Non se ne abbiano quelli sensibili a queste cose se in questo fine-settimana pasquale io sono resuscitato a vita migliore, com'è anche nella ricorrenza pasquale, in cui i credenti ricordano la Resurrezione di Cristo e ribadiscono la loro fede.
I pochi chilometri fatti mercoledì scorso in compagnia di mio figlio Enrico avevano fatto presagire al fatto che non sarebbe stata una passeggiata, ma alla fine il weekend è molto andato meglio del previsto.
Mercoledì scorso infatti l'impressione è che la pedalata rotonda fosse ostacolata dalla distensione della gamba sinistra che, sottoposta allo stretch, si metteva un po' a tirare. E' così che nel giorno del venerdì santo ho pensato di dedicare il pomeriggio prima con un giretto in BDC all'ospedale di Borgo Trento, dove l'idoneità agonistica era là ad aspettarmi invano da più di un mese, con tutta l'intenzione di averla pronta per la Lessinia Legend, e poi alle funzioni religiose pasquali, andando alla cerimonia religiosa della Passione di Gesù Cristo nella Chiesa di Alcenago.
Già venerdì la gamba tirava decisamente meno che mercoledì, anche se l'impressione è che si mettesse a tirare a frequenze alte di pedalata, a cui mi ero stabilmente abituato fin dai mesi autunnali. 60 pedalate al minuto rappresentavano la frequenza al limite, ma son andato e tornato da Verona, abbastanza contento del miglioramento sempre su medie dei 20-22 km/h.
E' così che sabato nel primo pomeriggio in compagnia di Enrico son andato incontro al mio "compagno di merende", il quale, già in fase di riabilitazione avanzata, si metteva a tirare ai 27 km/h di media da Pieve di Colognola fino a Nesente. La verità è che era attratto dal tiramisù alle fragole in preparazione a casa mia per la domenica di Pasqua, quindi la prestazione del Radu è chiaramente viziata dall'effetto del più dopante dei dolci, il tiramisù appunto. E' così che il giretto di sabato ha segnato per il sottoscritto un'altra ventina di chilometri col massimo godimento per le temperature di questa primavera.
Domenica di Pasqua invece all'insegna dell'esclusiva degustazione gastronomica a casa dei miei genitori, con antipasti della suocera - tartine di uova e asparagi, saccottini di wurstel e prelibate pizzette, primi con spatzle tirolesi allo speck preparati da mio "cognato" e rotolini ai funghi, mentre il secondo era un'accoppiata di squisito vitello tonnato ed un aromaticissimo rotolo di arrosto ai limoni. Per concludere assortimento di cioccolata di varie uova pasquali in regalo ai bimbi e il tiramisù alle fragole della Cicci. Unica appendice ciclistica della giornata ovviamente la Parigi-Roubaix su Raitre, dove Pozzato non ha esaltato molto a fronte di un Tom Boonen chiaramente sopra le righe.
Lunedì di Pasquetta invece poco culinario e all'insegna del lavoro, con una revisione completa di un sito web multilingua - che dura col cinese e con l'arabo! - mentre nel pomeriggio sgambatina in BDC con una trentina di chilometri sempre in pianura però con la frequenza massima di pedalata che arriva a 70 bpm!
Son contento del weekend ciclistico, niente da dire: son tornato alla "normalità", che non mi pare neanche vero. Certo che pedalare a 50 bpm, col cuore a riposo e senza produrre una goccia di sudora non è ancora proprio la normalità, ma "tempo e paia, maura anca le nespole".
Ora devo solo non farmi prendere la mano e rimanere basso sia con lo sforzo del carico che coi chilometri. Tutta da decidere insomma la mia uscita in BDC fino a Lazise per la gran fondo su strada prevista per domenica, dove vorrei fare il fotografo.
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