Di Marco Tenuti (del 20/07/2011 @ 15:19:19, in MTB, linkato 6011 volte)
Oggi Tommasino è arrivato a venti giorni di vita, ma ha già fatto fuori il suo primo pacco pignoni a forza di pedalare con le sue gambette, nei pochi momenti in cui la sua dolce mamma lo lascia nella culla a pedalare. Avete presente quando lasciate un "disperato" sui rulli in garage d'inverno? Ecco, la stessa cosa...
Siccome la cadenza che si è vista nei giorni scorsi, è assolutamente degna del miglior Contador sulle salite più ripide del Giro e del Tour, papà Marcante ha ben pensato di convocare a rapporto l'ingegner Orlando per la consulenza tecnica e di far scegliere ad Enrico il pacco pignoni che preferisce.
Pertanto gli abbiamo messo di fronte praticamente l'intera gamma SRAM a 9 velocità: SRAM X9, SRAM XO e SRAM XX!
"Come SRAM XX a 9 velocità?" direte voi. Si, cari, la SRAM si è messa a produrre e a vendere da qualche settimana un nuovo pacco pignoni a nove velocità però con la stessa tecnologia del pacco pignoni dell'XX a 10 velocità. Il suo codice è il XG-999, se lo cercate sui cataloghi. Purtroppo lo fanno solo 11-32, evidentemente è una richiesta che arriva dai professionisti e gli Elite della MTB. Al suo interno sulla superficie esterna del cilindretto c'è scritto XO, ma il peso è da primato, 175 grammi con la ghiera, contro i 203 grammi dell'XX a 10 velocità 11-36.
Tommaso non ha avuto dubbi, quando ha visto la pregiata fattura del Diamante metallico, ricavato dal pieno tramite CNC: ha detto "Ics ics"!
Di Marco Tenuti (del 20/07/2011 @ 14:10:14, in web, linkato 5728 volte)
Qual è la sequenza minima di operazioni per mettere online un sito in Joomla! ?
Eccole qua:
creare il database MySQL sul vostro server e prendersi nota del nome del database, dell'account e della password
installare l'ultima installazione disponibile di Joomla!, dopo aver verificato che il numero di versione di Joomla! è compatibile con la versione del PHP supportata sul vostro web server
caricare un template grafico diverso da quello predefinito
installare il language pack in italiano sia per il sito che per il lato amministrativo
aggiungere nel template grafico il Javascript per il supporto di Google Analytics
installare il plugin PHoca FavIcon per gestire l'icona del browser
Nei miei ultimi giretti in solitario ai centri commerciali e ai supermercati, e proprio nell'ultimo di ieri sera alla cassa mi sono imbattuto per l'ennesima volta nella lamentela dei clienti che mi precedevano. A parte la mia intrinseca xenofobia padanoveneta che cerco sempre di reprimere in qualche modo - erano di una nazionalità un po' distante dalla nostra - si lamentavano di queste pessime abitudini ed obblighi "italiani", cioè del fatto che i sacchetti di plastica non sono più di plastica, ma sono di mais e non vanno bene praticamente a nulla, se non per l'umido di casa e cercavano di capire se era ancora possibile avere i sacchetti di plastica, a cui evidentemente erano tanto affezionati, per le capacità di resistenza ed indistruttibilità nel metterci dentro la spesa.
In realtà il problema non era la loro capacità di resistenza, ma piuttosto quella che la gente li lascia in giro o li smaltisce non correttamente, perché li usava e li usa - si perché in giro ce ne sono ancora tanti e troppi che girano e che vengono rifilati ad altri negozi che non sono quelli commerciali. Purtroppo la gente li usa per metterci dentro il secco e pertanto non vengono ancora riciclati, ma finiscono probabilmente nell'inceneritore a produrre anidride carbonica o "livelli di diossina controllati".
E' tanto difficile presentarsi con la solita bustona rigida in iuta o equivalente, come fanno in tanti ormai da mesi, se non da anni?
