Davide si cimenta provetto fotografo in Kenia... di Marco Tenuti
"
Santa Lucia no l'è più quela de na olta.
Adesso la ghe porta el Carbon a quei brai,
e l'Aluminio a quei catii...
A quei molto brai la ghe porta el Carbotecture.
Di Marco Tenuti (del 25/11/2009 @ 14:19:56, in viaggi, linkato 15470 volte)
In questi giorni a casa mia fervono i preparativi per la partenza verso il Sudamerica.
E' chiaro che la parola giusta è evidentemente "valigie", ma vi ricordo e ricordo soprattutto a me stesso la semplice regola grammaticale che stabilisce com'è il plurale delle parole che al singolare finisco per cia o gia.
"Se la c e la g sono precedute da una vocale (ad esempio ciliegia, camicia, fiducia), il plurale si forma con la i, mentre se sono precedute da una consonante (come invece pioggia, pancia, pronuncia), il plurale si forma senza la i".
Aggiungo inoltre un utilissimo link verso un articolo sul sito dell'Accademia della Crusca:
Per la gioia dell'Anonimo Turnover l'articolo conclude sostenendo che ormai sono di uso comune anche le "versioni errate" delle parole:
"La cosa migliore da fare è controllare i plurali difficili sul vocabolario. Oltre a indicarvi la forma giusta, esso avverte che, accanto ai plurali considerati corretti, anche forme come ciliege, valige, e provincie sono ormai usate e largamente accettate."
Di Marco Tenuti (del 23/11/2009 @ 21:42:44, in rally, linkato 1246 volte)
Era senza dubbio il più potente di tutti ed era anche il più indomabile di tutti perché non ne voleva sapere di stare dritto: chiaro che non era per la potenza di cui disponeva, ma solo perché la scatola guida originale della Ford era davvero una cosa vergognosa. Guidarlo in autostrada o su una statale era una cosa da equilibristi sul filo sospeso.
Stiamo parlando di uno dei pezzi forti del fulgente parco macchine "Parrocchia di Alcenago anni '80-'90", gestito dal Gitos, con cui scarrozzavamo in lungo ed in largo piccoli e grandi per tutte le attività del paese, paese che abbiamo fatto diventare quello che è adesso, cioè una frazione moderna e al passo coi tempi!
Non so se riconoscete la strada, ma trattasi del lunghissimo pezzo sterrato che da Pedenosso portava ai laghi di Cancano, un autentico tratto alla Gigi Galli tutto sterrato e pieno di curve, dove ci si poteva divertire anche col Ford Transit, figuriamoci se era quello arancione, che invece si teneva sempre per sè Don Giuliano... era proprio una questione di cavalli...
Ma appena avevamo la possibilità di salirci sopra, io o il Giòdondolo, era festa ed era tutto un traverso da in fondo fino alla diga...
Di Marco Tenuti (del 22/11/2009 @ 21:46:00, in MTB, linkato 2026 volte)
Comincia a muoversi la macchina organizzativa della Gran Fondo del Pandoro 2009, in programma per domenica 20 dicembre, occasione per i biker della zona per scambiarsi gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Il percorso subirà qualche leggera variazione rispetto all'edizione 2008, nel senso che verrà tagliata la parte iniziale da Marzana fino a Stallavena, passando per Case Vecchie e discesa degli Americani, in favore dei tratti caratteristici nei dintorni di Alcenago e Monte Comun.
L'appuntamento è previsto per le ore 9.30 presso il piazzale del campo di calcio a Stallavena, dove c'è buona disponibilità di posti auto, mentre per chi vuole invece arrivare direttamente alla Chiesa di Alcenago, si può lasciare la macchina anche nel parcheggio vicino alla Chiesa.
Il percorso prevede da subito l'ascesa da Stallavena in direzione Basalovo, ma si girerà subito a destra poco sopra Balzare e si scenderà in località Torre. A seguire contrada Mulini, vaio dei Bosemai, Oliare, Vigo, Salvalaio e Monte Comun.
