Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Ieri pomeriggio stavo scaricando la versione Express di Microsoft SQL Server 2008 e, sarà stata la mia connessione con Infostrada-Libero particolarmente felice - in realtà il servizio fisico del mio ultimo chilometro è fornito da Telecom Italia - sarà stato anche il server su cui Microsoft colloca i propri file per il download - in tanti ricorrono a servizi specifici per il file sharing come ad esempio Akamai - fatto sta che ieri sera ho visto il record di 700 KB/s durante lo scaricamento dell'installer.
Adesso non rimane che aspettare importanti upgrade di banda per le frazioni come Quinto di Valpantena, anche se l'anno prossimo probabilmente sarò costretto a regredire dai 7 Mbit/s a dei più modesti 4 Mbit/s a Grezzana.
Apprendo dall'articolo su Punto Informatico qualche retroscena sul motivo della sospensione di Playstation Network e di tutti i servizi correlati come Qriocity.
Riporto pertanto alcune parole di Alfonso Maruccia, anche se l'articolo integrale lo trovate qui.
Ma se Sony tiene la bocca cucita sui retroscena di questa sua "crisi" tecnologica, una possibile spiegazione dell'accaduto arriva da un membro di psp-scene.com noto come Chesh: stando allo smanettone la multinazionale avrebbe chiuso PSN a causa di REBUG, un nuovo firmware custom in grado di trasformare una PS3 "liscia" in una per sviluppatori fornendo pieno accesso a quella parte di PSN dedicata ai succitati addetti.
Accedendo alla rete con una PS3 modificata con REBUG, dice Chesh, è possibile farsi beffe dei controlli e portare a termine ogni genere di "truffa" ai danni delle tecnologie di protezione, riautenticando online console precedentemente "sospese", acquistando contenuti con carte di credito fasulle e via di questo passo.
Al momento Sony non ha rilasciato commenti ufficiali su REBUG e la presunta pirateria rampante sulla porzione per sviluppatori di PSN, ma il fatto che la stessa corporation nipponica non abbia ancora fornito per il momento rassicurazioni sulla sicurezza dei dati sensibili degli utenti - numeri di carte di credito inclusi - non lascia presagire nulla di buono.
Non so se alcuni di voi se ne sono accorti, ma stanotte ha preso fuoco la sala dei gruppi di continuità di Aruba, la più grossa server farm italiana, che ospita circa 1.250.000 siti in hosting e qualcosa come 1.650.000 registrazioni di dominii italiani e non, tra cui tutti quelli dei miei clienti.
Tra le varie cose fuori uso, anche la mailing-list del Pappataso Fans Club. Se volete sapere com'è questa server farm, guardate qui. Per informazioni generali sul gruppo Aruba, guardate invece questa pagina.
Tanti sviluppatori ASP.NET sanno benissimo che possono tirarsi fuori i parametri passati in argomento che si trovano dentro l'oggetto Request.QueryString, visto che assomiglia molto ad un hashtable. Ciononostante la funzionalità non è la stessa che si ha per un generico oggetto NameValueCollection, da cui Request.QueryString è derivata.
Come fare quindi per passare da un oggetto di classe NameValueCollection, già popolato con tutte le sue coppie chiave/valore verso una stringa formattata a regola d'arte con chiavi/valori e con i caratteri speciali opportunamente gestiti?
Effettivamente, se non ci fosse il problema di gestire i caratteri speciali, la cosa si ridurrebbe banalmente ad un problema di concatenazione di stringhe, dove il simbolo & viene utilizzato per la concatenazione, mentre il simbolo = viene utilizzato per separare ogni chiave dal suo rispettivo valore.
Ecco un codice in VB.NET che fa al caso vostro:
Public Shared Function BuildQueryString(ByVal coll as NameValueCollection) As String
Dim name As String
Dim items As New ArrayList
For Each name in coll.AllKeys
items.Add(String.Concat(name,"=",System.Web.HttpUtility.UrlEncode(coll(name))))
Next
Return String.Join("&",DirectCast(items.ToArray(GetType(String())), String())))
End Function
Stasera apro Google Earth e l'applicazione si posiziona come al solito nel "Punto di partenza", che è impostato a casa mia.
Scopro che è stata aggiornata la foto che riguarda l'abitato di Quinto di Valpantena ed ora si vede molto bene la facciata occidentale del mio condominio, cioè proprio quella dove si affaccia l'appartamento in cui vivo.
Si scorgono molto bene anche le macchine presenti nel parcheggio, però per motivi di privacy non vi dico a chi appartengono...
