Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Il buon ingegner Bizzotto mi segnala questo viennese molto ganassa, uno decisamente avanti. La fonte originale è questa, dal sito designyoutrust.com.
Stamattina la sveglia è scattata addirittura prima di quando vado a Padova. La forza di volontà c'era tutta, certo è che non ho anticipato troppo i tempi, una volta che mi sono svegliato, perché fuori era ancora buio e non era proprio il caso di uscire troppo presto e di farsi riconoscere come il solito battibistecche Turnover.
Sono salito dallo scivolo di casa alle 6.40, circa 10 minuti prima di quando parto con la Puntopower per Padova. Sulla provinciale le macchine girano ancora con le luci accese, ma l'alba è alle porte. Certo che gli occhiali neri sono troppo per vederci bene, ma scendo la Valpantena con una felice brezza alla spalle che mi soffia fino in via Carlo Cipolla.
Da lì in poi quel minimo di traffico che c'è prima delle 7.00 mi fa compagnia tra un semaforo e l'altro in direzione Lungadige Attiraglio. La gamba pare girare molto bene, così il percorso e l'andatura sono i soliti: si fa il tragitto di avvicinamento al lago per la diga del Chievo, la ciclabile per Bussolengo e l'immancabile salita del Flover, dove salgo molto agile ed alzo la frequenza cardiaca solo quasi arrivato in cima, arrivando si e no a 172 battiti, record di questi ultimi tempi, rispetto alle frequenze che tengo quando non sono allenato.
Se ne vanno speditamente tutte le frazioni fino a Lazise, dove ancora non c'è ancora un cane a farmi compagnia. Solo una breve sosta poco prima di Cisano per scattare la foto del giorno e leggere qualche SMS. Poi via di nuovo verso Bardolino, Garda e Torri del Benaco. Ogni tanto capita di imbattersi in una nuvola burrosa rilasciata da qualche bar o pasticceria, il tipico sapore delle brioches appena sfornate ed ancora calde. Ti verrebbe voglia di fermarti, ma verrebbero meno le buone intenzioni del giro, cioè tonificare la gamba e tenere a bada le calorie ingurgitate in questo periodo della stagione.
La temperatura è gradevole anche alle 8 del mattino, sono ormai a Torri del Benaco ed il semaforo sta per diventare giallo alla svolta verso Albisano. Penso dentro di me la solita cosa che fanno i ciclisti, quando si trovano in solitario ai piedi di una salita di una certa importanza: "vedo come sto dopo un paio di tornanti: se ho buone sensazioni, tiro fino in cima, altrimenti respirerò un po' di profumo di ciclismo".
Dopo aver sverniciato un altro paio di ciclisti di buon'ora ad una velocità almeno doppia - non facevano però parte della "mia" categoria - arrivo al primo tornante col cuore già a 170 bpm ed una buona velocità. Continuo con la medesima frequenza di pedalata e vedo che il cuore se ne sta alla soglia, mentre la velocità che riesco a tenere è sempre molto buona. Nonostante il mio peso non proprio esile, ho l'impressione di essere leggero e di riuscire a spingere un buon rapporto senza fare particolare fatica, cioè mi sento nella condizione ideale per quello che mi aspetta tra una decina di giorni, cioè la Val di Fassa Bike.
Arrivo ad Albisano dopo aver accusato un paio di cedimenti mentali, cioè quelli che ti fanno mollare un po' il gas, ma sul pezzo piano riprendo coraggio e torno ad insistere, lasciando però scendere il cuore fino a 165 bpm. Un grosso spavento nella strettoia di Albisano, dove sfilo di pochi centimetri un signore che è sbucato fuori all'improvviso dal negozietto di alimentari che c'è in piazza. La cosa però non mi disturba molto: ho già in canna il 34/15 e la velocità è di poco inferiore ai 30 km/h, che è già ora di sfilare i campi da tennis alla mia destra.
Confido molto nel pezzo da Albisano fino al bivio, non essendo particolarmente ripido: mi consente di erogare un buon wattaggio e di tenere sempre una velocità decente. Inoltre non mi metto a cercare sul Polar la maniera per sapere il tempo trascorso dall'incrocio di Torri del Benaco, visto che non lo so fare: un buon deterrente per non incappare anticipatamente nella delusione di sapere che il tempo che sto facendo è alto. Si può insistere fino al bivio. Anche qui per un paio di volte la voglia di mollare mi prende un paio di volte, ma la forza di volontà mi sta dicendo che il tempo dovrebbe essere comunque buono. Nel tratto finale il battito torna a 171 bpm ed infilo l'ultimo tornante a destra in cui posso osare qualcosina di più e tagliare l'ipotetico traguardo con un bel 177!
