Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Novità fresche fresche di oggi proveniente dal comitato organizzatore del Lessinia Tour 2011.
A quanti si iscriveranno cumulativamente al circuito e porteranno a termine le
cinque prove, indipendentemente da tempo impiegato e posizione di classifica
ottenuta, verrà consegnata, in occasione della cerimonia conclusiva del
Lessinia Tour 2011 (in sede e data da definirsi) un diploma personale indicante
nome e cognome dell'atleta, percorso portato a termine, tempo impiegato nelle
singole gare e tempo finale totale.
L'elenco finale verrà pubblicato sul sito internet www.lessiniatour.com dopo
lo svolgimento della tappa di Soave. Con la consegna dell'attestato l'alteta
otterrà la qualifica di "BIKER DELLA LESSINIA 2011".
E' uscito proprio stamattina MTB Magazine di dicembre 2010, che presenta il calendario del circuito Prestigio MTB 2011. A parte la turnazione di alcune gare e la presenza delle aventi diritto, dall'anno prossimo ci sarà la possibilità di dimostrare la propria passione col Superprestigio!
06/3: Xbionic Challenge, Asola (MN), *
20/3: GF San Martino delle Scale, Monreale (PA), ***
27/3: GF Tre Valli, Tregnago (VR), *
17/4: GF Città di Garda - Paola Pezzo, Garda (VR), **
17/4: GF Lago di Bracciano, Trevignano Romano (RM), ****
08/5: Serra Bike, Piverone (TO), *
08/5: Il Carpegna mi basta, Carpegna (PU), ***
22/5: Divinus Bike, Monteforte d'Alpone (VR), **
12/6: Atestina Superbike, Este (PD), **
26/6: Gunn Rita Marathon, Montebelluna (TN), ****
26/6: La Via del Sale, Limone Piemonte (CN), ***
03/7: Sauze d'Oulz Mountain Classic, Sauze d'Oulx (TO), ****
09/7: Dolomiti Superbike, Villabassa (BZ), ****
24/7: Lessinia Bike, Sega di Ala (TN), **
24/7: Tour dell'Assietta, Sestriere (TO), ***
07/8: La Vecia Ferovia, Ora (BZ), *
04/9: Marathon Bike della Brianza, Casatenovo (LC), ***
11/9: Val di Fassa Bike, Moena (TN), ****
25/9: Gimondi Bike, Iseo (BS), *
2/10: Sinalunga Bike, Sinalunga (SI), **
A questo punto non mi rimane che scegliere. Prestigio o Nobili nel 2011? Si accettano volentieri suggerimenti.
Anche quest'anno il Radu è qui a riproporvi l'iniziativa dell' ABCS (Associazione Bertoni Cooperazione Sviluppo) per la raccolta fondi.
Tutti i dettagli dell'iniziativa li trovate in questo PDF scaricabile da qui.
Siamo ad offrirvi per un'offerta di 6 Euro un Pandoro e/o Panettone della PALUANI da 750 gr.
Per chi fosse interessato può fare l'ordine direttamente a me via e-mail o telefono del Radu.
Un grazie a tutti.
(clicca sulla locandina per scaricare il PDF)
Ho appena aperto il forum di MTB-Forum e leggo tra le news in prima pagina della recensione negativa dei freni Shimano XTR 2011 da parte della rivista tedesca Bike.
In tutta onestà il test è stato molto duro, ma è evidente che nella continua rincorsa verso l'alleggerimento estremo dei componenti, il compromesso è sempre molto delicato ed a volte può essere la sicurezza ad essere compromessa.
Nella traduzione che trovate sul forum, pare che la cosa ad andare più in crisi di tutte sia la nuova tecnologia Shimano dei dischi, cioè un disco formato da tre strati, lo strato interno in alluminio ed i due esterni in metallo più pesante. Parrebbe essere che l'alluminio si sia praticamente fuso a seguito del forte surriscaldamento dato dalla prova molto gravosa.