Il problema dell'eliminare i sacchetti di plastica è però un problema a cui i nostri legislatori e tecnici hanno tamponato con una soluzione squisitamente all'italiana: cioè benda sugli occhi e via.
Alle casse ci siamo messi a distribuire i famigerati sacchetti di amido di mais, che si bucano solo a guardarli. Questo obbligo pare lo abbiano solo i supermercati e gli ipermercati, ossia i negozi che vendono generi alimentari. Tutti gli altri negozi, farmacie, negozi di elettrodomestici, elettronica, abbigliamento, mercerie pare non abbiano alcun obbligo, perché continuano a dispensare sacchetti di plastica "vecchio stile". Ora io non so se questi ultimi negozi siano esenti da tale obbligo o se stiano ancora smaltendo i sacchetti di plastica che hanno in casa, ma non mi pare una gran cosa.
Non solo: se questo obbligo i grandi negozi di alimentari ce lo hanno solo per i sacchetti che vengono distribuiti e venduti alle casse, pare che lo stesso obbligo non ci sia per tutti i sacchetti che possono essere presi all'interno del negozio, cioè principalmente quelli in cui collocare frutta e verdura. Quelli sono misteriosamente fuori dalla "competenza di cassa"... Ed il paradosso è che essi sono destinati a contenere quanto più riciclabile e biodegradabile ci sia tra i generi alimentari, cioè proprio la frutta e verdura!
Ci vedo bene solo la lobby dei produttori di questi sacchetti - che a mio modo di vedere sono gli stessi che producono ed hanno sempre prodotto gli altri di plastica - che hanno ben pensato di differenziare la loro offerta, rifilando sacchetti di amido di mais ad un prezzo esorbitante alle casse, tanto ora non ce la si può più cavare con uno o due sacchetti, ma probabilmente ne servono almeno quattro o cinque per farci stare dentro la stessa spesa.
Se fosse per me, io bandirei qualsiasi sacchetto alle casse: ve lo portate da casa e basta. Vi siete dimenticati quello di iuta a casa? Bene, ve ne vendiamo un altro a 5 Euro, così meditate bene prima di partire da casa.
Infine la chicca finale: chi mi dice cosa sta aspettando la Barilla e tutti gli altri produttori di biscotti e similari ad utilizzare imballaggi riciclabili? Guardate la foto: penso che la stessa domanda ve la poniate subito anche voi...
Di Marco Tenuti (del 19/07/2011 @ 10:59:37, in web, linkato 4526 volte)
Ieri pomeriggio stavo scaricando la versione Express di Microsoft SQL Server 2008 e, sarà stata la mia connessione con Infostrada-Libero particolarmente felice - in realtà il servizio fisico del mio ultimo chilometro è fornito da Telecom Italia - sarà stato anche il server su cui Microsoft colloca i propri file per il download - in tanti ricorrono a servizi specifici per il file sharing come ad esempio Akamai - fatto sta che ieri sera ho visto il record di 700 KB/s durante lo scaricamento dell'installer.
Adesso non rimane che aspettare importanti upgrade di banda per le frazioni come Quinto di Valpantena, anche se l'anno prossimo probabilmente sarò costretto a regredire dai 7 Mbit/s a dei più modesti 4 Mbit/s a Grezzana.
Di Marco Tenuti (del 18/07/2011 @ 14:35:18, in MTB, linkato 5644 volte)
Dopo aver intravisto gli scenari incantevoli della Dolomiti Superbike, della Sella Ronda Hero, nonché della Mountain Classic di Sauze d'Oulx, ed i racconti degli amici prestigiosi e dei compagni di merende, non ho resistito all'iscrivermi alla Valdifassa Bike, edizione 2011. Ora la Val di Fassa non sarà ai livelli di eccellenza delle prime due, ma probabilmente siamo appena sotto. Io, comunque, a Moena non ci sono mai stato, per cui sono sicuro che le mie aspettative saranno superate, sia dal punto di vista organizzativo e logistico, che da quello paesaggistico e naturalistico.
