Di Marco Tenuti (del 19/08/2010 @ 14:22:06, in MTB, linkato 6579 volte)
Ieri, in compagnia dello "zio" Paolo Orlandi, io ed Enrico ci siamo posizionati abbastanza presto in mattinata al ponte di Bocca di Selva, pronti per una pedalata in Translessinia.
Onnipresente lo "zio" Orlando, che è arrivato in leggero ritardo all'appuntamento, ma poco male per lui, vista la sua gamba sempre vispa, tant'è che ci ha ripreso praticamente all'incrocio che porta al Rifugio Primaneve in cima al Monte Tomba.
Da lì in poi Enrico pedala di gusto in direzione Malga Lessinia, che rappresenta per noi la boa del nostro giro, non prima essersi fermati a Malga Costeggioli di Sotto, per consentire ad Enrico di mangiarsi una brioscina interlocutoria.
Per noi "adulti" invece solo un caffé e qualche macchiatone a Malga Lessinia, dove ci imbattiamo in Federico Birtele, in grande spolvero, dopo aver risalito l'intero vaio dell'Anguilla, camminando a piedi l'intero tratto molto accidentato al di sotto del Ponte sul Vaio dell'Anguilla e l'altrettanto angusto pezzo superiore, dove gli ultimi temporali estivi hanno rovinato di molto la mulattiera, generalmente percorribile anche in MTB.
Il Federico è tuttora in preparazione per i Campionati Italiani di Marathon MTB, in programma a Moena in Valdifassa per il 12 settembre.
Il ritorno verso il Monte Tomba lo facciamo sempre a velocità bella spedita, grazie di tanto in tanto al Family Assist garantito da Enrico sia dal papà Marco che dallo zio Paolo. In questo modo i circa 200 metri di dislivello che separano Malga Lessinia dalla cima del Monte Tomba, per Enrico non rappresentano affatto un ostacolo e così guadagniamo il nostro panetto col salame e formaio con buon appetito.
Perfino un incontro ravvicinato con le marmotte in Lessinia ci consente di scattare alcuni scatti fotografici, già postati su Facebook.
Di Marco Tenuti (del 17/08/2010 @ 13:00:30, in MTB, linkato 6743 volte)
Bellissimo montaggio video del Cristian Aldegheri, che pubblica su Youtube il suo video dell'uscita di ieri, fatta in parte col gruppo del Papataso Fans Club e poi in compagnia dell'Orlando.
Di Conte Savoia (del 10/08/2010 @ 01:47:17, in MTB, linkato 5991 volte)
Eccomi, anche se in tarda notte, provo ugualmente a scrivere qualcosa su un'esperienza unica e che fino a qualche giorno fa avrei ritenuto impossibile per me.
Quest'anno è stata una decisione sofferta quella di partecipare alla 16h di Santa Viola, ma, proprio alla vigilia, ho accettato la sfida con me stesso, non prima però di essermi assicurato un DS esperto di Endurance, il Dottor Alimonti in arte Giando...questa scelta è stata veramente fondamentale per l'inaspettato epilogo.
Pian, inaspettato fino ad un certo punto, in quanto ero cosciente di essere in una buona forma fisica e reduce da belle prestazioni nelle gare fin qui svolte.
La mia speranza era quella di arrivare almeno nei primi cinque della categoria “ONLY”, anche se temevo cedimenti fisici per le molte ore da stare in sella.
Non ho ancora capito se eravamo in 25 o 32, noi “ONLY”, comunque, dopo il Briefing di Filippo e di Giando, sono entrato nella griglia di partenza e, scrutando gli altri numeri bassi, mi si sono rizzate le orecchie perché ho notato, e loro stavano facendo la stessa cosa, che c'erano almeno 5/6 personaggi che mi davano un po' di preoccupazione.
Alle 22,00 in punto siamo partiti e subito ho cercato di frenare il mio istinto che mi avrebbe fatto catapultare, come al solito, in avanti per recuperare posizioni...”Piano, Fabio, devi ricordarti delle 16 ore che hai davanti...non esagerar!!!”.
Mentre facevo questo giusto pensiero, che era anche il consiglio del mio DS, ho visto alcuni di questi soggetti di cui sopra partire come se avessero visto davanti a loro la Carfagna in succinte vesti...potevo io starmene lì a guardarli sparire nelle tenebre? Giammai!!! e cosi i buoni propositi sono stati accantonati velocemente.
