Di Marco Tenuti (del 07/07/2008 @ 00:31:28, in MTB, linkato 1365 volte)
Eccomi qua appena rientrato dal megagiro in MTB fatto in compagnia del Pezzo e Matteo!
L'appuntamento era stamattina alle ore 8.15 alla rotonda di Montorio. Eravamo in sei e già l'ascesa per la Pissarotta è stato un garellare con quelli che salivano con la bici da strada.
Le gambe del Pezzo pagheranno infatti più tardi la proverbiale sboronaggine del loro conducente, ostinato più che mai a tenere testa agli stradisti.
Arrivati al ponte della Pissarotta, il percorso prosegue su asfalto fino alla contrada Squaranto, Campari e poi tappa alla fontanella poco sopra Rovere' Veronese.
Da lì in poi rimarremo noi solti tre. Comincia così l'avventura Only The Brave Part 2, tutta tracciata col GPS.
Entriamo subito in un sentierino sterrato per Velo Veronese, svolta a Purga e sentiero fino al Parparo Vecchio (ad un altitudine di poco inferiore a 1400 metri), dove ci siamo concessi una Coca Cola e un panetto col salame.
Su in montagna gh'era i nuvolotti neri, pero' ci siamo messi lo spolverino ed abbiamo fatto le superfoto come sabato scorso sul solito ceppo poco sopra il Parparo.
La goduria è arrivata a quel punto, quando si è trattato di fare il sentiero Europeo E5 in discesa, visto che el va in zo' a tutta.
Il Matteo Milani ha forato, ma grazie al lattice abbiamo tirato avanti, continuando ogni tanto a gonfiare il tubeless che perdeva pressione.
Poi in scioltezza Giazza,Selva di Progno, tutta la carrareccia a fianco torrente Illasi e pezzo finale da Illasi a Colognola su asfalto col Matteo a tirare il gruppo come un forsennato. L'ora si fa tarda - sono infatti le due del pomeriggio - e la candela in pianura è notevole, ma non demordo e mi avvio mestamente verso casa. Non contento, poco dopo le Campagnole di Novaglie, decido di fare l'ultima carrareccia della giornata, costeggiando il Progno di Valpantena fino a S.Maria in Stelle.
Quando sono sceso per lo scivolo di casa, il ciclocomputer segnava 100,3 km!
Di Marco Tenuti (del 08/07/2008 @ 00:39:08, in MTB, linkato 1635 volte)
Domenica sera in pizzeria, il dr.Pich e il Righe, mi hanno accennato qualcosa delle possibilità di salita da Lugo verso l'alto. Oltre alle solite vie di accesso verso l'alto da Bellori verso Barozze, o da Bellori verso il Corso, o da Bellori verso Lughezzano e Arzarè, spesso cadono nel dimenticatoio la Pernisa e la strada verso il Corrubbio. Diciamo che la prima ho avuto modo di farla alcune volte durante l'inverno in sella alla MTB, visto che per un bel tratto è sterrata e per altri pezzi l'asfalto si presenta un po' troppo rovinato per la bici da strada. La salita della Pernisa parte dalle Campagne di Lugo e conduce direttamente a Praole, frazione del Cerro, da cui si può raggiungere successivamente Lonico o Rosaro. E' una salita a pendenza abbastanza abbordabile, anche se c'è qualche pezzetto in cui si arriva all'11%. Salendo però in MTB, il problema non si pone e si tratta solo di moderare la velocità.
Ieri sera, di buona lena, attraverso l'abitato di Lugo e l'intenzione è quella di tirare dritto in direzione Barozze, ma arrivato al bar della Teresa, mi balena un flash e ripenso ai discorsi di domenica: proviamo qualcosa di nuovo! Effettivamente la conoscenze che ho maturato del territorio, da quando son diventato un ciclista assiduo sono cresciute a dismisura. C'è da dire che quando si va in BDC rischi spesso non se ne corrono, se non quello di incappare in qualche salita un po' troppo ripida da spingere col 39-25, che è il mio "ultimo" rapporto allo stato attuale. Quando si va in MTB, il problema non sono la difficoltà delle salite, ma la praticabilità. Quando ci si imbatte in solitario in qualche sentierino sconosciuto, la probabilità di finire in mezzo a rovi, spine, erboni si alza bruscamente...
Tornando comunque a ieri sera, al tornante a destra poco dopo la chiesa di Lugo, comincio a salire in direzione Orsara e Corrubbio. La pendenza è subito importante e si sale abbastanza rapidamente al di sopra dell'abitato di Lugo. Abbastanza presto si incrocia anche il bivio che fa scegliere tra la contrada Orsara e Corrubbio. Scelgo la seconda frazione. La strada sarebbe velocissima per una macchina, perchè presenta tre rettilinei molto lunghi, intervallati da tornanti, dove la pendenza si mantiene costante sul 6-7% e si sale quindi a velocità non superiori ai 15-16 km/h. Dopo un bel po' di strada una curva a destra spiana decisamente e ci si imbatte nel cartello che introduce Corrubbio. Tra me penso che il grosso è ormai fatto: vedo che c'è tanto di chiesa, c'è un campetto di calcio, c'è perfino la scuola elementare! Ignoravo proprio che questa frazioncina del "mio" comune di Grezzana avesse tutti questi servizi. Non ho visto se c'è il baretto, la prossima volta guarderò meglio.
