Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
L'aspettativa per la notturna di stasera, la prima per il sottoscritto del 2009, era a mille ed a momenti i contrattempi dell'ultim'ora fanno saltare la mia partecipazione, con un paio di commesse dal meccanico, che non capisce fino in fondo che sto scalpitando e nitrendo come Ribot.
Fatto sta che riesco a liberarmi solo alle 19.45, dopo aver fatto lasciato in consegna la mia macchina dal mecca e aver fatto cambiare un paio di pneumatici alla 307 di Elisa. Per questo mi scuso ancora una volta col Pappataso - ti devo 30 centesimi, vero? - e con tutti gli altri, per non aver più comunicato notizie, ma il cellulare era a casa sotto carica. Mi cambio rapidamente e poi subito su per la salita dei Cavalli per riprendere il gruppo già partito da Rigaste San Zeno da una ventina di minuti.
Così ti trovo a Marzana il Massy di Aspetimebike, mentre il Fix è già su col resto del gruppo in cima ai Cavalli. Da lì in poi per me solo emozioni nel scendere a Basalovo e poi giù a Stallavena. Erano mesi e mesi che non rifacevo una discesa con la D maiuscola, lasciando correre come si deve le ruote.
Poi la Lugo-Praole è stata l'apoteosi, cioè una salitona fatta a tutta dove si definiscono o ridefiniscono le gerarchie del gruppo. Il Maga parte subito in fuga e dopo il grosso del gruppo che lo va subito a riprendere.
Il clou della serata chiaramente il giropizza, dove ho alla mia sinistra il Mario Claps, che divora pizza e tiene testa al resto del gruppo a colpi di spicchi, manco la Gran Fondo fosse cominciata solo in pizzeria.
Plauso al Pappataso che su tutte le discese si contiene ampiamente, onde evitare ogni sorta di possibile microtrauma alla clavicola, un po' sottotono però nelle battute a tavola, complice probabilmente una scarsa carburazione, essendosi fermato solo a 2 birre medie ed una piccola.
Mi è dispiaciuto che non ci fosse il mio compagno di merende, al secolo il Radu, che sarebbe stato un valido compagno di chiacchere sulle salite. Invece stasera nella sparata della Lugo-Praole ho dovuto stringere un po' i denti ed è così che ho provato ad inseguire il trenino Pezzo 1-Pezzo 2-Fix, ma il Maga è stata infine la mia lepre di giornata, che devo dire, ha una gran gamba rispetto allo scorso anno.
Adesso passo e chiudo e vado a nanna, perché le gambe son contente per la sgaloppata, ma chiedono il meritato riposo.
Ieri sera, cercando di andar giù dallo scivolo del condominio con la Puntopower, con una manovra obliqua particolare per evitare di grattare lo scarico nel cemento, mi son agganciato nel gancio del cancello e mi si è staccata definitivamente la flangia del silenziatore centrale dal resto dello scarico.
Risultato? Mi si è completamente separato in due parti l’intero scarico. La mia Punto stamattina la g'avea praticamente lo scarico libero come un gruppo A. Durante il trasferimento da Quinto fino in Borgo Venezia, la conduttura centrale era due parti, col centrale a penzoloni a qualche centimetro dall’asfalto. Adesso ho incaricato il buon Bruno Negrente de saldarmelo su alla "manco peso". Certo che in configurazione gruppo A, la fa proprio un casin da fogo! Me pareva de esser in trasferimento Rally Due Valli con un Super1600 competitivo.
Riporto volentieri il classico schema di truffa perpetrata grazie anche al sistema di pagamento Western Union.
This scam is becoming one of the most common scams used by scammers and very closely resembles the Romanian Laptop Scam already found on this site.
Essentially, a Western Union scam is any scam that takes place using the Western Union method of payment.
Most commonly, there is a situation where a buyer pays for something via Western Union, and then never receives what was paid for; or the buyer pays for an item via Western Union, and then receives an item of a value far lower than what was actually paid for.
or Example:
Buyer pays for a brand new laptop valued at $3000. Buyer never receives laptop.
Buyer pays for a brand new laptop valued at $3000. Buyer receives an old, used, $300 laptop.
FlipShark.com has nothing against the Western Union service, it is just not supposed to be used for online purchases from unknown sellers.
If you visit the Western Union website, it clearly states Western Union is NOT to be used for sending money to people you don't know.
The Scam Itself:
Please note this scam takes a various number of forms for a wide variety of items. Just because it does not match exactly your transaction or potential transaction, does not mean it is not the same scam. In other words, avoid any scams the resembling the following MO (situation).
