Di Marco Tenuti (del 04/01/2010 @ 11:31:14, in MTB, linkato 1072 volte)
Appena postato dal Pezzo, ho il piacere di postare anch'io sul mio blog l'ottimo lavoro di Alessandro Zanini, iscritto nella fila di uno dei team maggiormente rappresentati alla GF del Pandoro, ossia Verona Bike.
Di Marco Tenuti (del 04/01/2010 @ 11:00:45, in MTB, linkato 895 volte)
Altre foto pubblicate sul web negli ultimi giorni riguardanti le uscite in MTB fatte dal Pappataso Fans Club, sempre più "allargato".
Fabio Savoia pubblica le foto del giro "Valpantena Overland 2"; si tratta di più di qualche scatto a sorpresa, visto che la macchinetta fotografava quando voleva lei...
Arrivano anche le foto di Matteo Milani invece della seconda edizione della Gran Fondo del Pandoro, tenutasi nei dintorni di Alcenago la scorsa domenica 27 dicembre.
Di Marco Tenuti (del 02/01/2010 @ 14:34:21, in MTB, linkato 1295 volte)
Stamattina è andato in onda "Valpantena Overland 2" col pensiero rivolto al Pappataso ed al suo piccolo Edo, in stato febbricitante a causa dell'otite maldiagnosticata nei giorni scorsi. Era un'uscita a cui il Pappataso teneva molto, vuoi per la bellezza dell'uscita, vuoi per la pausa con soppressa, però abbiamo ritenuto opportuno non rimandare ulteriormente, ma dedicargli semplicemente l'uscita.
L'appuntamento dato al Bar Piocio di Marzana per le ore 9.30 ha consentito a tanti di allinearsi ai nastri di partenza. Vediamo subito di chi si tratta. Il Conte Savoia era ovviamente presente a fare gli onori di casa, poi il gruppo dei colognolesi con Matteo, il Radu e Michele Zenatti dal Pian di Castagnè. Tra i cittadini presente il Giando, l'Anonimo, Benito, Thomas Schleck Tommasi, il Pianista, Walter. Dall'ovest veronese anche oggi presente all'appello il Marangon della MTB veronese, Diego Bertani, ed un amico del team Golosine, con mezzo MTB Bertolo. Dal nord della vallata invece scendeva il buon Paolo Orlandi, che pochi minuti prima della partenza temeva la pioggia. Appena vedrò la foto di gruppo, verificherò di non aver dimenticato nessuno.
Dopo aver atteso qualche minuto per i ritardatari, ci siamo diretti in direzione nord, cercando di non disperdere le energie ed il tempo a disposizione, visto che più di qualcuno pretendeva un rientro a casa in tempo utile. Così il trasferimento avveniva fino a Stallavena lungo la provinciale interna, mentre l'ascesa verso Alcenago avveniva lungo l'asfalto per la Chiesa, cioè in direzione contraria alla Gran Fondo del Pandoro di una settimana fa.
Il gruppo però non disprezzava l'idea di percorrere quanto più sterrato possibile, così l'ascesa fino alla Chiesa avveniva lungo la carrareccia comunale, mentre da Capitello San Giuseppe a Coda si risaliva per la durissima Costeole, dove più di metà del gruppo è dovuto procedere a piedi, vista la pendenza proibitiva e soprattutto uno stato di forma non proprio smagliante per i più.
Da Coda fino a Sengie tratto di asfalto ad andatura molto contenuta e poi via con le danze verso il vaio del Boarol. Da qui ascesa verso i Fratoni con una mandria di vacche suonare per noi i campanacci e poi nuova discesa infangatissima verso le cave sotto località Saletti. Da qui nuova ascesa prima su terra battuta e poi su asfalto verso l'abitato di Giare col sottoscritto, il Pianista, il Radu e il Giando a chiudere il gruppo.