Nell'edizione 2010 a Moena si laureava campione d'Italia marathon Johnny Cattaneo, mentre per quest'anno non ci sono attese particolari, anche se la gara a tutti gli effetti è valida per tutti i più importanti circuiti nazionali, come il Prestigio MTB, il Nobili, il Trentino MTB Tour, il Marathon Tour, il Garda Challenge, nonché il Fi'zi:k.
Per il sottoscritto si tratterà del decimo appuntamento del Prestigio MTB 2011 e sarà l'occasione per cimentarsi, ancora una volta, con un percorso ed una gara impegnativa, dove si mette a dura prova sia il fisico che la mente: proverò il percorso Marathon, la cui lunghezza è di 65 km, mentre il dislivello è dichiarato essere di 2790 metri, dove sono la salita del Lusia e del Tamion a farla da padrone. Punto pertanto a raccogliere queste 4 stelle ulteriori del mio cammino prestigioso, anche se dovrei aver sistemato la faccenda con la gara di domenica prossima, 24 luglio, ossia la Lessinia Bike 2011.
Per l'occasione andrò col mio compagno di squadra Paolo e anche con mio figlio, che correrà la gara del sabato e saremo ospitati a Campitello di Fassa dal Max Maga e sua moglie Ottavia.
Stamattina è comparso su Macity un articolo che segnala come Google abbia definitivamente approvato e promosso nella sua home page, quella da cui si possono effettuare le ricerche, anche la ricerca per immagini.
Non solo potete usare delle parole o delle parole chiave per cercare immagini sulla rete tramite il potentissimo motore di ricerca di Google, ma ora lo potete fare anche a partire da un'immagine: potete usare un'immagine per cercare immagini simili.
Di per sè la cosa sembrerebbe potentissima: la prima cosa che mi può venire in mente è quella di usare come criterio di ricerca proprio un JPEG della mia faccia o della mia bici per vedere cosa salta fuori.
In realtà i risultati sono abbastanza deludenti, perché l'indicizzazione che effettua Google Images Search sembra essere fortemente condizionato da due aspetti:
l'algoritmo pare sfruttare l'URL da cui proviene l'immagine, visto che gli si può dare in pasto l'immagine anche attraverso l'URL dove si trova quest'ultima
l'algoritmo controlla bene i colori dell'immagine e restituisce immagini che hanno colori simili piazzati in posizioni simili nell'immagine
Purtroppo il desiderio di chi effettua la ricerca è ben altro: se ad esempio io carico una foto in cui c'è una bicicletta Scott, mi aspetterei che l'algoritmo mi trovi altre immagini in cui c'è una bicicletta Scott, ordinando secondo priorità prima le biciclette Scott che hanno uno sfondo simile o con gli stessi colori e poi via via altre biciclette, magari anche di altre marche, fino a finire nel seminato delle moto e così via.
In realtà, come recita lo stesso video esemplificativo di Google nei suoi primi fotogrammi - che trovate linkato qui sotto al mio articolo - un'immagine vale non solo mille parole, ma ben più di mille e quindi ce n'è da strada da fare per migliorare il processo di analisi che fa sì che si possa passare dai pixel di una bitmap a tutte le parole che possano riguardare il contenuto dell'immagine stessa.
Ma come il popolo dei navigatori, nonché le software house che si occupano dello sviluppo dei motori di ricerca, hanno impiegato una decina di anni abbondante per mettere a punto lo strumento e far si che i risultati della maggioranza delle ricerche fossero appropriati per la persona e per le sue intenzioni, sono sicuro che non ci vorrà moltissimo perché Google, ma non solo, migliori drasticamente le capacità di questo strumento assolutamente strategico per il secondo decennio degli anni 2000. Mettere a punto uno strumento del genere significa aggiungere una nuova dimensione alla realtà aumentata: vorrà dire che mentre guardiamo passare per la strada delle macchine, potremmo avere già pronte le informazioni riguardanti ai prezzi e alle caratteristiche di quest'ultime, stessa cosa per vestiti e abbigliamento, per il cibo e per qualsiasi cosa sia vendibile o proponibile da un offerente... penso che il mio esempio renda molto l'idea, non serve che io mi dilunghi...
