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La paura non fa 90
Di Marco Tenuti (del 01/06/2009 @ 15:18:21, in MTB, linkato 959 volte)

Parte finale Lugo-Praole Le aspettative per oggi erano sicuramente molto alte, così come anche il timore di essere indietro con la preparazione per la Dolomiti Superbike, nonché la paura che si squagliasse il mio muscolo soleo, ma io ed il Radu - penso di interpretare anche il suo pensiero - è che oggi possiamo dire di essere stati reintegrati nella società, dopo un lungo periodo di isolamento ed abbandono per motivi di salute. Oggi abbiamo affrontato la nostra escursione col giusto ritmo ed abbiamo volentieri lasciato andare i fuggitivi capitanati dal Max Maga Padella ed è così che ci siamo "bevuti" senza grossi patemi 90 chilometri e circa 1200 metri di salita, per la gioia dei nostri spiriti.

L'escursione di oggi non era assolutamente impossibile, ma si trattava comunque di andare a Boscochiesanuova e non certo con la BDC per strade asfaltate, ma per stradine e carrareccie dopo di tanto in tanto c'era da tirare fuori gli attributi per pedalare sullo smosso e per scavalcare qualche muro che arrivava a sfiorare il 20%.

I presenti all'appello sono tantissimi, oltre ogni ipotesi con un'elevata partecipazione del team Focus, ma anche qualche entry del team Turnover.

Invito a dare un'occhiata ai commenti sul blog dell'Anonimo Turnover e quello del fratello per ulteriori contributi paesaggistici e culturali.

Arrivati in quel di Bosco, abbiamo letteralmente preso d'assedio la pasticceria Valbusa a colpi di mortaio e baionetta ed a me l'onore di battere tutti sul tempo con un gran colpo di pedale e aggiudicarmi il vessillo di giornata, cioè l'ultima enorme brioche alla nutella, che sarà equivalsa almeno 500 kcal, ottime per il ritorno verso valle.

Oggi pieno di Air NinerUna menzione per Paolo Orlandi che abbiamo beccato in piazza a Bosco, vedendo qua e là le maglie Turnover del sottoscritto e di Francesco Signorini, nonché il volto dell'Anonimo, il quale, mentre scendevamo, ci ha illustrato qualche interessante taglio da fare lungo il nostro percorso programmato ancora venerdì scorso. Nonostante egli sia incappato in una foratura al tubeless che non gli ha dato tregua fino ad Arzarè, egli ci ha proposto il taglio verso contrada Merzi, taglio che sicuramente riproporremo in un'edizione futura della medesima escursione. Ci sarebbero da andare a visionare anche contrada Colletta, ma tempo al tempo, che "maura anca le nespole".

Ricordo inoltre anche una new entry da Taggi di Sotto, in provincia di Padova, il mio collega ingegnere geotecnico, Daniele Brusarosco, che sembra apprezzare sempre più le colline e le montagne veronesi. Dopo aver fatto la Lessinia Legend e la Divinus Bike in edizione 2009, oggi non si è fatto attendere all'appuntamento della rotonda a Montorio, più che mai consapevole delle sue forze e della sua curiosità per la Lessinia. Daniele si è ben difeso e devo proprio dire che ha fatto passi da gigante rispetto ad un paio di anni fa, quando mi aveva accompagnato in Svizzera per lo scavalcamento del Passo Moro e dell'Albrun Pass. Mi ha sorpreso nel pezzo "menato" ad alta velocità, lungo il Progno di Valpantena fino alla strada della Giara. Lui ha confessato che il nostro ritmo è più o meno paragonabile ai migliori della sua squadra, l'Adventure Bike di Padova, tra l'altro organizzatori dell'Atestina Superbike, valida per la Serenissima Coppa Veneto MTB, andata in onda giusto ieri. Chissà che dopo l'estate non andiamo a fare un giretto sui Colli Euganei?