Di Marco Tenuti (del 08/09/2008 @ 14:42:56, in MTB, linkato 1660 volte)
Nonostante ancora molti di noi siamo ancora più che mai presi dalle vicende agonistiche della stagione in corso - primo tra tutti il Pappataso di Colognola ai Colli nel percorso Long della GF AVESANI - io comincio già a sentire l'odore di gare per la stagione 2009, nel senso che l'anno prossimo vorrei fare qualcosina in più in termini di gare marathon... Non mi dispiacerebbe puntare ad un brevettino, tanto per farlo anch'io una volta nella vita.
Sto già pianificando di andare a fare la mitica Salzkammergut in versione Marathon (107 km), gara che si tiene a Bad Goisern in Austria. Durante la ricognizione della CustozaBike fatta sabato assieme agli amici di MTB Forum - gara però che non farò, ma andrò solo a magnar i tortelli nel piatto di qualcun altro! - un amico mi ha parlato di aver sentito alcune indiscrezioni riguardanti la MTB veronese per il 2009 e precisamente:
ritorno del circuito di gare della Pezzo / o della GF Paola Pezzo
XC Verona torna a 8 gare nel 2009 con la prima gara già a febbraio
la partenza della Lessinia Legend sembrava fosse all'Arsenale invece torna in caserma a Montorio
la Legend avrà 3/4 percorsi, divisi più per difficoltà più che per chilometraggio
la Legend sarà sempre a fine marzo/primi di aprile, però arriverà coi due percorsi più lunghi fino a Boscochiesanuova, mentre il terzo fino a Cerro Veronese
Di Marco Tenuti (del 08/09/2008 @ 16:03:34, in MTB, linkato 1481 volte)
Epica stagione quella del Radu con ieri giornata dell'apoteosi e del trionfo, passato agli onori delle cronache per essere riuscito in un qualcosa di veramente impegnativo dal punto di vista sia fisico che mentale ed aver così conseguito al secondo anno agonistico ben tre trofei di altrettanti circuiti. Se il primo circuito, quello del Garda Challenge, può sicuramente considerarsi il circuito dei "poveri", per noi veronesi, bresciani e mantovani, dove era necessario finire tutte le quattro gare per essere uno dei All Finishers dell'omonimo circuito, altrettanto non si può dire per gli altri due circuiti, cioè Nobili di Tecno MTB ed il Prestigio di MTB Magazine.
Il giovinotto di Colognola ai Colli, sotto l'ala protettiva del Pappataso, ha intrapreso un veloce programma riabilitativo a partire dall'autunno 2007, che lo ha portato ad un rapido dimagrimento, sia del proprio corpo che del tacuin, visto che arrivata la nuova bici Tagliaro full carbon.
In rapida successione e confortato da un ottimo team di appoggio, che lo ha sostenuto più che mai nell'audace impresa, sembrava che inizialmente l'obiettivo fosse il Prestigio, grazie alla partecipazione in primavera alla gara di Monteriggioni, la Lessinia Legend e la Gunn Rita Marathon del Montello. Poi più di qualcuno gli ha detto che sarebbe stato un peccato non andare a fare la Conca d'Oro, visto che le altre due gare successive del Garda Challenge erano a portata di mano e così è scattata l'iniziativa verso metà aprile. Poi è successo che il Radu riguardasse il calendario del circuito dei Nobili e scopriva che si ritrovava tutt'ad un tratto in corsa anche per quest'ultimo. Così uno sforzo di reni a fine agosto lo ha portato a fare ben tre gare marathon nell'arco delle due settimane e cioè la Gibo Simoni Marathon a Folgaria, la South Garda Bike a Medole, nonché la Marathon Bike a Casatenovo in Brianza.
Quello che è sicuramente più entusiasmante di tutta la stagione agonistica è stato il crescendo delle prestazioni agonistiche, col nostro uomo sempre più veloce e resistente anche ai lunghi chilometraggi. Senza ombra di dubbio il fatto di possedere solo la mountain bike lo ha aiutato a percorrere chilometri di qualità, anzichè chilometri in quantità e di questo ne hanno risentito positivamente le gambe, ma va da sè che adesso è ormai giunto il momento di un ulteriore colpo di reni e comprare una bella bici da strada, visto che i negozi della provincia pendono dalle labbra del Radu per questa decisione...
