Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Si è concluso il mio lungo weekend di gare nel veronese. Non avevo mai corso due gare a distanza così ravvicinata, cioè tre giorni l'una dall'altra, ma c'è da dire che la seconda l'ho corsa ad un ritmo assolutamente abbordabile ed alla fine si è trattato di un perfetto allenamento in vista dei prossimi impegni di giugno, cioè la Atestina Superbike e la Gunn Rita Marathon, appuntamenti in giro per il Veneto, dove andrò a raccogliere altre preziose stelle Prestigio MTB 2011.
Prima, giovedì 2 giugno, la Lessinia Legend in versione Marathon, cioè 2200 metri di sgrepani e 72 km, poi, domenica 5 giugno, in sostituzione di un mio compagno di squadra, la Gran Fondo Damiano Cunego, in versione media, cioè 98 km e 1880 metri dichiarati, in realtà 92 km e meno di 1600 metri di dislivello in salita.
A dirla tutta per tutta la giornata di venerdì, le gambe non erano il massimo, ma neanche sabato erano un granchè. Invece è bastata una pedalatina da Quinto fino allo Stadio Bentegodi in compagnia del Bosca, di Federico Birtele, della Silvia Benedetti e di Damiano Formenti per rendermi conto che il recupero era completo e son bastate sostanzialmente 72 ore per ritornare in perfetta forma dalle fatiche della Lessinia Legend.
Le mie aspettative per la Cunego non erano assolutamente state fissate, tanto è vero che l'ho affrontata da cicloturista, con l'unico obiettivo di portarla a termine, cosa che però ho fatto egregiamente, cercando di mettermi a disposizione delle donne del team, per quanto potessi aiutarle.
Così, dopo aver invano aspettato la Laura Bogoni e la Marta Maccacaro a Passo Provalo, ho deciso di involarmi da Erbezzo fino a San Mauro di Saline, dove rientravo sulla Silvia Benedetti, che ho in qualche modo accompagnato fino all'arrivo in Borgo Santa Croce. Durante il pezzo in quota, mi sono preso il lusso di viaggiare spesso a velocità doppia degli altri concorrenti - stiamo però parlando di cicloamatori con un passo decisamente diverso dai primi, che erano già lanciati verso l'arrivo della gara. In tanti hanno provato invano a tenere la mia ruota, ma dopo 2-300 metri nei pezzi pianeggianti, si staccavano inesorabilmente. Avrò superato almeno 500-600 concorrenti e penso di aver subito 0 - ZERO - sorpassi. Insomma se volete sentirvi dei Contador in una granfondo su strada, mettetevi ultimi e poi risalite la china, come ho fatto io ieri... più ganassa di così, non si può!
In ogni caso penso di aver onorato la maglia e le gare veronesi al meglio. C'è da dire che Lessinia Legend è una gara con una appeal rinnovato ed in grande crescita, mentre sulla qualità dell'organizzazione della GF Cunego ci sono tante cose da rivedere, in primis l'elevato numero di partecipanti.
...non ha prezzo! Per tutto il resto c'è Mastercard.
Portata a casa la mia quarta Lessinia Legend. In pochi accettano il guanto della sfida sul percorso lungo. Io lo raccolgo e porto a casa l'84° posto assoluto, 20° di categoria M2. Parliamo di una MARATHON di 72 km e 2200 metri di dislivello, roba da duri e puri e tra l'altro tutta in quota, con quota massima 1700 m slm e quota minima circa a 600 m slm.
La gara l'ho corsa tutta dall'inizio alla fine assieme al mio compagno di squadra Anonimo Turnover e ci alterniamo per tutta la gara a distanza.
Complimenti davvero a Michele che ci ha creduto fino alla fine ed è venuto a prendermi! Ha davvero spremuto tutte le gocce del suo limone ed ha scalato il cementone finale meglio di un Elite!
A dire il vero l'avevo già lavata ancora l'altroieri, per cui stasera mi son limitato ad andare giù ed attaccarci il numero, il 105, "Viva lo zoo" direbbe qualcuno. Domattina, prima di partire una bella oleata alla catena, pedali e agli steli della forcella e via.