Foto di rito nel piazzale antistante la trattoria di Ponte di Veja e poi subito le prime defezioni, col Radu, Matteo e Michele Revolution che non possono permettersi la pausa panino. Il resto del gruppo, cioè eravamo ancora in 11, andavamo ad ordinare 6 panini con la soppressa, 3 col crudo, Walter optava per la bondola, mentre l'Anonimo controcorrente rinunciava al panino. Cocacola a tutti, qualcuno si permette anche un bicchiere di rosso, mentre alcuni chiudono in bellezza con la cedrata ed un caffé.
Dopo aver salutato Brumotti de Verona, di nuovo in sella, il Paolo Orlandi segue le indicazioni di Zenatti, così attraversiamo il Ponte di Veja, scattiamo qualche foto, ammiriamo le sculture di legno poco dopo il Ponte e scendiamo verso valle lungo il sentiero 257, nella direzione opposta a quella prevista per la futura Lessinia Legend 2010 in versione Extreme. Alcuni passaggi sono un po' tecnici e il fondo è a dir poco viscido, così molto prudentemente scendiamo dalla sella e di tanto in tanto perdiamo un po' di quota a piedi.
Guadiamo la valle senza trovare acqua e l'ascesa verso l'asfaltata Barozze-Bellori richiede una camminata di circa 300 metri, ma senza particolari patemi. Probabilmente anche a giugno questo tratto richiederà di dover scendere dalla bici per riuscire a passare dalla strada provinciale fino al Ponte di Veja, ma le temperature ed il fondo saranno sicuramente migliori rispetto a questi primi giorni di gennaio.
Il Paolo Orlandi devia a sinistra sul punto al 13% dell'asfalto per portarci a vedere la Falesia di Ceredo, con suggestiva foto al cartello dei divieti. Poi segue infine il rientro verso casa col gruppo abbastanza lanciato, che si sfalda ben presto in zona Reolto di Stallavena. Il sottoscritto all'altezza di Orè rinviene sul Michele Zenatti, in ritardo di almeno una mezz'ora sulla tabella di marcia, il quale stava procedendo molto lentamente con la sua bellissima Cannondale Scalpel, però col forcellino rotto. Per lui non c'era che da rimanere in attesa della moglie a bordo del pulmino per il traino fino a casa. Il sentiero 257 è stato fatale alla sua full.
In conclusione un'ottima escursione nell'alta Valpantena, però sicuramente non da tutti. Quasi tutte le salite affrontate hanno richiesto una grinta non da poco ed uno stato di forma che è ancora un po' prematuro ai primi di gennaio. Non escludiamo di riproporre il giro più avanti durante la stagione, magari quando saranno state superate le ostilità delle prime garette del 2010.
Di Marco Tenuti (del 01/01/2010 @ 22:27:24, in MTB, linkato 997 volte)
Ecco la cronaca del "Chi pedala il primo dell'anno, pedala tutto l'anno" da parte del Conte Savoia.
Bene, finalmente sono davanti al pc, dopo il tradizionale pranzo dai miei suoceri e dopo aver scollinato in compagnia di Dylan per smaltire quanto mangiato. Ma torniamo al clou della giornata, ovvero la prma uscita obbligatoria per salutare il nuovo anno.
Sveglia alle 7,30 per sbirciare dalla finestra come la buttava a livello meteo e, visto che c'era solo della nebbia, primo giro di sms con il Marcante, il Diego e il Federico... ovviamente tutti concordi nell'uscire anche se il cielo si presentava pronto a scaricare ancora acqua sulla terra ormai stanca e impregnata delle piogge dei giorni scorsi.
Appuntamento alle 9 nella piazza secondaria della Contea, cioè quella dell'ospedale di Marzana. Io ero così carico, dopo l'uscita pomeridiana di ieri quale commiato del vecchio anno, che sono uscito anzitempo e mi sono fatto un pò di strade interne tra Quinto e Marzana.
Al ritrovo ci siamo trovati io, Marco, Diego e Federico, mentre Paolo smessaggiava chiedendo tempo e proponendo di andargli incontro a Grezzana. Nel frattempo Federico ha contattato il suo amico Alessandro, abitante anch'egli in Contea, dicendogli di anticipare la sua programmata uscita per smaltire il cenone e di unirsi a noi. Tutto questo ha fatto slittare di un pò la partenza del nostro giro, ma, a parte l'umidità, questo ritardo non ci ha agitato più di tanto. Dopo esserci raggruppati a Grezzana, ci siamo affidati completamente a Paolo GPS e siamo partiti per il primo giro del 2010 che si sarebbe poi dimostrato ottimo e con un bel pò di inediti da riproporre agli assenti.