Pare che l'immagine sia stata acquisita martedì 16 giugno 2009, giorno in cui io ero probabilmente a Padova, per cui è inutile che aguzziate la vista, perché nella foto non ci sono a fare ciao con la manina.
If you install Joomla! 1.5 on your website and you install the default configuration, you get the "Welcome to the Frontpage" title on your Frontpage. Sometimes, it is difficult to find and it's really annoying going around the whole site administration looking for such text.
Here there are the steps to reach it and change.
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Go to your Joomla! 1.5 Administration site and login
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- Go to Menus - Main Menu (now you are in: Menu Item Manager: mainmenu).
- Click on 'Home' link to edit this link (you are now in: Menu Item: Edit).
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Click on Parameters System and change or delete the Page title.
-
If you change the Page title, changed title will be displayed on your Frontpage as a title.
-
If you delete the Page title, Menu link will be displayed on your Frontpage as a title (in such case 'Home' will be displayed as title, because 'Home' is the name of the link to the Frontpage).
-
If you don't want to display any title, set Show Page Title below Page title parameter to 'No'.
-
Save your changes.
Per tutti coloro che hanno di tanto in tanto qualche problema con l'unico browser installato sul proprio computer, non è affatto una malvagia idea usare un browser alternativo. In realtà sono sempre più gli utenti che hanno sul proprio computer altri browser oltre a quello presente già nel sistema, magari senza saperlo. Non solo: la commissione antitrust europea ha costretto Microsoft a risolvere la questione - visto che il browser e il motore di ricerca predefinito è assolutamente determinante nell'orientare le informazioni e le decisioni prese dai navigatori web - e Microsoft è arrivata a proporre come soluzione quella di installare nei computer uno strumento che consenta l'utente di compiere una scelta libera e casuale, più che imparziale, all'atto del primo utilizzo del computer o a seguito della pubblicazione di tale strumento, comparso pertanto nel corso di giugno su tanti computer con Windows XP o Vista.
Ecco pertanto che negli ultimi mesi la quota di installazione di altri browser è cresciuta in maniera significativa a scapito di Internet Explorer di Microsoft. Una breve lista dei più diffusi:
- Apple Safari (il mio preferito e predefinito, essendo da sempre un maniaco della mela, anche se in realtà non è il migliore su Windows)
- Mozilla Firefox (probabilmente il migliore)
- Google Chrome (spesso considerato il più veloce e snello)
- Opera (il più completo come funzionalità, come quella di accesso a posta elettronica, newsgroup e sharing, tanto da arrivare a triplicare i propri download in breve tempo)
In realtà ne esisterebbero molti altri minori, ma si può dire grossolanamente che non fanno testo.
Io consiglio sempre di tenersi sempre un browser alternativo a quello installato nel sistema per questi motivi:
- c'è sempre un qualche sito internet che non si riesce a visualizzare con
qualche browser e lo si riesce a visualizzare con un altro
- l'utente ha ravanato troppe impostazioni del browser stesso, soprattutto Internet Explorer, e non c'è più verso di navigare sulla maggioranza dei siti, sempre più basati su Javascript
- l'utente ha già subito un'infezione di un virus o un malware ed il suo browser predefinito non funziona più
- l'utente non riesce a ripristinare le impostazioni predefinite di Internet Explorer
- l'installazione di un altro browser non pesa molto in termini di spazio su
disco (dai 20 ai 100 MB)
Attenzione però a questi aspetti:
- quando si lancia l'installazione di un qualche browser, lui proverà a diventare
quello predefinito (e lo chiederà di farlo)
- anche quando si lancia un browser che non è il predefinito, lui proverà a
diventare quello predefinito (e lo chiederà di farlo)
- quando si lancia l'installazione di un browser, essa proverà ad installare
altre utilità (chiamiamole pure porcherie) non indispensabili (come ad esempio una toolbar addizionale, un
antivirus alternativo o un software di ricerca sul desktop o qualche altro
gadget o widget)
- ogni volta che si usa un qualche browser installato sul proprio computer,
assicuratevi che esso sia aggiornato all'ultima versione, onde minimizzare il
rischio di finire su siti che utilizzano difetti o backdoor di browser
vecchiotti. Buona parte delle infezioni degli ultimi anni sono dovute all'uso
di browser non aggiornati, con cui i virus, i trojan e malware vanno a nozze
Buona installazione "alternativa"!
Ho il piacere di riportare dal sito di Macitynet, precisamente da Macitynet, la novità introdotta stamattina da Google, il colosso di Mountain View.
