Di Marco Tenuti (del 04/12/2012 @ 23:59:01, in salute, linkato 11043 volte)
Che le pubblicità siano più o meno ingannevoli non è una novità di questi giorni: da quando è mondo, si sa che sono arricchite di balle più o meno gigantesche, anche se le agenzie di pubblicità ed artistiche che si occupano della loro concezione e produzione le chiamano e le definiscono tecnicamente "iperboli", "ossimori", "metafore" o tante altre modalità retoriche.
Inutile girarci intorno: sia che il pubblico o il destinatario sia consapevole e partecipe della circonvenzione pubblicitario o che sia ignaro, rimane una verità di fondo, cioè che l'argomento della pubblicità non è solo un inganno, ma un fatto praticamente impossibile.
Ieri mi è capitato di vedere la pubblicità proposta nella colonna di destra di Facebook ad un soggetto profilato nel cluster femminile generalista e ci sono ben due pubblicità relative a diete alimentari.
Evidentemente l'argomento è di grande interesse commerciale per tale cluster, ma quello che è sorprendente, è la promessa di entrambe le pubblicità: "Perdi peso in un mese", ma non si sta promettendo di perdere 1-2 kg, che è già un importante traguardo, per un'attento e corretto approccio, ma qualcosa di inverosimile, ossia 13 kg o 16 kg!
Ora non so se conoscete qualche valore energetico di metabolismo basale - nel mio caso ci attestiamo sulle 1791 kcal - cioè, detto molto grossolanamente, la quantità di calorie che bisognerebbe assumere ogni giorno per non intaccare troppo i tessuti muscolari e gli organi principali, ma per poter calare tutto quel peso, 16 kg nel caso estremo e supponendo 31 giorni in un mese, vorrebbe dire 516 grammi di calo al giorno, cioè circa 4000 kcal bruciate al giorno, cioè dovreste farvi una granfondo di almeno 4 ore al giorno, o per i podisti ed i runner, almeno una maratona al giorno, scusate se è poco...
Magari, se andate a leggere, scoprirete che non dovete neppure far fatica e chissà quali sacrifici per ottenere simili risultati, insomma vi stanno vendendo la "luna nel pozzo"...
Diffidate insomma da queste promesse di diete "mari e monti". Ricordate che per dimagrire e perdere peso non ci sono mai formule magiche, beveroni miracolosi o pastiglie trasformatrici, ma nel piccolo della mia esperienza di cicloamatore ci sono solo:
la forza di volontà a rinunciare a qualcosina sfizio alimentare di tanto in tanto
la determinazione di praticare una regolare attività aerobica
la scelta di un'alimentazione equilibrata e variegata orientata opportunamente a seconda del periodo dell'anno e della pratica di un'attività sportiva o lavorativa più o meno intensa
accontentarsi dei piccoli passi (1-1,5 kg al mese è l'ideale, per non "rovinarsi")
Immagine di straordinaria bellezza quella catturata dal satellite Terra della NASA passato sopra la parte meridionale dell'Oceano Atlantico lo scorso 15 novembre, consentendo al suo Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer di scattare questa immagine a colori naturali dell'isola di Sant'Elena e soprattutto la striscia di vortici generati dal vento e le nuvole nella direzione sottovento.
Per chi non lo sapesse, l'isola di Sant'Elena è una piccola isola situata a circa 1.860 km ad ovest del continente africano. Di origine vulcanica, ha un'orografia impervia, con cime aguzze e profondi strapiombi sul mare.
Il vento, che soffia senza ostacoli per centinaia di chilometri attraverso l'oceano, impatta brutalmente le pareti delle montagne ed è costretto ad aggirarle contro un terreno assolutamente incedevole. Così come soffia su tutta l'isola, l'aria gira verso il lato sottovento, proprio come un fiume che scorre a valle dopo aver impattato contro un paleo, causando una sequenza di vortici. Il vento che gira forma così degli schemi intricati, ma matematicamente prevedibili. Quando il cielo è caratterizzato da questa nuvolosità, questi spettacoli della natura si riescono a scrutare da "sopra".
Di Marco Tenuti (del 07/12/2012 @ 09:41:21, in MTB, linkato 2164 volte)
Ho trovato questo bel videoclip, un classico mix di abilità di raider e posti incantevoli, ma soprattutto con la mano invisibile, ma neanche tanto, della promozione turistica e di una professionalità nella realizzazione di questi video.
