Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Su Wikipedia ho trovato una legenda molto utile per il prossimo step delle nostre attività di riciclaggio della plastica...
Si comincia coi calendari MTB per l'anno prossimo: già se ne discute sul forum di MTB-Forum in un apposito thread avviato da Stefano De Marchi. Il primo a scoprire le carte è Paolo Dossena, redattore di TecnoMTB, che si lascia andare ad un editoriale "vittorioso", oltre a pubblicare tutte le gare e le date dei "suoi" circuiti.
Se volete leggere il suo proclama di vittoria, basta che andiate sul sito di TecnoMTB e vi leggiate il suo articolo. Per completezza lo riporto anche a fine di questo articolo, visto che potrebbe scomparire con l'uscita del numero successivo dell'omonima rivista. L'idea di base di Dossena è che l'abbonamento anticipato sarebbe una formula vincente, rispetto all'iscrizione ad ogni singola gara, come fa invece il circuito nazionale Prestigio di Compagnia Editoriale.
- 13/03: GF Castello di Monteriggioni, Monteriggioni (SI)
- 17/04: GF Città di Garda Paola Pezzo, Garda (VR)
- 01/05: GF San Pellegrino, Gualdo Tadino (PG), prova campionato italiano Marathon
- 15/05: Capoliveri Legend Cup, Isola d'Elba (LI)
- 22/05: Valcavallina Superbike, Carobbio (BG)
- 19/06: 100 Km dei Forti, Lavarone (TN)
- 03/07: Sauze d'Oulx Classic, Sauze d'Oulx (TO)
- 31/07: GF Alta Valtellina, Bormio (SO)
- 04/09: Marathon Bike della Brianza, Galgiana (LC)
- 11/09: Valdifassa Bike, Moena (TN)
Per conseguire il brevetto di Nobili è possibile percorrere sia la distanza corta che la lunga in almeno 5 gare delle 10 in programma. Per conseguire invece il brevetto di SuperNobili è necessario portare a termine sempre 5 gare, ma sul percorso lungo quando previsto.
- 03/04: GF Durello, San Giovanni Ilarione (VR)
- 17/04: GF Città di Garda Paola Pezzo, Garda (VR)
- 08/05: Baldo Event, Rivoli Veronese (VR)
- 05/06: Rampinada, Daone (TN)
- prova da definire, luglio-agosto
- 11/09: Valdifassa Bike, Moena (TN)
Ecco invece l'editoriale di Dossena:
Un anno fa scrivevo in questo spazio le motivazioni per cui avevamo deciso di “scendere in campo” con una operazione circuiti/brevetti solo con abbonamenti. Attraverso Coppa Lombardia, Fi’zi:k, Liguria, Regioni, Nobili abbiamo coinvolto una ventina di manifestazioni (alcune sconosciute ai più), con un numero complessivo di abbonati di oltre 1.000 biker (senza prendere in considerazione le doppie o triple adesioni). Sulla nostra scia altri circuiti regionali hanno raccolto molte iscrizioni, confermando la validità del concetto. Penso a quelli toscani, piemontese, River, 3 Regioni FRW.
Di contro, ecco che con lo stesso numero complessivo di gare, il Prestigio ha coinvolto meno di 300 brevettati finali. 1.000 vs 300 a parità di numero di gare. La manifestazione che ha ricevuto meno iscrizioni di abbonati nella nostra organizzazione è stata di oltre 200, quella maggiore 600, la gara del Prestigio che ha raccolto il maggior numero di iscritti con motivazioni prestigiose 263 (fonte C.O. facente parte di entrambi i circuiti). Inutile dire che dal punto di vista promozionale il divario tra le due operazioni è imbarazzante, così come la differenza nei premi (leggi cosa ha ricevuto ogni brevettato, sia esso Nobile o regionale).
Ripartiamo da questa grande vittoria, ma con quella calma che lo scorso anno non potevamo permetterci. Ne consegue che nelle pagine a seguire troverete format e calendari completi di alcuni circuiti (tutti confermati), mentre altri attendono le ultime decisioni. Infatti abbiamo ricevuto molte richieste regionali o nazionali e in qualche caso abbiamo deciso di nuovi C.O. al fine di promuovere alcuni territori, basandoci anche sul mio personale istinto. Lo stesso intuito che lo scorso anno si sbagliò clamorosamente in un paio di occasioni ma che proprio per questo, oltre a garantire esperienza e competenza, potrà contare su una migliorata (qualcuno dice prevenuta) capacità nel valutare la correttezza delle persone con cui collaboreremo con un’unica finalità: far mantenere gli impegni con gli abbonati dei nostri circuiti.
