Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Dopo aver narrato delle vicissitudini del fior fiore del ciclismo amatoriale italiano e non, cioè del Pappataso e dell'intero suo Fans Club, oggi è anche giornata per ricordare chi si sbatte a livello professionistico sulle strade di tutta l'Europa nelle gare a tappe o singole più impegnative: mi riferisco agli amici professionisti del Miglio.
Dopo le innumerevoli pagine dei quotidiani locali, ma anche nazionali, sul nostro conterraneo Pietro Caucchioli di Villa Bartolomea, oggi ricordiamo il terzo posto assoluto al Giro di Svizzera del ceco Roman Kreuiger, in forza alla Liquigas e il primo posto assoluto al Giro di Slovenia per Jacob Fuglsang in forza alla Saxo Bank.
Onore insomma a tutti gli amici del Miglio, visto che anche loro sono a tutti gli effetti veronesi d'adozione, visto che, nonostante la nazionalità, abitano e si allenano sulle colline benacensi spesso in compagnia del Massimiliano. Tutti probabilmente convergeranno al Tour de France, ma se qualcuno di loro volesse gioire del nostro approccio non professionistico, abbiamo sempre il piacere di accettarli nel nostro gruppo a pedalare qua e là per la provincia in MTB o in bici da strada, ovviamente ai "nostri" ritmi. Aumenterà ancora di più il loro valore da extraterrestri, nel riconoscere che il ciclismo è anzitutto fatica e sudore per tutti, sia per loro che fanno decine e decine di migliaia di chilometri all'anno, che per noi che lo facciamo solo per divertimento e svago.
Doverosa menzione per il debutto in società della Flora, quella che per noi tutti è virtualmente convolata a nozze col mio "compagno di merende", al secolo il figlio di Aldo, codice fiscale ZMRMRC76...
Mentre salivamo verso il bivio quasi in cima a Monte Calvarina, la scottante rivelazione fatta dallo stesso Radu, il quale proferiva, quindi per sua stessa ammissione, le intercettazioni ambientali captate in via XXIV Maggio, tra lui e la madre: "Se la Flora è a tutti gli effetti la mia nuova moglie, l'amante di sempre, l'innominata MTB, non si scorda mai ed il mio cuore batte sempre forte per lei".
Non si sa pertanto ancora quale sia il nome all'anagrafe dell'amante del Radu con cui esce da ormai due anni, ma tutti la conoscono e decisamente in pochi l'hanno cavalcata per colpa delle forme enormi. Decisamente irriconoscibile da più di un mese, cioè da quando indossa una Rock Shox Dart 3 sull'anteriore, si vocifera che già nella giornata di oggi ritornerà ai fasti splendori con una nuova messa in piega, ancora in dubbio tra la Reba Team o una più modaiola Sid Race 2009.
Intanto tutte le pagine dei giornali, dei rotocalchi sportivi e delle testate sportive sul web - a parte quelli chiaramente censurati o controllati severamente dai loro editori che non accettano conduzioni del giornale diverse da quelle del regime - impazzano per la Flora, la nuova primadonna in auge alla Pieve di Colognola.
Con grande gioia per Danilo Tagliaro e famiglia, sotto i potenti riflettori ecco a voi sulla destra nientepopòdimeno che la Flora Tagliaro, che ieri ha debuttato su ben tre salite e cioè nell'ordine Cazzano-Monti, Monte Calvarina e San Giovanni Ilarione-Finetti.
Al termine del suo giorno, poche parole dal suo cavaliere: "Quando sono tornato, ho dato fondo alle vettovaglie, pasta al ragù, una mela che toglie il medico di torno ed un Magnum Algida per soddisfare le voglie (ndr, post coitum).
Purtroppo io non sarò presente in occasione della sagra di Alcenago, ma per domenica 12 luglio 2009 debutta la MTB in versione non agonistica, ma escursionistica.
Organizzatori della cosa gli amici di Aspetimebike, cioè in primis il Massy e il Fix.
Non ho ancora parole per la festa organizzata a sorpresa da Elisa e tutti i miei amici!
Sono rimasto letteralmente senza parole, quando ho visto tutte questi cari amici riuniti per festeggiare il mio compleanno.
Solo ora sto realizzando piano piano la fitta trama di collegamenti e contatti messi in piedi da Elisa per riuscire a convincere tutti a venire alla festa del mio compleanno al New Bridge a Vago di Lavagno.
Ringrazio gli "alcenaghesi" per la loro massiccia presenza, a partire dal dr.Pich, il Righe, la Bissa e la Marabissa, Smonta e la sua donna, il Giò e la Fedi, ma anche il Mamo e consorte.
Il grosso del gruppo invece rappresentato dal Pappataso Fans Club praticamente al completo, con la sola defezione del Maga, assente giustificato da Porto Garibaldi alle prese con le vele della barca, e con l'eccezionale aggiunta dell'Asse Padano della bici, cioè il Bazzo from Castiun e il Fabione in libera uscita da Guastalla City.