Sia chiaro che la mia non è una presa di posizione contro Shimano: la mia è solo una riproposizione di quanto c'è già in rete. Son comunque sicuro che Shimano avrà le sue valide ragioni, se non è già corsa al riparo con qualche altro accorgimento. Di solito le scelte progettuali non vengono mai rediscusse, ma viene semmai modificato qualche particolare.
Vi lascio pertanto al thread sul forum.
Se invece volete spendere 2 Euro per il PDF dell'articolo in tedesco, trovate anche quello.
Saranno della partita anche gli amici ciclisti del GC Grezzana domenica prossima verso Monteforte d'Alpone nell'iniziativa congiunta promossa dagli Aspetime Bike.
Sabato sera però per il gruppo storico grezzanese ci sarà la cena sociale presso la Baita degli Alpini di Grezzana. Tutti i dettagli di quest'ultima li trovate sul sito del team.
Qui sotto trovate invece la locandina aggiornata.
Sappiamo benissimo, purtroppo, cosa è successo e cosa sta succedendo a pochi chilometri da noi... Il gruppo Aspetimebike uniti ad altri Team:
FOCUS
VERONA BIKE
TURNOVER
CICLIDORO
STRASAGOME
KM SPORT
SUPERNOVA TEAM
BCICLI TEAM
BIBIKE TEAM ANDREIS
MTB VILLAFRANCA
TEAM TEBALDI
ha pensato tramite la passione per le due ruote di portare sostegno e aiuto concreto alle famiglie alluvionate (offerta libera in denaro che verrà donata al parroco all'arrivo).
La proposta è di partire domenica 28 novembre da Grezzana presso il negozio Turnover alle ore 8,30, per passare alle ore:
8,45 Pasticceria Rossini (Quinto)
9,15 Eurospin (Montorio)
9,40 Felix (San Martino Buon Albergo)
10,00 Quattro strade (Vago)
10,40 Soave (Castello)
raggruppando tutti coloro che vogliono aderire.
Ricordando che il punto focale dell'uscita è MONTEFORTE, la pedalata sarà alla volemose ben dando la possibilità sia alle ruote grasse, che a quelle fine, di viaggiare assieme!!!
Vi aspettiamo numerosi e ricordate che L'UNIONE FA LA FORZA!
NB. Ricordiamo l'uso del casco e il rispetto del codice stradale!
Ulteriore affinamento di Magura sui suoi freni a disco top di gamma per la mountain bike. Trattasi dei Marta SL in versione 2011, dove l'ultimo aggiornamento ha portato dei nuovi dischi dal nome Storm SL ed un ulteriore alleggerimento, portando a 280 grammi il peso totale del kit, dove il kit è da intendersi come la pinza, il disco Storm, le pastiglie, il cavo idraulico, il pompante e relativa leva.
Il metallo utilizzato per le parti idrauliche è il magnesio, mentre le leve sono da sempre in carbonio, che hanno sempre contraddistinto la versione SL (Superlight) dalla versione standard del modello Marta.
Li vedremo su una mia futura bici, dopo averli usati proficuamente dal 2007, senza particolari problemi? A mio avviso rimangono sempre quelli esteticamente più belli, oltre che essere tra gli impianti frenanti per bici più leggeri ed ovviamente più costosi.
Certo che per i freni non bisogna mai dimenticare l'aspetto sicurezza, ma pare che i campioni del mondo Sabine Spitz e l'austriaco Alban Lakata, campione europeo 2010 e mondiale 2010 nel Marathon, non abbiano dubbi in merito.