Il responso del cronometro: 22'36", non male Marcante! Passati quei 30 secondi per riprendere fiato, chiudo definitivamente le ostilità col mio corpo e scelgo un percorso alternativo per tornare a casa. Si scende fino a Costermano, poi si gira a sinistra verso Pesina, poi una svolta verso Ceredello di Sotto, poi ulteriore svolta per via Cristane e brezza alle spalle dal Porton fino al ponte di legno sopra Ragano, dove imbocco la ciclabile ed intraprendo una conversazione col Conte Savoia via SMS.
Arrivato ormai al Chievo, mi imbatto anche nel nullafacente di Davide Giardino in sella alla sua De Rosa 2011. Beato lui che vive di rendita... gli racconto che io devo fare così se voglio salvare dal lupo capra e cavoli, cioè uscire presto al mattino quando posso. Ormai in zona Chievo l'invito del Conte Savoia è formalizzato: mi aspetta in via Marconi per la brioche ed il cappuccino, che gradisco molto volentieri. Il ritorno verso casa avviene per Piazza Bra, il cui attraversamento non è propriamente indolore, per la quantità di gnocca che già gira su tacchi a spillo, nonostante siano poco più delle 10 del mattino...
Si torna a casa con 104 km fatti, un buon tempo sulla Torri-Bivio e 2446 kcal, stando al mio ciclocomputer: posso lavorare di gusto per tutta la giornata, vista la quantità di endorfine secrete dal mio corpo.
Pastroci, è così che Elisa chiama il piccolo Tommaso Marcante, fa oggi due mesi dalla nascita. E' la gioia di tutti noi, non c'è altro da aggiungere, se non quello di augurargli "Buon Complimese"!
Tutti i riflettori del marketing della bicicletta sono puntati su Friedrichshafen, dove si terrà l'Eurobike.
E' praticamente certo che ogni produttore di bici presenterà tonnellate di bici da 29 pollici, per quanto riguarda la mountain bike. Si parte mercoledì 31 agosto fino a sabato 3 settembre, giorno in cui sarà aperto al pubblico e non solo agli specialisti. Martedì 30 agosto è il demo day, una giornata speciale dedicata ai test da parte dei media.
Tutto il resto è da scoprire.
clicca per andare al sito della fiera
Il Gruppo Ciclistico Grezzana organizza per sabato 3 settembre 2011 l'ottava edizione del Trofeo Centomo, gara in linea su circuito, col patrocinio della Pro Loco Grezzana ed il Comune di Grezzana, sotto l'egida di UDACE Verona.
L'edizione di quest'anno è denominata anche Memorial Franco Zanin, in ricordo di uno dei più cari ciclisti amatoriali che ha sostenuto da sempre l'attività ciclistica e ricreativa del gruppo.
Quest'anno cambia la location di partenza ed arrivo, non più in Piazza Carlo Ederle, la piazza centrale di Grezzana, ma in località Carrara, approssimativamente all'altezza del negozio Turnover. Andando all'interno del sito del GC Grezzana è possibile trovare tutta una serie di pagine relative alla gara che si terrà tra qualche sabato, cioè come fare per arrivare, la cartina del percorso, la locandina in formato PDF e anche la traccia scaricabile in formato KML.
Il circuito in linea, che verrà percorso più volte a seconda delle categorie, quest'anno è stato rivisto e si presenta accorciato rispetto alle edizioni precedenti: dovrebbe essere alla maggiore portata degli sprinter che soffrono solitamente gli eventuali strappetti presenti lungo i classici circuiti delle gare UDACE, vista la quasi totale assenza di salite.
Oggi pomeriggio ho cercato su Google la seguente parola "Scott Scale 29 2012" e mi sono imbattuto in un sito di compravendita bici, dove ho trovato un negozio di Brisbane, Australia, che ha in pronta consegna le nuove Scott Scale da 29 anno 2012, come si può vedere da questa inserzione.
Non sono ancora i modelli in carbonio, ma questo vuole comunque dire che Scott ha già cominciato a consegnare al mercato retail i nuovi modelli.
Questa che vedete sotto è il modello Elite, ancora con tubazioni in alluminio 6061 con un equipaggiamento medio XT/SLX, molto simile alla bici di Anonimo Turnover.
clicca per andare all'inserzione su BikeExchange.com.au
Ecco il giro che probabilmente percorreremo domani sera in notturna in Lessinia. A dire il vero la parte iniziale non coincide in tutto e per tutto, poiché io l'ho generata con Google Maps, che usa solo le rotte percorribili.