Per la mia devota Scaletta sarà la quarta Lessinia Legend, mica pugnette!
Nel corso della notte appena passata, l'acqua venuta giù in Lessinia e sulle Prealpi veronesi, non fanno pensare a niente di buono per domani, giovedì 2 giugno, quando da Velo Veronese scatterà la quindicesima edizione della Lessinia Legend. Non me la son nemmeno sentita di scrivere nulla sul sito ufficiale, perché a Verona "tempo, cul e siori fa' quel che vol lori", ma soprattutto perché non voglio portare male ad una manifestazione, che merita ben altro.
Purtroppo le ultime edizioni non sono state proprio un granché dal punto di vista dell'organizzazione, ma anche del meteo. La mia memoria va indietro fino al 2007, perché prima, ciclisticamente parlando, non ero ancora nato. Ed infatti nelle ultime quattro edizioni il meteo ha sempre alternato un'edizione con tempo bello ad una con tempo brutto.
L'edizione 2007, corsasi il 1 aprile, valida sia per il Prestigio MTB che per i Nobili, vedeva ben oltre 2500 concorrenti prendere il via dalla Caserma di Montorio. Il cielo non era il massimo, però non era caduta pioggia in quella mattinata. La procedura di partenza prevedeva il blocco totale del gruppone e per riuscire a muoversi in direzione Novaglie più della metà dello schieramento impiegò quasi una decina di minuti. In più oltre metà gara buona parte dei concorrenti ai ristori non avevano più trovato nulla. Il percorso era però assolutamente interessante ed alla portata di tanti, per cui ne uscì una buona manifestazione.
L'edizione 2008, corsasi il 30 marzo, presentava un meteo eccezionale, cioè condizioni praticamente estive. Anche qui la procedura di partenza risultò fallimentare per tutti i tremila ed oltre iscritti - anche nel 2008 era valida per Prestigio e Nobili - vuoi per la coincidenza dell'arco di partenza/arrivo con l'entrata degli stabilimenti della Vagotex, vuoi per l'insufficiente quantità di personale a dare ai concorrenti disposizioni precise e puntuali. Il percorso in tanto lo ricordano come il più facile e scorrevole di tutte le edizioni, come medie per i vincitori oltre i 30 km/h.
L'edizione 2009, precisamente il 29 marzo, è ricordata da tanti come veramente tosta, per il fango e per il cielo che non risparmiò proprio nessuno. A parte qualche difficoltà con la consegna dei pacchi gara, la megacopertura lungo il rettifilo della partenza fu assolutamente apprezzato da tutti, visto che la pioggia aveva cominciato anche prima della partenza. Per il resto la gara presentava parecchi pezzi caratteristici delle prime edizioni della Legend, quindi col Piccolo Stelvio e Monte Santa Viola, cioè quasi un must. Solo l'ultimo chilometro di fango in mezzo ai campi era di troppo, a detta di tanti. Un'edizione da ricordare insomma.
L'edizione 2010, riprogrammata al 2 giugno come prima del 2007, è ricordata come la più dura di sempre. Partire e tornare da Verona aggirando il Tomba è qualcosa di veramente tosto, però il meteo ha voluto bene a tutti: questa edizione me la ricorderò per sempre. Peccato che tante, troppe cose non fossero funzionate per il verso giusto e non sto qui ad elencarle perché sui vari forum e riviste la gente ha scritto cronache e strascichi infiniti.
Domani arriva l'edizione 2011, quella della svolta, dove è cambiato tutto. E' cambiato il comitato organizzatore, è cambiata la gente che gira attorno alla gara, è arrivata la passione di tante persone ed amatori della mountain bike, ci sono tutte le istituzioni in prima linea, è cambiata la location da cui si parte e si arriva. Per quello che ho visto in queste settimane e in questi ultimi giorni, devo assolutamente dire che tutto è stato curato molto bene: non manca nulla, anzi mancano solo i tanti appassionati di MTB dal resto dell'Italia, che hanno deciso di ignorare questa leggenda della MTB, sia per non far parte di circuiti nazionali, ma forse anche per quanto successo nelle edizioni passate. In compenso i veronesi ci sono tutti, perché la Verona che pedala in MTB ama profondamente questa gara e riconosce in questa etichetta, Lessinia Legend, la quintessenza della mountain bike agonistica e paesaggistica. Questo è amore per uno sport che nasce sul territorio ed in mezzo alla natura.
