Di Marco Tenuti (del 28/11/2012 @ 14:42:04, in MTB, linkato 942 volte)
Lodevole iniziativa quella del Comitato dei Cittadini di Sezano e dell'Associazione Italia Nostra che vuole tutelare e promuovere la ricchezza del Piccolo Stelvio, affinché venga preservato così com'è.
Stamattina c'era una conferenza stampa che mi sono perso, ma che merita tutto l'appoggio anche del comitato dei biker, che pedalano quotidianamente una delle più belle salite sterrate della provincia di Verona, ma non solo, affinché rimanga inalterata e rimanga ad appannaggio solo di camminatori, delle biciclette ed ovviamente degli agricoltori che lavorano gli olivi disseminati lungo la salita. Tutti gli altri mezzi motorizzati a distanza!
In questo video, il primo prototipo di fotografia digitale, ossia una fotocamera, che aveva un CCD in grado di acquisire un'immagine a 0,01 Mpixel a 1 bit!
Inoltre impiegava circa 23 secondi a depositare il tutto, cioè la bitmap, su un'audiocassetta, una versione molto primitiva di memoria SD...
Ne ha fatti di passi da gigante in circa 36 anni la fotografia digitale: tanto per ricordare dove siamo arrivati:
ormai si può acquisire ogni componente di colore a 16 bit/pixel, cioè ci si può spingere a 64 bit per pixel (64 volte la capacità del primo prototipo)
si acquisisce senza problemi anche a 50 Mpixel (cioè 5000 volte il prototipo iniziale)
si riesce a trasferire su SD anche a velocità sui 100 MB/s, cioè all'incirca 800 Mbit/s, contro i 434 bit/s del prototipo primordiale (cioè 230000 volte più velocemente)
Tutto nuovo il front-end web based dei Network Attached Storage (NAS) di casa QNAP. Stasera ho aggiornato il firmware del mio dispositivo e mi sono ritrovato uno stile grafico completamente rifondato, quantomeno per le schermate introduttive.
In realtà le pagine di amministrazione sono le medesime, mentre quelle di Download Station hanno tutte un layout grafico rinnovato.
Adesso mi avvicino un po' meglio alla ricerca delle novità, sperando di trovarci Airprint funzionante per tutte le stampanti collegate alle porte USB...
Di Marco Tenuti (del 23/11/2012 @ 09:11:47, in MTB, linkato 1738 volte)
Eccolo, appena estratto dalla busta, l'attestato di Compagnia Editoriale, col brevetto conquistato anche nel 2012, grazie alle 25 stelle accumulate portando a termine sette delle gare a cui ho preso parte nel corso della stagione.
A differenza delle stagioni precedenti, nel 2012 ho compresso la mia partecipazione a poche gare, prendendo parte quasi esclusivamente a gare marathon e portando a casa il titolo in "sole" 7 gare:
2010: 22 stelle (min.21), 10 gare, 30h 0' 46"
2011: 26 stelle (min.21), 10 gare, 33h 5' 19"
2012: 25 stelle (min.24), 7 gare, 29h 28' 46"
In realtà tutto questo confronto andrebbe fatto tenendo conto del "minimo indispensabile", cioè scartando quelle che io chiamo "gare premio", ossia le gare fatte in più, una volta che era già stato conquistato il brevetto stagionale:
2010: 21 stelle (min.21), 9 gare, 27h 52' 36"
2011: 22 stelle (min.21), 9 gare, 27h 52' 40"
2012: 25 stelle (min.24), 7 gare, 29h 28' 46"
Così facendo viene fuori che le fatiche delle prime due stagioni si possono confrontare meglio con quelle appena concluse, anche se c'è una considerazione non banale da fare, ossia che il Prestigio MTB 2012 si portava a casa con 24 stelle e non con 21 come nelle mie prime due partecipazioni (2010 e 2011). Non cominciamo ora a dividere lo sforzo per le stelle, altrimenti qualcuno potrebbe cominciare a reclamare "più bici, meno pare", ma tant'è: siamo a fine novembre ed il calendario del Prestigio MTB 2013 è prossimo ad uscire...
Rimane comunque il fatto che le gare più lunghe, le marathon, "pagano di più", sia in termini di "remuneratività" (per il conseguimento del brevetto) che di soddisfazione personale. Insomma vale più che mai il proverbio "meglio un giorno da leoni, che cento da pecore", o ancora il concetto "meglio il Prestigio di aver portato a termine grandi fatiche, che tante piccole comparse".
Se ravanate nel mio blog, trovate l'articolo di quando ho ricevuto il primo dei miei scudetti, il 2010.
Di Marco Tenuti (del 19/11/2012 @ 07:45:01, in MTB, linkato 915 volte)
Ieri ci siamo cimentati sulle colline del versante occidentale della Valpantena alla ricerca di qualcosa di nuovo per il percorso della Granfondo del Pandoro, in programma per domenica 23 novembre 2012.
Qualche tratto del giro di ieri è stato sicuramente proibitivo per i più, ma il divertimento assicurato. Stiamo comunque lavorando per un bel giro!