Il chilometraggio totale dovrebbe aggirarsi sui 35 km, ma solo domani sera sapremo con certezza.
Visto che le temperature in pianura ed in vallata sono decisamente impegnative per uscire la sera - e se ne sono accorti tutti gli amici del Papataso Fans Club che ieri sera hanno preso parte alla notturna - il buon Paolo Orlandi propone una notturna per venerdì sera, venerdì 26 agosto, in cui si parte e si arriva in quota, lasciando perdere le altitudini inferiori ai 1000 metri.
Attualmente niente è definitivo e certo, però una bozza è già stata definita o da parte di Paolo. Mancherebbe solo da contattare quelli del rifugio per assicurarsi di trovare la cena per un congruo numero di persone, però per poter fare questo è necessario stabilire con certezza in quanti siamo: l'alternativa è quella di portarsi dietro uno zaino con uno spuntino faidate. Questo il programma:
- partenza dal Griez
- scavalcamento della dorsale e discesa verso le Scandole su sterrato
- attraversamento del Vaio e salita su asfalto verso Erbezzo e quindi verso il bivio del Pidocchio
- Translessinia fino a salire su al Rifugio Primaneve
- cena/ristoro al rifugio
- discesa sterrata fino a Bocca di Selva e poi su asfalto fino al Grietz
Il giro non è corto, ma scorrevole e comunque relativamente rapido, visto che per buona parte si è su asfalto!
L'orario di partenza dovrebbe essere verso le 19 per arrivare al rifugio verso le 21-21.30. Il rientro è previsto non prima di mezzanotte, ma dipende fortemente da quanto rimarremmo fermi al Primaneve. Per la questione luci il buio della notte dovrebbe abbracciarci mentre stiamo salendo sull'asfalto verso il Pidocchio, mentre la percorrenza dello sterrato della Translessinia al buio non rappresenta affatto un problema.
Se siete interessati a prendere parte, ricordate di farmi uno squillo, un'email o un SMS.
Griez è una frazione che, assieme a Maregge, rappresenta a mio modesto parere una po' la frontiera per la Lessinia, perché se Boscochiesanuova è la città, il caos, la vita in alcuni momenti dell'estate veronese - basta provare ad accaparrarsi una brioche alla pasticceria Valbusa - questa località è a tutti gli effetti ai confini tra il bianco della Lessinia innevata in inverno ed il verde dei pascoli estivi in estate. Tutto quello che sta sotto Griez non è vera Lessinia...
Griez è anche il nome di un prototipo Chesini, una bici da 29er le cui foto girano sulla rete già da qualche mese. Che ci sia anche lo zampino del Giury, che ha disegnato la grafica di questa bici, me ne ero accorto da tempo. In ogni caso non posso fare altro che complimentarmi sia per la grafica che per il nome dato a questo mezzo, che richiama inequivocabilmente la Lessinia da farsi in bici, dove questa 29er non può che trovarsi a suo agio.
Lungi da me dal chiamarla Chesinon per via delle sue ruotone, visto che questo appellativo viene abitualmente attribuito ad alcune mountain bike di metà anni novanta che tanti veronesi tengono ancora in cantina, me compreso, e che hanno caratterizzato l'esordio al fuoristrada ciclistico per chi non si poteva permettere qualche funambolico mezzo di origine statiunitense... questo Chesinon da 29 ha tutta l'aria di essere una gran bici leggera per l'uso il più versatile.
Riprendo volentieri tra le news di Chesini, dove ho trovato questo articolo:
Dopo le anticipazioni di qualche giorno fa e' ora completa, la prima 29 del 2011/12: GRIEZ C8. Il telaio ad altissimo modulo T800 doveva essere accompagnato da componenti altrettanto validi, scelta non facile volendo proporre una 29 abbordabile. Dopo serrate discussioni e concludendo che il Boss ha sempre ragione, ecco il risultato: gruppo SRAM XO 2x10 con guarnitura KCNC 40-27. Ruote American Classic. Freni Avid Elixir R. Forcella RockShox Reba RL. Componenti Ritchey con attacco manubrio 17 gradi negativo. Sella Selle Italia SLR. Pedali Exustar. Grafica by Giury. Ma non rimarra' da sola, i test per la seconda 29 con forcella rigida stanno per iniziare...
clicca per andare all'articolo sul sito Chesini
Dal piccolo book fotografico fatto la settimana scorsa a Monte Comun, sono orgoglioso di mettere qui sul mio blog la foto di me e Tommasino sopra alla Scaletta, fedele compagna di ben cinque annate in MTB. Dovrebbe essere Enrico a prenderla prossimamente in consegna: per Tommaso ce n'è ancora invece da pedalare in casa...
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