Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Domenica, nell'ambito del Progetto Scuola organizzato nell'attività postscolastica della scuola di Alcenago, andrò allo stadio coi figli per vedere nientepopòdimeno che Hellas-Napoli, in ricordo di altri tempi, quando le squadrette di provincia riuscivano ancora a vincere i campionati...
Non so quanto sarà educativa l'uscita, visto che andrò con mia figlia di 7 anni ed anche l'altro mio figlio seminarista. La didattica è comunque assicurata, visto che la squadra avversaria è il Napoli e storicamente la tifoseria veronese, ma anche quella partenopea, si è sempre sbizzarrita in tutte queste occasioni.
Per saperne qualcosa di più, vi invito a guardare anche qui, sul sito ufficiale dell'Hellas Verona, dove l'ufficio stampa riporta degli incontri avvenuti presso la scuola di Alcenago.
Il genere umano è davvero strano da comprendere in certe situazioni. Se parliamo poi degli italiani, più che mai. Così com'è altrettanto strano che qualcuno - come me - si ponga questi dubbi. Davvero strano il mondo.
Mi viene da pensare che sia la stessa sindrome che colpisce gli italiani quando vanno in autostrada, ossia che la corsia più a destra, quando le corsie per ogni senso di marcia sono tre o più, sia una cosa assolutamente da evitare.
Andare nella corsia di destra è cosa infamante, ingiuriosa. E' cosa di cui vergognarsi, neanche fossimo considerati dei paracarri, visto che verremmo superati da quelli nella corsia centrale e nella corsia di sinistra a velocità superiori e a momenti anche dagli autocarri e i TIR.
Non voglio però fare la solita ramanzina: a questo ci pensa già la segnaletica luminosa fatta in autostrada, cioè di "occupare la corsia più a destra".
Siamo all'intersezione tra via Fincato e via Montorio regolamentata da un semaforo; siamo in zona Borgo Venezia nella città di Verona. All'incrocio dei Barana succede una cosa simile. Come potete vedere dalla foto tratta da Street View, ci sono tre corsie: la corsia più a destra è quella con cui si svolta in via Montorio. Le altre due corsie servono per incolonnarsi e poi procedere a sinistra verso la Valpantena, mantenendosi su via Colonnello Fincato.
In questa zona i condominii ai lati della strada sono relativamente lontani e c'è abbastanza spazio per due corsie, così gli automobilisti veronesi possono incolonnarsi su due corsie e poi riallinearsi in un'unica corsia in direzione Poiano. In passato non c'erano le tre corsie verso nord, ma solo due corsie, una per andare dritti ed una per girare verso Montorio.
Se il semaforo è verde, il flusso delle macchine non arriva a disporsi su due corsie, ma rimane tendenzialmente a sinistra, perché si cerca di tagliare un po' la curva, seguendo sempre e comunque la segnaletica orizzontale. Se il semaforo è rosso, i veicoli dovrebbero disporsi su entrambe le corsie, in modo tale da accorciare il più possibile la coda e non causare intralcio alla circolazione che ci si lascia alle spalle.
Succede che sono sempre in pochi quelli che si mettono nella corsia centrale, quasi nessuno. Tutti sempre nella corsia più a sinistra. Neanche ci fosse la stessa vergogna tipica delle autostrade.
Pertanto succede che i più si mettono sulla sinistra, mentre sulla destra si mettono in pochi, di tanto in tanto i più "scaltri", compreso me medesimo, cosicché alla scattare del verde chi sta a destra riesce spesso a superare un bel po' di macchine e a guadagnare un po' di posizioni nella gara del traffico di "ogni giorno".
Sia chiaro che in città il codice della strada prevede la possibilità che sia possa superare a destra, non come in autostrada o sulle strade extraurbane a due o più corsie, dove non è mai consentito il sorpasso a destra, a meno che non si tratti di "superamento" a destra, cosa che ad esempio succede quando si è tutti fermi in colonna.