Per tutti coloro che hanno di tanto in tanto qualche problema con l'unico browser installato sul proprio computer, non è affatto una malvagia idea usare un browser alternativo. In realtà sono sempre più gli utenti che hanno sul proprio computer altri browser oltre a quello presente già nel sistema, magari senza saperlo. Non solo: la commissione antitrust europea ha costretto Microsoft a risolvere la questione - visto che il browser e il motore di ricerca predefinito è assolutamente determinante nell'orientare le informazioni e le decisioni prese dai navigatori web - e Microsoft è arrivata a proporre come soluzione quella di installare nei computer uno strumento che consenta l'utente di compiere una scelta libera e casuale, più che imparziale, all'atto del primo utilizzo del computer o a seguito della pubblicazione di tale strumento, comparso pertanto nel corso di giugno su tanti computer con Windows XP o Vista.
Ecco pertanto che negli ultimi mesi la quota di installazione di altri browser è cresciuta in maniera significativa a scapito di Internet Explorer di Microsoft. Una breve lista dei più diffusi:
- Apple Safari (il mio preferito e predefinito, essendo da sempre un maniaco della mela, anche se in realtà non è il migliore su Windows)
- Mozilla Firefox (probabilmente il migliore)
- Google Chrome (spesso considerato il più veloce e snello)
- Opera (il più completo come funzionalità, come quella di accesso a posta elettronica, newsgroup e sharing, tanto da arrivare a triplicare i propri download in breve tempo)
In realtà ne esisterebbero molti altri minori, ma si può dire grossolanamente che non fanno testo.
Io consiglio sempre di tenersi sempre un browser alternativo a quello installato nel sistema per questi motivi:
- c'è sempre un qualche sito internet che non si riesce a visualizzare con
qualche browser e lo si riesce a visualizzare con un altro
- l'utente ha ravanato troppe impostazioni del browser stesso, soprattutto Internet Explorer, e non c'è più verso di navigare sulla maggioranza dei siti, sempre più basati su Javascript
- l'utente ha già subito un'infezione di un virus o un malware ed il suo browser predefinito non funziona più
- l'utente non riesce a ripristinare le impostazioni predefinite di Internet Explorer
- l'installazione di un altro browser non pesa molto in termini di spazio su
disco (dai 20 ai 100 MB)
Attenzione però a questi aspetti:
- quando si lancia l'installazione di un qualche browser, lui proverà a diventare
quello predefinito (e lo chiederà di farlo)
- anche quando si lancia un browser che non è il predefinito, lui proverà a
diventare quello predefinito (e lo chiederà di farlo)
- quando si lancia l'installazione di un browser, essa proverà ad installare
altre utilità (chiamiamole pure porcherie) non indispensabili (come ad esempio una toolbar addizionale, un
antivirus alternativo o un software di ricerca sul desktop o qualche altro
gadget o widget)
- ogni volta che si usa un qualche browser installato sul proprio computer,
assicuratevi che esso sia aggiornato all'ultima versione, onde minimizzare il
rischio di finire su siti che utilizzano difetti o backdoor di browser
vecchiotti. Buona parte delle infezioni degli ultimi anni sono dovute all'uso
di browser non aggiornati, con cui i virus, i trojan e malware vanno a nozze
Buona installazione "alternativa"!
Negli ultimi giorni ho sentito alla tivù la notizia per la quale avrebbero tolto gli obblighi da parte dei pubblici esercenti e delle pubbliche amministrazioni di tracciare coloro che si collegano alle loro reti.
Così son andato alla ricerca ed ho trovato un esauriente articolo su Punto Informatico.
In realtà è stato abrogato il solo obbligo di ottenere dal questore di propria competenza la licenza per poter offrire la connettività a internet, quindi rimangono ovviamente valide le disposizioni che pretendono la tracciabilità da parte dell'esercente o dell'amministrazione di conoscere l'identità di chi si collega.
Ci mancherebbe altro che adesso esponiamo il fianco a terroristi, cyberterroristi e malavita in genere, che compie i propri reati utilizzando anche la rete!
Ecco l'articolo riportato integralmente.
Nel pacchetto sicurezza si parla di non prorogare il decreto Pisanu. Certa, tuttavia, solo la fine dell'obbligo di licenza da chiedere al questore. Per tutto il resto c'è un disegno di legge.