(fonte sito TecnoMTB.com)
Ecco chi ho beccato stamattina in Valpantena, mentre scendevo da Stallavena ed ero ormai arrivato a Quinto.
Trattasi di un noto professionista in zona che faceva probabilmente le sue prime pedalate in proiezione 2011, con la speranza che il lavoro porti ottimi risultati. La sua pedalata a vedersi non è il massimo dell'eleganza, ma a noi interessano solo i risultati e magari un po' più di disponibilità verso i suoi tifosi...
Il firmware 3.50 per la Playstation 3 è stato reso disponibile ormai da qualche settimana. Questo aggiornamento aggiunge il supporto dei Blu Ray 3D e della visione 3D coi giochi. Ovviamente disponendo di un display predisposto, come un TV 3D che supporta le specifiche HDMI 1.4 e conseguentemente dei relativi occhialini per la visione 3D.
Sony Playstation 3 diventa 3D grazie al firmware 3.50. L’aggiornamento porta in dote anche una maggiore interazione con Facebook, a partire dalla possibilità di creare giochi che possano condividere informazioni pubbliche (profilo, lista amici, upload foto eccetera) con il social network. Accessibile dall’opzione menu della lista messaggi nella categoria Friends, è la funzione Grief Reporting Function: gli utenti sono in grado di inviare “rimostranze” direttamente da XMB per ogni messaggio inappropriato ricevuto da altri utenti di PlayStation Network.
Ad agosto, secondo i dati di Media Create, in Giappone si è verificato il sorpasso di Ps3 su Nintendo Wii. Nel corso degli ultimi mesi le vendite di Playstation 3 è tornata in testa alla classifiche delle console domestiche, alle spalle solo delle console portatili. Sony ha scommesso sulla riscossa di Ps3 grazie al motion controller senza fili Move e al firmware 3D.
Sul fronte 3D, Engadget ha già testato l’uscita Blu-ray 3D facendo funzionare il tutto senza difficoltà: basta che il setting HDMI sia configurato su “Auto” per rilevare la propria 3DTV ed effettuare lo switch alla modalità corretta per il gamin3D.
A E3: Sony ha tolto i veli al primo gioco 3D per PlayStation 3 (Killzone 3 di Guerilla Games), a cui seguiranno: Super Stardust HD, Pain e WipEout HD. A nche Polyphony Digital sta modificando “Gran Turismo 5″ per PS3, gioco di corse, in versione 3D; Ubisoft lancerà il primo gioco in 3D “James Cameron’s Avatar” .
Segui sul blog del Papataso il dramma del primo giorno di un'uggiosa settimana di un mese di m...a, ossia l'odissea per raggiungere il bagnasciuga di Povegliano a Mare.
Pare che stamattina un autoarticolato abbia fatto il numero dell'anno, cioè sia saltato da un cavalcavia della tangenziale direttamente in autostrada A4, altro che sassi dal cavalcavia! O forse non voleva pagare il pedaggio, una vessazione sempre più insopportabile dell'opulenta famiglia Benetton contro l'Italia che lavora?
Purtroppo e anche per fortuna, per il Papataso il dovere di cronaca fotografica, come solo lui sa fare. La cosa pare si sia protratta per un paio di orette. Tra un po' a freddo arriveranno probabilmente anche le meditazioni sulla congestione del traffico e su quanto poco ci voglia per mandare in crisi il sistema di mobilità provinciale e regionale...
Su Faccialibro anche un bell'album fotografico per voi che volete cominciare con sprint la giornata!
Volendo intraprendere un percorso lessicale tutto basato sull'ambiguità in perfetto stile Anonimo Turnover, non ci ho pensato due volte a mettere questo titolo per commentare il giro che ho fatto sabato.
