Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Nel corso della notte appena passata, l'acqua venuta giù in Lessinia e sulle Prealpi veronesi, non fanno pensare a niente di buono per domani, giovedì 2 giugno, quando da Velo Veronese scatterà la quindicesima edizione della Lessinia Legend. Non me la son nemmeno sentita di scrivere nulla sul sito ufficiale, perché a Verona "tempo, cul e siori fa' quel che vol lori", ma soprattutto perché non voglio portare male ad una manifestazione, che merita ben altro.
Purtroppo le ultime edizioni non sono state proprio un granché dal punto di vista dell'organizzazione, ma anche del meteo. La mia memoria va indietro fino al 2007, perché prima, ciclisticamente parlando, non ero ancora nato. Ed infatti nelle ultime quattro edizioni il meteo ha sempre alternato un'edizione con tempo bello ad una con tempo brutto.
L'edizione 2007, corsasi il 1 aprile, valida sia per il Prestigio MTB che per i Nobili, vedeva ben oltre 2500 concorrenti prendere il via dalla Caserma di Montorio. Il cielo non era il massimo, però non era caduta pioggia in quella mattinata. La procedura di partenza prevedeva il blocco totale del gruppone e per riuscire a muoversi in direzione Novaglie più della metà dello schieramento impiegò quasi una decina di minuti. In più oltre metà gara buona parte dei concorrenti ai ristori non avevano più trovato nulla. Il percorso era però assolutamente interessante ed alla portata di tanti, per cui ne uscì una buona manifestazione.
L'edizione 2008, corsasi il 30 marzo, presentava un meteo eccezionale, cioè condizioni praticamente estive. Anche qui la procedura di partenza risultò fallimentare per tutti i tremila ed oltre iscritti - anche nel 2008 era valida per Prestigio e Nobili - vuoi per la coincidenza dell'arco di partenza/arrivo con l'entrata degli stabilimenti della Vagotex, vuoi per l'insufficiente quantità di personale a dare ai concorrenti disposizioni precise e puntuali. Il percorso in tanto lo ricordano come il più facile e scorrevole di tutte le edizioni, come medie per i vincitori oltre i 30 km/h.
L'edizione 2009, precisamente il 29 marzo, è ricordata da tanti come veramente tosta, per il fango e per il cielo che non risparmiò proprio nessuno. A parte qualche difficoltà con la consegna dei pacchi gara, la megacopertura lungo il rettifilo della partenza fu assolutamente apprezzato da tutti, visto che la pioggia aveva cominciato anche prima della partenza. Per il resto la gara presentava parecchi pezzi caratteristici delle prime edizioni della Legend, quindi col Piccolo Stelvio e Monte Santa Viola, cioè quasi un must. Solo l'ultimo chilometro di fango in mezzo ai campi era di troppo, a detta di tanti. Un'edizione da ricordare insomma.
L'edizione 2010, riprogrammata al 2 giugno come prima del 2007, è ricordata come la più dura di sempre. Partire e tornare da Verona aggirando il Tomba è qualcosa di veramente tosto, però il meteo ha voluto bene a tutti: questa edizione me la ricorderò per sempre. Peccato che tante, troppe cose non fossero funzionate per il verso giusto e non sto qui ad elencarle perché sui vari forum e riviste la gente ha scritto cronache e strascichi infiniti.
Domani arriva l'edizione 2011, quella della svolta, dove è cambiato tutto. E' cambiato il comitato organizzatore, è cambiata la gente che gira attorno alla gara, è arrivata la passione di tante persone ed amatori della mountain bike, ci sono tutte le istituzioni in prima linea, è cambiata la location da cui si parte e si arriva. Per quello che ho visto in queste settimane e in questi ultimi giorni, devo assolutamente dire che tutto è stato curato molto bene: non manca nulla, anzi mancano solo i tanti appassionati di MTB dal resto dell'Italia, che hanno deciso di ignorare questa leggenda della MTB, sia per non far parte di circuiti nazionali, ma forse anche per quanto successo nelle edizioni passate. In compenso i veronesi ci sono tutti, perché la Verona che pedala in MTB ama profondamente questa gara e riconosce in questa etichetta, Lessinia Legend, la quintessenza della mountain bike agonistica e paesaggistica. Questo è amore per uno sport che nasce sul territorio ed in mezzo alla natura.
A questo punto, a 24 ore dalla partenza, deve solo aprirsi il cielo e far sì che domani tutti riescano a divertirsi in Alta Lessinia; non vorrei che la prossima notte nei dintorni di San Giorgio si ripopolasse di conigli, che non se la sentono di affrontare ancora una volta la leggenda, la Lessinia Legend.
Siccome sono tante le domande poste da tanti atleti al comitato organizzatore negli ultimi giorni, ecco a tutti voi alcuni dettagli relativi alla procedura di partenza della Lessinia Legend 2011.
Le griglie sono così suddivise:
- pettorali 1-50: Atleti Open
- pettorali 51-400: Prima Griglia
- pettorali 401-650: Seconda griglia
- pettorali 651-sup: Terza griglia
Alle concorrenti donne sono stati assegnati numeri a partire dal 1400: possono collocarsi nella griglia che preferiscono.
