Erano ormai 5 mesi che non andavo a vedere un rally con la R maiuscola, cioè da quando sono andato a vedere il Rally Ireland a novembre. Sabato c'era in programma la seconda tappa del Rally Millemiglia, valido sia per il Campionato Italiano che per l'Europeo, e noi dell'ART - Alcenago Rally Team - dopo aver perso l'edizione 2007 a causa del matrimonio di uno dei nostri membri - quest'anno siamo ritornati volentieri sulle prove speciali del Millemiglia.
Tappa obbligatoria sulla prova delle Pertiche nella paesino di Forno d'Ono, nell'alta Valsabbia a pochi chilometri dal lago d'Idro. In un breve tratto di prova speciale è possibile godere di spettacolari tornanti in discesa che, se viscidi, sono il massimo sia per gli equipaggi che per gli spettatori, così come di un qualche pezzo misto in cui si possono apprezzare le indubbie doti velocistiche dei big della serie tricolore, ma non solo.
La partenza da casa era per le ore 7.00 e questa volta avevamo due "entries" nel nostro gruppo e cioè mio figlio Enrico e il Duro. Per Enrico ho sempre aspettato a portarlo per svariati motivi, uno di questi la sicurezza, ma anche per il fatto che adesso ha un'età per cui riesce a reggere tutta l'uscita giornaliera, senza far patire il resto della ciurma.
Arrivati a Forno d'Ono verso le 8.40, abbiamo occasione di salutare qualche paesano presso l'oratorio parrocchiale, dove è possibile seguire in tivù il rally, bere un caffé o gustare da subito un ottimo panino con la salsiccia.
Alle 10.35 assistiamo così al primo passaggio di tutte le vetture moderne, seguite a ruota dalle vetture storiche. I passaggi dei vari Andreucci, Rossetti, Basso, Longhi e compagnia sono indubbiamente suggestivi, tra l'altro condizionati dall'asfalto estremamente umido, che facilita sicuramente la buona riuscita di spazzolate alle vetture a quattro ruote motrici.
La pausa tra i due passaggi viene trascorsa sempre all'oratorio, dove, oltre a consumare parecchi panini con salsiccia, ci diamo dentro con la birra e col vino. Gli unici ad essere limitati in questa cosa sono senza dubbio il sottoscritto e il Beif, visto l'incarico alla guida per la via del ritorno. La compagnia locale è simpatica e non tardiamo a simpatizzare con loro, facendo da subito un ipotetico gemellaggio per l'edizione 2009.
Il secondo passaggio decidiamo di assisterlo nella parte alta del centro abitato, dove è presente un passaggio tecnico sopra un ponte da affrontarsi ad medioalta velocità. Siamo però esterrefatti al vedere le vetture non scomporsi minimamente, cosa che invece era abbastanza naturale qualche anno fa. Questo è chiaro indice che gli assetti delle vetture si sono evoluti drasticamente in questi ultimi anni ed è sicuramente riprova che le vetture moderne da rally sono in valore assoluto velocissime, a dispetto dei cavalli e della potenza massima, molto probabilmente inferiore a quelle delle vetture degli anni '80 e '90.
Un po' di rammarico ci prende quando notiamo il nostro beniamino Giandomenico Basso non passare in prova. Più tardi verremo a sapere che è stato appiedato sulla SS13 dalla rottura del cambio. Purtroppo l'ultima prova speciale viene interrotta anzitempo e noi torniamo alle nostre macchine e ci avviamo verso Montichiari, dove è dislocato sia il Parco Assistenza che l'arrivo della gara. Purtroppo il trasferimento dalla Valsabbia fin giù a Salò e poi fino a Montichiari è caratterizzato da continui rallentamenti, dovuti sia al flusso degli spettatori del rally, che alla normale circolazione del sabato presente sulla costa bresciana del Garda.
Fatto sta che non riusciamo ad arrivare in tempo al parco assistenza, ma dirottiamo direttamente alle premiazioni, dove arriviamo giusto in tempo per sentire le note dell'inno di Mameli, in onore a Paolo Andreucci e Anna Andreussi, vincitori di questa 32° edizione.
Nonostante le condizioni meteo mattutine fossero sicuramente molto pesanti e poco concilianti con l'uscita rallistica, torniamo a casa rossi paonazzi per il sole preso a partire da mezzogiorno in poi. Il clima di festa dell'oratorio ha inoltre contribuito a rallegrare questa scampagnata in terra lombarda e torno a casa entusiasta della partecipazione di Enrico, che si è davvero comportato molto bene per tutta la giornata.
Adesso si tratta solo di decidere qual è il prossimo rally che andremo a vedere...
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