Vorrei tanto capire cos'è che spinge i veronesi di Borgo Venezia - e non solo - a non disporsi uniformemente su entrambe le corsie, ma i più a sinistra.
La stessa sindrome autostradala? O invece pigrizia piuttosto che comprovata incapacità?
Ecco anche il Marcante mettersi a fare calcoli sul calcio...
Ci sono ben due casi in cui l'Hellas è comunque secondo nella classifica finale, proprio in base alla regola della classifica avulsa, che si basa sostanzialmente su quanto è successo negli scontri diretti proprio con la squadra con cui si troverebbe con gli stessi punti nella graduatoria generale.
Nel caso in cui l'Hellas pareggiasse con l'Empoli ed il Livorno vincesse sul Sassuolo, il Verona ed il Sassuolo si ritroverebbero entrambi a 82 punti, però:
- 8° giornata: Sassuolo-Hellas Verona 1-1
- 29° giornata: Hellas Verona-Sassuolo 1-0
Il Verona ha fatto una vittoria ed un pareggio sul Sassuolo, quindi il Verona è davanti.
Nell'altro caso, cioè quello più improbabile che l'Hellas le prendesse dall'Empoli e Sassuolo e Livorno pareggiassero, il Verona ed il Livorno si ritroverebbero entrambi a 81 punti, però:
- 11° giornata: Hellas Verona-Livorno 1-1
- 32° giornata: Livorno-Hellas Verona 0-2
avremmo una situazione analoga a prima, ossia il Verona ha fatto una vittoria ed un pareggio sul Livorno, quindi il Verona è davanti.
Diciamo che il Verona è in una botte di ferro, però la matematica ancora non c'è, pertanto forza Hellas!
Decisamente sconcertante il particolare che si intuisce dallo scatto fotografico che ho realizzato ieri sera in Piazza Bra!
Sullo sfondo, in lieve lontananza rispetto alla stella di acciaio, si può vedere lo spettro visibile delle emissioni elettromagnetiche di una navicella aliena che si è alzata in un baleno ieri sera alle 18.40 sopra Piazza Bra.
La scia emessa presenta due fasci elettromagnetici verticali che si raccordano ad alcune decine di metri in un cono di particelle di colore verde!
Il tutto è avvenuto senza l'emissione di alcun rumore udibile ed in pochissimi se ne sono accorti, vuoi per la scarsa luminosità, vuoi per la brevissima durata dell'apparizione.
Adesso posterò alcune delle più comuni domande che si possono formulare su Veronacompara allo scopo di dare qualche prova della sua efficacia.
Senza sforzarmi troppo, le domande che andrò a porre non saranno domande generiche, ma domande reali che mi sono posto o che mi pongo io quando vado al supermercato:
- dove trovo le Macine del Mulinobianco a prezzo migliore a nord-est di Verona?
- ho effettiva convenienza a prendere la confezione da 1 kg di caffé, anziché due confezioni da 500g?
- sono sicuro che ci siano ancora disponibili all''Esselunga i pannolini della promozione che scade dopodomani?
- i biscotti al burro nella confezione di latta in vendita all''Eurospin sono effettivamente di buona qualità rispetto agli stessi biscotti di marca in vendita da Rossetto?
- perchè non posso stamparmi la lista della spesa che mi sono già fatto qui a casa tramite Veronacompara o me la travaso nel mio cellulare in modo che non mi dimentico nulla quando vado al supermercato?
- visto che devo comprare il latte intero, lo shampoo Elvive capelli lisci, mezzo chilo di pane e i fusilli della Barilla, un chilo di banane, mi conviene andare all''Esselunga o al Famila?
- una volta che sarò al Famila, dove troverò lo scaffale con i cotton-fioc che mi sono messo in lista sul telefonino?
- perchè non posso far sapere da subito al negozio del PAM dove andrò tra un paio di ore che ho in mente di comprare questi articoli qua, affinchè loro me li facciano già trovare pronti nel carrello?
- oggi ho mal di gola, non riesco proprio ad andare a fare la spesa: me la posso far recapitare a casa da un mio vicino?
