Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Beh, quest'anno mi sono dato abbastanza da fare ed ho visto una bella sfilza di rally. Per non dimenticarli, ho deciso di segnarli sul mio blog, magari la cosa può interessare a qualcuno.
In tutti questi rally ho sempre cercato di scattare il maggior numero di foto possibili, per cui se siete interessati, scrivetemi pure e vi dirò cosa ho a disposizione.
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- Rally Monte Carlo (WRC, 21-23 gennaio)
- Rally del Ciocco e Valle del Serchio (CIR, 12-13 marzo)
- Rally Benacus (Coppa Italia 4, 20 marzo)
- Rally Millemiglia (ERC-CIR, 8-10 aprile)
- Rally d'Italia Sardinia (WRC, 28 aprile-1 maggio)
- Rally di San Marino (CIR, 28-29 maggio)
- Rally San Martino di Castrozza e Primiero (CIR, 7-9 luglio)
- Rally Alpi Orientali (CIR, 26-27Â agosto)
- Rally Città di Bassano (Int, 16-17 settembre)
Cosa ho in mente di andare a vedere di qui alla fine dell'anno:
- Eko Rally (ERC, 23-24 settembre)
- Rally Due Valli (Int, 7-8 ottobre)
- Rally 500 Minuti (Coppa Italia 4, 23 ottobre)
- Rallye Antibes (ERC, 29-30 ottobre)
- Rally San Crispino (CIR, 5-6 novembre)
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Avete mai visto il Dude in azione nel mangiare una pizza? Questi alcuni dei suoi record:
- Alle Colonne - pizza Pai in 7'23"3 (stabilito il 27/1/2006)
Dopo le avventure rallistiche come la Finlandia e la Norvegia, che ci hanno dato modo di visitare la Scandinavia sia d'estate che d'inverno, di conoscerne un po' usi e costumi e popolazioni, questa volta avrò il compito di guidare la "mia" solita ciurma in terra d'Irlanda, per un altro evento di rally che viene annoverato per la prima volta tra le prove del Campionato del Mondo Rally.
Avrò il mio solito gruppo ristretto, ma quanto mai affiatato, costituito dal Dude, Massimoooo e il Giova e i soliti aggregati "poco anglofoni" di mezza età.
Il volo e il noleggio macchina sono già prenotati da qualche settimana, mentre anche la sistemazione per il pernottamento è cosa fatta e risolta, dopo aver temuto di non trovare proprio un letto in cui dormire tra una tappa e l'altra.
Se volete capirci un po' di più di questo evento, andate pure sul sito ufficiale del Rally Ireland.
Stasera ho il volo ad Orio al Serio verso Dublino. I miei amici rallisti sono impazienti ormai da mesi di andare in Irlanda per l'ultimo round introdotto nella serie del Campionato del Mondo WRC. Se avete qualche dritta dell'ultim'ora da farmi sapere al riguardo dell'Irlanda, scrivetemi presto, così la leggo... Intanto fatevi pure una capatina sul sito ufficiale del rally, visto che andiamo in Irlanda principalmente per vedere il rally e poi, se avanza qualche mezza giornata, vedremo di fare i turisti a Dublino nella giornata di domenica e lunedì mattina. Tutti ci hanno detto di andare a visitare la birreria della Guiness. Ma c'è solo quella da andare a vedere a Dublino??
Devo preparare ancora la valigia e c'ho un sacco di lavori, commesse e progetti da chiudere entro oggi, ma sono sicuro che terrò fede più che mai al motto del "Farghela".
Devo anche riuscire a salire sulla MTB nella giornata di oggi, perché dopo non toccherò più la bici per quasi una settimana.
Per la prima volta nell'ormai consolidata nostra tradizione rallistica del gruppo dell'ART, avevamo deciso che saremmo sì andati in terra straniera per assistere all'evento rallistico, ma con l'intenzione non di vedere esclusivamente il rally, ma anche di fare un po' i turisti. E ci siamo riusciti anche abbatanza bene!