L'ho trovato a partire dal profilo Twitter di Nino Schurter, che non si fa mancare nulla in fatto di trailing e raiding, una delle sue passioni e doti che lo fanno eccellere nel cross country mondiale.
Vi pongo però la questione tecnica: come hanno fatto a fare quelle riprese a volo d'uccello al centro dei canyon in cui passano i biker? Io non avrei molti dubbi: devono aver usato un drone con a bordo una Gopro o qualcosa di simile e poi hanno comunque stabilizzato il tutto con un gran software. Certo è che il drone sicuramente qualche volta è andato a sbattere contro una vegetazione non proprio così rada...
Ci sono momenti nella vita di un bambino che sono memorabili per i propri genitori; sono attimi che un papà ed un mamma cercano di fissare nella propria memoria e fanno di tutto per non perderseli, per non avere il rimorso di non essere stati presenti o semplicemente per ricordare orgogliosamente di essere stati gli unici o i primi a godere di queste piccole o grandi gioie.
Probabilmente a voi che leggete vi verrà in mente, oltre al momento della nascita e del primo vagito, anche la prima volta che vostro figlio ha detto "Papà" o "Mamà", il primo passetto sicuro nel corridoio di casa o il primo dentino.
Stamattina ho avuto l'onore di sentire la mia Alice leggere le singole lettere di una parola - la parola era scritta sul mazzo di chiavi ed era ENTRATA - e poi tutto ad un tratto ripetere la parola completa, cioè compiere il passo che, a mio avviso - ma magari un pedagogista o un qualsiasi maestro potrebbe smentirmi - è il più difficile di tutti per imparare a leggere, ossia passare dalle singole lettere alle parole compiute.
Mi ha dato davvero una soddisfazione enorme e sono rimasto così sorpreso, che non ho trattenuto i miei complimenti per Alice che, per chi non lo sapesse non ha ancora compiuto cinque anni. E la cosa più meravigliosa è che nessuno dei suoi genitori ha mai insistito per farle apprendere questo meccanismo! Ha fatto tutto da sola.
Adesso non c'è che da rafforzare questa nuova capacità e far sbocciare la curiosità nella lettura e la soddisfazione che se ne trae dal leggere le centinaia e centinaia di libri, fumetti e libretti che costellano gli scaffali e gli scatoloni di casa nostra!
Ancora un "brava" ad Alice, che è in anticipo di un anno abbondante nel "programma della crescita"!
Di Marco Tenuti (del 09/12/2012 @ 00:04:29, in MTB, linkato 1989 volte)
Svelato l'enigma del video postato ieri in questo mio articolo al riguardo della tecnica di ripresa dei biker all'interno del canyon. Non si tratta di una soluzione futuristica - mi aveva tratto in inganno il fatto che la traiettoria della telecamera sembrasse curvilinea, invece di curvilineo c'è solo il canyon - ma di una "più semplice" ripresa attraverso una telecamera montata su una guida aerea costituita sostanzialmente da un cavetto d'acciaio.
Potete scorgerlo da alcuni fotogrammi in cui si vede l'ombra della guida aerea e si intuisce anche il cavo dall'ombra proiettata sulle rocce, come ho evidenziato con i segni di color arancio.
Di Marco Tenuti (del 09/12/2012 @ 00:22:24, in MTB, linkato 3463 volte)
Pubblico volentieri le foto del bellissimo giro fatto oggi in compagnia di altri 49 biker nell'alta Valpolicella. Per le cronache del giro vi lascio volentieri ai post sui blog di altri biker veronesi:
Di Marco Tenuti (del 11/12/2012 @ 22:54:25, in MTB, linkato 2004 volte)
In giro sul web spopolano le parodie di PSY Gangnam Style. Anche tutti i più potenti del mondo ci hanno provato. Obama si è appoggiato in tutto e per tutto al suo sosia...
