Davide si cimenta provetto fotografo in Kenia... di Marco Tenuti
"
Santa Lucia no l'è più quela de na olta.
Adesso la ghe porta el Carbon a quei brai,
e l'Aluminio a quei catii...
A quei molto brai la ghe porta el Carbotecture.
Di Marco Tenuti (del 29/04/2009 @ 19:11:16, in cucina, linkato 3110 volte)
Metto qui con piacere una ricetta di Elisa, realizzata qualche giorno fa.
Ingredienti
una cassetta di fragole mature
succo di limoni
zucchero
savoiardi
Per la crema
500g di mascarpone
4 uova
200g di zucchero a velo
panna da montare
Preparazione
Pulire le fragole tagliarle a pezzetti e metterle in una ciotola con lo zucchero e il succo dei limoni (questo se possibile farlo il giorno prima cosi le fragole faranno più succo).
Preparare la crema montando la panna i bianchi dell'uovo a neve i rossi sbattili con lo zucchero poi unire il mascarpone e con un cucchiaio di legno molto delicatamente unire i bianchi a neve e la panna.
Inzuppa i savoiardi nel succo delle fragole e fare uno strato in una pirofila.
Proseguire con uno strato di crema,mettere poi le fragole a pezzetti abbondare pure, quindi proseguire con un'altro strato di savoiardi poi ancora crema e fragole e così via...
Fatelo poi riposare in frigo per circa tre ore prima di servirlo.
Se avete fantasia potete pure decorarlo come più vi piace.
Di Marco Tenuti (del 29/04/2009 @ 08:25:37, in MTB, linkato 2248 volte)
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E' una novità di ieri sera il video montato dal Pezzo e ripreso tutto dal mio "compagno di merende" Radu. Trovate tutti i big della competizione, ma anche i nostri amici più affezionati, primo tra tutti il Miglio in grande spolvero, dopo la vittoria del giorno prima a Pozzomoretto, dove chiaramente la concorrenza era ben altra; per lui comunque una prestazione superba al cospetto dei professionisti italiani della MTB.
Degni di nota anche tutto il team Tagliaro, cioè Simone, Fabio e Luca, ma anche l'Anonimo Turnover, per l'occasione portacolori della squadra
Vi rimandiamo al sito ufficiale della manifestazione per classifiche e notizie ufficiali.
Se invece non vi siete ancora visti immortalati in foto, guardate bene nelle mie gallery:
Di Marco Tenuti (del 27/04/2009 @ 13:54:56, in MTB, linkato 1223 volte)
Non mi sono sottratto sabato e domenica dall'aver diffuso ai quattro venti la notizia dell'incidente occorso all'amico che io considero "cintura nera" della MTB, l'Andrea Pezzo, conosciuto a più anche come il Pappataso. Pertanto eccomi a ricordarlo qui sul mio blog, in modo da estendere ulteriormente l'informazione a tutti i visitatori del mio blog. Ieri lungo il percorso della Gran Fondo Paola Pezzo non si faceva altro che parlare di questo e chi non sapeva ancora, chiedeva quale fosse il pettorale del Pappataso.
Sabato scorso Andrea è caduto nel tentativo di uscire da una canaletta ed è caduto rovinosamente a terra battendo con la spalla e rompendosi la clavicola. Questa la diagnosi completa: "Frattura estremità distale clavicola destra, viene applicato un bendaggio rigido a Y per 30 giorni. escoriezioni multiple coscia e gamba destra.".
L'enorme network di contatti e conoscenze attorno al "begnamino" di Colognola ai Colli - è innegabile che il suo blog è uno dei cardini attorno a cui gravita ormai il ciclismo amatoriale veronese - ha fatto sì che nel giro di poco tutti sapessero del misfatto e che cioè la sua coccolatissima Rigidona lo avesse tradito, proprio durante il suo svezzamento; solo che il dubbio insinuato da più di qualcuno - come si legge su L'Arena di oggi nell'editoriale del suo redattore - sembra distogliere l'attenzione dal mezzo e puntare invece il dito sul suo cavaliere.