Mercoledì sera, appena atterrati col volo Ryanair da Orio al Serio, ci avviciniamo al ritiro bagagli e ci imbattiamo subito in alcuni nostri "compaesani": altri veronesi, come Canteri e Valbusa, sono lì anche loro in attesa di ritirare la macchina a noleggio.
Questa volta abbiamo optato per una macchina un po' più comoda, dopo la rocambolesca avventura dello scorso febbraio in Norvegia, quando hanno provato a rifilarci la BMW Serie 1: condurremo per cinque giorni una Opel Zafira, con la piccola complicazione della guida a destra. Per questo il nostro top-driver, Massimo Zaglia, asserisce subito che non è un grosso problema e sale subito in cattedra. La strada però per raggiungere Sligo è lunghetta e arriviamo solo all'una della notte, dove la simpatica Mary è ancora là più o meno sveglia ad aspettarci.
La sistemazione nel B&B a Boyle, nel Roscommon, è comunque piacevole ed accogliente e cadiamo subito nel sonno più profondo, consci però che già tra qualche ora ci aspetta lo shakedown, poco lontano da Sligo, a circa 45 km dal nostro B&B.
L'impatto però col breve tratto cronometrato utilizzato per le ultime messe a punto da parte dei piloti impegnati nel WRC e quelli del Produzione, è molto sintomatico, di quello che ci aspetta per i giorni a seguire: commissari e poliziotti presenti ovunque, pronti a scacciarci via da qualsiasi posto e molto solerti a cercare di farci camminare in mezzo ai campi. Beh, campi, dire che l'Irlanda è un'immenso stagno forse non è così fuori luogo... ci rendiamo comunque conto che sarà un rally impegnativo per i driver accorsi sull'isola del trifoglio verde: le strade, nonostante siano tutte asfaltate, presentano un manto quasi sempre bagnato, viscido e sporco di terra e fango, che lo rendono a dir poco insidioso.
Già nel primo pomeriggio, abbiamo modo di avvicinarci al grande Service Park, dislocato attorno all'Institute of Technology di Sligo, dove approfittiamo per fare qualche spesetta per i nostri amici e parenti rimasti a casa. Dopo aver pranzato con un piatto tipico locale presso lo Sligo City Hotel, torniamo verso il nostro bed-and-breakfast e, dopo qualche difficoltà iniziale con la connessione Wifi, ci rimettiamo in contatto con le nostre mogli, compagne e figli, manco ci trovassimo nell'altra stanza di casa.
Il primo vero giorno di rally è però solo venerdì. Nella notte si sono ricongiunti a noi i tre "stagionati" e così ancora nella notte riusciamo tutti a partire in direzione delle prove. Il primo appostamento sembra sulla carta agevole, ma ci costringe ad una scarpinata di una ventina di minuti, in cui facciamo quasi a gara a chi arriva prima in cima, ma guadagniamo presto una degna altitudine che ci consente di ammirare il tipico panorama irlandese, cioè mughe - moorlands le chiamano loro - nebbia, laghi e vegetazione molto verde.
L'approccio col terreno è però molto violento: c'è fango ovunque, ma riusciamo ad appostarci su un rettilineo, che ci permette di vedere più di un chilometro di prova in lontananza. E proprio nel punto più distante a noi, notiamo parecchi concorrenti indotti all'errore per una curva decisamente resa impegnativa dal manto stradale. Non solo: poco avanti alcune dune sull'asfalto fanno perdere completamente il controllo ad un equipaggio, il quale parcheggia la macchina su alcuni alberi a valle della strada.
Lasciato questo appostamento, decidiamo di spostarci nel senso contrario alla medesima prova, dove troviamo un pezzo affrontato dai concorrenti in salita, con una chicane veloce, dove è necessario mollare leggermente il gas per non finire fuori. Vediamo poco più di una ventina di macchine e partiamo nuovamente in direzione del terzo e ultimo passaggio della giornata.