Buyer finds an item at a price far lower that what would actually be paid for that item. The buyer either finds this item on an ebay auction, or on a website, or most commonly, they are contacted by another ebayer after placing a bid on similar items. In such a situation the buyer usually receives an email with the following format:
I am a such and such (respectable ebay seller, owner of a small company, wholesaler, etc.)
I noticed you bid on a some item on ebay (this can be anything from a laptop, to a keyboard, to a guitar, to Disney World tickets... Basically it can be anything priced over $10)
I can sell you said item, for a price far lower than retail (or any price lower than what you would normally pay). Note: some sellers do ask the retail price for the item, so just because they are asking retail price, does not mean they are not a crook. It is just more common for them to offer a lower price, because they can attract more potential victims.
I can only accept money via Western Union money transfer, however I can provide you with a shipment tracking number to ensure you, that I have sent your item. (This is just a way to may victims feel safe before sending their money; the tracking number is usually fake, yet it appears to be real.)
Note: Sometimes thieves do provide real tracking numbers and may even be willing to "ship" your item before they get their money. In such scenarios the thief is likely sending an empty box, or an item worth far less than what was paid for (IE a $1.00 brass chain instead of a $1000.00 24K gold necklace).
Buyer shows interest in the item, thinks the deal is too good to pass up, and asks for more information on how to complete the transaction. The scammer knows the victim is already interested because they were already bidding on similar items on ebay.
The seller tells the buyer to send the money via Western Union, the seller then asks for the Western Union MTCN # or the money transfer number (this is basically a number that gives the thief access the money).
Once the thief has the MTCN or money transfer number, he/she can pick up the money at any Western Union worldwide and disappear. The buyer has paid, but the item that was paid for will never be sent.
Further Information About Western Union
In case you haven't understood the meaning behind this article, allow me to spell it out for you.
Questo finesettimana ho lasciato un po' de perdere la bici ed ho dato preferenza alle impellenze familiari, trasferendomi sia sabato che domenica in quel di Alcenago per la stagionale raccolta delle ciliege nei campi di mio padre.
Sicuramente la novità più piacevole del 2009 è che i trattamenti anticrittogamici e chimici che vengono effettuati sulle produzioni agricole, sono sempre meno aggressivi, e questo lo noto in prima persona sulla mia pelle.
Questo vuol dire che anche le produzioni convenzionali e "cosiddette" biologiche stanno tendendo sempre più verso modalità sempre più ecocompatibili e meno invasive, per la gioia del territorio, la natura, del produttore e del consumatore finale.
Domenica mattina non ho fatto altro che ammirare i "colleghi" ciclisti in gara alla Gran Fondo Damiano Cunego, dall'alto del cavalletto su ad Alcenago. L'orda dei ciclisti partiti alle 9 dalla caserma di Montorio ha affrontato la prima rampa di Stallavena verso le 9.30 e lo sciame di ciclisti ha continuato ad invadere la corsia superiore della superstrada per una buona mezz'ora.
E' una novità di oggi la mia iscrizione alla Vecia Ferovia. Quest'anno però a dar man forte ci sarà anche il "compagno di merende", che ha deciso di aggregarsi nell'impresa.
Iscritto da mesi e mesi - ma che dico? - si è iscritto ancora nell'ottobre 2007 per l'edizione 2009 - c'è il Max Maga Padella, che sarà il nostro obiettivo inavvicinabile.
Date comunque subito un'occhiata all'elenco iscritti e in particolar modo ai veronesi:
http://www.laveciaferovia.it/lista_ricerca.asp?db=&tb==provincia&op=&crt=VR
La Vecia Ferovia rappresenta una gara non molto impegnativa, ma presenta un insolito mix di emozioni, perché richiede l'abilità iniziale nel non perdere la ruota dei primi nelle prime battute di gara, quando ci si sposta ai 40 all'ora a margine dell'Adige, poi richiede di spingere a tutta in salita, manco si trattasse di chi fa prima ad arrivare a Bosco e dopo arriva quel po' di tecnico che tutti desiderano, quando ci si butta giù verso Molina di Fiemme.
La sorpresa finale è senza dubbio l'attraversamento in paese, dove tutti gli angoli delle case sono ricoperti coi materassi a protezione per i ciclisti e il rampone finale al 15%, che introduce direttamente nella pineta d'arrivo!
#nd#
Le aspettative per oggi erano sicuramente molto alte, così come anche il timore di essere indietro con la preparazione per la Dolomiti Superbike, nonché la paura che si squagliasse il mio muscolo soleo, ma io ed il Radu - penso di interpretare anche il suo pensiero - è che oggi possiamo dire di essere stati reintegrati nella società, dopo un lungo periodo di isolamento ed abbandono per motivi di salute. Oggi abbiamo affrontato la nostra escursione col giusto ritmo ed abbiamo volentieri lasciato andare i fuggitivi capitanati dal Max Maga Padella ed è così che ci siamo "bevuti" senza grossi patemi 90 chilometri e circa 1200 metri di salita, per la gioia dei nostri spiriti.