La partenza sarà unica per tutti i concorrenti e sarà data alle ore 10.00. La parte iniziale del percorso, all'incirca 3-4 km, è su strada asfaltata molto larga in salita, per cui tutti avranno modo di posizionarsi senza problemi rispetto agli altri concorrenti, in base alle proprie capacità agonistiche.
Un'importante avvertenza per tutti gli atleti: i chip sono attaccati dietro i numeri e sono a perdere, quindi non serve lasciare alcuna cauzione al ritiro del pacco gara, nè devono essere restituiti a fine gara. Non devono però essere tagliati nè piegati, altrimenti non funzionano e comunque può scattare la squalifica.
Nonostante in questi giorni, ciclisticamente parlando, sia concentratissimo sulla Lessinia Legend, sia per il fatto che mi occupo in prima persona del sito internet della gara, che del fatto che la correrò con le mie gambe, dopo l'epica edizione dell'anno scorso con 3300 metri di dislivello e 124 km, non disdegno di dare un'occhiatina anche al prossimo evento che mi aspetta nel mio cammino "prestigioso" 2011.
Domenica 12 giugno all'Atestina Superbike sarà la mia prima volta da agonista nella provincia di Padova, visto che a Padova ho già macinato migliaia e migliaia di chilometri con la citybike dalla stazione fino all'ufficio in centro presso un mio cliente storico e prima ancora quando ero studente universitario.
Per la preparazione alla gara ho però un Cicerone d'eccezione, cioè il geologo della Concrete, il mio "collega" Daniele Brusadissese Brusarosco, in forza all'Adventure & Bike, che in queste settimane mi sta preparando psicologicamente al Muro del Pianto, ma non solo...
Ho notato sul forum di MTB-forum, precisamente in questo thread, che crazy75, al secolo Graziano Bettiol, deus ex machina di Presa 22, ha posto in evidenza che gli organizzatori premieranno l'atleta più pesante, predisponendo una bilancia poco dopo il traguardo, dove verranno pesati tutti coloro in odore di prosciutto. Insomma sarà proprio la volta che l'apparenza sarà sostanza e verrà pure premiata...
Complimenti pertanto agli organizzatori dell'Atestina Superbike, che si sono inventati una maniera per valorizzare anche chi fa molta più fatica dei motorini superleggeri che dominano la parte alta della classifica!
E' stata una bellissima sorpresa vedere la mia Cicci ed i miei bambini a 500 metri dal traguardo della Divinus Bike 2011. Ero già soddisfatto di com'era andata la mia gara e mancavano pochi metri per mettere in saccoccia altre due stelle del cammino prestigioso 2011. Solo che vedere la mia famiglia al completo - compreso Tommasino in pancia - non ha prezzo, per tutto il resto c'è Mastercard.
Qui nella Valpantena impoverita di un asso nella manica come il Conte
ammaliato dalle sirene della Russia Orientale, quel che rimane del Trio
Piocio si organizza proponendo uno dei più classici giri stradali in quota,
cioè l'ascesa a quota mille ed i vallonati tra Barozze e Bosco Chiesanuova,
cioè la spianatura della Lessinia Centrale, il medio della Cunego, el giro
estivo Turnover o quel che volì voialtri.
Il Marcante parte da Quinto City alle 17.50 ed in meno di 10 minuti
raggiunge il Turnover, facilitato dal fatto che qualcuno si deve essere
dimenticato di commutare l'interruttore del ventolone che spira aria verso
sud: la bava de aria la tira ancora verso nord. In Turnover lo zio Paolo è
dentro in negozio che cicola e ciacola, alché all'arrivo del Davide
Girlanda, il cugino "forte" del Paolo, prendiamo la via verso Stallavena.
Il Marcante fa l'andatura da via Carrara fino a Bellori sempre a velocità
che oscillano tra i 25 ed i 32 km/h, mentre i cugini seguono con altre
cicole e ciacole. Quando comincia la vera salita, Paolo e Davide si fanno
vedere e l'ascesa fino al Ponte della Marciora continua con cicole e ciacole
a tre. E' però il pezzo duro a fianco di Ponte di Veja che vede il Marcante
un attimo tribolare, complice un peso indesiderato a bordo, mentre i cugini
si lanciano in una tirata a tutta sul pezzo al 12%.
Il Paolo confessa che un'ascesa a quel ritmo lo avrebbe portato presto a
cioccare come un petardo, ma il buon Davide, nonostante avesse già
inanellato cinque giri della Cerro-Arzarè-Lughezzano-Corrubbio (il Paolo
sarà più preciso al riguardo con un collegamento nel TG di seconda serata),
imperterrito si gira e viene a prenderci una o due volte.
Si continua di buona lena fino al tornante per Ceredo e poi su ancora verso
Barozze di buonissima lena, col Marcante che cerca di tenere la ruota
dell'atleta Campagnari. 21, 22, 25 km/h per un attimo vede anche un 27 km/h,
però resiste, alché manca poco a Barozze, alla fine ultima tirata a denti
stretti e ne esce un 57'12", cioè circa 2'30" in meno di lunedì, però il
tempo non è omologabile, vuoi per il vento a favore in vallata e per la
trenata offerta dalla premiata ditta Campagnari-Girlanda.
