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Resoconto dall'Irlanda - venerd́ e sabato
Di Marco Tenuti (del 12/12/2007 @ 11:48:30, in rally, linkato 1441 volte)

Il primo vero giorno di rally è però solo venerdì. Nella notte si sono ricongiunti a noi i tre "stagionati" e così ancora nella notte riusciamo tutti a partire in direzione delle prove. Il primo appostamento sembra sulla carta agevole, ma ci costringe ad una scarpinata di una ventina di minuti, in cui facciamo quasi a gara a chi arriva prima in cima, ma guadagniamo presto una degna altitudine che ci consente di ammirare il tipico panorama irlandese, cioè mughe - moorlands le chiamano loro - nebbia, laghi e vegetazione molto verde.

L'approccio col terreno è però molto violento: c'è fango ovunque, ma riusciamo ad appostarci su un rettilineo, che ci permette di vedere più di un chilometro di prova in lontananza. E proprio nel punto più distante a noi, notiamo parecchi concorrenti indotti all'errore per una curva decisamente resa impegnativa dal manto stradale. Non solo: poco avanti alcune dune sull'asfalto fanno perdere completamente il controllo ad un equipaggio, il quale parcheggia la macchina su alcuni alberi a valle della strada.

Lasciato questo appostamento, decidiamo di spostarci nel senso contrario alla medesima prova, dove troviamo un pezzo affrontato dai concorrenti in salita, con una chicane veloce, dove è necessario mollare leggermente il gas per non finire fuori. Vediamo poco più di una ventina di macchine e partiamo nuovamente in direzione del terzo e ultimo passaggio della giornata.

La nostra intenzione di raggiungere il fine prova della SS9 è negata completamente da un insieme di stradine molto tortuose, dove non arriviamo a perderci, ma ci viene negato l'attraversamento da un paio di contadini tutti presi a raddrizzare un camion con rimorchio impantanato nel fango - tanto per cambiare. Qua deve essere lo sport nazionale, anzi è la natura a vincere e ad imporlo...

Su questo appostamento abbiamo un paio di simpatici episodi, prima con le forze dell'ordine, che non ci lasciano parcheggiare sufficientemente vicino alla prova. Anche i commissari si danno moltissimo da fare per non farci camminare lungo la prova a due ore dalla partenza e ci costringono all'ennesimo impantanamento nel fango per i campi e i boschetti limitrofi.

Il passaggio delle macchine nell'ombra crepuscolare ripaga però alla grande e riusciamo a vedere le macchine sfrecciare velocemente in salita nella notte irlandese.

La sera si conclude con l'ennesimo contatto via Skype e SkypeOut con le nostre famiglie a casa e con la cena sul tardi in centro a Boyle presso The Moving Stairs, dove apprezziamo nuovamente la Sirloin Steak da 12 once con patate e cipolla fritta in gran quantità...

La giornata seguente, il sabato, comincia con un'altra levataccia non da poco, perché le prove della seconda giornata di rally si svolgono esclusivamente in Irlanda del Nord ed è necessario percorrere almeno 60 km prima di arrivare nelle terre irlandesi del Regno Unito. Appena transitato quello che una volta era più di un confine fisico, ma soprattutto simbolico, scorgiamo le sottigliezze della segnaletica stradale, coi limiti in miglia.

Il primo appostamento è però probabilmente quello più bello di tutto il weekend, anche se dobbiamo percorrere circa un paio di chilometri a piedi per arrivarci. Lungo il percorso troviamo anche un chioschetto familiare, dove preferiamo un caffettone molto lungo alla brodaglia assimilabile ad un minestrone che invece tutti i locali consumano. Dicevo dell'appostamento: le macchine scendono la collina affrontando prima una coppia di dune in cui le ruote arrivano quasi a staccarsi da terra, poi seguono un paio di accenni di curva sempre in discesa ed in fondo li aspetta un tornantone verso sinistra gremito di almeno duemila persone appostate con fotocamera, ombrello o pastrano antipioggia. Noi ci adeguiamo ed apprezziamo più che mai la cosa.

MacHale affronta un guado su asfaltoIl secondo appostamento è invece lungo un altro acquitrino d'Irlanda, dove le pendenze sono meno accentuate, ma riusciamo a scovare un cambio strada di 90 gradi verso sinistra seguito da una curva verso destra che introduce ad una pozzanghera, che assomiglia più ad un vascone d'acqua. Trovate qualche foto scattata da Gianni che vi rende l'idea dell'acqua sollevata dai veicoli. Le vetture WRC, ma anche quelle del Produzione riescono a spazzolare molto bene il cambio strada e assegniamo una votazione positiva, a quello che è l'ultimo appostamento del nostro weekend rallistico.

Il ritorno verso Boyle è però un po' difficoltoso, per le condizioni del traffico, con un sacco di irlandesi riversatisi nella cittadina di Enniskillen per i tre tratti cronometrati del sabato. Non riusciamo ad arrivare in tempo dagli ormai affezionati amici del Moving Stairs e ripieghiamo per una cena a basate di hamburger e patatine fritte anonime, ma molto speziate...