Certo è che le leggi della meccanica - nell'idea di migliorare quanto più possibile l'asservimento del contatto a terra - remano contro qualsiasi tipo di bici priva di sistemi di ammortizzazione e assorbimento. Insomma una bicicletta front o una full dovrebbe in teoria consentire anche ai meno capaci di riuscire a superare abbastanza agevolmente i più comuni ostacoli dei percorsi MTB, cosa che invece non si può dire sempre di una bicicletta rigida quale è appunto la Rigidona o il Ducatone, sua interessante evoluzione.
Non mi rimane quindi che augurare ad Andrea la pronta guarigione e un completo recupero delle sue indubbie doti prestazionali a bordo dei velocipedi, ferme restando le sue capacità di promozione e valorizzazione del territorio veronese e in particolar modo di tutta la Lessinia collinare.
Chissà che un mese di stop lo faccia un po' disintossicare da questa "infezione virale" quale è la bici in tutte le sue manifestazioni, di cui anch'io sto pagando più che mai le conseguenze. E quando ritornerà completamente recuperato, la vita gli riserverà una sorpresa che lo segnerà piacevolmente per sempre. Vola Pappataso!
Di Marco Tenuti (del 27/04/2009 @ 09:44:07, in MTB, linkato 2413 volte)
Ieri bella giornata di sport a Garda per la Gran Fondo Paola Pezzo. Io, in qualità di fotografo non ufficiale, in compagnia del "compagno di merende" Radu, sono andato sul percorso di gara per scattare un po' di foto, tanto per cambiare... E' sicuramente una modalità, quella di fare foto, per sentirmi partecipe alla gara. Non dico che le sensazioni sono le medesime - ci mancherebbe - però posso immaginare vagamente l'asprezza del percorso, dalle fronti sudate e dalle "sbroffe" di terra su per il corpo e le gambe. Ieri è andata in scena una gara dal punto di vista paesaggistico e tecnico sublime. Io non l'ho pedalato, ma da quello che ho letto e sentito in giro, il percorso è sempre stato all'altezza della praticabilità per tutti.
Dietro l'obiettivo va da sè che si possono percepire e carpire elementi diversi da chi invece la gara la fa sulla sella. Prima tra tutti lo stupore di vedere arrivare un concorrente prima della moto in testa al gruppo, chiaramente per aver tagliato il percorso, come una buona parte di concorrenti che risultavano così mescolati con gli Elite, già a metà di gara.
Altra nota di merito quella del Max Maga, l'unico del lotto a passare di padellone nel nostro appostamento sopra Albisano. Se il ragazzo continua così, tra un po' la padellina direi che la può definitivamente eliminare, perché peso inutile.
Sempre all'altezza della situazione il buon Miglio, che non dimentica l'humour, ricorda anche un bel "WLF" davanti all'obiettivo e conclude in 32ima posizione, dopo "essere arrivato uno" a Pozzomoretto il giorno prima.
Non vi dico invece le imprecazioni che ho tirato quando stava passando davanti a me l'Anonimo Turnover e la fotocamera laconicamente mi segnalava un messaggio "FULL CF". Avevo riempito 4 GB di foto! Per fortuna che il buon Radu è stato celere nel trasferimento in macchina dal bivio sopra Albisano fino giù a Garda per fotografare gli amici che ci siamo persi.
Decisamente suggestivo il passaggio nel greto del torrente Garda, con tanto di passerelle in legno e rete elettrosaldata, in modo da non causare ostacolo alla circolazione lungo la provinciale che collega Garda a Costermano.
Concludendo spero solo l'anno prossimo di essere anch'io in griglia con tutti gli altri, perché questa gara, a parte un pasta party ed un pacco gara povero, merita davvero di stare nei circuiti importanti come il Prestigio di MTB Magazine.
Di Marco Tenuti (del 25/04/2009 @ 09:23:44, in MTB, linkato 1183 volte)
La primavera avanza e quella 2009 ha per me un sapore tutto strano, con la scusa che entro nella stagione ancora azzoppato. Lo stiramento che mi son procurato a metà gennaio, nonostante se ne siano andati più di 3 mesi, sta facendo slittare tutti i più bei programmi che avevo in mente.
