Di Marco Tenuti (del 14/06/2011 @ 09:15:54, in MTB, linkato 2755 volte)
Domenica scorsa, 12 giugno, a differenza di tutti gli amici veronesi che correvano nel soavese per la granfondo denominata Soave Bike - che tra l'altro io non ho mai corso in questi miei cinque anni di gare - per me era in programma da tempo la settima trasferta del cammino Prestigioso 2011, la Atestina Superbike. La cosa, a dire il vero, era stata studiata ancora a novembre, quando decidevo di non iscrivermi al Lessinia Tour, in favore del Prestigio 2011 e, vista la concomitanza, ho preferito in tutte le situazioni dare precedenza al circuito nazionale organizzato dalla rivista Compagnia Editoriale.
L'avvicinamento ad Este, città di partenza ed arrivo di questa granfondo, avviene molto più rapidamente di quello che pensavo, lungo alcune delle direttrici tra le province di Verona, Vicenza e Padova, e cioè in un'ora dalla Valpantena arrivo ad Este, transitando prima sulla Porcilana e poi muovendomi da San Bonifacio verso Lonigo e poi per Noventa Vicentina.
Ormai arrivati ad Este il colpo d'occhio è di avere di fronte delle enormi piramidi che spiccano dalla pianura veneta. Fanno quasi impressione alla sola vista e non fanno pensare a nulla di buono a quello che si troverà in gara. I Colli Euganei, visti da Padova, sembrano qualcosa di molto più mansueto e placido, ma quando li si vedono da sotto, il primo istinto sarebbe quello di prendere la bici o la macchina e di girarsi verso casa. Un altro pensiero che passa per la mente è più o meno del tipo: "Gli organizzatori non saranno così crudeli da farci andare sotto tutte le antenne che sovrastano ogni cocuzzolo, vero?".
Effettivamente la gara, come tante altre del Prestigio, non l'ho mai provata, mi sono solo limitato a "provarla" al computer con Google Earth, ma si sa che le pendenze virtuali non ti rendono assolutamente consapevole di cosa ritroverai nella realtà.
Dopo qualche minima difficoltà nel riuscire a parcheggiare a zero metri dalle docce e dal pasta party, finalmente mi reco al Palaeste per ritirare dal mio collega di lavoro, coinvolto anche lui nelle operazioni organizzative, il pacco gara. Poi mi capita di incontrare un po' tutti i compagni di avventura del Prestigio 2011, cioè tanti Sbubbikers, gli amici di Presa XXII, oltre a Basa ed altri del forum di MTB-forum.
Incontro anche l'altro mio compagno di squadra alle prese col Prestigio 2011, Paolo Formaggi, e con lui salgo per buona parte della prima salita verso Calaone, come riscaldamento, così ci scambiamo un bel po' di opinioni sulle nostre rispettive esperienze e relative aspettative.
In griglia entro a mezz'ora dal via, dove chiacchero con Rino del Presa 22 e il Busni degli Sbubbi. Al nostro fianco il product manager delle ruote Fulcrum, che porta in gara il solito telaio Fulcrum, usato per le foto dei cataloghi, oltre ad una coppia di indistruttibili Fulcrum Red Carbon XRP, delle "gran rue", su cui sbaverò per un buon quarto d'ora.
Il clima ed il contesto della partenza è assolutamente eccellente: la via centrale della partenza è artisticamente molto bella, la musica è quasi a palla, lo speaker è di quelli giusti e tutto attorno è un pullulare di gnocche accompagnatrici, che è sempre un bel vedere, prima delle fatiche di una gara. Tre, due, uno, via: si parte e subito su a tutta per la salita verso Calaone. Qua non c'è molto da scherzare: tutti salgono a tutta ed io rientro sul mio riferimento di giornata partito nella griglia davanti a me, cioè Achille, Paride Antolini, il mio vate dell'esperienza prestigiosa. Starò con lui per tutta la gara. Molto spesso sarà lui avanti, altre volte sarò io, ma un flebile elastico ci terrà attaccati fino agli ultimi metri di gara.
La gara non ha nulla da spartire con altre gare finora viste nel Prestigio 2011: niente di pedalabile o di scorrevole, dove un passistone come me può allungare ed andarsene via. Le salite sono tutte belle irte: spesso si tratta di muri su cemento o su sterrato con pendenze che vanno ben oltre il 20%. In tante situazioni non ho molte alternative, se non scendere dalla bici e spingere, perché non si riescono a scalare col 27/32, ultimo rapporto di cui dispone la mia Scaletta, ma tant'è: anche altri col padellino sono nelle stesse condizioni.
Parecchie sono invece le difficoltà incontrate in discesa, perché sono quasi tutte in single track o su carrareccia, dove la traiettoria ideale è unica, mentre fuori dalla linea solo pietre smosse ed eventualmente appuntite, alché nessuno vede il caso di prendersi inutili rischi.
