Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Stasera son passato in negozio e c'erano un bel po' di mezzi nuovi scaricati dal furgone Sants/Bemmex venuto direttamente da Padova.
Lasciata giù una bici completa Sants da 29 pollici, montata con gruppo completo XT 3x10, forcella rigida Sants e inedite ruote Miche, di cui vedremo di trovarle in rete al più presto per capirne un po' le caratteristiche tecniche.
Io ed il Bosca non abbiamo resistito di prendere in mano la bilancia, la quale ha decretato questi pesi, cioè 10,36 kg per la bici montata senza pedali, 1,24 kg per il telaio nudo, mentre 580 grammi è il peso della forcella Sants conica, un vero primato, perché si allinea sui valori delle blasonate forcelle rigide Niner e DT Swiss XRR470.
Domenica scorsa a Locara è andata in scena la prima dell'anno. Tra le conferme, più che mai Fabio Savoia, 53esimo assoluto e 6° nella nuova categoria a cui appartiene, ossia i GENTLEMEN!
Sempre a bordo della sua Verdona ha fatto vedere per l'ennesima volta i sorci verdi a tutti gli inseguitori. Se volete però vedere il Conte incazzato, un mesetto fa pubblicavo questa.
Appena arrivati dagli USA, anche se li fanno in Germania! Vediamo se li monterò sulla Scale o sulla Scale... se volete analizzare bene la cosa, basta che andiate a questa pagina sul sito della Magura. Pare inoltre che dal 1 febbraio 2011 l'assistenza postvendita e la distribuzione per l'Italia del marchio tedesco sia a cura di Axevo, che tra l'altro assiste e supporta anche Mirko Celestino.
Se dai una 26 o una 29 al Miglio, poco cambia, anzi quasi nulla: va sempre forte come una moto!
Le sue impressioni a caldo, dopo averla usata per la prima volta in gara ed averla ricevuta dal suo team si e no ieri: "In discesa dà un senso di sicurezza che ti sogni con la 26. C'è solo l'impressione che la bici da rilanciare sia effettivamente pesante e che non sia assolutamente agile, spero di poterci lavorare un po' per contenere questa carenza rispetto alla 26".
A parte quello oggi a Locara non si sono mai viste così tante bici da 29 pollici. Il movimento agonistico amatoriale ormai ha abbracciato questa nuova filosofia di intendere la mountain bike...
Stamattina sono stato precettato dal compagno di merende Radu ad andare a fare le foto in zona Locara, per la consueta prima gara dell'anno, la Granfondo di San Valentino, cioè la gara UDACE arrivata alla sua quarta edizione ed organizzata dai Ciclotazze.
Pertanto mi sono equipaggiato del GPS vivente, ossia Paolo Orlandi e mi sono spostato verso l'est veronese in BDC. Solo che la mia gamba, che ha ripreso a pedalare solo venerdì dopo un risentimento muscolare che mi ha costretto ad uno stop di una quindicina di giorni, non mi avrebbe mai tollerato un'uscitona da 120 km, come infatti ha fatto l'Orlando. Così in macchina son andato fino alle Quattro Strade e tagliando così quasi 40 chilometri.
Per il resto lo spettacolo offerto dai vari Conte Savoia, Papataso, l'Anonimo Turnover, il Radu, il suo gregario Pasetto, nonché i loro nuovi compagni di team, oltre a miei compagni di team Diego Anselmi e Scapin, senza dimenticare il Tomas Zandonà ed il secondo assoluto anche quest'anno, ossia el Campeon de noantri Massimiliano Miglioranzi, è stato senza dubbio all'altezza.
Vi lascio alla gallery, in attesa di leggere le cronache su tutti i blog principali.
clicca la foto per andare alla gallery
L'ultima volta che avevo pedalato era stato mercoledì 26 gennaio, in occasione della visita medicosportiva a Borgo Roma e la Pissarota fatta in compagnia di Nik Squaranti e del Bosca. Già qualche giorno prima della visita sentivo un piccolo fastidio al soleo destro, quello danneggiato a giugno 2010 per intenderci. Non so se sono incappato un principio di stiramento, se fosse un'elongazione o un risentimento, però tutto questo mi ha indotto a pensare che, se avessi insistito, me la stavo andando a cercare, così mi sono fermato per un paio di settimane, ripiegando sulla piscina.
