa bellissima esperienza, che è proprio il rally più importante per Verona, cioè la tradizione del rallismo veronese, il Due Valli appunto.
E la soddisfazione, cioè quella di vedere l'arco del traguardo, è tanta, perché anche nei rally non si può mai dare niente per scontato. Basta una virgola di sfortuna e puoi dire subito addio all'arrivo...
Per Fitora la classifica finale dice l'11° di classe N2/FN2 su 15 arrivati e su 21 partiti, quindi già metà della graduatoria relativa, che non è male per essere alla seconda gara di sempre. Chiaro che il mattatore in N2 è un decano del Due Valli e risponde al nome di Roberto Campostrini, il Campo, a cui potreste mettere una benda sugli occhi, che non cambierebbe un granché: il distacco accusato è inglorioso, ma tutto rema a favore del Campo. Forse sarebbe da mettere in dieta il Beif, per vedere di limare un buon secondo a chilometro...
Ah, per la cronaca, il dominatore assoluto dell'evento è stato, come da pronostico, Umbi Scandola, che rispetta alla lettera la mia profezia, fatta prima dell'inizio della prima prova speciale al cambio strada della località Collina: "Ti dico, Radu, che Umbi rifila sulle prime prove un secondo a chilometro a tutti; poi, quando le gerarchie sono chiare, Umbi passa ad amministrare con mezzo secondo a chilometro". Ed infatti la scommessa è stata azzeccata: la prima prova speciale, la Ca' del Diaolo, lunga 12,45 km, vede proprio Umbi imporre un distacco di 12,6" proprio sul secondo, che è Dal Ponte. Da lì in poi, non c'è stata comunque storia: quasi tutti gli scratch sono andati ad Umberto, lasciando agli altri solo le briciole, cioè la vittoria sull'ultima speciale ad Arbetti, che agguanta in qualche modo l'ultimo gradino del podio assoluto, dopo una partenza incerta sulla prima prova.
Complimenti ancora al Fit per aver portato a casa il rally di Verona, cioè il Due Valli, corrispondente più o meno al portare a casa una Lessinia Legend per gli amanti della mountain bike!
Di Marco Tenuti (del 13/10/2011 @ 23:34:04, in MTB, linkato 6400 volte)
Guardate qua cosa ho trovato sul forum di MTBR.com: in un thread relativo alle 29, ho scovato che qualcuno si è preso la briga di collezionare i pesi reali di tutti i pneumatici disponibili per le mountain bike con le ruotone.
Siccome è uno dei punti delicati della 29er, allora tanto vale ragionare anche sui pesi di questi pneumatici. In linea teorica più il pneumatico è leggero, proporzionalmente minore è l'inerzia per rilanciare queste ruote, ma ovviamente più si è leggeri, proporzionalmente si rischia di forare o di tagliare.
Detto questo i più leggeri in assoluto, estrapolando da questo foglio elettronico, pare essere il Bontrager 29-0 da 1.9" Team Issue, probabilmente disponibile attraverso il canale di vendita della Trek.
Ciononostante nel mio gruppo, ormai a maggioranza assoluta costituito da bici da 29, vanno per la maggiore un po' i vari copertoni da camera latticizzati ed alcuni tubeless promossi da Mister Dusi, come il Continental Race King da 2.2", piuttosto che il Maxxis Crossmark da 2.1" o il Geax Saguaro TNT, che si attesta sugli 840 grammi dichiarati, contro i 788 grammi effettivi.
Per scaricare il documento condiviso su Google, cliccate qui:
Di Marco Tenuti (del 12/10/2011 @ 11:32:49, in MTB, linkato 1136 volte)
Per le macchine è ormai famoso il test dell'alce, per le bici invece, sta per entrare in vigore il test dell'antilope e pare che la Scale passi quasi a pieni voti questo duro test...
Di Marco Tenuti (del 11/10/2011 @ 10:05:10, in MTB, linkato 20668 volte)
Che la Benini dovesse essere una festa, era praticamente una cosa data per certa, ancora quando il Diego Bertani aveva detto al "vecio" Benini che non si può perdere una tradizione della mountain bike veronese. E l'aria della festa l'avevamo respirata già al test di più di due mesi fa, il 31 luglio per l'esattezza, quando gli amici di Bcicli avevano radunato tutti quanti fuori dal parcheggio delle piscine Santini per far provare ai più l'ebbrezza della novità, quella delle spinare ancora non accuratamente eliminate, nonché della freschissima anguria di mezza estate.