Domani l'appuntamento è sull'olivo a raccogliere olive, a disposizione del boss Marcante. La raccolta 2012 non è così abbondante come quella dell'anno scorso, ma è assolutamente soddisfacente. Si punta sempre a confermare una produzione di olive, tale da garantire l'autosostentamento della famiglia allargata quando è il momento del condimento, insalate, lattuga, sottaceti, pearà e qualsiasi altra cosa vi venga in mente nell'universo della gastronomia mediterranea che si possa fare con l'olio d'oliva extravergine.
Il raccolto ad Alcenago è molto ritardato rispetto al resto degli uliveti della Bassa Valpantena, considerata l'altitudine tra i 300 ed i 450 metri, a cui si trovano la quasi totalità delle piantagioni della frazione nel comune di Grezzana.
Sarà il caso di prendere in mano la mountain bike per raggiungere la Quarta, ossia la macchia di campo di mio zio Danilo, che abita a Rupiano. Ne approfitterò eventualmente durante la pausa di mezzogiorno per concedermi un veloce XC di Alcenago, attraversando la parte bassa che collega Rupiano alla contrada Chiesa per il passaggio di Bosemai e la palestra di motor trial, poco sotto il capitello di San Giuseppe. Non saranno molti i chilometri, ma una decina dovrebbero saltare fuori.
Se insomma volete venire a trovarmi ed a trovarci, sapete dove sono: su e giù per gli olivi a togliere qua e là i grani, a stendere e riunire i lembi delle reti, un'arte plurisecolare per la quale la tecnologia non può fare molto.
Di Marco Tenuti (del 16/11/2012 @ 15:35:26, in MTB, linkato 1116 volte)
Sta diventando ormai appuntamento fisso quello del giovedì sera, il giro in mountain bike. In realtà è spesso un giro che si potrebbe fare benissimo anche con la bici da strada, perché scegliamo volutamente di non fare molto sterrato, ma è sostanzialmente una condizione imprescindibile in situazioni di scarsa luminosità. Diversamente tutta la nostra zona collinare e prealpina è ricca di asfalti un po' trasandati e così le nostre mountain bike gonfiate dure ed i nostri assetti abbastanza rigidi ci concedono dei momenti di assoluto divertimento soprattutto in discesa.
Affrontare sentieri nei boschi o single track impegnativi con presenza di rocce sotto un manto di foglie è una cosa che richiede un'ottima visibilità, pertanto nella notte è preferibile qualcosa di più easy e cioè asfalti non trafficati da macchine e qualche sterrato leggero che non guasta mai.
Ieri sera eravamo noi "ingenieri" - Marcante e l'Orlando - e per la seconda volta consecutiva il Rancan. Tutti equipaggiati di 29 pollici, la novità della serata è rappresentata dallo zio Paolo, che si presenta con una delle demo bike disponibili in questi giorni in Turnover, ossia uno dei fulmini a ciel sereno del panorama dell'offroad, ossia la Pinarello Dogma XC. Ricevuta di corsa alla chiusura del negozio, Paolo l'avrà in comodato per tutte le notturne che vorrà nel corso della settimana, per cui aspettatevi di incrociarla spesso nella settimana in corso...
Per Paolo la bici non è propriamente tarata giusta - la taglia L sarebbe probabilmente meglio per la sua gamba lunga, invece della taglia M configurata per il Bosca - ma alzando più o meno il reggisella si riesce a pedalare con qualsiasi cosa.
Il test della serata parte subito col Paolo che si mette davanti a tirare come un forsennato controvento, mentre a ruota facciamo fatica sia io che Stefano, tanto che sembriamo i compagni di fuga di Fabien Cancellara alla famosa Roubaix del 2010... La temperatura alla partenza è di 5°C, ma l'aria spira gelida e ci aspettiamo presto la brina ai lati della strada.
A Bellori Stefano chiede uno stop tecnico per sistemare un problemino, così io e Paolo approfittiamo per scambiarci i mezzi e così anch'io pedalo per quasi un paio di chilometri sulla Dogma XC, anche se praticamente in punta di piedi e punta di sella...
L'ascesa è scandita da un ritmo abbastanza allegro, col battito di Paolo tra 140 e 150 bpm, il mio tra 155 e 165, mentre Stefano gira alto stabile tra 170 e 180, alla faccia dell'età che porta. E' tutta una ciacola nella notte, col Stefano che la fa da padrone sulle sue avventure ciclistiche di tanti anni fa, quando era a spartirsi le volate con i big provinciali dell'epoca.
A Valbusa timeout di meno di cinque minuti per scattare una foto nella notte e testare le capacità fotografiche del mio nuovo gadget tecnologico. Via di nuovo verso il centro di Bosco Chiesanuova dove arriviamo a mezzanotte in punto, come Cenerentola, solo che la temperatura è di 0°C ed è il caso che noi ci catapultiamo dentro l'unico baretto aperto per concederci una pausa con un caffettino e prendere parte alla movida della capitale lessina.
Paolo insiste per farsi una foto davanti alla Pasticceria Valbusa, solo che non la dise gnente senza una brioche o una buona pastina, per cui rilancio la posta e lo invito ad andare una sera in quota, confidando sul fatto che la nostra pasticceria preferita sia aperta, magari al venerdì o al sabato.