Menzione inoltre per i miei parenti più stretti, cioè my sorata e il suo Francesco ed ovviamente il cognatino Matteo, che, appena scoccata la mezzanotte, ha compiuto anche lui il suo compleanno, sette primavere in meno però per lui.
Arrivano voci dai Colli Euganei che la mania della notturna MTB in compagnia è sempre più dilagante. Il gruppo Adventure & Bike, di cui fa parte il mio collega Daniele, quello venuto con noi nell'escursione del Vaio dell'Anguilla, ha per quest'estate 2009 appuntamento fisso al giovedì sera e sembra che il "terzo tempo" sia più che mai onorato come si deve con le gambe sotto la tavola.
Sembra che sia le dosi che la qualità delle pietanze non temano rivali: spaghetti alla carbonara in dose multipla. No digo altro.
Se la foto ricevuta è praticamente un lancio di sfida, allora preparatevi al Pasta Night Party che il Pappataso Fans Club organizzerà prossimamente. Stay tuned.
L'aspettativa per la notturna di stasera, la prima per il sottoscritto del 2009, era a mille ed a momenti i contrattempi dell'ultim'ora fanno saltare la mia partecipazione, con un paio di commesse dal meccanico, che non capisce fino in fondo che sto scalpitando e nitrendo come Ribot.
Fatto sta che riesco a liberarmi solo alle 19.45, dopo aver fatto lasciato in consegna la mia macchina dal mecca e aver fatto cambiare un paio di pneumatici alla 307 di Elisa. Per questo mi scuso ancora una volta col Pappataso - ti devo 30 centesimi, vero? - e con tutti gli altri, per non aver più comunicato notizie, ma il cellulare era a casa sotto carica. Mi cambio rapidamente e poi subito su per la salita dei Cavalli per riprendere il gruppo già partito da Rigaste San Zeno da una ventina di minuti.
Così ti trovo a Marzana il Massy di Aspetimebike, mentre il Fix è già su col resto del gruppo in cima ai Cavalli. Da lì in poi per me solo emozioni nel scendere a Basalovo e poi giù a Stallavena. Erano mesi e mesi che non rifacevo una discesa con la D maiuscola, lasciando correre come si deve le ruote.
Poi la Lugo-Praole è stata l'apoteosi, cioè una salitona fatta a tutta dove si definiscono o ridefiniscono le gerarchie del gruppo. Il Maga parte subito in fuga e dopo il grosso del gruppo che lo va subito a riprendere.
Il clou della serata chiaramente il giropizza, dove ho alla mia sinistra il Mario Claps, che divora pizza e tiene testa al resto del gruppo a colpi di spicchi, manco la Gran Fondo fosse cominciata solo in pizzeria.
Plauso al Pappataso che su tutte le discese si contiene ampiamente, onde evitare ogni sorta di possibile microtrauma alla clavicola, un po' sottotono però nelle battute a tavola, complice probabilmente una scarsa carburazione, essendosi fermato solo a 2 birre medie ed una piccola.
Mi è dispiaciuto che non ci fosse il mio compagno di merende, al secolo il Radu, che sarebbe stato un valido compagno di chiacchere sulle salite. Invece stasera nella sparata della Lugo-Praole ho dovuto stringere un po' i denti ed è così che ho provato ad inseguire il trenino Pezzo 1-Pezzo 2-Fix, ma il Maga è stata infine la mia lepre di giornata, che devo dire, ha una gran gamba rispetto allo scorso anno.
Adesso passo e chiudo e vado a nanna, perché le gambe son contente per la sgaloppata, ma chiedono il meritato riposo.
E' una novità di oggi la mia iscrizione alla Vecia Ferovia. Quest'anno però a dar man forte ci sarà anche il "compagno di merende", che ha deciso di aggregarsi nell'impresa.
Iscritto da mesi e mesi - ma che dico? - si è iscritto ancora nell'ottobre 2007 per l'edizione 2009 - c'è il Max Maga Padella, che sarà il nostro obiettivo inavvicinabile.
Date comunque subito un'occhiata all'elenco iscritti e in particolar modo ai veronesi:
http://www.laveciaferovia.it/lista_ricerca.asp?db=&tb==provincia&op=&crt=VR
La Vecia Ferovia rappresenta una gara non molto impegnativa, ma presenta un insolito mix di emozioni, perché richiede l'abilità iniziale nel non perdere la ruota dei primi nelle prime battute di gara, quando ci si sposta ai 40 all'ora a margine dell'Adige, poi richiede di spingere a tutta in salita, manco si trattasse di chi fa prima ad arrivare a Bosco e dopo arriva quel po' di tecnico che tutti desiderano, quando ci si butta giù verso Molina di Fiemme.
La sorpresa finale è senza dubbio l'attraversamento in paese, dove tutti gli angoli delle case sono ricoperti coi materassi a protezione per i ciclisti e il rampone finale al 15%, che introduce direttamente nella pineta d'arrivo!
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