A partire da oggi Google porta la visione in 3D anche su Street View. Strade, incroci e il traffico cittadino di alcune vie delle città principali possono già essere ammirate con occhialini in 3D, anche per l'Italia. Per la prova diretta occorre però affrettarsi, domani tutto potrebbe essere sparito.
Street View è già disponibile nella versione in 3D. La novità introdotta oggi da Google può essere già provata direttamente per strade, incroci e alcune vide delle città più importanti anche nel nostro Paese. Si veda per esempio qui. Una nuova icona a sinistra dello schermo mostra un omino con e senza i tradizionali occhialini colorati per la visione in 3D.
Dopo il cinema in 3D e l'arrivo dei primi televisori e lettori in grado di riprodurre video 3D anche nei salotti di casa, ora la diffusione della tecnologia non sembra conoscere soste. Ancora una volta Google ha anticipato i tempi rendendo in 3D una delle funzioni più spettacolari oggi disponibili, speriamo che presto seguirano anche la Terra in Google Earth in 3D e perché no le ricerce Web in 3D.
Per la prova diretta di Street View 3D occorre però affrettarsi: è molto probabile che domani questa rivoluzionaria funzione venga rimossa...
Me ne sono accorto quasi per caso questa sera, mentre cercavo la via più comoda per un tragitto nel veronese.
Che StreetView non sia una novità, è ormai assodato. La tecnologia di visualizzazione di realtà aumentata del colosso di Mountain View è a dir poco stupefacente, per la qualità, la quantità e la precisione di informazioni: una vera banca dati, una miniera di foto a disposizione di tutti e opportunamente posizionate per rendersi conto il meglio possibile di dove ci si trovi nell'ambiente virtuale di Google Maps.
Stasera ho scoperto che buona parte delle vie principali di Verona - in particolar modo tutte le circonvallazioni e le tangenziali - sono già state percorse dal pulmino di StreetView e così la realtà aumentata c'è anche a Verona!
Se volete entrare un po' più nel dettaglio, fate con Google Maps questa ricerca:
da Piazza Bra' a via Ponte di Veja
Guardate in prossimità dei cambi di direzione a Ponte Aleardi, la circonvallazione interna di via Torbido e a Porta Vescovo. Per vedere la rappresentazione fotografica di StreetView, basta cliccare sull'icona della macchina fotografica nelle indicazioni stradali nella colonna di sinistra.
Provare per credere!
Mi capita di tanto in tanto di trovarmi di fronte al problema di gente che non riesce a configurare la posta elettronica sul proprio computer: si tratta spesso di gente che ha il proprio indirizzo e-mail di Libero o Tele2, ma è connessa alla rete tramite un altro provider, come ad esempio Tiscali o Alice.
Se si vuole controllare la posta elettronica di Libero o Wind o IOL con l'iPhone, quindi con un client via POP3, si può fare solo se lo si fa con una connessione ad Internet di Libero/Infostrada. Pertanto, se uno è collegato ad esempio dalla rete mobile di Vodafone (Mobile Internet o Mobile Internet per iPhone), non lo si può fare, visto che la connessione ad Internet è con Vodafone, per l'esattezza iphone.vodafone.it. Insomma non è colpa di Vodafone, ma del condizioni mutate del contratto Libero/Infostrada quando nel 2004/2005 hanno introdotto tale irritante limitazione o per tutti coloro che hanno ottenuto un indirizzo e-mail gratis da Libero dopo tale data. Purtroppo il servizio è gratis e Libero/Infostrada fa quello che vuole di ciò che regala come servizio.
E' un trucchetto molto bastardo di Libero/Infostrada per fare in modo che la posta elettronica funzioni con un client di posta elettronica solo se sei connesso ad Internet tramite il loro numero di accesso o una loro ADSL.
L'eccezione alla cosa di cui sopra è che tu abbia comprato da loro almeno qualche servizio, come appunto una ADSL. In tal caso gli indirizzi di posta elettronica associati al contratto ADSL o Tutto Incluso sono abilitati a funzionare anche via POP3 da qualsiasi punto della rete IP. Tengo a precisare che non è solo Libero/Infostrada a fare questo trucchetto. Anche altri provider impediscono l'accesso POP3 diversi dai loro.
Un alternativa è quella di comprare il servizio Libero Mail Plus.
Infatti io ho il mio indirizzo e-mail storico su Libero che riesco a scaricare via POP3 anche dall'iPhone, cioè da un punto della rete fuori dalle dorsali Libero/Infostrada.
Non vi rimane che controllare la tua posta via web, cioè con Safari, che è assolutamente scomodo. Sul PC invece puoi ricorrere al comodissimo FreePOPs.
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