Dalla cima Coppi del giro in MTB della Gran Fondo del Pandoro, cioè a 770 metri sul livello del mare, si scenderà verso Chieve, poi Saline e scollinamento a Fiamene. Si continuerà verso contrada Sengie, dentro il suggestivo viottolo lastricato in rosso Verona e poi rapidamente si scenderà verso Coda, Vigo e passaggio veloce giù verso Costeole.
Lasciata la piazza della Chiesa, si entrerà nella palestra di motor trial e bike trial permanente in località Castel e poi sosta ristoratrice presso la corte Marcante sempre sotto Chiesa di Alcenago.
Il percorso non è affatto lungo come chilometraggio, ma è senza dubbio abbastanza selettivo, come pendenza e altimetria, per cui la media sarà molto bassa e ci si dovrà aspettare abbastanza, onde evitare problemi organizzativi, che si hanno spesso quando il numero dei partecipanti supera la dozzina.
Riporto con piacere questa notizia da Macity, il più aggiornato sito di notizie Apple della rete in lingua italiana, che mette luce su una delle piaghe dell'umanità, cioè il tabagismo. Oltre ad essere nocivo per gli esseri umani, sembra che lo sia anche per i computer ed ovviamente chi li ripara.
Consumerist, un sito web statunitense che si occupa d'informazioni per consumatori, riporta due casi nei quali il servizio di assistenza in garanzia è stato negato a causa di danni causati dal fumo di sigaretta. In entrambi i casi, la lavorazione è stata rifiutata, poiché Apple considera il fumo dannoso per la salute e una violazione delle regole imposte dall'Occupational Safety and Health Administration (OSHA), l'agenzia del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti.
Impiegati di un Apple Store avrebbero in un caso riferito ad un cliente che il computer non è in condizioni economiche di poter essere riparato a causa della presenza di catrame e fumo di sigaretta.
In entrambi i casi, i proprietari dei due computer hanno inviato una lettera a Steve Jobs e in un caso un cliente ha ricevuto una lettera nella quale veniva dettagliata l'impossibilità di procedere con la riparazione, essendo la nicotina tra le sostanze ritenute pericolose dall'OSHA e dunque non è possibile mettere a rischio di salute i dipendenti.
Consumerist è in attesa di ricevere da Apple una risposta ufficiale sulle politiche e su quali siano i parametri di operatività su macchine nelle quali sia presente catrame e residui del fumo.
La dipendenza da tabacco, oltre che essere un enorme danno per la salute nostra e di chi ci sta intorno, comporta potenziali danni anche alle apparecchiature elettroniche. Il fumo oleoso e i depositi di catrame si posano sulle schede madri creando patine oleose, imbrattando e insudiciando ventole e componenti che servono a raffreddare e far lavorare alle corrette temperature le macchine.
Da parte di chi scrive, possiamo garantirvi di aver visto decine di casi di PC e Mac con schede madri e altri componenti danneggiati dalla presenza in ambienti con forti fumatori. Ad un nostro amico fumatore è bastato mostrare le condizioni di una puzzolente e irriconoscibile scheda madre del suo PowerMac G5 per farlo smettere immediatamente di fumare!
Di Marco Tenuti (del 19/11/2009 @ 09:29:03, in MTB, linkato 1252 volte)
Il buon Fabio Casali, conosciuto nell'ambiente MTB come Fabione ha postato sul suo profilo di Facebook questa interessante interpretazione urbana napoletana dello stile freeride.
Nonostante conosciamo tutti la città partenopea per la sua bellezza, ma anche per la caoticità del traffico, nonché del degrado di alcuni quartieri, ho avuto modo di apprezzarla da un lato senza dubbio avvincente e sportivo, cioè quello di "scenderla tutta a gradini" in MTB. Dal video gli amanti del freeride partenopeo non usano delle biciclette da downhill, ma riescono a fare parecchi numeri con MTB front o full, non dotate di profonde escursioni.