La vestizione è standard per la discesa: dopo essere saliti col completo invernale standard, tutti indossiamo il giubbetto antivento che è un toccasana per evitare che si infili qualsiasi bava di aria, tanto che dopo le prime menate in direzione Casa Gesù di Nazareth sono sufficienti per tornare in temperatura e scendere per gli sterrati che portando a contrada Girlanda.
Tutta la discesa fino a Stallavena è un continuo menare folle del Paolo in prima posizione, intento a sfruttare per quanto possibile le doti telaistiche del Dogma XC su asfalto, solo che io comincio ad accusare la stanchezza e mi ritrovo praticamente ubriaco sugli ultimi tornanti che dividono Bellori da Lughezzano.
Anche per questo giovedì il giro si è rivelato adeguato per la nostra buona preparazione fondistica e assolutamente opportuno per gli impegni familiari e lavorativi, tanto che uscire alle 22.30 rappresenta sempre più che mai una scelta di buon gusto, perché concilia le esigenze di tutti e perché si riesce a godere di due, se non ormai tre ore di bicicletta in spensieratezza, visto che non c'è una macchina che salga nella nostra direzione o che ce la ritroviamo in senso opposto.
Invito pertanto chiunque a riconsiderare l'idea che uscire di notte in bici sia una pazzia: partendo dal presupposto che tutti hanno i propri impegni e la propria programmazione, preferisco di gran lunga rischiare il freddo della notte in Lessinia, che i rulli o la spining bike di una palestra.
Di Marco Tenuti (del 14/11/2012 @ 11:55:54, in iPhone, linkato 17191 volte)
Supponiamo questo scenario:
avete a disposizione un iPhone vecchio completamente da inizializzare, cioè un iPhone 3G su cui potete installare solo iOS 4.2.1, cioè l'ultimo disponibile dalla Apple per questo device.
L'inizializzazione è praticamente obbligatoria se cambia il proprietario del telefono: il precedente vuole che sia fatta piazza pulita della propria rubrica, dei propri SMS, delle configurazioni di tutte le sue applicazioni e via dicendo.
Una volta che avete reinizializzato il telefono, vi ritrovate le sole app preinstallate da Apple, cioè si e no la prima paginetta di icone.
A questo punto viene naturale andare nell'App Store del telefono, o anche nello Store disponibile da iTunes sul vostro PC o Mac, e cominciare a scaricare tutte le app che vorreste avere per il vostro iPhone e che tutti usano.
Scoprirete che (alla data del 14 novembre 2012):
Whatsapp v2.8.4, lo potete installare, visto che richiede iOS 3.1 o superiore
non potete installare Facebook v5.1 (richiede iOS 4.3)
non potete installare Twitter v5.0.4 (richiede iOS 5)
non potete installare Skype v4.1.2 (richiede iOS 4.3)
non potete installare Instagram v3.1.2 (richiede iOS 4.3)
Cosa fare?
Recuperare da un backup vecchio - se ce lo avete -o da un backup di un vostro amico di fiducia o cercare sulla rete l'installazione della vecchia versione dell'applicazione che volete.
Così facendo scoprirete che si può ancora installare:
Facebook 4110.0.ipa
Skype 3.0.1.ipa
Twitter 4.3.2.ipa
Dove trovarli questi file nei vecchi backup? Basta andare dentro la cartella (nel caso abbiate un Mac):
A quel punto fate doppio clic e dovrebbe partire iTunes. Esso vi chiederà se volete sostituire l'installazione che lui ha già da qualche parte con quella che voi avete cliccato. Dite di si.
A questo punto siete pronti per rifare la sincronizzazione da iTunes verso il vostro telefono e vi ritroverete anche le applicazioni "vecchie" di Facebook, di Skype, di Twitter.
Ovviamente il discorso si può applicare anche per altre applicazioni, le cui versioni più nuove non si possono più installare su iPhone 3G.
Di Marco Tenuti (del 11/11/2012 @ 18:54:32, in iPhone, linkato 998 volte)
Mi capita un paio di volte all'anno di imbattermi nei video di iJasmine, un'American pretty girl che ha pensato di fare un connubbio tra il suo continuo ammiccare, i suoi biondi capelli stirati e i prodotti della mela.
Grazie a tutto questo la quantità di visite che riesce a generare è più che sufficiente per garantirle un sacco di soldi e continuare così ad ammiccare e a spiaccicare nei suoi video tutti i suoi acquisti Apple. Non solo, non ho sbirciato abbastanza nel suo inventario di gadget e beni di lusso o presunti tali, ma sono pronto a scommettere che si è messa da parte anche un bel Grand Cherokee per andare in giro, quando non è davanti alla telecamera 1080p a registrare cazzate e smorfie.
Se vuoi pertanto contribuire a questi delirii e depravazioni del sistema "point-and-click", guarda anche tu iJasmine scartare il suo iPhone 5 e a garantirle abbastanza soldi per il suo prossimo iPhone (6), nonché il suo shining lipstick di colore rosa.
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