Di Marco Tenuti (del 16/07/2011 @ 14:34:59, in rally, linkato 5330 volte)
Ogni tanto ci ricasco: il Nürburgring Nordschleife è qualcosa di irresistibile e prima o poi ci andrò a farci un giro.
Nel frattempo si impara l'infinita sequenza di curve lungo i 20832 metri del suo tracciato con Granturismo 5 per la Playstation 3 - ma il tracciato è proposto anche nelle edizioni precedenti del miglior gioco di auto di sempre - e si va a vedere anche qualche cameracar su YouTube.
Come questo video, dove De Simone porta la Ferrari 599XX, in configurazione gara o quasi, a tempi di assoluto rispetto anche per le Formula 1 degli anni Settanta. Il tempo finale è 6'58"16, che dovrebbe essere record quasi assoluto per una vettura derivata dalla produzione di serie. E' chiaro che una prestazione del genere è assolutamente condizionata dal setup e dalle gomme, comunque tanto di cappello anche al pilota che la conduce davvero bene, con punte massime di 280 km/h, lontano dal rettifilo finale, dove invece la velocità è supersonica, 300 km/h, solo che l'impressione è che la rapportatura del cambio e l'incidenza aerodinamica siano tarate per fermarsi a quella velocità, visto che nei campionati Turismo non si va mai oltre.
Di Marco Tenuti (del 14/07/2011 @ 23:39:35, in MTB, linkato 5060 volte)
Un enigma per tutti voi, appassionati di ciclismo: questa foto è stata scattata all'ultima edizione della Granfondo Damiano Cunego, edizione valida anche per il Prestigio 2011 organizzato dalla rivista Cicloturismo Granfondo di Compagnia Editoriale.
Questa foto è stata messa in linea nella gallery di Cactus, del blog Oltre l'Ostacolo: adesso veniamo alle domande.
dov'è stata scattata questa foto lungo il percorso "medio fondo" della gara veronese?
dove si trova il Marcante nella foto?
Aguzzate pertanto la vista e, se volete aiutarvi, cliccate sulla foto per vedere ad una risoluzione superiore: forse vi sarà più facile scorgere il Marcante in sella alla sua Viziata.
Tutto ormai pronto a Cupertino per il lancio definitivo sul mercato di Lion, la nuova versione di OS X. Numerata anche come la 10.7, segue appunto Snow Leopard, arrivata alla 10.6.8, come suo ultimo update rilasciato.
La Apple, per l'evenienza, lancerà anche una quantità di aggiornamenti hardware non indifferente, cioè aggiornerà un po' tutta la linea attuale, dai MacBook ai MacPro passando anche per il Mac mini - badate bene che si mini si scrive in minuscolo.
E' su quest'ultimo che io sto concentrando le mie attenzioni. Dopo anni e anni di attesa e di pazienza, ho deciso che è il momento di aggiornare il mio hardware Apple, sostituendo il mio Mac mini basato su PowerPC G4 a 1,25 GHz, in favore di una nuova macchina con processore Intel, probabilmente un core Sandybridge, stando alle indiscrezioni che girano sulla rete ormai da mesi.
Per maggiori dettagli leggete pure questo articolo su Macity.
Di Marco Tenuti (del 12/07/2011 @ 11:50:31, in MTB, linkato 1319 volte)
E' comparso da ieri su Vimeo il video ufficiale della Lessinia Legend, edizione 2011.
Tanti i volti noti nelle belle immagini della nostra Lessinia, teatro naturale di questo evento agonistico della mountain bike.
Se andate verso il quarto minuto, troverete il trenino dei famosi della Legend 2011, compreso il Marcante in recupero nella lunga discesa dal Monte Tomba fino al Monte Purga, cioè poco prima dell'arrivo a Velo Veronese, per chi faceva il percorso Classic.
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