Alquanto insolito l'incontro "ravvicinato" con un bel serpente da 120 cm lungo il sentiero dei Sette Guadi: un "angio" biancoverde mi attraversa davanti all'ultimo e non posso fare altro che passarci sopra con le ruote.
Per il resto il Muro del Pianto, la più blasonata difficoltà di giornata, se ne va senza particolari patemi, mentre è il Monte Cero a mandare in riserva la mia carica di energia. Per fortuna, dopo aver scollinato, riesco a mandar giù le ultime albicocche essiccate che avevo al seguito e riesco a non perdere il trenino che si era formato dietro Paride. O meglio: il trenino lo avevo praticamente perso davanti a me di quasi duecento metri, ma sulla discesa di Calaone, riesco a menare come un folle, portandomi a quasi i 70 km/h e riuscendo così a riagguantarlo poco prima di entrare nel ciotolato sopra le mura del Castello di Este, splendida cornice per il finale di gara.
La classifica TDS dice che il mio piazzamento è il 231° assoluto, 39° di M2, su circa 750 arrivati. La vittoria assoluta va invece all'Elite Ramon Bianchi, da quest'anno in forza al team Full Dynamix di Marostica.
Il ristoro finale è assolutamente desiderato e sospirato: è praticamente una grande macedonia nella piazza centrale della città, con nettarine e banane a volontà e col melone già affettato a spicchi a farla da padrone. Faccio abbastanza presto per le operazioni conclusive e così mi dirigo alle fresche docce ed al pasta party sul parquet del Palaeste: un ottimo pasta party con la classica pastasciutta, il dolcetto alla marmellata e fette di prosciutto crudo a volontà, in compagnia del collega Daniele, sua moglie Raffaella e altri suoi compagni del team Adventure & Bike.
Non mi rimane che salutare Agostino Andreis, il tregnaghese del Team Olympia, anche lui obbligato a correre qui ad Este per dovere di federazione, in quanto Elite, e salire in macchina per il ritorno verso casa.
Con queste due ulteriori stelle, mi attesto a quota 16 nel percorso del Prestigio MTB 2011. Tra due settimane scarse è la volta nientemeno che del Montello, ossia della Gunn Rita Marathon a Montebelluna, dove cercherò di portare a casa 4 stelle pesanti a "fianco" dei big mondiali, Tommasino permettendo. L'ultima stella mancante, al momento, andrò a raccoglierla alla Lessinia Bike, anche se la gara vale due stelle. Poi vedremo cosa riuscirò a fare a settembre, perché quest'anno non voglio fermarmi al minimo sindacale. La voglia di pedalare in MTB e di girare l'Italia delle Marathon MTB è sempre molto forte e si fa davvero fatica a placare.
Di Marco Tenuti (del 14/06/2011 @ 23:50:42, in MTB, linkato 1915 volte)
Roby@bike di MTB4all mette online un video dell'Atestina Superbike corsasi domenica scorsa a Este (PD).
Nel video le battute iniziali col primo chilometro nel centro abitato e la salita iniziale verso Calaone e poi la lunga discesa in single track dal Monte Ventolone.
Di Marco Tenuti (del 15/06/2011 @ 12:22:04, in MTB, linkato 1506 volte)
Comparso nel corso della tarda serata di ieri, è disponibile per la visione il video ufficiale della Gunn Rita Marathon, ossia dei campionati mondiali Marathon MTB 2011. Guardate bene nel video e scoprirete parecchi personaggi alquanto "strani" nelle ambientazioni nei paesi e le cittadine che circondano il Montello...
Complimenti a Stefano De Marchi per la realizzazione della sua idea!
Di Marco Tenuti (del 16/06/2011 @ 14:27:24, in MTB, linkato 1050 volte)
Ieri sera, mentre tutti si appprestavano a puntare il naso all'insù per ammirare l'eclissi totale di luna - cioè quando la terra si frappone tra la luna ed il sole, tanto che la luna si immerge completamente nel cono d'ombra della terra - il Papataso Fans Club, con la partecipazione degli amici villafranchesi dei Fortiataola, organizzava una bella notturna in Valpantena.
Menu di giornata:
trasferimento veloce in Valpantena fino a Lugo
Lugo-Praole
spansà de sirese a Praole
discesa da Busoni verso capitello di Azzago
discesa delle Saponette
trasferimento veloce via Bertani-Sezano
Trovate tutte le foto e le cronache più colorite e divertenti della mia sui blog dei gemelli Pezzo:
Ne è venuto fuori per il sottoscritto un bel giretto da 62 km con circa 8-900 metri di dislivello, considerando anche il trasferimento verso il Ranch Rocce Rosse ed il ritorno a casa in compagnia del Conte Savoia.