E il crescendo di prestazioni si è visto tutto prima alla Lessinia Bike che alla South Garda Bike, quando l'allievo Zumerle a momenti non supera il suo maestro Pezzo, complice quest'ultimo di essere partito nella griglia successiva - Pezzo? Ma quand'è che ci iscriviamo come tutti gli altri a tempo debito?
I miei plausi ancora al Radu, che non dimentica di aver cominciato ad presentarsi in bici nientepopodimeno che alla Lessinia Legend 2007, e per questo mantiene sempre un livello di umiltà esagerato, a dispetto dei piazzamenti in classifica: "Ma me lo sogno di prendere il Pezzo! Quando ci sono i piattoni, posso pensare di stargli un po' vicino, ma appena c'è la difficoltà tecnica, magari quella in discesa, il Saggio Maestro Andrea è sempre imbattibile e inavvicinabile e viene fuori tutta la sua esperienza più che decennale".
E che farà nel 2009 la stella nascente di Colognola ai Colli? Passerà alla cura di gelati Sanson e tornerà a livelli umani o bisserà le intenzioni e i risultati del 2008? Il suo compagno di merende aspetta già l'ok per iscriversi alla Salzkammergut...
Di Marco Tenuti (del 10/09/2008 @ 09:01:08, in MTB, linkato 1198 volte)
Questa la esauriente e soddisfacente risposta che ho ricevuto ancora una decina di giorni fa dagli organizzatori della gara MTB in Folgaria. Direi che la gara merita ancora una volta il nostro plauso.
Innanzitutto ringrazio per i complimenti.
Rispondo per ordine alle osservazioni (per lo più condivisibili):
1. I parcheggi erani segnati sull'apposita cartina stampata sul depliant ed erano segnalati da grandi cartelli (in effetti ne mancava uno proprio nella zona verifiche per chi proveniva dall'A22 (Rovereto o Trento).
2. In griglia ci sono stati problemi, Il disguido (giusta l'osservazione) è stato causato dalla ristrettezza della carreggiata e dalla sottovalutazione da parte nostra della gran massa di turisti che in quel momento ha occupato la corsia di accesso alle varie griglie (lo spazio a sinistra delle transenne). Peraltro riteniamo che la strada larga ed in salita che seguiva la linea di partenza permetteva anche a chi fosse stato un pò svantaggiato di risalire facilmente le posizioni. D'altronde non è neppure facile far partire una gara in centro all'abitato in piena stagione turistica (ma speriamo che lo spettacolo abbia ripagato i numerosi spettatori ed anche i concorrenti). In questo senso la novità di partire e arrivare in centro ci ha messo un po in difficoltà, ma l'esperienza è sempre utile ed eviterà, spero, analoghi errori nel 2009.
3. Per un errore di distribuzione i sali minerali (che c'erano a disposizione) non sono stati consegnati ai posti di ristoro...
4. Abbiamo già pensato di rivedere la posizione di un paio di ristori (tra gli altri quelli da Lei segnalati).
5. Essendo piena stagione turistica con tutti gli alberghi pieni e molta gente occupata al lavoro abbiamo avuto qualche problema a reperire il personale di servizio. La nuova data (gara spostata avanti di una settimana nel 2009) riteniamo risolverà questo problema. Gli alcuni bivi (secondari) non presidiati erano comunque fettucciati. Qualche tabella è stata spostata, in particolare nella zona di Passo Vezzena (scherzo idiota o dispetto?). Quando le moto hanno fatto la ricognizione al mattino prima della partenza erano tutte a posto.
Grazie per i voti (forse in qualche caso anche un po' generosi).
Nostro impegno è quello di migliorare anno per anno e riteniamo utilissime le osservazioni degli atleti, specie quelle negative che ci permettono di correggere errori dei quali magari altrimenti non ce ne accorgeremmo neppure. Peccato che solo in pochi ce le inviate.
Vi aspettiamo numerosi nel 2009 (gara iscritta nel calendario internazionale UCI per il 30 agosto).
Di Marco Tenuti (del 10/09/2008 @ 09:14:48, in MTB, linkato 894 volte)
Anche ieri la Gazzetta nel parlava: sembra che il fuoriclasse Lance Armstrong stia per meditare un ritorno alle gare e puntare al Tour de France 2009. Intanto domenica ha deciso di mettersi in sella ad una MTB...