Davide ci lascia proprio ai Ronconi, mentre il Duo Piocio sale a Passo
Provalo, dove ci si mette lo smanicato con un tempo di 40' scarsi per la
cronoscalata Berner. E tira e mola e de qua e de là, semo ad Erbezzo. Rapida
consultazione degli orologi ed il Paolo stima un rientro a Grezzana per le
20.15 proseguendo verso Bosco. E Bosco sia. L'Orlando dà un'altra pacca nel
salire alla Croce, mentre l'acido lattico inchioda ormai il Marcante quasi
in cima, ma tiene duro e quando la spiana, el mena sempre de gusto.
Piccola delusione a Bosco, ma c'era da aspettarsela, quando arriviamo alla
Pasticceria Valbusa, che troviamo chiusa. Un laconico foglietto recita
"Krapfen caldi il sabato e la domenica alle ore 16.00". Se semo fati un
gropo al fasoleto. Poco male: ripieghiamo al baretto del Piace in zona Bosco
Bassa dove si va di caffettino veloce. La discesa a fondo valle è fatta a
velocità supersonica per la via più veloce e più breve. Il Marcante mena
volentieri il 50/11 per una manciata di secondi a 123 ped/min e 70,7 km/h
per gli amanti dei numeri. Anche l'Orlando non demorde col suo 50/12 e
rilancia spesso l'azione ove è possibile, fatto sta che a Rosaro il duo
prosegue sullo stradone con nuove punte di velocità ai 73 km/h poco prima
della staccata del Briago, con curva in piega quasi in stile MotoGP.
Al curvone Carrera anche un incontro ravvicinato del Marcante coi caramba
che gli danno la precedenza in stile ortodosso. L'Orlando conclude la
propria azione alla Carrara, mentre il Marcante chiude a Quinto alle 20.25
alla media dei 26,1 km/h. Ottima menata durata due buone ore e mezza, con
intermezzo a base di caffettino, azioni e rilanci divertenti, solo che
adesso bisogna tegner le gambe bele alte in vista di domenica.
Mancano circa 40 giorni al Montello Mondiale e Pedali di Marca è già a pieno ritmo. I pacchi gara sono praticamente già pronti!
Dalle foto su Facebook c'è già modo di vedere che il pacchetto tecnico di ogni concorrente è già sostanzialmente pronto: i buoni pasta party, i pettorali, le fascette per i numeri e via dicendo. Quest'anno Pedali di Marca è mondiale in tutti i sensi!
E' senza dubbio quella più suggestiva perché esprime tutta la cattiveria con cui ho affrontato gli ultimi chilometri di gara del "Carpegna Mi Basta" 2011 e soprattutto la discesa finale.
Dopo aver staccato il pluridecorato Achille - al secolo Paride Antolini - mi son preso il lusso di superare un po' di concorrenti nella discesa che portava dentro l'abitato di Carpegna.
Peccato che l'entrata in paese su asfalto ai 55 km/h fosse interrotta da una salita per alzarsi nuovamente sopra il paese e poter così pedalare l'ultimo single track poco sopra le case, dove un piccolo dossetto consentiva di staccare le ruote da terra di una buona trentina di centimetri. Fotoflashback ritrae questo momento e me lo fa pagare 5 Euro...
Stamattina doveva essere una sveglia molto mattiniera per andare a provare il marathon completo della Lessinia Legend 2011, invece, dopo una rapida consultazione via SMS, io, il Radu e Simone abbandonavamo l'idea di salire su a Velo Veronese, in favore di un test in zona collinare sui percorsi della Divinus Bike.
Pertanto mi sono aggregato al Conte Savoia, il cui appuntamento era per le ore 8.00 alla rotonda di Montorio, dove si facevano trovare anche Federico Recla e l'Anonimo Turnover. Partiti lievemente in ritardo, puntiamo a tutta in direzione Soave, dove ci scappa la pausa caffé. Poi rapido trasferimento nella piazza a Monteforte d'Alpone, dove troviamo gli amici villafranchesi dei Fortiataola.
Il test della Divinus Bike viene interrotto dopo una decina di chilometri per "impraticabilità", in direzione Mirabello e Bastia. Fango ovunque: sono bastati 300 metri di una carrareccia per mettere completamente KO le nostre bici, ruote da 26 o da 29 che fossero...
Dopo aver rimosso quanto più fango possibile, siamo tornati sui nostri passi e deviando solo in prossimità delle ultime discese, siamo scesi sui cementoni tipici della Divinus Bike, battendo in ritirata nella via centrale di Monteforte d'Alpone, per un prosecchino, qualche patatina e qualche fetta di mortadella.
Infine sosta tecnica in via Pontesello per ulteriore refueling di Moretti e Cocacola.
Nella foto qui sotto mi vedete in sella al mezzo del Giangian, un attrezzo abbastanza simile a quello che ho nella mia mente...
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