Niente da dire: i sintomi che avevo captato non erano per niente buoni, ma la pausa di quindici giorni è stato più che mai risolutiva ed adesso il risentimento pare che se ne sia andato. Adesso devo solo riprendere a fare opportunamente esercizi di stretching in quantità e riprendere gradualmente l'attività ciclistica, in modo da essere sufficientemente preparato per le prime gare di marzo.
Oggi pertanto c'è scappato un giretto molto semplice in bici da strada, 30 chilometri arrotondati per eccesso, con partenza da Quinto, svolta a Sezano, poi giù a San Felice Extra, Mattaranetta, dietro Aia e boa al semaforo di San Martino Buon Albergo. Ritorno per le Ferrazze, strada dei Fossi, Montorio e ritorno a casa sempre per San Felice Extra, con i pezzi vallonati di Nesente e Vendri.
Le sensazioni paiono buone, il fiato non se ne è andato più di tanto, mentre il resto del comparto degli arti inferiori pare girare benino. Direi che domani e domenica posso continuare a pedalare, sempre con accortezza e misura, ma posso pedalare... chi mi ama, mi segua.
Dopo averli testati per un buon mese in gran segreto, ecco le prime foto esclusive del kit pedali installato sulla mia Venus Maximum, la terza bici che tengo a Padova e che uso per gli spostamenti dalla stazione ferroviaria all'ufficio della Concrete.
Siccome le pedane dei pedali alzano inutilmente il peso e soprattutto continuano a sfilarsi, causando grave pericolo per il sottoscritto, ho ben pensato che forse valeva la pena rimuoverle, così ora mi ritrovo a spingere su dei bellissimi perni in titanio, che mettono a serio rischio di furto la mia splendida Maximum. Sto infatti pensando che il lucchetto d'ordinanza del parcheggio custodito sia uno scarso deterrente per gli avvistatori in quel di Padova, da sempre città storica nella produzione di bici italiane.
Dopo i comandi rotanti automatici, anche i pedali speciali ultraleggeri! Insomma gli Eggbeater 4Ti della Crank Brothers possono andare a nascondersi, dopo quest'ultima novità mondiale!
Per ordinazioni o test del kit, vi invito a telefonare dal lunedì al venerdì ore pasti.
Manca più di un mese alla gara palermitana, che vedrà al via anche il sottoscritto, ma gli organizzatori hanno già pubblicato un elenco iscritti aggiornato quotidianamente coi nominativi di tutti coloro che sono già in regola con l'iscrizione.
Sono stati perfino già assegnati i pettorali, solo che il dubbio ovviamente rimane, cioè che essi siano già definitivi. Correre col pettorale numero 29 può voler dire due cose, cioè l'onore di essere un Prestigioso a prendere parte - se guardate il 28 c'è un altro Prestigioso di lunga data - o in alternativa che il numero iscritti per questa gara è assolutamente basso, più che altro perché i locali, palermitani o siciliani che siano, attendono solitamente gli ultimi giorni per ratificare la loro partecipazione.
Poco male, comunque per il sottoscritto. Il volo è già stato acquistato da tempo, l'iscrizione è a posto. Adesso mancano solo due dettagli, dove dormire nella notte tra sabato e domenica 20 marzo e poi decidere se portarmi la bici appresso in aereo o se affidarla agli amici montebellunesi del team Presa XXII, che faranno arrivare in terra sicula un furgoncino con tutte le loro bici e anche quelle di chi vuole darle a loro.
La settimana scorsa non ho pedalato moltissimo, ricordo solo un'uscita lunedì 24 gennaio, la visita medicosportiva con la sessione sul cicloergometro e la successiva uscitella nella Pissarota col Bosca e Nik Squaranti, solo che il soleo destro, l'ultimo che mi sono leggermente rovinato a fine maggio del 2010, è tornato di nuovo a rompere le scatole.
Così non ci ho pensato due volte a fermarmi immediatamente: nell'ultima decina di giorni stop totale dell'attività ciclistica, adozione della calza elastocompressiva, opportuna scelta di scarpe sportive con tacco abbastanza alto e movimenti lenti nei piccoli trasferimenti a piedi in casa, in bottega e al lavoro.