Non la prenderò molto larga, anzi, la taglio di brutto mettendo le ruote fuori. "Pendola con l'Anonimo" potrebbe essere interpretato come "ti faccio una pendola" con la Puntopower in compagnia del Michele, nel senso di "pendolo" rallistico, cioè l'innesco di quella manovra che porta una qualsiasi macchina a girarsi attraverso una sbandata controllata, per poi riprendere il controllo una volta terminato il cambio di direzione, spesso in prossimità di un tornante. Niente di tutto questo, anche se l'Anonimo ha già avuto modo di sedersi al mio fianco in un'occasione recente.
In realtà la salita della Pendola non l'ho nemmeno fatta con la Puntopower. Io l'ho pedalata sulla mia Addict, mentre Michele se l'è fatta sulla sua Nucleon, due modi diversi di pedalare, ma sempre di bici da strada si tratta.
Per arrivare alla salita della Pendola ci siamo ricongiunti a Quinto, abbiamo attraversato la città e siamo arrivati a Fumane via Parona e Pedemonte. La salita se n'è andata senza nemmeno far fatica, quasi tutta di 34-26 e chiacchericcio. Tornati in città, passerella a Castelvecchio ed in via Roma a controllare il livello di faiga, una foto a davanti ad un elicottero dell'aeronautica milatare, poi c'è scappato un caffettino in zona San Michele Extra, ho salutato il compagno del pomeriggio. Così son andato a girarmi alla Pieve di Colognola dove il Compagno di Merende ha omaggiato la mia visita con un dolcetto inedito. Un sabato rilassato con 85 km fatti in scioltezza, tanto per prepararmi bene ad un weekend precipuamente enogastronomico .
Vi lascio al suo esauriente articolo, dove potete cogliere il suo stato avanzato di esaurimento ciclistico, della serie "lo avemo za perso da un PEZZO".
Negli ultimi giorni ho sentito alla tivù la notizia per la quale avrebbero tolto gli obblighi da parte dei pubblici esercenti e delle pubbliche amministrazioni di tracciare coloro che si collegano alle loro reti.
Così son andato alla ricerca ed ho trovato un esauriente articolo su Punto Informatico.
In realtà è stato abrogato il solo obbligo di ottenere dal questore di propria competenza la licenza per poter offrire la connettività a internet, quindi rimangono ovviamente valide le disposizioni che pretendono la tracciabilità da parte dell'esercente o dell'amministrazione di conoscere l'identità di chi si collega.
Ci mancherebbe altro che adesso esponiamo il fianco a terroristi, cyberterroristi e malavita in genere, che compie i propri reati utilizzando anche la rete!
Ecco l'articolo riportato integralmente.
Nel pacchetto sicurezza si parla di non prorogare il decreto Pisanu. Certa, tuttavia, solo la fine dell'obbligo di licenza da chiedere al questore. Per tutto il resto c'è un disegno di legge.
Roma - Il ministro degli Interni Maroni e il Presidente del Consiglio Berlusconi hanno presentato le nuove misure in materia di sicurezza dei cittadini: fra di esse, le disposizioni relative alle reti WiFi e alla carta d'identità elettronica.
Il pacchetto sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri è costituito da un decreto legge e da un disegno di legge: il primo entra in vigore da subito, il secondo deve attendere i tempi e l'iter parlamentare. E nel secondo dovrebbero rientrare le nuove disposizioni relative alla regolamentazione delle reti WiFi.
Sulla necessità di superare gli ostacoli alle procedure per le reti WiFi posti dal decreto Pisanu il Ministro era già intervenuto: Maroni conferma ora che la norma sarà abolita non sarà prorogata, lasciando quindi liberi i titolari degli esercizi commerciali di mettere a disposizione dei propri avventori risorse di connettività senza l'esigenza di richiedere una speciale licenza al questore né di identificarli attraverso carta d'identità.
La scadenza della norma, tuttavia, dovrebbe riguardare solo la parte dell'articolo 7 del decreto relativo all'obbligo di richiesta di licenza specifica e non tutte le altre regole (dall'identificazione degli utenti che effettuano l'accesso alla registrazione dei dati di navigazione): secondo quanto stabilito al momento della sua approvazione, infatti, queste sono efficaci a tempo indeterminato e, dunque, possono venir meno solo per effetto di un'espressa abrogazione.