Per spostarsi in città o per scendere sequenze di rampe di scale non serve certo avere un'escursione da 180 mm: serve solo un po' di manico e questa edizione della Befana Carbonara è davvero la dimostrazione che ci sanno fare e si divertono, tanto quando Brumotti.
Di Marco Tenuti (del 14/11/2009 @ 00:04:34, in MTB, linkato 1522 volte)
Oggi era la volta del ritiro dello SRAM RED, il gruppo prescelto dal sottoscritto per la mia futura bici, dopo un voting poll tra Campagnolo SuperRecord 11v, Shimano DuraAce 7900 e ovviamente il gruppo della casa americana. Lo Shimano era molto candidato, per via anche del movimento integrato di casa Shimano montato proprio sulla mia Addict, cioè il nuovo BB-PF92, però il fattore "grammomania" e anche parecchie varie opinioni positive sullo SRAM RED lette qua e là sui forum hanno fatto propendere la mia scelta in via definitiva.
Non l'ho nemmeno sballato dalle scatole: ci penseranno i miei montatori. Io non ho fatto altro che verificare che i componenti fossero quelli che ho ordinato e cioè pedivelle da 172,5 mm, gruppo Compact 34-50 e pacco pignoni posteriore da 11-26. Quindi direi che c'è tutto.
Il puzzle verrà sostanzialmente ultimato domani, quando sistemerò gli ultimi tasselli, cioè scelta di pipa, curva e sella.
Se tutto va bene verso martedì o mercoledì dovrei avere la bici pronta, pertanto nel prossimo weekend,ci salirò a bordo per un giretto.
Nel frattempo il Conte Savoia, l'Anonimo, il Mario Claps, il Maga e il Pier stanno organizzando per domani mattina un trasferimento in direzione Rivoli, dove Mattia Turrina debutterà col suo negozio nuovo, che ha già un suo sito vero e proprio. Per le indicazioni sul ritrovo in BDC dello sparuto gruppetto menomato della presenza del Pappataso, vi rimando al blog del Pezzo.
Di Marco Tenuti (del 11/11/2009 @ 23:09:37, in MTB, linkato 1204 volte)
Ringrazio pubblicamente Mr.David Bezeni per gli innumerevoli scatti fatti alla mia Addict nel primo pomeriggio di oggi.
Prendo l'occasione per pubblicare qui un'altra fotina, con la speranza di mettere le mani al più presto anche sullo SRAM RED, che non vede l'ora di accoppiarsi col telaio rossonero, a detta di più di qualcuno come il migliore tra i telai Scott 2010.
Di Marco Tenuti (del 11/11/2009 @ 14:51:19, in MTB, linkato 1773 volte)
Arrivato stamattina in quel dell'officina Rodella il mio telaietto tanto sospirato, cioè quello della mia Addict R2 2010. Tenendo conto che si tratta di un modello 2010, diciamo che non ci ha messo neanche tantissimo.
La prima disponibilità di foto risale a metà di agosto, mentre l'effettiva presentazione è arrivata a Friedrischaffen in Germania ai primi di settembre. Il mio ordine è partito più o meno a metà settembre, per cui son passati all'incirca 50 giorni.
Ve lo avevo già anticipato per caratteristiche e foto, comunque si tratta di un telaio da 890 grammi, con reggisella integrato e movimento integrato BB-PF92.
Nei prossimi due giorni in arrivo anche il gruppo, quindi se tutto va liscio, lo si dovrebbe montare venerdì o sabato o alla peggio all'inizio della settimana prossima.
Purtroppo non sarò io a pedalarlo per primo, ma sembra che il Radu voglia esercitare lo IUS PRIMAE EXCURSIONIS, in qualità di Compagno di Merende.
Anche il Conte Savoia ha fatto le sue avance, per cui la contesa è tuttora aperta. Il Nobile di Marzana si è appellato al quinto emendamento dell'integerrima C.I.P.E.C.I.O.P.
Staremo insomma a vedere chi ci salirà sopra per primo. Intanto vediamo di montarla e di pagarla, anche se per il pagamento si è già offerto uno sponsor munifico...
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