Volendo intraprendere un percorso lessicale tutto basato sull'ambiguità in perfetto stile Anonimo Turnover, non ci ho pensato due volte a mettere questo titolo per commentare il giro che ho fatto sabato.
Non la prenderò molto larga, anzi, la taglio di brutto mettendo le ruote fuori. "Pendola con l'Anonimo" potrebbe essere interpretato come "ti faccio una pendola" con la Puntopower in compagnia del Michele, nel senso di "pendolo" rallistico, cioè l'innesco di quella manovra che porta una qualsiasi macchina a girarsi attraverso una sbandata controllata, per poi riprendere il controllo una volta terminato il cambio di direzione, spesso in prossimità di un tornante. Niente di tutto questo, anche se l'Anonimo ha già avuto modo di sedersi al mio fianco in un'occasione recente.
In realtà la salita della Pendola non l'ho nemmeno fatta con la Puntopower. Io l'ho pedalata sulla mia Addict, mentre Michele se l'è fatta sulla sua Nucleon, due modi diversi di pedalare, ma sempre di bici da strada si tratta.
Per arrivare alla salita della Pendola ci siamo ricongiunti a Quinto, abbiamo attraversato la città e siamo arrivati a Fumane via Parona e Pedemonte. La salita se n'è andata senza nemmeno far fatica, quasi tutta di 34-26 e chiacchericcio. Tornati in città, passerella a Castelvecchio ed in via Roma a controllare il livello di faiga, una foto a davanti ad un elicottero dell'aeronautica milatare, poi c'è scappato un caffettino in zona San Michele Extra, ho salutato il compagno del pomeriggio. Così son andato a girarmi alla Pieve di Colognola dove il Compagno di Merende ha omaggiato la mia visita con un dolcetto inedito. Un sabato rilassato con 85 km fatti in scioltezza, tanto per prepararmi bene ad un weekend precipuamente enogastronomico .
Vi lascio al suo esauriente articolo, dove potete cogliere il suo stato avanzato di esaurimento ciclistico, della serie "lo avemo za perso da un PEZZO".
Nessun commento trovato.
Disclaimer L'indirizzo IP del mittente viene registrato, in ogni caso si raccomanda la buona educazione.
|