Assolutamente all'altezza il "terzo tempo" al Ranch Rocce Rosse, pizzeria che si è superata ancora una volta:
una new entry, pizza al formaggio e tartufo dal sapore delicato
pizza a pomodorini e rucola e tutta bagnata d'olio d'oliva, squisita
le certezze: pizza ai 4 formaggi, la tonno-cipolla, alle acciughette, al salamino sempre molto gradite e buona pasta ben cotta
la pizza con Nutella (la prossima volta io e l'Orlando ce ne ordiniamo una apposta per noi due)
spesa procapite sempre contenuta cioè sui 14-15 Euro!
limoncino finale sempre gradito, anche se el te fa sudar come on musso nel tornare verso casa in bici
la cameriera brasileira sempre più mondiale (e qua voglio la ola)
Di Marco Tenuti (del 17/06/2011 @ 09:56:01, in MTB, linkato 1416 volte)
L'ha battezzata "operazione lampo" quella messa a punto da Anonimo Turnover. Su forte pressione del fratello, Michele si è convinto di passare a miglior fortuna grazie ad una bici nuova, ossia una 29er.
Pertanto in casa si è resa necessaria l'eliminazione di una delle due MTB, che attualmente erano la Bemmex rigida e la Raven in carbonio, primo per fare posto ed in secondo luogo, perché non ha senso tenere in casa troppo materiale, che non si userebbe.
Siccome il nuovo arrivo è rappresentato dalla Gary Fisher Paragon con forcella rigida, va da sè che la sacrificata è la rigida da 26", ossia la Bemmex Fusion, che saluta così dopo anni di onorato servizio il garagetto di Borgo Frugose.
Adesso per Anonimo si spianano nuovi orizzonti, grazie alle ruotone, quindi l'alibi delle ruote piccole non reggerà più nelle prossime uscite. In attesa di sapere quando avverrà il debutto sugli sterrati - probabilmente già stasera da qualche parte sulle colline montoriesi - non rimane che augurare ad Anonimo Turnover grande divertimento col nuovo mezzo.
Ah, piccolo particolare, che rappresenta una svolta ancor più epocale, rispetto al passagggio dalla 26 alla 29: le ruote scelte sono tubeless, pertanto Anonimo Turnover abbandona le camere d'aria!
Di Marco Tenuti (del 17/06/2011 @ 18:37:09, in MTB, linkato 1450 volte)
E' stato reso pubblico alla stampa specializzata l'ultimo upgrade del Maga, al secolo Massimo Magagnotti, l'atleta sanzenate, da un anno trasferitosi in Valfiorita.
Nulla era trapelato nel corso di questa settimana, ma alcuni indizi facevano convergere sulle corone ovali per la MTB del Maga.
Pare che l'embolo delle corone ellittiche, marchiate Rotor Rings, oltre a vederle di tanto in tanto sulle bici da crono dei professionisti su strada, si stia propagando anche tra gli amatori. Ricordiamo infatti di aver visto questa novità sulla Scapin stradale del mio compagno di squadra Rancan.
Adesso è la volta della Raven del Maga. Chi lo fermerà domenica alla 100 km dei Forti? A quanto pare nessuno, pertanto se avete qualche velleità di vittoria, ripiegate sul percorso marathon, fidatevi.
Di Marco Tenuti (del 23/06/2011 @ 08:59:44, in MTB, linkato 1417 volte)
Anche il Conte, aka Fabio Savoia, ha deciso di intraprendere ufficialmente un nuovo corso editoriale, attraverso il suo nuovo blog.
Dopo il primo post di presentazione e quello con un po' di polpa, in coincidenza della sua partecipazione alla 9 Ore di Custoza, ecco subito un articolo di cronaca locale, un episodio accaduto ieri sera, durante un giretto su asfalto a cui ha preso parte il Trio Piocio al completo, ossia io e l'Orlando in BDC ed il Conte con la Verdona, in attesa della Valeria.
Se non volete perdervelo, memorizzate pertanto questo link:
Se provate a cercare un qualsiasi sito di scommesse al di fuori dei confini italiani, probabilmente incapperete in un blocco imposto dalla AAMS - ossia l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato - perché il sito non è autorizzato a praticare e ricevere scommesse secondo la regolamentazione vigente in Italia.
Peccato che se io voglio andare sul sito di betfair.com - uno dei più grossi siti di scommesse in Europa, tanto da vedere la pubblicità a rotazione nelle principali partite di calcio europeo - semplicemente per vedere a quanto sono quotate determinate scommesse, probabilmente verrete rediretti sul sito di blocco di AAMS.