Nel corso della settimana però l'ormone del ciclista andava in qualche modo placato, forte dell'esito della visita medicosportiva, e così me ne sono andato alcune volte alle Piscine Montebianco, puntando a mantenere quanto più alto possibile il fiato che ho già maturato nel corso degli ultimi due mesi di bici, usando molto la parte superiore del corpo, e cercando di usare il meno possibile invece la parte inferiore.
Mercoledì scorso 50 vaschette da 20 metri, venerdì invece 100 vaschette da 20 metri, tanto per cominciare a riprendere confidenza con l'acqua, guardandomi bene di entrare nelle corsie dove ci sono i fenomeni.
C'è da dire che però che a livello di tecnica natatoria, io sono prossimo a zero, però guardando un po' quello che fanno gli altri, ho cercato nella sessione odierna di migliorare leggermente alcuni movimenti, al fine di cercare una minore resistenza in acqua ed una maggiore velocità di avanzamento, a parità di carico cardiaco e respiratorio.
Stamattina, di buon'ora, quando quasi tutti i ciclisti erano partiti per i loro giri in bici su strada e offroad, son arrivato alle Piscine Montebianco verso le 9.30, dove mi son sparato circa due ore, in cui ho fatto 80 vasche da 25 metri.
Sul tardi c'era un po' di ressa, con momenti in cui si era anche in quattro a spartire la stessa corsia e non c'era tanto da fare i ganassa col mio livello d tecnica... Comunque fermandomi molto poco a recuperare alla fine di ogni corsia, riuscivo a stare sui ritmi dei più veloci, che andavano a velocità doppia della mia, ma pagavano abbastanza a recuperare in fondo ad ogni corsia.
Comunque anche oggi il soleo destro ha dato ottime senzazioni: è migliorato moltissimo e la sensazione di infiammazione o contrattura, in parecchi momenti della giornata pare completamente sparita. Solo verso sera un minimo di fastdio si sente, ma è un po' dovuta all'affaticamento e alle poche centinaia di metri pedalati qua e là, per andare alla macchina, per fare le scale, per andare in garage. Spero con un altro paio di giorni di chiudere definitivamente la questione fino a data da destinarsi...
Probabilmente mercoledì torno a fare il giro dell'isolato in bici - leggete 2-3 giri del percorso notturno di Novaglie - e, forte dei miei 352W, vedrò di non fare troppo il Ganassa.
Gli obiettivi a breve termine sono l'X-Bionic Challenge il 6 marzo e la Gran Fondo di San Martino delle Scale il 20 marzo a Monreale, che non mi voglio assolutamente perdere!
Per il sottoscritto un paio di settimane di lontananza dalla bici e quindi sia dalle strade che dai sentieri delle Prealpi lessine, fanno venire un bel nodo in gola a leggere le cronache che si trovano sul blog del Papataso e dell'Anonimo, circa le uscite che hanno fatto loro in questi giorni per i vaji ed i sentieri che ho percorso spesso con loro.
Non è di questo però che voglio parlare, ma voglio dare il giusto spazio al buon Orlando, che oggi ha ben pensato di sfruttare al meglio una delle più belle domeniche dell'inverno 2011.
In attesa di ulteriori dettagli in privato, l'Orlando ci manda questa foto che lo ritrae a dir poco raggiante su una delle vette dell'altopiano di Asiago, ossia alla campana del Monte Ortigara, che per dovere di cronaca va oltre i 2000 metri di altitudine, 2105 per l'esattezza, anche se l'Ortigara è superato da molte altre cime, con Cima Dodici, la più alta di tutte a quota 2341 metri.
Dopo essere stato con buona parte del Papataso Fans Club nella Valle di Mezzane nella giornata di ieri a bordo della sua Viner restaurata, oggi Paolo ha messo da parte le ruote fini o grasse, in favore, ancora una volta degli sci da fondo.
Siccome quest'anno ha ottenuto l'idoneità agonistica non solo per il Ciclismo, ma anche per lo Sci da fondo, lo vedremo già l'anno prossimo, come il compagno di squadra Boscaini, sugli sci stretti nella sua prima gara?
La risposta è probabilmente no, conoscendo Paolo, amante più che mai della montagna e della natura, prima ancora dell'agonismo e della sfida, ma mai dire mai...
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