Stamattina sono impazzito una buona mezz'ora per capire perché non andasse questa query:
sqlQuery = "SELECT IDFile,IDTicket,FileName FROM files WHERE (IDTicket=" & idTicket & ");"
Per dovere di cronaca l'accesso ai dati è fatto con questo poco di codice .NET:
Dim sourceAdapter As System.Data.OleDb.OleDbDataAdapter
Dim conn As System.Data.OleDb.OleDbConnection
Dim dsResult As New System.Data.DataSet("Result")
Dim rows As DataRowCollection
conn = New System.Data.OleDb.OleDbConnection(connString)
conn.Open()
sourceAdapter = New System.Data.OleDb.OleDbDataAdapter(sqlQuery, conn)
If (Not sourceAdapter Is Nothing) Then
sourceAdapter.Fill(dsResult)
sourceAdapter.Dispose()
End If
conn.Close()
conn.Dispose()
If (Not dsResult Is Nothing) AndAlso (dsResult.Tables.Count > 0) Then
rows = dsResult.Tables(0).Rows
Else
rows = Nothing
End If
Solo che non arriva un record che sia uno, nonostante l'unica table presente nel DataSet riempito sia popolata correttamente con le tre colonne che mi aspetterei. Se fate più o meno la stessa identica query da Access funziona tutto magicamente: mi ritrovo proprio le righe che vado cercando. Dopo un po' l'arcano salta fuori qui. Se faccio questa interrogazione:
sqlQuery = "SELECT IDFile,IDTicket,FileName FROM [files] WHERE (IDTicket=" & idTicket & ");"
Allora la DataRowCollection è popolata perfettamente coi record. A quanto pare l'OleDbDataAdapter non gradisce files, mentre gradisce [files], quindi ne desumo che files sia parola riservata, più o meno come lo è anche GUID. Ma tirare un'eccezione che sto usando una parola riservata è una cattiva idea? O forse se files lo scrivo senza parentesi quadre, vuol dire in SQL qualcos'altro?
Di Marco Tenuti (del 13/12/2012 @ 12:14:03, in iPhone, linkato 2111 volte)
Dopo il mea culpa recitato da Tim Cook al riguardo della qualità delle mappe di Apple Maps e che è costato la testa di Scott Forstall, di fatto il padre della nuova app di casa Apple, all'incirca un mese fa Google aveva fatto girare alcuni rumours riguardo alla sua app, Google Maps appunto, facendo vedere qualche screenshot e di fatto aprendo le porte alla sua imminente disponibilità sull'App Store.
Solo che più di qualcuno aveva nutrito qualche dubbio sul fatto che Google Maps non sarebbe mai approdato su App Store, cioè sarebbe stato bloccato da Apple in fase di approvazione, perché viola una delle clausole contrattuali, ossia che l'app replica funzionalità già presenti nel sistema operativo e le sue app preinstallate.
In realtà Tim Cook e lo staff Apple hanno ritenuto più saggio per la vasta utenza Apple non opporre resistenza ed acconsentire di potersi installare ancora l'applicazione basata sulle mappe della casa di Mountain View.
L'app, rispetto a quella disponibile fino ad iOS 5.1, è completamente diversa: contiene una nuova modalità di visualizzazione tridimensionale che ha un punto di vista abbastanza simile ad Apple Maps ed inoltre consente di recuperare i propri POI (Point of Interest) dalla propria account Google.
A mio modo di vedere non è intuitivo però, come era sul vecchio Maps di Apple basato sulla cartografia di Google e com'è l'attuale, cioè il disporre altri punti di interesse, così come andare nella modalità StreetView. Da questo punto di vista Apple Maps per iOS 6 rimane senza dubbio molto più intuitivo ed immediato. Peccato per la sua cartografia che dà letteralmente i numeri.
Pare si sia scomodato anche David Pogue con un articolo sul New York Times al riguardo del nuovo Google Maps per iOS.
Nonostante questo Google pare sostenere che l'implementazione per iOS è addirittura meglio di quella per Android, per cui ne ha ancora di strada da fare Google.
Finalmente, positivamente impresso, dalle novità di Microsoft. In un colpo solo ho provato queste funzionalità:
predisporre un'unità USB (una memoria "ciofeca" USB da 4 GB) da cui fare boot e su cui collocare l'ISO di Windows 8 Enterprise grazie a Rufus
il tempo necessario per inizializzare un disco nuovo (320 GB formattati di un disco Samsung, classico disco da 4200 rpm)
il tempo totale per installare Windows 8 Enterprise (neanche un quarto d'ora, occhio e croce)
il buon funzionamento generale di tutti i driver principali, anche se Hardware Manager non ha ancora deglutito un paio di componenti hardware
il buon funzionamento della scheda grafica del mio laptop, una ATI Radeon HD 3470 grazie ai driver base (ATI/AMD si rifiutano di supportarla nativamente)
la performance di Windows 8 ed Internet Explorer 10
Passiamo al benchmark più semplice, ossia quello che potete far partire da:
Reading
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