E pazienza: ormai me ne sono fatto una ragione. L'agonismo ormai me lo son proprio dimenticato e rimane una sorta di ricordo che cerco di rivivere dal mio obiettivo di fotografo. Nelle ultime settimane sono stato più che mai presente nelle varie gran fondo che si sono corse nel veronese, cioè Lessinia Legend, Zen Air, Città di Lazise e probabilmente domani alla Paola Pezzo.
Si, alla Gran Fondo Paola Pezzo, ritornata nel calendario delle gare nel 2009, dopo una pausa di un anno, dovevo esserci anch'io. Sarebbe stata la terza gara valida per il circuito Prestigio 2009, organizzato da MTB Magazine. E invece niente neanche quella. A questo punto l'unico obiettivo stagionale è quello di onorare l'unico impegno già preso, cioè fare la Dolomiti SuperBike in compagnia del mio "compagno di merende" Radu e del Bazzo. Già scartata l'idea di fare la 120 km, ci butteremo sulla 60 km, con tutta la speranza di essere pienamente in forma. Ovviamente parlo per me, ma anche il Radu non è un granché ottimista per il 12 luglio.
Un ambito in cui invece mi sto muovendo molto attivamente è quello del ciclomercato. Sono in arrivo grosse novità, ma non voglio svelare nulla. Se tutto andrà nel verso giusto, la settimana prossima arriverà l'annuncio!
Di Marco Tenuti (del 20/04/2009 @ 12:15:47, in MTB, linkato 1564 volte)
Quando ieri io e il Radu eravamo appostati a cento metri dal tubo gonfiabile in cima alla salita di Torri-Albisano-Bivio, siamo rimasti a dir poco esterrefatti e vedere la progressione del Miglio che cercava di andare a prendere il campione italiano Vincenzo Pisani.
E' stato a dir poco uno spettacolo vedere il nostro campioncino menare per duecento metri un rapportone pur di staccare i concorrenti e cercare di aggiudicarsi la cronoscalata.
Il risultato è alla fine assolutamente confortante, perché, pur rinunciando alla volata degli ultimi 200 metri in centro a Lazise, dove il porfido bagnato sconsigliava a chiunque di provarci a scattare, Massimiliano Miglioranzi del Team Bussola arriva quarto assoluto nel percorso lungo della prima edizione della Gran Fondo Città di Lazise.
Dopo l'exploit alla Gran Fondo Zen Air dove la vittoria gli è sfuggita per un paio di biciclette, oggi c'era forse poco da fare contro Pisani, ma sull'ultimo passaggio a Pastrengo noi lo abbiamo visto assolutamente fresco e pimpante, segno che fa ben sperare per i prossimi impegni agonistici.
Molto probabilmente l'intuizione del Miglio - cioè di concentrarsi di più sulle gare da strada a sfavore della MTB - lo stanno ripagando ampiamente e sicuramente la preparazione invernale fatta al fianco dei professionisti veronesi è sicuramente valida.
Vi lascio alle foto della mia lunghissima gallery:
Di Marco Tenuti (del 18/04/2009 @ 14:35:18, in MTB, linkato 2350 volte)
Su segnalazione di Simone Scandola, riporto qui la visibilità che si sta dando ad una gara destinata a crescere nel panorama della MTB veronese e veneta.
Martedi 14 aprile 2009, il quotidiano l'Arena, la piu' importante testata giornalistica
della Provincia di Verona, ha dedicato un bel servizio sulla visita di Marzio Deho e Jhonny
Cattaneo in Val d'Illasi appositamente arrivati a Tregnago per testare il percorso della
Granfondo Tre Valli.
Ricordando che per visionare le foto della giornata è possibile visitare direttamente il sito
internet al link http://www.granfondotrevalli.it/galleria.html si riporta, di seguito, il testo
integrale dell'articolo firmato dal corrispondente Vittorio Zambaldo.
ATLETI DELLA NAZIONALE TESTANO IL PERCORSO DELLA TRE VALLI
In sella Marzio Deho, Johnny Cattaneo e Dimitri Modesti.
Mille i ciclisti attesi alla gran fondo di settembre.
Campioni di mountainbike hanno provato il tracciato più lungo, definendolo bello, tecnico e impegnativo.