Il Ministro non ha tuttavia specificato nulla a tal proposito, ma ha comunque parlato di "liberalizzazione dal primo gennaio, senza bisogno di registrazione, carta di identità ecc." con il Governo che si assume il compito di valutare "da qui a dicembre quali siano gli adeguati standard di sicurezza" nell'ottica di predisporre comunque obblighi in questo senso "in capo naturalmente a chi fornisce il servizio di connettività" (avendo ancora una volta sottolineato l'equilibrio necessario tra liberalizzazione ed esigenze di sicurezza).
Secondo quanto riferito dal Ministro, dunque, la non conferma del decreto dovrebbe essere sufficiente a garantire dal 1 gennaio ai cittadini la libertà di "collegarsi ai sistemi WiFi senza le restrizioni introdotte 5 anni fa e che oggi sono superate dall'evoluzione tecnologica".
In ogni caso, comunque, occorre restare alla finestra per capire effettivamente i passaggi di questa decadenza/abolizione e quali obblighi saranno previsti per chi fornisce la connessione. A tal proposito, nel caso in cui fosse davvero necessaria una specifica abolizione, essendo la materia inserita nel disegno di legge e non nel decreto dovrebbe seguire i tempi del dibattito parlamentare (il Ministro dice "entro la fine di questa legislatura, sperando prima").
Al momento, c'è chi ipotizza due diversi livelli di responsabilità: un livello per gli esercenti (bar, ristoranti, negozi vari) che offrono una rete "aperta al pubblico" ed una per quelle "in luogo pubblico": nel primo caso gli obblighi sarebbero pochi e simili a quelli di altri paesi, trattandosi solo di predisporre sistemi di sicurezza informatica per evitare di essere perseguibili per eventuali illeciti commessi online dai propri utenti (rischio che corrono anche i singoli utenti che lasciano aperta la propria rete WiFi); nel secondo, invece, la normativa italiana avrebbe molte specificità e prevederebbe per i responsabili (da ipotizzare comuni e amministrazioni pubbliche in genere) oneri molto più pesanti.
Per quanto riguarda gli "obblighi di sicurezza in capo a chi fornisce il servizio", si ipotizza un modello che renda obbligatoria una rete con password, in modo da individuare gli utenti al momento del login. Alcuni osservatori, per esempio, parlano di un sistema di identificazione via SMS con l'utente che fornisce il proprio numero di cellulare per ricevere una password (metodo, peraltro, già parzialmente utilizzabile con una circolare di aggiornamento del decreto), e in modo simile a quanto previsto dal modello Cassinelli.
Intanto fioccano già i primi commenti: per il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, l'accesso libero alle postazioni WiFi e agli internet point porterebbe a "ridurre moltissimo la possibilità di individuare tutti coloro che commettono reati attraverso Internet. Dietro queste reti WiFi e internet point - ha sottolineato - ci si può nascondere benissimo nella massa degli utenti non più identificabili e si possono trovare anche terroristi, pedofili e mafiosi".
Plauso, invece, dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, e dal responsabile comunicazioni del Partito Democratico, Paolo Gentiloni: "Alla fine - sottolinea - sono state ascoltate le voci che da ogni parte sostenevano la mancanza di risultati del decreto Pisanu nella lotta al il terrorismo e i danni provocati allo sviluppo di Internet senza fili". Lo stesso Gentiloni, evocando il dubbio che non tutte le disposizioni siano soggette a scadenza, ha parlato di una proposta abrogativa che comincia il suo iter alla Camera martedì prossimo e che va "comunque avanti anche per verificare che l'annuncio di oggi corrisponda ai concreti atti normativi delle prossime settimane".
Sicuramente nel disegno di legge, poi, le disposizioni riguardanti la nuova carta d'identità elettronica per tutti i cittadini: si chiude la sperimentazione che ha visto negli ultimi anni un centinaio di comuni come cavie e si apre un nuovo capitolo che intende portare il documento ad essere valido sin dalla nascita in quanto valido non solo per l'identificazione ma anche per la sicurezza. Obiettivo di medio termine è il voto elettronico. Obiettivo di breve termine, la registrazione delle impronte digitali di cui Maroni ha parlato esplicitamente assicurando che gli strumenti necessari alla loro raccolta saranno messi a disposizione di tutti i comuni.
L'articolo integrale lo trovate qui.