A questo punto, a 24 ore dalla partenza, deve solo aprirsi il cielo e far sì che domani tutti riescano a divertirsi in Alta Lessinia; non vorrei che la prossima notte nei dintorni di San Giorgio si ripopolasse di conigli, che non se la sentono di affrontare ancora una volta la leggenda, la Lessinia Legend.
Siccome sono tante le domande poste da tanti atleti al comitato organizzatore negli ultimi giorni, ecco a tutti voi alcuni dettagli relativi alla procedura di partenza della Lessinia Legend 2011.
Le griglie sono così suddivise:
- pettorali 1-50: Atleti Open
- pettorali 51-400: Prima Griglia
- pettorali 401-650: Seconda griglia
- pettorali 651-sup: Terza griglia
Alle concorrenti donne sono stati assegnati numeri a partire dal 1400: possono collocarsi nella griglia che preferiscono.
La partenza sarà unica per tutti i concorrenti e sarà data alle ore 10.00. La parte iniziale del percorso, all'incirca 3-4 km, è su strada asfaltata molto larga in salita, per cui tutti avranno modo di posizionarsi senza problemi rispetto agli altri concorrenti, in base alle proprie capacità agonistiche.
Un'importante avvertenza per tutti gli atleti: i chip sono attaccati dietro i numeri e sono a perdere, quindi non serve lasciare alcuna cauzione al ritiro del pacco gara, nè devono essere restituiti a fine gara. Non devono però essere tagliati nè piegati, altrimenti non funzionano e comunque può scattare la squalifica.
Nonostante in questi giorni, ciclisticamente parlando, sia concentratissimo sulla Lessinia Legend, sia per il fatto che mi occupo in prima persona del sito internet della gara, che del fatto che la correrò con le mie gambe, dopo l'epica edizione dell'anno scorso con 3300 metri di dislivello e 124 km, non disdegno di dare un'occhiatina anche al prossimo evento che mi aspetta nel mio cammino "prestigioso" 2011.
Domenica 12 giugno all'Atestina Superbike sarà la mia prima volta da agonista nella provincia di Padova, visto che a Padova ho già macinato migliaia e migliaia di chilometri con la citybike dalla stazione fino all'ufficio in centro presso un mio cliente storico e prima ancora quando ero studente universitario.
Per la preparazione alla gara ho però un Cicerone d'eccezione, cioè il geologo della Concrete, il mio "collega" Daniele Brusadissese Brusarosco, in forza all'Adventure & Bike, che in queste settimane mi sta preparando psicologicamente al Muro del Pianto, ma non solo...
Ho notato sul forum di MTB-forum, precisamente in questo thread, che crazy75, al secolo Graziano Bettiol, deus ex machina di Presa 22, ha posto in evidenza che gli organizzatori premieranno l'atleta più pesante, predisponendo una bilancia poco dopo il traguardo, dove verranno pesati tutti coloro in odore di prosciutto. Insomma sarà proprio la volta che l'apparenza sarà sostanza e verrà pure premiata...
Complimenti pertanto agli organizzatori dell'Atestina Superbike, che si sono inventati una maniera per valorizzare anche chi fa molta più fatica dei motorini superleggeri che dominano la parte alta della classifica!
Non è una novità di qualche giorno, ma ha ormai più di un mese, solo che un paio di settimane fa ho avuto modo di mettere a fuoco l'obiettivo sull'organo restaurato della Chiesa Parrocchiale di San Clemente di Alcenago.
Ho sentito più di qualche opinione al riguardo dell'organo e delle sue eccellenti qualità acustiche. Davvero qualcosa di cui andare orgogliosi in paese.
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