Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Stamattina all'Eurospin di Grezzana, ho finalmente beccato gli Scaldì in versione "sottopiedi". Disponibili anche nella confezione da 8 ricariche, piuttosto che in confezione da 4 ricariche più la pratica fascia avvolgente per il collo, gli Scaldì non sono altro che delle fascette riscaldanti usa e getta, da applicare sulle parti del corpo che risentono più di tutte le temperature fredde dell'inverno, quando siamo in giro a praticare i nostri sport estremi.
Tempo fa li avete visti più volte all'Eurospin di Quinto, solo che non mi ero mai deciso di comprarli. Poi quando mi son deciso, al discount del mio paese son spariti e son rimasto in trepidante attesa di vederli spuntare nuovamente.
Così stamattina non ci ho pensato due volte e me li son portati a casa. In sostanza nella confezione ci sono 8 sottosuole, che hanno la sagoma giusta per essere collocate sotto le punte dei piedi.
Non fa ancora così freddo, ma appena se ne presenterà l'occasione, non vedo l'ora di provarli, per vedere se è una bufala o se sono davvero la soluzione al problema di chi ha i piedi freddi d'inverno.
Tramite questo o quel tipo di guanto, son riuscito a risolvere abbastanza rapidamente il problema alle mani, ma coi piedi non ne son mai venuto a capo: non ci sono copriscarpe che reggano, più o meno spessi che siano. Dopo 2-3 ore che si è fuori a pedalare, i piedi "li perdo" completamente e ci vuole una buona mezz'oretta, una volta a casa, per ripristinare decentemente la circolazione. La cosa è particolarmente fastidiosa quando si esce d'inverno in MTB, ma anche nei lunghi giri in BDC col treno Turnover la domenica mattina, non è che le cose vadano tanto meglio.
Rimanete sintonizzati sulla vicenda degli Scaldì e se funzionano davvero, pronto l'ordine per un quantitativo industriale!
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Con mia sorpresa ieri sera spacchetto il plico di foto arrivate da Fotostudio5, uno degli enne fotografi di Cesenatico, che ci marciano sul business delle foto, e sfoglio le foto.
Nonostante fossero già online, le avessi già sommariamente visionate e ne avessi anche comprata una alla modica cifra di 7 Euro per un solo JPEG, ho trovato un simpatico aneddoto nella foto che vedete sotto.
Chi è il ciclista alla mia sinistra? I Prestigiosi 2010 sicuramente lo conoscono...
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Ho trovato queste foto sul forum americano di MTBR.com. Pare che sia disponibile dall'inglese Hope un pacco pignoni che parte da 9 denti fino a 36 denti, particolarmente utile con le bici da 29".
Poi che le maglie della catena lavorino in condizioni ottimali, questo è un altro paio di maniche...
Se andate sul sito della Hope, lo trovate tra le news mostrate ad Eurobike lo scorso settembre. I pignoni più grandi sono in alluminio ricavati dal pieno, mentre quelli più piccoli sono in acciaio e con un trattamento al nitruro. Pare che sia di 20 grammi più leggera della cassetta dell'XX ed il prezzo di listino sulle 150 sterline, cioè 170 Euro, quindi abbastanza in linea con le cassette XTR e anche più economica della XX.
Certo è che con un pacco del genere è possibile pensare alla fattibilità di una trasmissione 1x10, anche per uso agonistico, come una probabile corona da 30 o 32 sull'anteriore.
Pare che i tempi stiano maturando per i clienti Scott, dopo il preview di giugno 2010 e la possibilità di toccare con mano le novità 2011 alle varie fiere di settembre. Stasera son andato a fare un giretto sul forum di MTBR.com per vedere che aria tira negli USA e che opinioni si stanno formando sulla marea di bici da 29" di alta gamma che sono già arrivate o che stanno per arrivare al grande pubblico.
Inutile dire che la Scott Scale e la Specialized Stumpjumper HT Expert S-Works son senza dubbio le più attese. Ancora un mese fa il Puma, per i più Rodella, di Castiglione delle Stiviere, mi parlava che le prime Scale da 29 in carbonio non sarebbero state consegnate prima del gennaio 2011.
Ma qualcosa per il mercato globale si sta muovendo e sul forum ho "beccato" il primo biker a possederla. Gli è arrivato il telaio 3 giorni fa e non ha fatto passare molto tempo tra la consegna del telaio e il montaggio di tutta la componentistica. E non stiamo parlando di un biker nordamericano, ma di uno svedese!
Trattasi del telaio Scale 29 ordinabile separatamente - a differenza della Scale 29RC che è consegnata come bici completa e con colori diversi, giallo e nero - e prodotto col carbonio più pregiato di casa Scott, cioè l'HMX-NET, cioè quello che ferma l'ago della bilancia a 949 grammi. Infatti kibsen - questo è il suo nickname sul forum di MTBR.com - ha pesato il telaio senza reggisella e serie sterzo e la sua bilancia elettronica si ferma a 950 grammi. A dire il vero lui scrive che lo ha pesato senza l'attacco della sella e la serie sterzo, quindi non vorrei che i 950 grammi siano comprensivi del reggisella, ma mi pare oggettivamente troppo poco per una MTB!
Poi lui ha già montato lo SRAM XX, una Reba 29SL, cornetti, manubrio e pipa Ritchey WCS, due ottime ruotine American Classic. Mancano ancora all'appello la catena, la cassetta e l'accorciamento dei fili dei freni. Attualmente l'ago della bilancia si ferma a 8710 grammi, ma manca ancora all'incirca mezzo chilo per la parte rimanente della trasmissione. Alla fine della fiera siamo sui 9200 grammi per una 29er ammortizzata, cioè gran bel peso!
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Chi lo vende in Europa:
Penso che ci sarò anch'io... posto volentieri la loro locandina!
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