L'escursione di oggi non era assolutamente impossibile, ma si trattava comunque di andare a Boscochiesanuova e non certo con la BDC per strade asfaltate, ma per stradine e carrareccie dopo di tanto in tanto c'era da tirare fuori gli attributi per pedalare sullo smosso e per scavalcare qualche muro che arrivava a sfiorare il 20%.
I presenti all'appello sono tantissimi, oltre ogni ipotesi con un'elevata partecipazione del team Focus, ma anche qualche entry del team Turnover.
Invito a dare un'occhiata ai commenti sul blog dell'Anonimo Turnover e quello del fratello per ulteriori contributi paesaggistici e culturali.
Arrivati in quel di Bosco, abbiamo letteralmente preso d'assedio la pasticceria Valbusa a colpi di mortaio e baionetta ed a me l'onore di battere tutti sul tempo con un gran colpo di pedale e aggiudicarmi il vessillo di giornata, cioè l'ultima enorme brioche alla nutella, che sarà equivalsa almeno 500 kcal, ottime per il ritorno verso valle.
Una menzione per Paolo Orlandi che abbiamo beccato in piazza a Bosco, vedendo qua e là le maglie Turnover del sottoscritto e di Francesco Signorini, nonché il volto dell'Anonimo, il quale, mentre scendevamo, ci ha illustrato qualche interessante taglio da fare lungo il nostro percorso programmato ancora venerdì scorso. Nonostante egli sia incappato in una foratura al tubeless che non gli ha dato tregua fino ad Arzarè, egli ci ha proposto il taglio verso contrada Merzi, taglio che sicuramente riproporremo in un'edizione futura della medesima escursione. Ci sarebbero da andare a visionare anche contrada Colletta, ma tempo al tempo, che "maura anca le nespole".
Ricordo inoltre anche una new entry da Taggi di Sotto, in provincia di Padova, il mio collega ingegnere geotecnico, Daniele Brusarosco, che sembra apprezzare sempre più le colline e le montagne veronesi. Dopo aver fatto la Lessinia Legend e la Divinus Bike in edizione 2009, oggi non si è fatto attendere all'appuntamento della rotonda a Montorio, più che mai consapevole delle sue forze e della sua curiosità per la Lessinia. Daniele si è ben difeso e devo proprio dire che ha fatto passi da gigante rispetto ad un paio di anni fa, quando mi aveva accompagnato in Svizzera per lo scavalcamento del Passo Moro e dell'Albrun Pass. Mi ha sorpreso nel pezzo "menato" ad alta velocità, lungo il Progno di Valpantena fino alla strada della Giara. Lui ha confessato che il nostro ritmo è più o meno paragonabile ai migliori della sua squadra, l'Adventure Bike di Padova, tra l'altro organizzatori dell'Atestina Superbike, valida per la Serenissima Coppa Veneto MTB, andata in onda giusto ieri. Chissà che dopo l'estate non andiamo a fare un giretto sui Colli Euganei?
La lista delle adesioni per l'escursione prevista domani mattina è in continua espansione, soprattutto grazie alla visibilità dei blog del Pezzo e dell'Anonimo Turnover. Dovremmo essere all'incirca una decina scarsa, ma sono previste aggiunte dell'ultimo momento. Spero tanto di essere anch'io presente, anche se oggi sono stato assediato da un leggero mal di testa, complice l'aria fredda beccata ieri sul Monte Tomba sulle prove speciali del rally della Marca.
Le temperature previste per domani mattina non sono esagerate, per cui invito tutti a vestirsi adeguatamente e possibilmente "a cipolla", per cui dovreste venire con abbigliamento estivo, manicotti e smanicato o antivento, in modo da non "freddarvi" il pancino nel fare la discesa del Vaio dell'Anguilla, notoriamente molto fresco.
La cima Coppi è rappresentata dall'abitato di Boscochiesanuova, che è a 1089 metri sul livello del mare. Vi rimando anche al sito di ilmeteo.it dove troverete indicazioni sulla temperatura prevista nella località montana alle ore 11.00, cioè 14.5°C.
Oggi uscita nella Marca trevigiana per vedere l'omonimo rally. La gara è stata all'altezza delle aspettative con belle macchinone e piloti abbastanza veloci.