I posti sono stupendi, i tracciati sono di quelli che a fatica si trovano, almeno così vicini alla città e
l'organizzazione si sta rivelando super per la dodicesima edizione della Granfondo Tre Valli, gara regionale di
mountainbike organizzata dalla società tregnaghese Bibike Team Andreis su due tracciati: uno di 40
chilometri e l'altro di 24.
Proprio Agostino Andreis e Simone Scandola, bikers e organizzatori stanno allestendo un'edizione coi fiocchi
per il 5 e 6 settembre, date fissate per l'evento. In questi giorni hanno invitato a provare il percorso più
lungo gli atleti bergamaschi Marzio Deho e Johnny Cattaneo, con il campione di casa Dimitri Modesti.
"Attendiamo un migliaio di atleti al via", anticipa Scandola, " e ci proponiamo di creare un evento in grado di valorizzare le valli di Mezzane, Illasi e Tramigna sotto tutti i punti di vista". Ha messo nel sacco il patrocinio di Comune di Tregnago, Provincia, Regione, Federazione ciclistica italiana e persino il coinvolgimento
del'Università di Verona: " Perché la gara non si limita a essere una semplice manifestazione sportiva, ma
propone iniziative che spaziano dalla medicina, al folclore, alla cultura".
Dal punto di vista sportivo il percorso di 40 chilometri, che ha un dislivello di 1.070 metri con cinque salite
principali è impegnativo, tecnicamente completo e quasi tutto sterrato. Paesaggisticamente molto suggestivo
è adatto al vero amante della mountain bike. Quello più breve, di 24 chilometri e un dislivello di 675 metri
con due salite importanti, è adatto anche ad un biker non troppo esperto.
" Bello, pedalabile, discretamente tecnico e duro perché le salite non mancano e faranno selezione", questo il
giudizio di Marzio Deho. Il biker del team Olympia, di cui fa parte anche Agostino Andreis, che lo ha invitato,
è stato colpito dal paesaggio in fiore e dai molti sterrati: " L'organizzazione e il percorso sono all'altezza per
proporre nei prossimi anni una gara nazionale", ammette l'atleta, che ha disputato 8 campionati del mondo e
4 europei con la maglia azzurra, è campione italiano Marathon 2003 e numero uno nel ranking nazionale dal
2005 al 2007.
Johnny Cattaneo è stato in coda per metà percorso: " Volevo proprio godermi il paesaggio", dice, "ed è
davvero un itinerario alla portata di tutti, pur con salite impegnative. Mi candido per essere presente alla
gara e credo che allungando un po' l'itinerario si posa chiedere l'omologazione nazionale", aggiunge il
campione, ottavo al mondiale Marathon Dolomiti Superbike lo scorso anno e medaglia d'argento al
campionato italiano di cross country.
" Valido e tecnicamente completo con salite impegnative e discese veloci", definisce il percorso lungo Dimitri
Modesti, il campione di Cerro Veronese che ha trasmesso a Damiano Cunego la passione per la bicicletta.
" Ho fatto la categoria Elite per 12 anni, ora sono leader del circuito Master 1 e ho vinto le quattro gare
finora disputate. Conto di concludere con buon margine che mi permetta di partecipare alla Gran fondo Tre
valli", promette.
Collegati alla gara di settembre anche altri eventi importanti: il "Tre Valli Training", iniziativa, unica in Italia,
proposta in collaborazione con la facoltà di Scienze motorie di Verona, che ha come principale finalità quella
di mettere a disposizione di tutti gli appassionati di mountain bike alcune indicazioni utili per partecipare alla
gara al massimo delle proprie possibilità; la "Vetrina del biker" ha invece lo scopo di dare visibilità a tutti i
biker che che desiderano essere inseriti nel sito (p)Link Commenti (0)
Storico
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Di Marco Tenuti (del 16/04/2009 @ 23:38:00, in web, linkato 5270 volte)
E' da un bel po' che ne ero a conoscenza e così ho deciso di diffondere la cosa anche attraverso il mio blog, ma Skype già dalle versioni non proprio recentissime, presenta una sfilza di emoticon segreti molto simpatici, che funzionano su tanti client.