Di Marco Tenuti (del 12/09/2008 @ 18:03:30, in MTB, linkato 958 volte)
Domani gli amici di Ghelafemo si cimenteranno nella loro classica Peri-Fosse annuale, anche se l'anno scorso l'evento è stato disertato dai più.
Come ormai da tradizione gli amici di Ghelafemo invitano te e i tuoi amici a far
fadiga in bici sabato 13 settembre 2008 alle ore 15.00 per la Quarta Peri-Fosse in
bici. L'incontro ciclistico è assolutamente informale e non ha alcuna velleità
competitiva o agonistica, se non quella di trovarci tra amici a tribular. Non ci
sono premi, se non quello di trovarci assieme all'Ombra a ber un goto.
Sono particolarmente graditi tutti coloro che non hanno avuto modo durante l'anno
di prepararsi atleticamente: sarà per loro l'occasione di dimostrare ancora
una volta che I GHE LE FA ANCA LORI.
Sono ammesse biciclette di qualsiasi tipo: da strada, MTB, grazielle e BMX, tranne
quelle motorizzate. Sono per niente graditi atleti dopati secondo i regolamenti
UCI, FCI, UDACE e WADA. In caso di condizioni meteo avverse, contiamo di rimandare
ad un sabato successivo.
Ci raduneremo verso le 15.00 in piazza a Fosse ed in compagnia scenderemo in Valdadige
tutti assieme. Nel caso in cui qualcuno volesse offrirsi come mezzo scopa, gradiamo
con piacere questo insostituibile servizio.
Di Marco Tenuti (del 15/09/2008 @ 10:15:31, in MTB, linkato 1135 volte)
Dopo essere rimasto stuccato da Kate Kelly che riesce a tirare avanti con una sterlina al giorno, oggi ho pensato "in grande" ed mi son detto perché non andare a fare un salto a Custoza per vedere cosa succede alla CustozaBike 2008. Con l'aria che tira di questi tempi - i carburanti sempre più cari, le iscrizioni alle gran fondo sempre più consistenti e i pacchi gara sempre più miseri - mi son detto che se tiro la cinghia, avanzo un bel po' di Euro, però l'aria di festa che dovrebbe tirare a Custoza forse non ha prezzo: neanche quella, aria che tirava oggi a Custoza non era propriamente di festa, ma "la vegnea zò de stracanton", ma passiamo alla cronaca!
Partito di buon'ora da Quinto ed arrivato a Custoza alla media dei 33 km/h in sella alla mia fida Scale, lungo il tragitto sono sostanzialmente graziato dalle condizioni meteo, perché non becco una goccia di acqua, se non quelle alzate dalle ruote sull'asfalto bagnato. Quando arrivo, comincia però a piovere e il mio abbigliamento si rivela ben presto inadeguato, visto l'abbassarsi della temperatura.
Nei dintorni della partenza è tutto un via vai frenetico dei concorrenti, che cercano di trarsi in salvo dalla bufera sempre più copiosa e fredda. L'intenzione di entrare in griglia da parte dei più, con la speranza che le operazioni di partenza vengano anticipate, viene disattesa dall'organizzazione, che rispetta invece appieno il programma prestabilito. Non c'è però evidenza dei mille iscritti e più che lo speaker continua a ripetere al microfono: l'impressione è che i partenti non siano che la metà degli iscritti e a loro va tutto il mio plauso per la determinazione con cui hanno accettato di entrare in griglia sotto un'aria gelida e bagnata che abbassa la temperatura della mattinata a circa 13°.
Anch'io sono in balia dei venti e dei mari: volevo seguire da vicino le operazioni di start, ma coi brividi addosso non mi rimane che estrarre dallo zainetto tutto quello che mi son portato dietro per coprirmi e cerco riparo sotto uno dei portici della piazza, dove anche parecchi concorrenti della gara sostano nella speranza di entrare in griglia all'ultimo minuto, magari sotto una pioggia meno battente.
Mi avvicino però alla prima griglia, dove è tutto un salutare, manco fossi una celebrità. Non mi rimane altro che fare gli auguri a tanta gente e prendere in giro più di qualcuno per l'insana idea di prendere comunque il via. Tantissimi concorrenti rimangono in griglia per una buona ventina di minuti, con l'immancabile risultato che saranno in tanti a patire di questa situazione. Uno dei più "gati" - sapete meglio di me quanto i felini domestici siano poco avvezzi all'acqua e al mojo - è però sicuramente il Miglio, che decide di entrare nel container dei bagni "omo e bici" e di partire direttamente dalla turca, anziché dalla griglia di merito.