Da Grezzana ci siamo trasferiti verso la salita Cervellin ed al primo tornante abbiamo tirato dritto affrontando un bel tratto tosto sterrato che ci ha fatto toccare la località di Lastabella. Siamo risbucati sull'asfalto della Cervellin, però l'abbiamo abbandonato subito dopo qualche centinaio di metri per affrontare un bel tratto inedito da fare con il padellino - io sinceramente l'ho fatto con il 32/34, ma in questo periodo ho la gamba che tira ben dal de drio -; le località toccate sono state: Calcari, Marinara, Mizzago, Padelle, ove abbiamo eretto una stele improvvisata per dedicare questa ridente contrada a Max Maga Maionchi. Dopo questo tratto inedito siamo arrivati al GPM della giornata fissato a Rosaro e devo dire che i pareri di tutti noi erano a dir poco entusiastici, sembravamo dei bambini esaltati per i giochi regalati a Natale. Da Rosaro siamo scesi, parte in asfalto e parte su sterrati che tutti noi conosciamo: Busoni, i Vai, Capitello di Azzago, Le Colombare - abbiamo resistito alla voglia di fare le saponette in discesa ascoltando il Grillo Parlante che c'è in noi e per non fare completamente i ganassa -, La Costa. Dopo aver salutato Alessandro, Federico e Diego, che ha pensato bene di scegliere la via breve per arrivare a Arbizzano, scollinando a Montecchio, io Marcoe e Paolo abbiamo chiuso questa spettacolare uscita a Grezzana con una meritatissima pausa brioches alla Gelateria Ciao di Grezzana.
Sul mio Album Picasaweb potrete vedere le poche e non ottime foto fatte con il mio cell., però per noi sei rimarrà un ricordo indelebile di questa prima uscita del 2010, tanto che abbiamo pensato di renderla permanente ed obbligatoria per i futuri primi gennaio.
Di Marco Tenuti (del 01/01/2010 @ 14:28:58, in MTB, linkato 1393 volte)
Ce lo eravamo promessi tra di noi e infine ci siamo fatti un'escursione di lusso, battezzata per l'occasione "Chi pedala il primo dell'anno, pedala tutto l'anno". Andata già in scena al 1 gennaio del 2009, su una coltre di neve freschissima caduta nella notte, con discesa del Piccolo Stelvio su uno strato di 10 cm, quest'anno invece in bassa Valpantena c'era solo tanta nebbia ad aspettarci, ma non ci siamo persi d'animo.
Eravamo in sei presenti: il Conte Savoia, Paolo GPS, Diego Bertani, Federico e Alessandro di Verona Bike ed ovviamente il sottoscritto.
In attesa che il Conte Savoia scriva lui stesso un report completo della fantastica uscita di stamattina, vi anticipo da subito la traccia GPS, così come me l'ha mandata il buon Paolo, che si è già messo al lavoro come tracciatore GPS.
L'uscita fatta ci ha fatto scoprire un sacco di carrarecce e sentieri che io ed il Conte non conoscevamo proprio, sempre in Valpantena, il tutto nel triangolo tra Grezzana, Rosaro e Azzago.
Questa la traccia in formato KML compressa in formato ZIP, visionabile con Google Earth. Un percorso di soli 15 km, ma di indubbia bellezza e praticamente tutto su sterrato.
Di Marco Tenuti (del 01/01/2010 @ 13:55:36, in MTB, linkato 1300 volte)
A grande richiesta ecco la traccia GPX della seconda edizione della Gran Fondo del Pandoro.
Tracciato dal buon Paolo Orlandi, di cui ieri mi son sentito in dovere di scrivere un tributo per l'apporto dato per tutto il 2009, il percorso è stato registrato col suo Garmin Forerunner, praticamente sempre in funzione sulla leva della sua RockRider.