Peccato che i trecento metri di piano siano subito spezzati da una salitella al 10% ancora dentro la frazione. Da qui in poi è tutto un alternarsi tra un pezzi che spianano e pezzi che salgono abbastanza ripidamente, senza soluzione di continuità. Sarà che avevo le gambe stanche o cosa, ma mi pento amaramente di aver pensato un paio di minuti prima di aver già finito le mie fatiche. E piano e paretina all'11%, e piano e paretina all'11%, speriamo finisca... che sia questa una delle salite che Cunego affronta quasi sempre per tornarsene a casa durante gli allenamenti invernali? Finalmente arrivo in cima ai Prati e da lì in poi è strada conosciuta. L'impressione che ho avuto è che si sale di circa 400 metri di dislivello in circa 5,3 km, quindi la pendenza media è dell'7.5%, che è pur sempre una bella pendenza.
Se volete togliervi lo sfizio, il buon Banzato non si è fatto sfuggire nulla e lo ha pubblicato su Salite.ch:
Come avete capito, mai sottovalutare niente e comunque me la segno per i miei prossimi giri di allenamento, visto che il numero di macchine che passano è sempre molto ridotto.
Di Marco Tenuti (del 09/07/2008 @ 11:01:37, in MTB, linkato 1559 volte)
Su YouTube ho trovato un bel riassunto della volata tra Sauser e Paulissen per aggiudicarsi il titolo mondiale Marathon 2008 alla Dolomiti Superbike a Villabassa (BZ).
Di Marco Tenuti (del 10/07/2008 @ 10:18:37, in MTB, linkato 1146 volte)
Ieri sera c'è scappata la notturna "in mauntain" col col Pezzo e la sua squadra Bike Evolution per un totale di circa 10 ciclisti C'era anche il Radu, reduce dalla campagna della Dolomiti Superbike.
Dopo aver attraversato il centro di Verona, arrivo al negozio in via Rigaste Redentore, dove non c'è più nessuno ad aspettarmi, nonostante non siano ancora le 19.30. Per fortuna che di lì a poco arriva prontamente la telefonata del Pezzo, che mi comunica che mi stanno aspettando all'incrocio verso Avesa. La partenza è pertanto verso Avesa, poi tocca alla salita che sbuca su in sima alla villa di Benali, successivamente discesa a Quinto dal Porcello e parte finale del Cardiologo, dove i nostri freni a disco vanno in ebollizione. Passaggio in paese a Marzana, si sfiora Sezano e si taglia sullo sterrato veloce che conduce a S.Maria in Stelle, dove attacchiamo subito il Piccolo Stelvio e scavalcamento della Gualiva per il sentiero del bosco. Il Matteo Milani fa servizio stampa e scatta una quantità impressionante di foto e trova pure il tempo di girare un paio di video.
Arrivati alla pesa di Romagnano, si affronta un single track verso i campi dietro Azzago a zigzag, a quanto pare percorso della Lessinia Legend 2004. Poi discesa verso Romagnano, passaggio alla Costa di Romagnano con velocità supersoniche sullo sterrato, passaggio dietro Bertani e fiancheggiamo gli ulivi sulla superstrada, e sfiliamo l'abitato di Sezano.
Concludiamo in bellezza con una volata oltre i 50 km/h, dove io primeggio arrivando ad una velocità di 58 km/h con la gente a piedi basita a guardare questi UFO che rotolano sull'asfalto con gomme grosse e pieni di lucette. Io saluto tutti al volo e mi defilo verso casa, dove parcheggio la bici e mi tuffo in vasca per un bagnetto rapido.
Alle 22.20 torno in pizzeria e gli amici rimasti nel percorso lungo mi comunicano che stasera si farà il giro pizza! Attacchiamo subito A TUTTA con 7 pizze per 7 persone, colo sottoscritto che stenta a spezzare il fiato, ma poco dopo mi riprendo. Scoprirò circa un'ora dopo che abbiamo mangiato 12 pizze in 7. Il Pezzo, ma anche il Giando e il Tommi, arrivano a 4 birre medie ciascheduno, nuovo record delle notturne del Pezzo.
Io invece procedo spedito con due coke medie. L'allungo finale e' per la 13esima pizza, quella dolce a base di nutella e noci, dove io mi distinguo ancora una volta e eguaglio il Radu, mangiando due fette iperglicemiche. Grappetta alla mela verde e limoncino finali. Ciliegina sulla torta: solo 15 Euro, anche se ho mangiato come un porco!