La nostra intenzione di raggiungere il fine prova della SS9 è negata completamente da un insieme di stradine molto tortuose, dove non arriviamo a perderci, ma ci viene negato l'attraversamento da un paio di contadini tutti presi a raddrizzare un camion con rimorchio impantanato nel fango - tanto per cambiare. Qua deve essere lo sport nazionale, anzi è la natura a vincere e ad imporlo...
Su questo appostamento abbiamo un paio di simpatici episodi, prima con le forze dell'ordine, che non ci lasciano parcheggiare sufficientemente vicino alla prova. Anche i commissari si danno moltissimo da fare per non farci camminare lungo la prova a due ore dalla partenza e ci costringono all'ennesimo impantanamento nel fango per i campi e i boschetti limitrofi.
Il passaggio delle macchine nell'ombra crepuscolare ripaga però alla grande e riusciamo a vedere le macchine sfrecciare velocemente in salita nella notte irlandese.
La sera si conclude con l'ennesimo contatto via Skype e SkypeOut con le nostre famiglie a casa e con la cena sul tardi in centro a Boyle presso The Moving Stairs, dove apprezziamo nuovamente la Sirloin Steak da 12 once con patate e cipolla fritta in gran quantità...
La giornata seguente, il sabato, comincia con un'altra levataccia non da poco, perché le prove della seconda giornata di rally si svolgono esclusivamente in Irlanda del Nord ed è necessario percorrere almeno 60 km prima di arrivare nelle terre irlandesi del Regno Unito. Appena transitato quello che una volta era più di un confine fisico, ma soprattutto simbolico, scorgiamo le sottigliezze della segnaletica stradale, coi limiti in miglia.
Il primo appostamento è però probabilmente quello più bello di tutto il weekend, anche se dobbiamo percorrere circa un paio di chilometri a piedi per arrivarci. Lungo il percorso troviamo anche un chioschetto familiare, dove preferiamo un caffettone molto lungo alla brodaglia assimilabile ad un minestrone che invece tutti i locali consumano. Dicevo dell'appostamento: le macchine scendono la collina affrontando prima una coppia di dune in cui le ruote arrivano quasi a staccarsi da terra, poi seguono un paio di accenni di curva sempre in discesa ed in fondo li aspetta un tornantone verso sinistra gremito di almeno duemila persone appostate con fotocamera, ombrello o pastrano antipioggia. Noi ci adeguiamo ed apprezziamo più che mai la cosa.
Il secondo appostamento è invece lungo un altro acquitrino d'Irlanda, dove le pendenze sono meno accentuate, ma riusciamo a scovare un cambio strada di 90 gradi verso sinistra seguito da una curva verso destra che introduce ad una pozzanghera, che assomiglia più ad un vascone d'acqua. Trovate qualche foto scattata da Gianni che vi rende l'idea dell'acqua sollevata dai veicoli. Le vetture WRC, ma anche quelle del Produzione riescono a spazzolare molto bene il cambio strada e assegniamo una votazione positiva, a quello che è l'ultimo appostamento del nostro weekend rallistico.
Il ritorno verso Boyle è però un po' difficoltoso, per le condizioni del traffico, con un sacco di irlandesi riversatisi nella cittadina di Enniskillen per i tre tratti cronometrati del sabato. Non riusciamo ad arrivare in tempo dagli ormai affezionati amici del Moving Stairs e ripieghiamo per una cena a basate di hamburger e patatine fritte anonime, ma molto speziate...
Erano ormai 5 mesi che non andavo a vedere un rally con la R maiuscola, cioè da quando sono andato a vedere il Rally Ireland a novembre. Sabato c'era in programma la seconda tappa del Rally Millemiglia, valido sia per il Campionato Italiano che per l'Europeo, e noi dell'ART - Alcenago Rally Team - dopo aver perso l'edizione 2007 a causa del matrimonio di uno dei nostri membri - quest'anno siamo ritornati volentieri sulle prove speciali del Millemiglia.
