Se provate a cercare un qualsiasi sito di scommesse al di fuori dei confini italiani, probabilmente incapperete in un blocco imposto dalla AAMS - ossia l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato - perché il sito non è autorizzato a praticare e ricevere scommesse secondo la regolamentazione vigente in Italia.
Peccato che se io voglio andare sul sito di betfair.com - uno dei più grossi siti di scommesse in Europa, tanto da vedere la pubblicità a rotazione nelle principali partite di calcio europeo - semplicemente per vedere a quanto sono quotate determinate scommesse, probabilmente verrete rediretti sul sito di blocco di AAMS.
Tutto questo succede perché l'AAMS obbliga i principali provider italiani a modificare i loro DNS, in modo che durante la normale navigazione il vostro computer non risolva il dominio in questione nel numero IP giusto dove si trova il server, ma venga risolto verso un sito speciale dell'AAMS, che ha il semplice scopo di allertarvi del fatto che tale azienda - in questo caso Betfair - non è autorizzata ad operare in Italia. Il messaggio per la precisione è questo:
In applicazione del decreto dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (AAMS) del 2 gennaio 2007, disciplinante la rimozione dei casi di offerta in assenza di autorizzazione, attraverso rete telematica, di giochi, lotterie, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro, con il quale è stata data attuazione all'art. 1, comma 50, della Legge 27 dicembre 2006, n° 296, il sito richiesto non è raggiungibile poiché sprovvisto delle autorizzazioni necessarie per operare la raccolta di giochi in Italia.
L'elenco degli operatori autorizzati al gioco telematico è disponibile sul sito istituzionale www.aams.gov.it.
Ora, a voler pensar bene, possiamo considerare ragionevole il fatto che l'AAMS voglia bloccare tali siti, perché contengono anche scommesse illegali in Italia, assieme a quelle legali, per le quali potrebbero operare senza problemi.
A pensar male, invece, potrebbe essere la lobby degli "autorizzati italiani" che spinge fortemente sull'amministrazione, per far fuori la concorrenza straniera, probabilmente meglio organizzata.
Rimane il fatto che viene violato un principio sacrosanto, cioè quello che viene limitata la libertà di consultare un sito straniero. Se io volessi sapere semplicemente a quanto viene quotata la vittoria di Alberto Contador al Tour de France 2011 su Betfair.com, come posso fare? Non lo posso fare! Pertanto se la quota indicata da Betfair.com è superiore a quella offerta da Bwin, probabilmente non lo saprò mai e sarò più o meno costretto a conoscere una parziale verità: insomma, un classico esempio di CENSURA, che porta ad una forte limitazione della libera concorrenza e del libero mercato.
L'Amministrazione Autonoma opera pertanto attraverso questa modalità: impone la restrizione all'accesso e alla consultazione di determinati siti, perché si presuppone che l'accesso e la consultazione di tali siti sia equiparabile al fatto che si scommetta e che quindi tali azioni violino la regolamentazione italiana.
Per fortuna, però, che le moderne tecnologie sono sempre fatte meglio di quello che il normatore cerca di costringere: basta semplicemente, al momento, cambiare i propri DNS secondo le istruzioni che trovate qui:
Seguono anche suggerimenti più accurati diversi rispetto a quello di cambiare semplicemente il DNS. Se non volete comunque imbattervi in tutto questo, potete sempre "intuire" il sito non autorizzato, sfruttando l'anteprima di Google, che ottenete se vi collocate sopra la lente di ingrandimento a fianco di ogni risultato di ricerca.
Vi consiglio comunque di consultare il link: trovate ulteriori dettagli in merito alla questione: buona lettura!