Roma - Il ministro degli Interni Maroni e il Presidente del Consiglio Berlusconi hanno presentato le nuove misure in materia di sicurezza dei cittadini: fra di esse, le disposizioni relative alle reti WiFi e alla carta d'identità elettronica.
Il pacchetto sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri è costituito da un decreto legge e da un disegno di legge: il primo entra in vigore da subito, il secondo deve attendere i tempi e l'iter parlamentare. E nel secondo dovrebbero rientrare le nuove disposizioni relative alla regolamentazione delle reti WiFi.
Sulla necessità di superare gli ostacoli alle procedure per le reti WiFi posti dal decreto Pisanu il Ministro era già intervenuto: Maroni conferma ora che la norma sarà abolita non sarà prorogata, lasciando quindi liberi i titolari degli esercizi commerciali di mettere a disposizione dei propri avventori risorse di connettività senza l'esigenza di richiedere una speciale licenza al questore né di identificarli attraverso carta d'identità.
La scadenza della norma, tuttavia, dovrebbe riguardare solo la parte dell'articolo 7 del decreto relativo all'obbligo di richiesta di licenza specifica e non tutte le altre regole (dall'identificazione degli utenti che effettuano l'accesso alla registrazione dei dati di navigazione): secondo quanto stabilito al momento della sua approvazione, infatti, queste sono efficaci a tempo indeterminato e, dunque, possono venir meno solo per effetto di un'espressa abrogazione.
Il Ministro non ha tuttavia specificato nulla a tal proposito, ma ha comunque parlato di "liberalizzazione dal primo gennaio, senza bisogno di registrazione, carta di identità ecc." con il Governo che si assume il compito di valutare "da qui a dicembre quali siano gli adeguati standard di sicurezza" nell'ottica di predisporre comunque obblighi in questo senso "in capo naturalmente a chi fornisce il servizio di connettività" (avendo ancora una volta sottolineato l'equilibrio necessario tra liberalizzazione ed esigenze di sicurezza).
Secondo quanto riferito dal Ministro, dunque, la non conferma del decreto dovrebbe essere sufficiente a garantire dal 1 gennaio ai cittadini la libertà di "collegarsi ai sistemi WiFi senza le restrizioni introdotte 5 anni fa e che oggi sono superate dall'evoluzione tecnologica".
In ogni caso, comunque, occorre restare alla finestra per capire effettivamente i passaggi di questa decadenza/abolizione e quali obblighi saranno previsti per chi fornisce la connessione. A tal proposito, nel caso in cui fosse davvero necessaria una specifica abolizione, essendo la materia inserita nel disegno di legge e non nel decreto dovrebbe seguire i tempi del dibattito parlamentare (il Ministro dice "entro la fine di questa legislatura, sperando prima").
Al momento, c'è chi ipotizza due diversi livelli di responsabilità: un livello per gli esercenti (bar, ristoranti, negozi vari) che offrono una rete "aperta al pubblico" ed una per quelle "in luogo pubblico": nel primo caso gli obblighi sarebbero pochi e simili a quelli di altri paesi, trattandosi solo di predisporre sistemi di sicurezza informatica per evitare di essere perseguibili per eventuali illeciti commessi online dai propri utenti (rischio che corrono anche i singoli utenti che lasciano aperta la propria rete WiFi); nel secondo, invece, la normativa italiana avrebbe molte specificità e prevederebbe per i responsabili (da ipotizzare comuni e amministrazioni pubbliche in genere) oneri molto più pesanti.
Per quanto riguarda gli "obblighi di sicurezza in capo a chi fornisce il servizio", si ipotizza un modello che renda obbligatoria una rete con password, in modo da individuare gli utenti al momento del login. Alcuni osservatori, per esempio, parlano di un sistema di identificazione via SMS con l'utente che fornisce il proprio numero di cellulare per ricevere una password (metodo, peraltro, già parzialmente utilizzabile con una circolare di aggiornamento del decreto), e in modo simile a quanto previsto dal modello Cassinelli.