Il percorso parte da Stallavena e sale subito in direzione Basalovo, deviando poco prima verso Balzare e Corte Scìopeti e scendendo rapidamente su uno sterrato abbastanza infangato verso contrada Torre, con tanto di attraverso del guado del vaio del Strozzinar.
Da contrada Torre si raggiunge contrada Mulini su asfalto e da Mulini ci si muove dentro il vaio Bosemai, affrontando anzitutto un pezzo erboso molto suggestivo e poi alcune rampe molto ripide poco sotto contrada Chiesa in corrispondenza della palestra rocciosa di mototrial. Da questa si risale per un altro pezzo abbastanza tecnico nel campo Costa, dove si riprende l'asfalto procedendo verso curva delle Oliare e contrada Vigo.
All'incrocio su asfalto con la strada provinciale, si svolta a sinistra fino alla curva del Gioacca, perdendo circa 30 metri di dislivello e risalendo verso Salvalaio su un pezzo cementato per pochi metri. Appena finito il tratto di cemento, si svolta a destra sulla carrareccia più ripida, dove segue all'incirca un chilometro di percorso abbastanza ripido ed altrettanto tecnico, che termina a circa 600 metri dalla sella di Sette Fonghi.
A soli 100 metri da Sette Fonghi si prende la strada senza uscita verso Monte Comun. Una piccola variante a destra una volta arrivati sull'altopiano, passando a fianco delle prime abitazioni e poi si punta verso il monumento ai caduti proprio in prossimità del punto più alto in assoluto di Monte Comun.
Da qui si prende la discesa sul sentiero E5 e si tiene la sinistra al primo bivio e si lascia sulla destra Casa Noa. Si scende ulteriormente in picchiata una carrareccia intervallata da grosse canalette. Appena si incrocia l'asfalto si svolta a destra e si scende fino a Chieve, dove si imbocca la strada comunale verso contrada Saline e si valica a Passo Fiamene.
Dal capitello si scende direttamente a Sengie, passando dentro il maneggio Brunelli e poco sopra la contrada si svolta a destra su asfalto fino a Coda perdendo leggermente quota. Lasciata la contrada, si svolta a sinistra verso Lago e dopo 200 metri si imbocca la carrareccia di Costeole, dove si scende molto rapidamente al capitello di San Giuseppe e arrivando quasi a sfiorare la prima parte del percorso.
Da qui si raggiungerà la contrada Chiesa di Alcenago su asfalto e si scende verso Stallavena lungo la carrareccia comunale che inizia proprio sul sagrato. Il ritorno a Stallavena è fatto sull'asfalto.
Qui potete trovare il file KML compresso in un file ZIP (19 KB), che potete aprire comodamente con Google Earth o altri software di navigazione o consultazione di tracce GPS.
Di Marco Tenuti (del 31/12/2009 @ 16:50:25, in MTB, linkato 1387 volte)
Il direttivo del Pappataso Fans Club ha già deciso un posto ed un orario di ritrovo per Valpantena Overland 2:
sabato 2 gennaio ore 9.30
presso il Bar Piocio a Marzana
Il treno dei colognolesi dovrebbe partire al solito ritrovo dal Bareta verso le 8.30 senza problemi particolari. Chi invece arriva da Ponte Catena, può trovarsi alle 9.00 e non dovrebbe avere grossissimi problemi ad arrivare a Marzana per le 9.30. In ogni caso fateci sapere se intendete partecipare postando sul mio blog o sul blog del Pezzo.
Il giro non è ancora stato precisamente definito, ma potrebbe essere molto simile a quello dell'anno scorso, cioè con ascesa nei dintorni di Alcenago:
Marzana
Stallavena
Chiesa di Alcenago
Coda di Alcenago via Costeole o Casette
Sengie di Alcenago
Giare
Ponte di Veja (con sosta di 20')
Vaio della Marciora
rientro verso la Valpantena
Questo giro dovrebbe essere approssimativamente sui 38-40 km, quindi si prevede il rientro a Marzana verso le 12.30-12.45.