Prime difficoltà: nella foga di stare appresso a due ONLY, ho perso, nell'ordine, il faretto sul casco e la borraccia. Panico, fortunamente, i faretti sul manubrio erano più che sufficienti per illuminare il percorso e, a metà del secondo giro, nella discesa tecnica, ho scorto una borraccia, persa da qualcun altro, e senza pensarci due volte, mi sono fermato e l'ho fatta mia.
Le prime ore sono state veramente tirate, nonostante il mio DS mi dicesse di calare visto che il numero 24 aveva già qualche minuto di vantaggio ed io stessi lottando con un bel tira e molla con il 20; lui in discesa mi staccava un po', però poi io lo sverniciavo con gli interessi in salita.
Il 20 ad un certo punto è crollato e si è fermato per un bel po', perdendo molte posizioni. Io ho continuato, seppure calando leggermente, nella vana speranza di agganciare il 24, fintantoché, verso le 1,00, d'accordo con Giando, mi sono fermato, fatto una doccia (calda!!!) e riposato, non dormito, per mezzora.
Sono ripartito, dopo essermi cambiato e da quel momento non ho più smesso di pedalare a parte alcune pause, consigliate sempre dal mio DS, per mangiare, bere e tirare un po' il fiato.
Mi sono sorpreso per come stavo pedalando, non avevo il cronometro, però ho tenuto sempre un buon ritmo, ovviamente per la categoria ONLY, non mi riferisco di certo ai missili terra-terra di quelli che correvano in team.
Giando mi teneva costantemente aggiornato sui distacchi, anche se qualche volta andavo un po' in crisi in quanto non capivo se avevo i diretti inseguitori a uno o più giri, comunque per non sbagliarmi, non mollavo assolutamente.
Momento magico è stata l'alba...uno spettacolo!!!
Un'altra cosa che mi ha fatto molto piacere e che mi ha dato la spinta per andare avanti, sono stati i continui incitamenti di tutti quelli che erano fermi per il loro turno di riposo...mi ricorderò per sempre le loro voci, per me sono e saranno sempre, indistintamente, degli amici. Grazie a tutti!!!
Ad un certo punto mi ha raggiunto il 24, Luciano Zattra, che praticamente, nonostante i suoi 4 giri di vantaggio, mi ha controllato standomi sempre a ruota e scambiando anche qualche parola. Per un bel po' di tornate è stato il mio angelo custode, poi, ad un certo punto, sentendo notizie allarmanti da Giando sul recupero del terzo e quarto, ho fatto un bel forcing per almeno 2/3 giri e lì ho staccato anche Luciano.
L'unico momento di crisi, l'ho avuto intorno alle 9/9,30, in quanto una voce nella mia testa continuava a dirmi che mancavano ancora cinque ore alla fine e io temevo di non farcela, dal momento che non avevo mai affrontato una gara di durata.
Quando ormai mancavano un quarto d'ora alle 14, mi sono fermato poco prima dell'arrivo con Luciano per attendere lo scoccare della fine della gara, ma ho visto passare Maurizio Ceroni, il terzo classificato, e, nonostante, i due giri di vantaggio, mi è stato consigliato di fare un altro giro insieme a lui per evitare sorprese...ora, con il senno del poi, mi è sembrata una proposta insensata, visto che avrei mantenuto ugualmente un giro di distacco, ma ho seguito il suggerimento e mi sono fatto il 60° giro, facendo anche l'unica caduta stupida e senza conseguenze...
Questa per me sarà la più bella vittoria, anche se sono arrivato secondo, della mia carriera agonistica e tutto quello che ho vissuto in questi due giorni sarà un ricordo indelebile.
Non mi stancherò mai di ringraziare abbastanza Giando, senza il suo aiuto non sarei mai riuscito ad arrivare in fondo alle 16 ore, e tutti quelli che mi hanno fatto sentire parte di un mondo magico, perchè questa è la Mountain Bike.
Di Marco Tenuti (del 08/08/2010 @ 21:06:24, in MTB, linkato 5587 volte)
In attesa di un suo personale commento a bocce ferme della 16 Ore di Santa Viola 2010, dove ottiene la seconda piazza nella categoria SOLITARI, appena dietro ad uno specialista della disciplina, non mi rimane che inchinarmi ancora una volta davanti al Conte Savoia per la sua prestazione magistrale, dove unisce ad un ritmo elevato una "tenuta infinita", che lo proietta definitivamente anche come "maratoneta" della MTB, dopo aver dimostrato a più riprese per tutta la sua carriera amatoriale di essere già uno specialista del cross-country e delle gran fondo corte e lunghe.