Tutto questo succede perché l'AAMS obbliga i principali provider italiani a modificare i loro DNS, in modo che durante la normale navigazione il vostro computer non risolva il dominio in questione nel numero IP giusto dove si trova il server, ma venga risolto verso un sito speciale dell'AAMS, che ha il semplice scopo di allertarvi del fatto che tale azienda - in questo caso Betfair - non è autorizzata ad operare in Italia. Il messaggio per la precisione è questo:
In applicazione del decreto dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS) del 2 gennaio 2007, disciplinante la rimozione dei casi di offerta in assenza di autorizzazione, attraverso rete telematica, di giochi, lotterie, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro, con il quale è stata data attuazione all'art. 1, comma 50, della Legge 27 dicembre 2006, n° 296, il sito richiesto non è raggiungibile poiché sprovvisto delle autorizzazioni necessarie per operare la raccolta di giochi in Italia.
L'elenco degli operatori autorizzati al gioco telematico è disponibile sul sito istituzionale www.aams.gov.it.
Ora, a voler pensar bene, possiamo considerare ragionevole il fatto che l'AAMS voglia bloccare tali siti, perché contengono anche scommesse illegali in Italia, assieme a quelle legali, per le quali potrebbero operare senza problemi.
A pensar male, invece, potrebbe essere la lobby degli "autorizzati italiani" che spinge fortemente sull'amministrazione, per far fuori la concorrenza straniera, probabilmente meglio organizzata.
Rimane il fatto che viene violato un principio sacrosanto, cioè quello che viene limitata la libertà di consultare un sito straniero. Se io volessi sapere semplicemente a quanto viene quotata la vittoria di Alberto Contador al Tour de France 2011 su Betfair.com, come posso fare? Non lo posso fare! Pertanto se la quota indicata da Betfair.com è superiore a quella offerta da Bwin, probabilmente non lo saprò mai e sarò più o meno costretto a conoscere una parziale verità: insomma, un classico esempio di CENSURA, che porta ad una forte limitazione della libera concorrenza e del libero mercato.
L'Amministrazione Autonoma opera pertanto attraverso questa modalità: impone la restrizione all'accesso e alla consultazione di determinati siti, perché si presuppone che l'accesso e la consultazione di tali siti sia equiparabile al fatto che si scommetta e che quindi tali azioni violino la regolamentazione italiana.
Per fortuna, però, che le moderne tecnologie sono sempre fatte meglio di quello che il normatore cerca di costringere: basta semplicemente, al momento, cambiare i propri DNS secondo le istruzioni che trovate qui:
Seguono anche suggerimenti più accurati diversi rispetto a quello di cambiare semplicemente il DNS. Se non volete comunque imbattervi in tutto questo, potete sempre "intuire" il sito non autorizzato, sfruttando l'anteprima di Google, che ottenete se vi collocate sopra la lente di ingrandimento a fianco di ogni risultato di ricerca.
Vi consiglio comunque di consultare il link: trovate ulteriori dettagli in merito alla questione: buona lettura!
Di Marco Tenuti (del 26/06/2011 @ 23:27:09, in MTB, linkato 1664 volte)
Sono troppo stanco stasera per scrivere della mia gara di oggi a Montebelluna. Vediamo se domani riesco a scrivere un bel report di questa giornata molto intensa. Vi lascio solo alcuni spunti e cioè:
281° assoluto, in 4h19'48" (ad un'ora dal vincitore Federico Birtele)
rottura della valvola del tubeless anteriore, tranciata di netto probabilmente da un ramo sul percorso, per una perdita totale di tempo di circa 6 minuti
dormite solo 2 ore e mezza tra sabato e domenica
levataccia alle 4.45 con arrivo a Montebelluna alle 6.25
gli speaker della manifestazione in italiano ed in inglese, per i tanti partecipanti stranieri alla gara italiana
4 stelle incamerate alla Gunn Rita Marathon e quindi il Prestigio 2011 è praticamente lì a portata di mano
buone sensazioni dalle gambe, coi crampi mai comparsi, ma sempre tenuti a debita distanza
il cambio continuava a saltare, sarà il caso di far controllare bene il forcellino
Di Marco Tenuti (del 27/06/2011 @ 22:40:16, in MTB, linkato 1552 volte)
Inutile nascondere che tutta l'Italia della MTB ieri remava e tifava per Mirko Celestino. Certo è che il nostro atleta ligure ce l'ha davvero messa tutta e se non fosse stato per l'inconveniente patito alla ruota posteriore, magari le cose sarebbero potute svolgersi diversamente.
In ogni caso, ancora una volta, Mirko rimane uno dei più forti a livello mondiale e dopo il secondo posto all'Europeo 2010, il secondo posto al Mondiale 2010, il titolo italiano 2011, ora un terzo posto al mondiale 2011.
Penso che nella Coppa del Mondo Marathon, che l'UCI dovrebbe far partire a giorni, Mirko abbia tutte le carte in regola, per puntare molto in alto.
Il tifo, come potete vedere da questa foto, non manca certo e il cielo era dipinto di azzurro al traguardo.
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