Non è esclusa una via alternativa che stiamo discutendo col Paolo GPS, cioè quella di scendere/salire a nord del Ponte di Veja lungo la carrareccia che collega Ponte di Veja alla strada asfaltata Barozze-Bellori.
Ricordo a tutti che il meteo prevede cielo coperto, solo che le precipitazioni in mattinata dovrebbero essere scongiurate. Consiglio infine a tutti a mettere in tasca 5 Euro, perché faremo tappa obbligatoria alla trattoria a Ponte di Veja per un panino con salame nostrano.
Di Marco Tenuti (del 31/12/2009 @ 10:21:50, in MTB, linkato 1580 volte)
Non scrivo niente di nuovo se segnalo a tutti voi della scelta di SRAM di proporre il gruppo SRAM XX a 2x10 velocità come massima espressione della trasmissione secondo la casa americana.
10 son le velocità disponibili sul pacco pignoni, mentre 2 lo sono sulla guarnitura. Esattamente le stesse possibilità che si hanno con un gruppo stradale, come SRAM Force o SRAM Red.
La scelta del pacco pignoni attualmente ricade tra il pacco 11-32 e il pacco 11-36, quest'ultima abbastanza impressionante a vederla dal vivo, perché un disco del genere non lo avevamo mai visto prima d'ora.
D'altra parte se qualcuno vorrà abbracciare questa moda e non avrà "abbastanza gamba", non avrà molta scelta che mettere l'11-36.
La cosa che però mi ha fatto sobbalzare dalla sedia più di tutte è stata quella di vedere il prezzo del singolo pacco pignoni:
Sarà anche una grossa novità 'sto SRAM XX, ma bisogna fare un mutuo per poterselo permettere!
Per tutti coloro come il sottoscritto che invece si sono dotati del gruppo Shimano XTR, metto in evidenza un tuner giapponese che lavora proprio sull'XTR, trattasi cioè di Yumeja. Su Chainreactioncycles.com ho "beccato" la coppia di pignoni 17-20 sempre in titanio, grattando via 15 grammi e aumentando anche la resistenza al consumo, il tutto alla modica cifra di 107.01 Euro...
Di Marco Tenuti (del 31/12/2009 @ 10:01:48, in MTB, linkato 1177 volte)
Ho il piacere di scrivere questa nota per il Paolo Orlandi, battezzato talvolta come "GPS Orlandi" o "Gran Bacan della Lessinia", per la smisurata conoscenza del territorio e una profonda passione per la Lessinia. Nel corso del 2009 è stato un compagno assolutamente indispensabile nel percorrere sentieri e carrarecce nuove in Lessinia e nonostante tenga sempre una gran gamba - vuoi perché pesa poco, vuoi perché è sempre in sella alla bici - è sempre molto incline a lasciar perdere andature forsennate e a preferire invece una "ciacola senza sosta".
L'altra sera ho avuto il piacere di condividere con lui un po' di freddo ed un po' di sterrati in orario crepuscolare, prima con un Piccolo Stelvio fatto in 14', poi col Torresin ed infine col vallonato di Vendri, ad un'andatura assolutamente cicloturistica e non quella "stuzzicata dal Conte Savoia per far dispetto al Pappataso".
Anche stamattina il buon Paolo ha rischiato l'uscita, nonostante un "nebbion da fogo" imperversi su tutta la Valpantena ed abbia compromesso almeno per oggi l'uscita in programma "Valpantena Overland 2".
L'idea era quella di andare a Ponte di Veja, magari provando un accesso nuovo dal fianco occidentale del Vaio della Marciora, ma non desistiamo e semplicemente rimandiamo a sabato 2 gennaio, quando saranno probabilmente in molti ad aggregarsi nell'uscita.
Ovviamente anche per sabato confidiamo sulla guida del Paolo "GPS", sempre più irrinunciabile nella scoperta di nuovi sentieri e passaggi che la nostra Lessinia ancora ci riserva.
Ci sarebbero ancora tante zone da scoprire e ci rimettiamo sempre come obiettivo quello di continuare a cercare angoli incantevoli dove passare con le nostre ruote grasse.
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