Intanto fioccano già i primi commenti: per il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, l'accesso libero alle postazioni WiFi e agli internet point porterebbe a "ridurre moltissimo la possibilità di individuare tutti coloro che commettono reati attraverso Internet. Dietro queste reti WiFi e internet point - ha sottolineato - ci si può nascondere benissimo nella massa degli utenti non più identificabili e si possono trovare anche terroristi, pedofili e mafiosi".
Plauso, invece, dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, e dal responsabile comunicazioni del Partito Democratico, Paolo Gentiloni: "Alla fine - sottolinea - sono state ascoltate le voci che da ogni parte sostenevano la mancanza di risultati del decreto Pisanu nella lotta al il terrorismo e i danni provocati allo sviluppo di Internet senza fili". Lo stesso Gentiloni, evocando il dubbio che non tutte le disposizioni siano soggette a scadenza, ha parlato di una proposta abrogativa che comincia il suo iter alla Camera martedì prossimo e che va "comunque avanti anche per verificare che l'annuncio di oggi corrisponda ai concreti atti normativi delle prossime settimane".
Sicuramente nel disegno di legge, poi, le disposizioni riguardanti la nuova carta d'identità elettronica per tutti i cittadini: si chiude la sperimentazione che ha visto negli ultimi anni un centinaio di comuni come cavie e si apre un nuovo capitolo che intende portare il documento ad essere valido sin dalla nascita in quanto valido non solo per l'identificazione ma anche per la sicurezza. Obiettivo di medio termine è il voto elettronico. Obiettivo di breve termine, la registrazione delle impronte digitali di cui Maroni ha parlato esplicitamente assicurando che gli strumenti necessari alla loro raccolta saranno messi a disposizione di tutti i comuni.
L'articolo integrale lo trovate qui.
Volendo intraprendere un percorso lessicale tutto basato sull'ambiguità in perfetto stile Anonimo Turnover, non ci ho pensato due volte a mettere questo titolo per commentare il giro che ho fatto sabato.
Non la prenderò molto larga, anzi, la taglio di brutto mettendo le ruote fuori. "Pendola con l'Anonimo" potrebbe essere interpretato come "ti faccio una pendola" con la Puntopower in compagnia del Michele, nel senso di "pendolo" rallistico, cioè l'innesco di quella manovra che porta una qualsiasi macchina a girarsi attraverso una sbandata controllata, per poi riprendere il controllo una volta terminato il cambio di direzione, spesso in prossimità di un tornante. Niente di tutto questo, anche se l'Anonimo ha già avuto modo di sedersi al mio fianco in un'occasione recente.
In realtà la salita della Pendola non l'ho nemmeno fatta con la Puntopower. Io l'ho pedalata sulla mia Addict, mentre Michele se l'è fatta sulla sua Nucleon, due modi diversi di pedalare, ma sempre di bici da strada si tratta.
Per arrivare alla salita della Pendola ci siamo ricongiunti a Quinto, abbiamo attraversato la città e siamo arrivati a Fumane via Parona e Pedemonte. La salita se n'è andata senza nemmeno far fatica, quasi tutta di 34-26 e chiacchericcio. Tornati in città, passerella a Castelvecchio ed in via Roma a controllare il livello di faiga, una foto a davanti ad un elicottero dell'aeronautica milatare, poi c'è scappato un caffettino in zona San Michele Extra, ho salutato il compagno del pomeriggio. Così son andato a girarmi alla Pieve di Colognola dove il Compagno di Merende ha omaggiato la mia visita con un dolcetto inedito. Un sabato rilassato con 85 km fatti in scioltezza, tanto per prepararmi bene ad un weekend precipuamente enogastronomico .
Vi lascio al suo esauriente articolo, dove potete cogliere il suo stato avanzato di esaurimento ciclistico, della serie "lo avemo za perso da un PEZZO".
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