Succede che le varie griglie vengono fatte partire una dopo l'altra e io in qualche maniera riesco a immortalare un po' dei partenti, ma corro subito nel furgone del team Rodella, dove vedo un trafficare, quasi ci fosse qualcuno che abbia rinunciato all'idea di partire. Tutti i Rodelliani risultano però partiti e rimango così a chiaccherare con la Barbara e la moglie di Castelli. Non passa però un quarto d'ora che è Andrea e Nicolas danno forfait: battono in ritirata verso il furgone e rinunciano alla gara, senza preoccuparsi più di tanto.
Peccato però che il tempo piano piano smetta di piovere e nel giro di una ventina di minuti si apra di un pelo il cielo, dove un timido sole non riesce ancora a scaldare chiunque abbia i brividi addosso come il sottoscritto. Nel giro di poco i più veloci finiscono già il primo giro e comincia già da subito la mia raffica di foto, con una fotocamera imbombegà de acqua a forza di "metti dentro tira fuori".
Incrocio anche Stefano Mutti del team Bruciati che è abbastanza sconsolato per il suo esito e gli chiedo "Hai forato?" E lui mi risponde: "Ho sboccato". Vengo a sapere anche che in tanti sono presi dai crampi dopo solo un chilometro dalla partenza, complice la sosta sotto l'acqua in partenza che ha raggelato qualsiasi muscolo.
Ecco però che scatta il mio programma Economy Class. Finite le foto di rito ad un po' di concorrenti assortiti, mi assiepo al ristoro gara e comincia tutto un alternarsi di wafer, biscottini al cocco, crostatine al cioccolato e bicchieri di tè. Ogni tanto dò un'occhiata agli ultimi concorrenti che stanno terminando il primo giro, ma la fotocamera se ne sta comoda dentro lo zainetto ed il brunch delle ore 11 è praticamente come essere ad un rinfresco nozze - avete presente quando si va a casa dello sposo o della sposa prima di andare in chiesa? Ecco, la stessa cosa.
Poi mi metto pure ad armeggiare il telefono, perché è giunta l'ora di comunicare alla moglie il bollettino meteo e attuare appieno il programma, manco fossi il ministro Gianfranco Rotondi. "Cara Elisa, il numero di buoni Pasta Party è cospicuo e c'è da sfamare tutta la famiglia". E' così che le truppe del Marcante si muovono da Quinto in direzione Custoza coi mezzi di recupero.
Così prendo parte alle ultime operazioni di gara, fotografando i primi concorrenti che giungono al traguardo belli stremati e in tanti casi irriconoscibili, per la quantità di fango addosso, ma a detta di tutti, il percorso non era così impraticabile, come poteva sembrare. "Il fondo sterrato di parecchi pezzi di gara era bello compatto e l'acqua che scorreva sopra non amalgamava più di tanto" è stata l'opinione di tanti alla fine, preoccupati appena finita la gara di raggiungere la zona lavaggio bici e di togliere quanto più sporco possibile. Così ti incontro un Eder di Bike Evolution, preso dai brividi, per il quale il caldo brasileiro è un lontano e piacevole ricordo.
Saluto anche un bel po' di amici forumendoli, come Wilderness Man e Zaire, che arrivano in sostanza a braccetto, poco propensi al risultato agonistico e molto più compiaciuti dell'impresa non proprio da tutti, vista la moria iniziale di concorrenti che ha deciso di non schierarsi.
E così tra un buono e l'altro - ringrazio espressamente anche il Massimiliano Miglioranzi che scappa di corsa al ristorante per il pranzo di un batteso e mi passa i suoi buoni a mo' di staffetta - arriva l'ammiraglia della famiglia che in pochi minuti organizza il recupero del papà Marcante, che ha modo di cambiare le scarpe, ma continua a sfoggiare la maglietta Turnover, che non presenta praticamente macchie di fango.
Io ed Enrico ci mettiamo in coda per i sospirati tortelli valeggiani al burro fuso e carichiamo un cabarel di porzioni, che sarà il pranzo di giornata. Una piacevole parentesi a fine pranzo è quella del "Pezzo 2", arrivato alla CustozaBike col muletto Chesini memore dei danni capitati alla Divinus Bike, il quale decanta le proprietà lenitive del suo cancello di alluminio, in condizioni proibitive, dove un morbida forcella d'annata assorbe molto bene le sinuosità del percorso e pneumatici Ritchey sempre dell'anteguerra risultano più che mai sorprendenti per tenuta frontale e laterale. Anche i cancelli da 11 chili e più - 11,8 kg per l'esattezza quello di Michele - hanno ancora la loro da dire.