Il tempo di salutare tutti e fare una bella derapata con la Punto allo stop in fondo alla discesa del Ranch Rocce Rosse e poi a nanna dritto col peperone in fase di digestione!
Non nascondo il mio entusiasmo nell'iPhone, da bravo utente Mac, ma ho sempre desistito all'acquisto del modello 2G/Edge in favore di quello 3G, adesso disponibile per tutti noi anche in Italia. Solo che Macitynet ha preparato una FAQ, che mi fa un po' storcere il naso per un bel po' di cose. In ogni caso penso che Apple, grazie all'ottima idea di aggiornare molto spesso il software e le relative funzionalità, correggerà presto le varie deficienze. Non posso far altro che rimandarmi alla lunga e utile pagina di Macitynet.
Anche le vacanze 2008 se ne sono ormai andate, nel senso che i giorni al mare lontano da casa se ne sono andati. Non che a casa si stia male, anzi, ma al mare o in montagna o in giro per il mondo è tutta un'altra cosa. Quest'anno la famiglia Marcante se n'è andata ad Igea Marina, scegliendo però non l'albergo, ma l'appartamento, visto che la piccola Alice ha esigenze un po' particolari per il trattamento, per gli orari e per il cibo.
Effettivamente non è stato semplicissimo gestire due figli, ma soprattutto Alice, più che mai desiderosa di esplorare e conoscere tutto quello che la circonda e proporzionalmente è altrettanto "difficile" per i suoi genitori cercare di limitarla nel voler andare in giro, visto che non sa ancora camminare, non sa ancora "gattonare" bene e soprattutto usa la bocca per indagare qualsiasi oggetto, sabbia compresa!
Per il resto l'attività culinaria, a differenza del trattamento di mezza pensione presso l'Hotel Nevada dello scorso anno, è stata fortunatamente limitata e il peso corporeo non si è discostato da quello dei giorni precedenti.
Detto questo, riprende pertanto la vita lavorativa ordinaria, nonchè la preparazione agonistica per un agosto ciclistico più che mai intenso!
Di Marco Tenuti (del 28/07/2008 @ 18:11:27, in MTB, linkato 1736 volte)
Dopo due mesi di stop agonistico - a parte una digressione della cronoscalata sociale fatta con gli amici del GC Grezzana - più o meno imposto dalla gestione familiare e professionale, il Marcante torna sui campi di gara e precisamente alla Lessinia Bike, in quel di Sega di Ala. Quest'anno la gara viene preparata meglio, grazie alla ricognizione fatta una settimana prima, che consente di apprezzare le piccole variazioni della gara ai confini tra il Veneto e il Trentino.
Le previsioni meteo non promettono nulla di buono, ma al via il tutto sembra reggere molto bene e si parte più che mai convinti con l'abbigliamento puramente estivo. L'attacco della prima salita su asfalto verso il Passo Fittanze lo faccio in maniera grintosa e vedo che gli amici con cui sono faticano a starmi dietro. Non me ne curo e cerco di andare con una buona andatura. Poco dopo lo scollinamento attorno al Monte Cornetto, vedo alla mia destra il Dimi, fermo a ripararsi una ruota già forata. Io lascio andare la mia bici e scendo alla grande a concludere il primo giro, senza mai vedere dietro di me il Radu e company.
Il mio crollo psicofisico avverrà però un bel po' dopo lungo la salita che conduce a Malga Lessinia, dove le forze pian piano se ne vanno e perdo sempre più inesorabili secondi sul resto della ciurma. Rinviene perfino il Pezzo, che mi supera di gran carriera, ma cerco di resistergli, ciucciandogli il più possibile la ruota per un buon mezzo chilometro.
La parte della gara si conclude invece senza stimoli particolari a farmi andare particolarmente forte, ma ho il piacere sul rettilineo finale di salutare sia Eder Medeiros del team Bike Evolution che la famiglia Zumerle al completo!
Di Marco Tenuti (del 28/07/2008 @ 22:57:28, in MTB, linkato 1243 volte)
Stasera allora doveva essere un'uscita di scarico dopo la gara di ieri e scarico è più o meno stato, anche se molto lungo.
Il tragitto di Quinto-Montorio-Pian di Castagnè-Castagnè-Mezzane di Sotto-Lavagno-S.Martino-casa è uno dei soliti giri che facevo durante la primavera, per 47 km totali. Lungo la salita verso il Pian mi sono autoimposto di stare in coda ai vecchietti, mentre in discesa e in pianura cercavo di menare a non meno di 90 bpm, ma sempre agilissimo, in modo da far uscire l'acido, anche se non ce n'era tantissimo da evacuare.
Tempo totale 1h43'34", mentre il personale e' di 1h35'27", cioé più di 8 minuti in più del tempo fissato qualche giorno prima in piena preparazione per la Conca d'Oro. Domani stop assoluto, mentre mercoledì un po' di carico pre Vecia Ferovia. Può andare?
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