Tappa obbligatoria sulla prova delle Pertiche nella paesino di Forno d'Ono, nell'alta Valsabbia a pochi chilometri dal lago d'Idro. In un breve tratto di prova speciale è possibile godere di spettacolari tornanti in discesa che, se viscidi, sono il massimo sia per gli equipaggi che per gli spettatori, così come di un qualche pezzo misto in cui si possono apprezzare le indubbie doti velocistiche dei big della serie tricolore, ma non solo.
La partenza da casa era per le ore 7.00 e questa volta avevamo due "entries" nel nostro gruppo e cioè mio figlio Enrico e il Duro. Per Enrico ho sempre aspettato a portarlo per svariati motivi, uno di questi la sicurezza, ma anche per il fatto che adesso ha un'età per cui riesce a reggere tutta l'uscita giornaliera, senza far patire il resto della ciurma.
Arrivati a Forno d'Ono verso le 8.40, abbiamo occasione di salutare qualche paesano presso l'oratorio parrocchiale, dove è possibile seguire in tivù il rally, bere un caffé o gustare da subito un ottimo panino con la salsiccia.
Alle 10.35 assistiamo così al primo passaggio di tutte le vetture moderne, seguite a ruota dalle vetture storiche. I passaggi dei vari Andreucci, Rossetti, Basso, Longhi e compagnia sono indubbiamente suggestivi, tra l'altro condizionati dall'asfalto estremamente umido, che facilita sicuramente la buona riuscita di spazzolate alle vetture a quattro ruote motrici.
La pausa tra i due passaggi viene trascorsa sempre all'oratorio, dove, oltre a consumare parecchi panini con salsiccia, ci diamo dentro con la birra e col vino. Gli unici ad essere limitati in questa cosa sono senza dubbio il sottoscritto e il Beif, visto l'incarico alla guida per la via del ritorno. La compagnia locale è simpatica e non tardiamo a simpatizzare con loro, facendo da subito un ipotetico gemellaggio per l'edizione 2009.
Il secondo passaggio decidiamo di assisterlo nella parte alta del centro abitato, dove è presente un passaggio tecnico sopra un ponte da affrontarsi ad medioalta velocità. Siamo però esterrefatti al vedere le vetture non scomporsi minimamente, cosa che invece era abbastanza naturale qualche anno fa. Questo è chiaro indice che gli assetti delle vetture si sono evoluti drasticamente in questi ultimi anni ed è sicuramente riprova che le vetture moderne da rally sono in valore assoluto velocissime, a dispetto dei cavalli e della potenza massima, molto probabilmente inferiore a quelle delle vetture degli anni '80 e '90.
Un po' di rammarico ci prende quando notiamo il nostro beniamino Giandomenico Basso non passare in prova. Più tardi verremo a sapere che è stato appiedato sulla SS13 dalla rottura del cambio. Purtroppo l'ultima prova speciale viene interrotta anzitempo e noi torniamo alle nostre macchine e ci avviamo verso Montichiari, dove è dislocato sia il Parco Assistenza che l'arrivo della gara. Purtroppo il trasferimento dalla Valsabbia fin giù a Salò e poi fino a Montichiari è caratterizzato da continui rallentamenti, dovuti sia al flusso degli spettatori del rally, che alla normale circolazione del sabato presente sulla costa bresciana del Garda.
Fatto sta che non riusciamo ad arrivare in tempo al parco assistenza, ma dirottiamo direttamente alle premiazioni, dove arriviamo giusto in tempo per sentire le note dell'inno di Mameli, in onore a Paolo Andreucci e Anna Andreussi, vincitori di questa 32° edizione.