Insomma un ciclista a tutto tondo della MTB... a questo punto cosa gli manca al Conte per aspirare al titolo di Re dell MTB veronese? In attesa di una sua risposta, pubblico volentieri una foto tratta dall'album di Anonimo Turnover.
Di Marco Tenuti (del 07/08/2010 @ 16:34:24, in MTB, linkato 6033 volte)
In attesa che l'Orlando mandi la traccia GPS completa del giro di oggi, eccomi a commentare rapidamente il giro di stamattina.
Anzitutto trasferimento veloce dalla bassa Valpantena verso Boscochiesanuova in macchina, tanto per risparmiare almeno 75 minuti di pedalata e soprattutto 1000 metri di dislivello in salita.
A Bosco io e l'Orlando facciamo "colazione brioches" alla pasticceria Valbusa e ci sincronizziamo con Alessandro Zanini - anche lui in macchina direttamente a Bosco - e Federico Recla - lui invece da Verona - di Verona Bike.
Il giro prevede da subito il passaggio della Lessinia Legend 2010 da Bosco fino alla Scandole, passando per le contradine Colletta, Biancari, Tander e Lesi.
Da Scandole in poi rapida ascesa verso Bocca di Selva passando per il Baito dei Pastori. Si transita rapidamente in Translessinia lasciando la festa dell'elezione del Bacan della Lessinia in Podestaria e svolta a destra fino quasi alla cima di Monte Castelberto, dove per qualche centinaio di metri ci immettiamo sul percorso della Lessinia Bike.
Da lì in poi "eccezionale" discesa fino a Malga Foppiano. Spettacolare. Carrareccia da fuoristrada, che noi percorriamo in discesa al massimo divertimento.
Dalla malga ritorniamo fino a Malga Lessinia, cioè in provincia di Verona, con una lunga ascesa che supera raramente il 10-12% di pendenza massima, ma ci rifa guadagnare quota ed arrivare ai gnocchi di malga, che ci vengono serviti molto rapidamente.
Ritorno per la foresta dei Folignani passando per la Fontana degli alpini, mentre a Colletta scendiamo fino a contrada Valbusa, con un sacco di pezzi inediti per il sottoscritto.
Ritorno a casa per me ed il Fede fino a Quinto di Valpantena, mentre Paolo ed Alessandro recuperano le loro macchine a Bosco.
Di Marco Tenuti (del 05/08/2010 @ 15:26:07, in MTB, linkato 5764 volte)
Non è passato certo inosservato l'articolo comparso su Pianeta Mountain Bike ancora la sera stessa di domenica 26 agosto, quello con la cronaca dell'edizione 2010 della Lessinia Bike. Esso conteneva tre foto a corredo del testo, quella del vincitore, Marzio Deho, quella della vincitrice, Anna Ferrari, e quella di un manipolo di amatori. E chi c'è in questa selezione casuale? Il Marcante! Non solo compare nella foto, ma addirittura è in testa al gruppetto, manco lo stesse trainando verso l'arrivo!
Tra le varie rimostranze della cosa, c'è stato chi mi ha chiesto quanto ho pagato per comparire sul sito, c'è chi mi ha fatto i complimenti dicendomi che "quelli forti sono sempre davanti", qualcun altro mi ha chiesto spiegazioni introducendo la richiesta in maniera affettuosa con un bel "Carissimo paraculo...".
Non è comunque la prima volta che compaio sui magazine nazionali di MTB. L'altra volta è stata quella del numero di ottobre 2008 di TecnoMTB, quando comparivo in una foto a doppia pagina invece nel trenino trainato dal Radu alla South Garda Bike 2008.
La verità è che tutto il mondo della mountain bike italiana aspettava il mio ritorno in gara a livelli accettabili, dopo la pausa del mese di giugno e così gli obiettivi sono andati alla ricerca del Marcante! Uauauah...
Di Marco Tenuti (del 04/08/2010 @ 09:28:29, in MTB, linkato 5661 volte)
Ringrazio BestKevin per le tante foto che ha scattato ai Turnover in gara alla Lessinia Bike di più di una settimana fa. Tutte le gallery di BestKevin le potete trovare su Flickr a questi indirizzi:
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