Per convincere gli operatori del settore a sottoscrivere il contratto è necessario, ma non sufficiente, realizzare un concept del portale.
Esso, nella prima versione, dovrebbe essere già in grado di fornire i servizi base per il consumatore ed avere un'organizzazione già mirata, anche se con grafica sufficientemente snella.
L'utente deve avere a disposizione a sinistra un meccanismo per effettuare ricerche di prodotti o selezioni di prodotti per categoria, come un normalissimo sito e-commerce, mentre la parte centrale dovrebbe visualizzare i risultati della ricerca o indifferentemente i prodotti appartenenti ad una determinata categoria.
La destra della pagina dovrebbe contenere invece il carrello dell'utente secondo il solito schema o, a scelta, uno dei panieri tipici preconfigurati dall'utente stesso.
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Tra i servizi aggiuntivi da offrire, il concept dovrebbe consentire inoltre di:
- effettuare le comparazioni dei panieri piuttosto che dei singoli prodotti
- consentire le limitazioni delle risorse disponibili all'utente, cioè la sua posizione geografica, la sua disponibilità a spostarsi, il suo budget di spesa, il tempo a disposizione
- mostrare il percorso necessario per raggiungere il punto di vendita, sia che il consumatore si trovi in un posto fisso, sia che egli stia usando uno strumento mobile per la consultazione del portale
- mostrare la collocazione dei prodotti una volta entrato nel negozio. Per poter fare questo è necessario avere una rappresentazione aggiornata della disposizione dei prodotti nel negozio, così come egli deve essere dotato di un dispositivo in grado di localizzarlo perfettamente nel piano, conoscendone pertanto le sue coordinate e il suo orientamento
Si possono pensare le modalità più disparate di tariffazione per le aziende che intendono presentare il loro listino o le loro promozioni tramite il front-end di Veronacompera. Esse vanno messe a punto secondo una metodologia che dovrebbe essere proporzionale al giro di affari e di interesse indotto dal sistema.
- quota annuale: l'azienda che intende comparire su Veronacompera paga una quota annuale per far comparire il proprio listino o le proprie promozioni sul portale
- hit-based costing: la tariffazione applicata all'azienda è proporzionale al numero di prodotti mostrati nelle ricerche effettuate dai visitatori
- sell-based costing: la tariffazione applicata all'azienda è proporzionale al giro di affari generato per la stessa, purchè esso sia dimostrabile tramite qualche meccanismo di riconoscimento o fidelizzazione indiretta
Nel caso del consumatore è indubbio che il servizio sia strumentale all'ottenimento del miglior prezzo. Egli trae un immediato beneficio dalla prima volta che lo consulta per cui si può pensare di incentivarne perfino l'uso tramite il medesimo meccanismo di riconoscimento o di fidelizzazione indiretta citato sopra per le aziende.
In fase di avviamento e lancio del servizio, il consumatore viene invitato a consultare ed a effettuare ricerche nel totale anonimato, successivamente verrà invitato a registrarsi e come ultimo stadio si può pensare di constringerlo a versare una quota per accedere periodicamente al servizio o una-tantum.
A chi può interessare Veronacompera? Può interessare sia agli esercizi di vendita, che ai consumatori. Si può pertanto pensare di monetizzare entrambi gli interessi secondo svariate modalità.