Nonostante le condizioni meteo mattutine fossero sicuramente molto pesanti e poco concilianti con l'uscita rallistica, torniamo a casa rossi paonazzi per il sole preso a partire da mezzogiorno in poi. Il clima di festa dell'oratorio ha inoltre contribuito a rallegrare questa scampagnata in terra lombarda e torno a casa entusiasta della partecipazione di Enrico, che si è davvero comportato molto bene per tutta la giornata.
Adesso si tratta solo di decidere qual è il prossimo rally che andremo a vedere...
Gli amici rallisti ogni tanto mi richiamano per dirmi che ho abbandonato loro e il mondo dei rally in favore della bici. E invece no!
Ho appena prenotato il volo Ryanair per Oslo! Quindi non cercatemi e non cercateci per il weekend dal 12 al 16 febbraio perché io e la mia famiglia siamo in Norvegia a vederci il Rally Norway...
Per chi non lo sapesse, il Rally Norway è stato introdotto nel Campionato del Mondo WRC solo nel febbraio 2007. Nel 2008 non si è disputato a causa dell'inizio della rotazione delle prove del circus del rallismo mondiale, ma nel 2009 torna in programma come prova iridata. Esso è un evento completamente invernale, dove la fa da padrone sicuramente il freddo, la neve e il ghiaccio. La location del rally è a nordest rispetto ad Oslo, a circa 140 km, nella zona di Lillehammer, perché avesse un vago ricordo di questa cittadina in cui si sono tenute le Olimpiadi invernali nel 1994. Ad onor del vero, l'headquarter del rally è ad Hamar, più a sud di circa 40 km da Lillehammer.
A questo punto penso di avervi detto tutto, ma insomma un giretto nella patria di Petter Solberg e di Rita Gunn Dahle anche per il 2009 è messo in programma!
Poco più di due settimane fa ero con la famiglia ed i amici in Norvegia per il Rally Norway, seconda prova del World Rally Championship. Quest'anno il caso ha voluto che io fossi sempre tra i piedi alle telecamere e gli omini della ISC, cioè la ditta che ha l'appalto della copertura mediatica degli eventi del mondiale e son finito perfino su Eurosport e Eurosport HD. Che dire? Son famoso pure io...
In questo fotogramma, dove mi si vede bene, sono appostato come una gran massa di gente, al Galli's crest, cioè una crestina dove il Gigione di Livigno nel 2007, aveva stabilito il record di salto in lungo, all'epoca con una Citroen Xsara d'annata, arrivando a 37 metri. Insomma proprio un posticino dove mettersi per vedere cosa avrebbero fatti i piloti Ford contro i piloti Citroen, pur di sopravanzare nella classifica generale.
Ne è uscito che Hirvonen ha probabilmente superato il record di Galli del 2007, arrivando a circa 39 metri, segno che la sua determinazione è più che mai massima, nel cercare di stare a ruota di sua maestà Loeb nella corsa al titolo 2009.
Il fotogramma che vedete si riferisce alla seconda puntata andata in onda in tarda serata su Eurosport sabato 14 febbraio.
Notate il cappellino invernale degli amici del Team Rodella, la cui esposizione mediatica sull'emittente satellitare, mi è valsa praticamente un telaio Scott Addict R3 in omaggio. Grazie Pippo!
Questo fine settimana i piloti del mondiale alternativo, cioè l'Intercontinental Rally Challenge, sono impegnati sugli sterrati del Rally di Curitiba.
Tra i vari equipaggi è impegnato anche il mio amico Giandomenico Basso, che porta la Grande Punto Super2000 al secondo impegno di questa serie. Navigato dal fido Mitia Dotta, Giandomenico cercherà di portare a casa punti dopo lo scarno bottino accumulato al Monte Carlo un mese e mezzo fa.
Il supporto ufficiale della scuderia Abarth è dato anche a Anton Alen, che dovrebbe trovarsi maggiormente a suo agio sugli sterrati brasiliani.
Maggiori dettagli sul sito ufficiale della manifestazione:
Rally de Curitiba
o anche sul sito ufficiale della serie IRC:
Intercontinental Rally Challenge
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