Poi sono trascorsi altri due mesi in cui il furgone Dalpa ha scorrazzato in lungo ed in largo le zone di Montecchio, Villa Novare e Quinzano alla ricerca di qualsiasi cosa che paresse assomigliare ad un single track degno di farci sobbalzare sopra una MTB e così che a colpi di dece il Diego aiutato dal Fabri e compagnia bella hanno messo a punto un percorso davvero meritevole di essere conservato nel tempo, come un'ottima palestra di allenamento sia per la disciplina della granfondo che per il crosscountry.
Certo è che domenica mattina mi aspettavo magari qualcuno in più dei duecento che si sono presentati al parcheggio delle piscine Santini. Però c'erano tutti gli ingredienti di una vera gran fondo: l'arco gonfiabile Zerowind - che fa sempre figo - il cronometraggio TDS con tanto di cronovisore gigante, le transenne mobili per fare posto ai tanti, il Giando con la bandierina a fermare il traffico proprio per la procedura di partenza e poi l'aria frizzantina, sia per la fresca temperatura che per il clima di festa. Non saprei dire chi e che altro mancasse ad Avesa domenica mattina.
Forse manca solo lo speaker ufficiale, tanto che la partenza avviene in sordina, senza nemmeno il preavviso "tre, due, uno": per fortuna che mezzo minuto prima avevo messo in canna il 42 per affrontare la dolce salita iniziale!
Da lì in poi poche parole, anzi pochissime. Un fremito quando vengo superato dai primi della griglia successiva, alcune parole scambiate col Mattia Turrina, che, nonostante i trascorsi agonistici, decide di salire al passo dei comuni amatori, poi di tanto in tanto ci si scambia tra compagni di squadra e tutto ad un tratto mi ritrovo già al ristoro di metà gara, dove rallento per bere un sorso di sali e poi via per la discesa, ah 73,2 km/h verso le Ragose. In zona Villa Novare è l'aggiornamento tempi del Maga a scandire la mia discesa, mentre poco dopo è l'obiettivo della compatta del Radu ad immortalarmi col sorriso Durbans a fianco a Turrina. Solo un piccolo momento di impiccio con l'Alessio Scapin a cui la catena gira un attimo a vuoto, proprio davanti alla mia ruota, mentre sul finale rientra in grande spolvero Franceschino, che pare a pimpante a tratti, come le code in autostrada.
Non senza qualche difficoltà per la lucidità ormai andata, si arriva a Quinzano ciacolando sempre col Turrina e poi si sale verso via Cozza di nuovo in compagnia del Franceschino, col quale ci si accorda per arrivare più o meno assieme, se non fosse che lo spilungone di Mizzago si pianta letteralmente sull'ultimo dentino di giornata, così decido di mettere il 42/11 e di andarmene al traguardo a ruota di Cristian Prati, compagno di squadra del Miglio nel team Bussola.
Succede anche che mi ritrovo all'arrivo, sto ancora tirando il fiato ed appena dietro arrivano le Bestemmie Anonime, che vincono la volata a tre col Pezzo ed il Franceschino, mentre l'ANSA aveva già battuto la notizia da almeno dieci minuti, ossia che un gruppetto di Anonimi aveva temporaneamente abbandonato il percorso alla ricerca di una rapida scorciatoia verso l'arrivo.
Dopo le fatiche durate si e no un'ora e tre quarti - c'è anche chi ha tribolato meno, andando pure più forte - tutti al ristoro finale, dove c'era di tutto e di più: tè caldo, birrette, croissant, crepes alla Nutella, carine aiutanti, docce calde ed accoglienti, tortellini burro e salvia, pizza ai vari gusti, tanti sorrisi stampati e arrivederci Roma.
Infine la sorpresa finale, che poi non è neanche tanto sorpresa alla Benini: il mio biglietto, lasciato in custodia prima al Conte e poi passato di mano allo zio Paolo, viene estratto nella lotteria finale e porto pure a casa un premietto utile per la casa: il caraffone per l'acqua Hoover. Ho preso parte tre volte alle Mediofondo Benini Auto ed ho portato a casa per tre volte un premio dalla lotteria, però si potrebbe fare qualcosina meglio: vincere la gara. Comunque ancora una volta i miei complimenti allo staff. Si sono superati.
Se poi aggiungiamo che sono tornato a casa prima delle 14, dove mi aspettava la mia famigliuola, che la bici è praticamente ancora pulita a differenza di qualsiasi altra gara, che c'era (di nuovo) il Giando in diretta su Telenuovo, e che verso sera saremmo andati a degustare qualche risottino alla fiera del riso ad Isola della Scala, direi che ho passato una domenica praticamente perfetta.
Aspetto solo di essere chiamato per salire sul podio Turnover per la medaglia d'argento, ma per questo simpatico siparietto attendiamo venerdì alla pizzetta sociale.
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