Per tutti coloro che hanno di tanto in tanto qualche problema con l'unico browser installato sul proprio computer, non è affatto una malvagia idea usare un browser alternativo. In realtà sono sempre più gli utenti che hanno sul proprio computer altri browser oltre a quello presente già nel sistema, magari senza saperlo. Non solo: la commissione antitrust europea ha costretto Microsoft a risolvere la questione - visto che il browser e il motore di ricerca predefinito è assolutamente determinante nell'orientare le informazioni e le decisioni prese dai navigatori web - e Microsoft è arrivata a proporre come soluzione quella di installare nei computer uno strumento che consenta l'utente di compiere una scelta libera e casuale, più che imparziale, all'atto del primo utilizzo del computer o a seguito della pubblicazione di tale strumento, comparso pertanto nel corso di giugno su tanti computer con Windows XP o Vista.
Ecco pertanto che negli ultimi mesi la quota di installazione di altri browser è cresciuta in maniera significativa a scapito di Internet Explorer di Microsoft. Una breve lista dei più diffusi:
- Apple Safari (il mio preferito e predefinito, essendo da sempre un maniaco della mela, anche se in realtà non è il migliore su Windows)
- Mozilla Firefox (probabilmente il migliore)
- Google Chrome (spesso considerato il più veloce e snello)
- Opera (il più completo come funzionalità, come quella di accesso a posta elettronica, newsgroup e sharing, tanto da arrivare a triplicare i propri download in breve tempo)
In realtà ne esisterebbero molti altri minori, ma si può dire grossolanamente che non fanno testo.
Io consiglio sempre di tenersi sempre un browser alternativo a quello installato nel sistema per questi motivi:
- c'è sempre un qualche sito internet che non si riesce a visualizzare con
qualche browser e lo si riesce a visualizzare con un altro
- l'utente ha ravanato troppe impostazioni del browser stesso, soprattutto Internet Explorer, e non c'è più verso di navigare sulla maggioranza dei siti, sempre più basati su Javascript
- l'utente ha già subito un'infezione di un virus o un malware ed il suo browser predefinito non funziona più
- l'utente non riesce a ripristinare le impostazioni predefinite di Internet Explorer
- l'installazione di un altro browser non pesa molto in termini di spazio su
disco (dai 20 ai 100 MB)
Attenzione però a questi aspetti:
- quando si lancia l'installazione di un qualche browser, lui proverà a diventare
quello predefinito (e lo chiederà di farlo)
- anche quando si lancia un browser che non è il predefinito, lui proverà a
diventare quello predefinito (e lo chiederà di farlo)
- quando si lancia l'installazione di un browser, essa proverà ad installare
altre utilità (chiamiamole pure porcherie) non indispensabili (come ad esempio una toolbar addizionale, un
antivirus alternativo o un software di ricerca sul desktop o qualche altro
gadget o widget)
- ogni volta che si usa un qualche browser installato sul proprio computer,
assicuratevi che esso sia aggiornato all'ultima versione, onde minimizzare il
rischio di finire su siti che utilizzano difetti o backdoor di browser
vecchiotti. Buona parte delle infezioni degli ultimi anni sono dovute all'uso
di browser non aggiornati, con cui i virus, i trojan e malware vanno a nozze
Buona installazione "alternativa"!
Ulteriore affinamento di Magura sui suoi freni a disco top di gamma per la mountain bike. Trattasi dei Marta SL in versione 2011, dove l'ultimo aggiornamento ha portato dei nuovi dischi dal nome Storm SL ed un ulteriore alleggerimento, portando a 280 grammi il peso totale del kit, dove il kit è da intendersi come la pinza, il disco Storm, le pastiglie, il cavo idraulico, il pompante e relativa leva.
Il metallo utilizzato per le parti idrauliche è il magnesio, mentre le leve sono da sempre in carbonio, che hanno sempre contraddistinto la versione SL (Superlight) dalla versione standard del modello Marta.
Li vedremo su una mia futura bici, dopo averli usati proficuamente dal 2007, senza particolari problemi? A mio avviso rimangono sempre quelli esteticamente più belli, oltre che essere tra gli impianti frenanti per bici più leggeri ed ovviamente più costosi.
Certo che per i freni non bisogna mai dimenticare l'aspetto sicurezza, ma pare che i campioni del mondo Sabine Spitz e l'austriaco Alban Lakata, campione europeo 2010 e mondiale 2010 nel Marathon, non abbiano dubbi in merito.
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