Io ed Enrico siamo un po' stati colti di sorpresa dal meteo, perché stamattina ci siamo presentati con braghe corte, maglietta maniche corte e maglietta leggera maniche lunghe, solo che sul Monte Tomba a circa 1000 metri di altitudine c'era cielo coperto, molta aria e temperatura a circa 9-10 gradi.
Io ed Enrico siamo rimasti a vedere una trentina di macchine e poi siamo corsi dentro in macchina, mentre il Radu, suo cugino e tutti i miei amici di Alcenago son rimasti a vedere il passaggio della decina di WRC, circa 6-7 Super2000 e tantissime Super1600 e Clio R3 che son davvero veloci e spettacolari, soprattutto per merito dei loro conducenti.
Volevamo fare pausa pranzo nella trattoria di montagna, solo che ci hanno rifiutato il posto a tavola, ma siamo stati fortunati perché abbiamo rimediato un pasto di fortuna al Basso Fans Club, a cui son tesserato da sempre.
Il terzo passaggio, invece, la prova speciale Castelli ha fatto pace per i due passaggi precedenti, perché c'era una collinetta naturale abbastanza soleggiata da cui si poteva vedere almeno un chilometro di prova, temperatura mite, belle gnocche che passavano di tanto in tanto e bei traversi delle macchine al cambio strada. Alla fine il rally l'ha vinto Paolo Porro su Ford Focus 2006 ufficiale M-Sport.
L'ultima volta che mi son recato sul Piccolo Stelvio era stato domenica 29 marzo, quando ero andato a vedere Paulissen e compagnia, tutti presi a salire la famosa salita in occasione dell'edizione 2009 della Lessinia Legend.
Se vogliamo però dirla proprio tutta, l'ultima volta che l'avevo fatta in bici, era stato il 1 gennaio, su un'eccezionale coltre di neve in compagnia del Conte di Marzana, tra l'altro in discesa.
Da allora non ho potuto fare altro che leggere i tempi fatti da cani e porci lungo la salita con mia grande invidia per l'impossibilità di replicare. Senza offesa sappiamo insomma tutti delle gesta del Maga e del Conte Savoia nelle ultime settimane, prendendo letteralmente a calci i minuti e i secondi del cronometro. Ricordo anche un paio di ripetute del Pappataso poco prima del famigerato infortunio, dove si parlava di 8 minuti e qualche secondo.
Il Conte, da quando è passato alla "verdona leggera", continua ad abbattere decine di secondi, come se fossero noccioline ed è così che stasera son arrivato alla chiesa di Santa Maria in Stelle, con tutta l'intenzione di percorrere i 19 tornanti ad un ritmo modesto e con l'obiettivo di stare sotto gli 11 minuti.
E' così che alla grata parte il cronometro e spingo con sorpresa un buon 32-24 senza sentire particolare fastidio dal mio soleo sinistro.
Se ne vanno così il primo, il secondo ed il terzo tornante, rimanendo in soglia. E' chiaro che quando il cardio supera i 160 battiti, di sangue al cervello ne arriva decisamente meno, quasi tutto confluisce nelle gambe e la centrale cerebrale non comanda più a dovere le principali funzionalità motorie e volontarie del corpo.
Il quarto, quinto e sesto tornante cominciano a scorrere sotto le ruote senza soluzione di continuità e il cardio indica piano piano un livello cardiaco superiore.
Dal decimo tornante parte pure l'embolo: si aggiunge pure il fatto che il sole ormai al tramonto acceca leggermente la mia vista e va da sè che le traiettorie sono quel che sono.
"Sale, sale, e non fa male" era il testo di una canzone molto trance di almeno una decina di anni fa, molto in voga in discoteca. Il cardio comincia ad avvicinarsi a livelli Turnover e la velocità comincia ad avvicinarsi a quelle di gara.
Io non c'ero alla Lessinia Legend 2009 e quindi non so esattamente dove fosse il tappeto elettronico per il rilevamento del tempo in cima alla salita: io mi limito a stoppare il Polar proprio al saltino su cui la ruota passa dallo sterrato all'asfalto.
Il tempo finale è 9'06"40 e la frequenza cardiaca appena sopra i 180 battiti, con tutta la salita fatta col 32-24, cioè un rapporto moltiplicatore di 1,33, quando il Maga mi pare l'abbia fatta col 42-34, equivalente ad un 1,235, quindi posso dire di averla fatta più dura del Vescovo Moro, ma non certo di padella.
Per dire insomma "bella di padella" devo insomma aspettare il prossimo tentativo...
Devo assolutamente dire che, nonostante sia partito piano, la fase di recupero del mio stiramento muscolare è buona, ma ancora molto lontana da una condizione ottimale. C'è da dire che l'alleggerimento corporeo si sente vistosamente, per cui "se son rose, fioriranno".
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