Se siete utenti Skype provate ad aprire una finestra di Chat e inserite i seguenti codici:
Ed ecco che avete a disposizione un bel pò di iconcine non listate... Esistono dei testi anche per le bandierine nazionali: provate anche (flag:sigla del paese) ,ad sempio (flag:IT) o (flag:US)
Di Marco Tenuti (del 14/04/2009 @ 10:40:09, in MTB, linkato 1126 volte)
Non se ne abbiano quelli sensibili a queste cose se in questo fine-settimana pasquale io sono resuscitato a vita migliore, com'è anche nella ricorrenza pasquale, in cui i credenti ricordano la Resurrezione di Cristo e ribadiscono la loro fede.
I pochi chilometri fatti mercoledì scorso in compagnia di mio figlio Enrico avevano fatto presagire al fatto che non sarebbe stata una passeggiata, ma alla fine il weekend è molto andato meglio del previsto.
Mercoledì scorso infatti l'impressione è che la pedalata rotonda fosse ostacolata dalla distensione della gamba sinistra che, sottoposta allo stretch, si metteva un po' a tirare. E' così che nel giorno del venerdì santo ho pensato di dedicare il pomeriggio prima con un giretto in BDC all'ospedale di Borgo Trento, dove l'idoneità agonistica era là ad aspettarmi invano da più di un mese, con tutta l'intenzione di averla pronta per la Lessinia Legend, e poi alle funzioni religiose pasquali, andando alla cerimonia religiosa della Passione di Gesù Cristo nella Chiesa di Alcenago.
Già venerdì la gamba tirava decisamente meno che mercoledì, anche se l'impressione è che si mettesse a tirare a frequenze alte di pedalata, a cui mi ero stabilmente abituato fin dai mesi autunnali. 60 pedalate al minuto rappresentavano la frequenza al limite, ma son andato e tornato da Verona, abbastanza contento del miglioramento sempre su medie dei 20-22 km/h.
E' così che sabato nel primo pomeriggio in compagnia di Enrico son andato incontro al mio "compagno di merende", il quale, già in fase di riabilitazione avanzata, si metteva a tirare ai 27 km/h di media da Pieve di Colognola fino a Nesente. La verità è che era attratto dal tiramisù alle fragole in preparazione a casa mia per la domenica di Pasqua, quindi la prestazione del Radu è chiaramente viziata dall'effetto del più dopante dei dolci, il tiramisù appunto. E' così che il giretto di sabato ha segnato per il sottoscritto un'altra ventina di chilometri col massimo godimento per le temperature di questa primavera.
Domenica di Pasqua invece all'insegna dell'esclusiva degustazione gastronomica a casa dei miei genitori, con antipasti della suocera - tartine di uova e asparagi, saccottini di wurstel e prelibate pizzette, primi con spatzle tirolesi allo speck preparati da mio "cognato" e rotolini ai funghi, mentre il secondo era un'accoppiata di squisito vitello tonnato ed un aromaticissimo rotolo di arrosto ai limoni. Per concludere assortimento di cioccolata di varie uova pasquali in regalo ai bimbi e il tiramisù alle fragole della Cicci. Unica appendice ciclistica della giornata ovviamente la Parigi-Roubaix su Raitre, dove Pozzato non ha esaltato molto a fronte di un Tom Boonen chiaramente sopra le righe.
Lunedì di Pasquetta invece poco culinario e all'insegna del lavoro, con una revisione completa di un sito web multilingua - che dura col cinese e con l'arabo! - mentre nel pomeriggio sgambatina in BDC con una trentina di chilometri sempre in pianura però con la frequenza massima di pedalata che arriva a 70 bpm!
Son contento del weekend ciclistico, niente da dire: son tornato alla "normalità", che non mi pare neanche vero. Certo che pedalare a 50 bpm, col cuore a riposo e senza produrre una goccia di sudora non è ancora proprio la normalità, ma "tempo e paia, maura anca le nespole".
Ora devo solo non farmi prendere la mano e rimanere basso sia con lo sforzo del carico che coi chilometri. Tutta da decidere insomma la mia uscita in BDC fino a Lazise per la gran fondo su strada prevista per domenica, dove vorrei fare il fotografo.
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