La giornata a Custoza si conclude con una famiglia Marcante con la pansa piena de tortelini, un soletto a riscaldare ancora un po' gli animi e un rapidissimo ritorno a casa per il pomeriggio motoristico sul divano. Ah, piano, dimenticavo che a casa, a Quinto, c'era la prova del campionato nazionale Dilettanti Under 23 FCI, per cui alla rotonda di Quinto io e mio figlio, assieme al Ginetti e ad altri anziani del paese, ci siamo pure guardati questi promesse del ciclismo italiano a spendere le loro ultime forze sugli ultimi passaggi a Novaglie. Novaglie? Si, si, a presto ricominciano i giri notturni...
Di Marco Tenuti (del 15/09/2008 @ 13:32:26, in MTB, linkato 1108 volte)
Sembra che sia comparso tutto ad un tratto l'autunno. Oggi sono asserragliato in casa a lavorare con tanto di braghe longhe e calzete. Che fine ha fatto l'estate? E' sparita all'improvviso?
Ammetto che ultimamente non ho fatto tanti km in bici, come nei mesi precedenti, ma io voglio pedalare ancora un po' prima che venga il vero freddo! Il mio tickerkm langue a quota 7.200 e la quota di 10.000 km entro fine 2008, sembra allontanarsi...
Di Marco Tenuti (del 16/09/2008 @ 23:45:13, in MTB, linkato 1309 volte)
Indiscrezioni di corridoio danno il "nostro begnamino" in ritiro spirituale a San Fidenzio in piena preparazione per la Avesani, la Gran Fondo senza dubbio più dura tra tutte le gran fondo organizzate nella provincia di Verona.
La comunità religiosa ha deciso di accogliere il forte scalatore veronese e di far proprie le buone intenzioni del ciclista, assegnandogli da subito un compito che al confronto Rocky Balboa che spacca la legna e alza i tronchi in Rocky 4 gli fa davvero un baffo.
Qualcuno ha intravisto il Pappataso provare ripetutamente nell'uliveto pastorale a bordo della Ozone Prototype, con specifiche gomme da 2.5" con tassellatura All Mountain, fare continuamente avanti e indietro a velocità spasmodica ai piedi delle piante cariche dei frutti oleosi, con la triplice intenzione di far scolare le acque accumulatesi nell'ultimo weekend, di dissodare ulteriormente il terreno in profondità e in prossimità delle radici e ovviamente di preparare al meglio l'insetto colognolese per le erte pendenze del Baldo e della Peri-Fosse, grazie anche ad un idonea rapportatura agreste con pignone finale da 29 denti.
Oltre ad una preparazione fisica adeguata, il direttore dell'istituto religioso ha predisposto inoltre una specifica tabella di esercizi spirituali in cui il Pappataso potrà raggiungere elevati livelli di concentrazione e di meditazione, che lo aiuteranno sicuramente a non perdere di vista l'obiettivo, cioè quando le fatiche saranno ben altre e quando la protezione e l'invocazione della Madonna della Corona saranno quantomeno auspicabili per affrontare al meglio la salita verso il Baldo e anche la Peri-Fosse.
Per le altre salite, quelle finali come quella di Branchetto, l'idolo della Lessinia potrà contare anche sul sostegno del resto del Fans Club, che ha promesso di trovarsi pronto a "inforcarlo simpaticamente" sempre in segno di stima e di supporto morale, ma non scordiamoci che il chilometraggio è senza dubbio elevato e l'altimetria totale è a dir poco proibitiva per noi comuni mortali.
Domani giovedì 17 settembre sono previsti sempre a San Fidenzio gli ultimi esercizi di perfezionamento e rilassamento e verranno messe a punto le prodigiose indicazioni del Gaiardelli, sfruttando molto bene l'effetto di trazione della gamba nella fase finale del ciclo della pedalata.
A concludere un rosario completo coi classici cinque misteri gaudiosi e affissione del pratico santino calamitato su una delle pochissime parti metalliche della bici che verrà usata domenica mattina per la leggendaria impresa.
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