Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Approfondisco il commento del caro Marcante sulla mia uscita odierna sulla neve. All'alba delle 7 c'è stato un intenso scambio di sms con il Marcante, ma non sono riuscito a schiodarlo dalla sua alcova...non voio saver altro ...
Nonostante la consapevolezza che avrei ballato come un bravo lupo solitario, alle 8,45 ho inforcato la mia verdona e sono partito con l'obbiettivo di provare a salire sino al Monte Santa Viola, via Piccolo Stelvio. Appena uscito dalla mia corte, mi becco subito una traccia lasciata sulla neve fresca da qualcun altro in MTB.
Le tracce non lasciavano dubbi anche questo biker aveva avuto la mia stessa idea. Speravo di beccarlo per fare il giro insieme, ma nonostante un Piccolo Stelvio innevato preso allegramente e chiuso in 10' scarsi, non ci sono riuscito. Da bravo lupo solitario ho seguito le sue tracce fin sopra alla Gualiva, allo scollinamento lui, però, ha scelto di girare a sinistra, mentre io ho svoltato a destra per farmi il tratto nel boschetto. Alla Pesa di Romagnano ho affrontato la salita dritta e ripida e finito il tratto in asfalto, ho potuto godere nell'essere il primo a violare lo spesso manto di neve.
SPETTACOLO!!! la neve ricopriva tutto e solamente i fili spinati che delimitano i prati mi facevano tenere la retta via, se retta si può dire visto che non si vedeva cosa c'era sotto il manto nevoso. Infatti quasi allo scollinamento mi sono imbarcato e ho dovuto mettere il piede a terra, paz...è stata l'occasione per scattare un paio di foto con il cell. Il paesaggio era veramente strepitoso: alle mie spalle, la bassa Valpantena e Verona erano avvolte dalla nebbia, davanti a me invece la neve ed il cielo bianco mi abbagliavano. Riprendo a pedalare quasi convinto di girare verso Azzago non appena arrivato all'incrocio, ma lì ribecco le tracce di quello di prima in MTB che salivano sul cementone verso Santa Viola, allora, punto nell'orgoglio, sono ripartito all'inseguimento e finalmente lo becco, davanti ad una casa che stava cercando di smessaggiare vanamente con qualcuno. Lo conosco, ma non mi ricordo il suo nome, fa parte del gruppo di Federico VRBike.
Dopo 4 ciacole in scioltezza, ci siamo salutati ed io ho proseguito con l'intento di fermarmi al solito bar a Cerro per la meritata "pausa Brioche". Purtroppo ho dovuto desistere perchè la paciarina sulla strada provinciale era di un inquietante color marrone e le auto, che mi superavano, alzavano delle vere e proprie onde anomale e rischiavo di soccombere ad esse.
Ho girato la verdona e mi sono lanciato in discesa, poi ho girato a Praole e mi sono fatto, con la dovuta prudenza, la discesa verso Lugo. Fin qui sono riuscito a non bagnarmi esageratemente e a non soffrire troppo il freddo. La botta finale, invece, è stato il tratto Lugo-Marzana che mi ha letteralmente bagnato e fatto desistere dal fare un altro Piccolo Stelvio per chiudere alla grande una bella uscita sulla neve.
Domani, sperando che le strade principali siano meno bagnate, salirò sull'Eurostar Turnover per fare una bella sgroppata fino ai miei possedimenti lacustri, magari in compagnia del Marcante. Spero di onorare la "pausa brioche" domani, visto che oggi, cn mio profondo rammarico, è saltata causa avverse condizioni meteo.
Hola a todos!!!
Stamattina ore 7.20 breve giro di SMS e vengo a sapere che il Conte Savoia nol ghe nà banane de salire sul treno Turnover e se ne torna a letto.
Anch'io son tentato, più che altro perché a guardare fuori dalla finestra del bagno, il cielo è tutto coperto, sui vetri e sui tetti delle automobili parcheggiate nella via ci son un paio di centimetri di neve, ma decido lo stesso di vestirmi e mi faccio una colazione nutriente a base di caffelatte, biscotti e cereali.
Salito in bici, comincio a pedalare in direzione Grezzana, quando arriva un treno Turnover abbastanza poco rappresentato dai miei compagni di squadra, ma soprattutto dagli amici del GC Grezzana, con tanto di presidente presente nel gruppo.
Solito tragitto breve in direzione lago, cioè Verona Ponte Catena, diga del Ceo, Bussolengo, salita del Flover a tutta, Lazise e Bardolino, dove i vagoni del GC Grezzana non ci sono più e lo sparuto gruppo dei Turnover - oggi senza Remo Rossi - attacca il Pigno a ritmo medio, col Lucio Bellorio e il Mirko Lavagnoli davanti, mentre dietro tutti gli altri, in 7-8 per la verità.
In cima al Pigno ci ricongiungiamo con l'Avvocato in sella alla MTB Merlin in titanio, aspettiamo 2-3 minuti, non ne arrivano altri e così ripartiamo in direzione Affi con le nostre divise rosse bianche e azzurro.
Rientro "tranquillo" per Sega di Cavaion, Domegliara, San Pietro in Cariano, Parona, Lungadige Attiraglio e poi in cinque ultimi irriducibili, io, il Lucio, Mirko, Malascorta e Soprano ci "concediamo" l'ultima salita di giornata, cioè i Mondiali, mentre rimaniamo io, il Lucio e Malascorta per il pezzo finale sulle Torricelle e la discesa dei Cavalli, abbastanza sporca e infangata di neve.
All'arrivo a casa un bagnetto in tempo zero, vestizione veloce e partenza in direzione Coda di Alcenago, dove il menu prevedeva lasagna al forno, leggi pasticcio per i veronesi, verdurette in padella e lesso ed infine torta Daim dell'Ikea come dolcetto finale.
Il ciclocomputer dice 87 km ai 28,7 km/h, cadenza media ad 84 pedalate al minuto e la maggioranza dell'uscita fatta a ritmo medio, quindi ottimo allenamento anche oggi, un po' meno invece per la forma fisica il pasticcio e la torta Daim, secondo le parole di Roman Kreuziger, ma va ben così.
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