La piccola o grande distribuzione ha delle valide ragioni per far comparire i propri listini su Veronacompera:
- può promuovere le proprie promozioni attraverso un canale comparativo che evidenzia immediatamente la convenienza "reale" della promozione rispetto ai prezzi standard esercitati dalla concorrenza
- può perseguire indifferentemente una politica di prezzi civetta o una politica con una scontistica media, grazie al meccanismo di confronto attuabile sul singolo prodotto o sul paniere tipo dei consumatori
- può orientare la clientela a frequentare questo o quel punto vendita a seconda dello stato delle scorte o delle difficoltà contigenti all'approvvigionamento
- può bypassare gli strumenti classici di promozione, visti non di buon occhio dalla clientela, come ad esempio i volantini introdotti nelle cassette della posta
Ovviamente i maggiori benefici nei servizi offerti da Veronacompera sono per il consumatore finale:
- egli può effettuare comparazioni reali sui prezzi dei prodotti
- egli può effettuare comparazioni di panieri tipo o atipici
- può pianificare meglio la propria spesa secondo cicli periodici
- evita di cadere nelle trappole della fidelizzazione, tenendo sempre d'occhio il prezzo reale dei prodotti esercitati dai negozi che non frequenta abitualmente
- può contribuire a migliorare l'esperienza di altri clienti e a condizionare le abitudini al consumo della propria categoria
A parte gli aspetti e la veste grafica del portale, è di centrale importanza dare una rapida descrizione della struttura del database in cui organizzare i dati, oltre che l'interazione dell'architettura stesso con altre basi dati.
- prodotti: la tabella principale è quella costituita dai prodotti. Essi sono il soggetto della comparazione.
- distributori: sono le entità che distribuiscono i prodotti sul territorio tramite la loro rete di distribuzione e vendita
- punti vendita: i distributori e le aziende di distribuzione hanno a disposizione uno o più punti vendita per vendere la merce
- consumatori: i consumatori sono riconosciuti dal sistema di Veronacompara al fine di ricordare le loro abitudini, propensioni al consumo ed eventualmente eventuali panieri periodici da riproporre
- prezzi: ogni punto vendita attribuisce un prezzo ad un prodotto per un periodo determinato o indeterminato. Essi sono l'oggetto della comparazione
- collocazione: ogni prodotto viene collocato dal distributore all'interno di ogni punto vendita. Tale collocazione deve essere disponibile al cliente finale in una qualche forma al fine di facilitarne l'individuazione e il reperimento
- panieri: ogni consumatore deve avere la possibilità di costituire un proprio paniere base su cui effettuare comparazioni periodiche o atipiche
- scorte: l'utente deve poter conoscere la disponibilità in tempo reale del prodotto presso questo o quel punto vendita
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Lo scopo del portale è quello di mettere la gente comune nella condizione ideale di scegliere il negozio dove trovare un prodotto o un insieme di prodotti al miglior prezzo. Parlare di miglior prezzo su un insieme di prodotti sminuisce però l'importanza e la valenza che il portale conta di offrire al consumatore medio. Per questo è necessario introdurre alcuni concetti, prima di riformulare l'obiettivo che ci si prefigge con Veronacompara.
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- comparabilità: tutti gli apparati commerciali più o meno grandi che siano, tentano di sfuggire al tentativo di comparazione da parte dei loro clienti. Il sito deve invece garantire sempre la comparabilità come strumento essenziale per il decision-making
- comodità: al fine di poter mettere i competitori tutti sullo stesso livello, dal punto di vista del nostro consumatore tipo, è necessario normalizzarli in modo da tenere conto di altri fattori, come la fiducia riposta nel marchio del prodotto, nel brand della distribuzione, la razionalità con cui la merce è organizzata nello store, la distanza temporale tra il consumatore e il negozio o altre componenti, come la conpresenza di altri negozi satellite o la disponibilità di un parco giochi o un'area di baby-sitting
- disponibilità: non è sempre detto che il consumatore abbia a disposizione tutte le risorse necessarie per effettuare i propri acquisti: si intende la capacità di usare il computer o un terminale cellulare, la possibilità di ricorrere all'automobile, di spendere due ore per terminare tutti gli acquisti, di non andare fuori dalla propria zona per essere reperibile dai familiari. Per questo è necessario tenere conto che qualcuna di queste risorse possa venire meno o non sia effettivamente disponibile.
- utilità: le modalità con cui il consumatore accede ai servizi di Veronacompara devono essere efficaci ed effettivi per il consumatore ancor prima che per la distribuzione. L'utente, nella piena tutela della propria privacy, fa conoscere al sistema di Veronacompara le proprie abitudini e propensioni al consumo e si aspetta dallo stesso la massima utilità e convenienza
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