Davide si cimenta provetto fotografo in Kenia... di Marco Tenuti
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Santa Lucia no l'è più quela de na olta.
Adesso la ghe porta el Carbon a quei brai,
e l'Aluminio a quei catii...
A quei molto brai la ghe porta el Carbotecture.
Di Marco Tenuti (del 22/11/2009 @ 21:46:00, in MTB, linkato 2017 volte)
Comincia a muoversi la macchina organizzativa della Gran Fondo del Pandoro 2009, in programma per domenica 20 dicembre, occasione per i biker della zona per scambiarsi gli auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.
Il percorso subirà qualche leggera variazione rispetto all'edizione 2008, nel senso che verrà tagliata la parte iniziale da Marzana fino a Stallavena, passando per Case Vecchie e discesa degli Americani, in favore dei tratti caratteristici nei dintorni di Alcenago e Monte Comun.
L'appuntamento è previsto per le ore 9.30 presso il piazzale del campo di calcio a Stallavena, dove c'è buona disponibilità di posti auto, mentre per chi vuole invece arrivare direttamente alla Chiesa di Alcenago, si può lasciare la macchina anche nel parcheggio vicino alla Chiesa.
Il percorso prevede da subito l'ascesa da Stallavena in direzione Basalovo, ma si girerà subito a destra poco sopra Balzare e si scenderà in località Torre. A seguire contrada Mulini, vaio dei Bosemai, Oliare, Vigo, Salvalaio e Monte Comun.
Dalla cima Coppi del giro in MTB della Gran Fondo del Pandoro, cioè a 770 metri sul livello del mare, si scenderà verso Chieve, poi Saline e scollinamento a Fiamene. Si continuerà verso contrada Sengie, dentro il suggestivo viottolo lastricato in rosso Verona e poi rapidamente si scenderà verso Coda, Vigo e passaggio veloce giù verso Costeole.
Lasciata la piazza della Chiesa, si entrerà nella palestra di motor trial e bike trial permanente in località Castel e poi sosta ristoratrice presso la corte Marcante sempre sotto Chiesa di Alcenago.
Il percorso non è affatto lungo come chilometraggio, ma è senza dubbio abbastanza selettivo, come pendenza e altimetria, per cui la media sarà molto bassa e ci si dovrà aspettare abbastanza, onde evitare problemi organizzativi, che si hanno spesso quando il numero dei partecipanti supera la dozzina.
Di Marco Tenuti (del 19/11/2009 @ 09:29:03, in MTB, linkato 1241 volte)
Il buon Fabio Casali, conosciuto nell'ambiente MTB come Fabione ha postato sul suo profilo di Facebook questa interessante interpretazione urbana napoletana dello stile freeride.
Nonostante conosciamo tutti la città partenopea per la sua bellezza, ma anche per la caoticità del traffico, nonché del degrado di alcuni quartieri, ho avuto modo di apprezzarla da un lato senza dubbio avvincente e sportivo, cioè quello di "scenderla tutta a gradini" in MTB. Dal video gli amanti del freeride partenopeo non usano delle biciclette da downhill, ma riescono a fare parecchi numeri con MTB front o full, non dotate di profonde escursioni.
Per spostarsi in città o per scendere sequenze di rampe di scale non serve certo avere un'escursione da 180 mm: serve solo un po' di manico e questa edizione della Befana Carbonara è davvero la dimostrazione che ci sanno fare e si divertono, tanto quando Brumotti.
Di Marco Tenuti (del 14/11/2009 @ 00:04:34, in MTB, linkato 1509 volte)
Oggi era la volta del ritiro dello SRAM RED, il gruppo prescelto dal sottoscritto per la mia futura bici, dopo un voting poll tra Campagnolo SuperRecord 11v, Shimano DuraAce 7900 e ovviamente il gruppo della casa americana. Lo Shimano era molto candidato, per via anche del movimento integrato di casa Shimano montato proprio sulla mia Addict, cioè il nuovo BB-PF92, però il fattore "grammomania" e anche parecchie varie opinioni positive sullo SRAM RED lette qua e là sui forum hanno fatto propendere la mia scelta in via definitiva.
Non l'ho nemmeno sballato dalle scatole: ci penseranno i miei montatori. Io non ho fatto altro che verificare che i componenti fossero quelli che ho ordinato e cioè pedivelle da 172,5 mm, gruppo Compact 34-50 e pacco pignoni posteriore da 11-26. Quindi direi che c'è tutto.
Il puzzle verrà sostanzialmente ultimato domani, quando sistemerò gli ultimi tasselli, cioè scelta di pipa, curva e sella.
Se tutto va bene verso martedì o mercoledì dovrei avere la bici pronta, pertanto nel prossimo weekend,ci salirò a bordo per un giretto.
Nel frattempo il Conte Savoia, l'Anonimo, il Mario Claps, il Maga e il Pier stanno organizzando per domani mattina un trasferimento in direzione Rivoli, dove Mattia Turrina debutterà col suo negozio nuovo, che ha già un suo sito vero e proprio. Per le indicazioni sul ritrovo in BDC dello sparuto gruppetto menomato della presenza del Pappataso, vi rimando al blog del Pezzo.
Di Marco Tenuti (del 11/11/2009 @ 23:09:37, in MTB, linkato 1192 volte)
Ringrazio pubblicamente Mr.David Bezeni per gli innumerevoli scatti fatti alla mia Addict nel primo pomeriggio di oggi.
Prendo l'occasione per pubblicare qui un'altra fotina, con la speranza di mettere le mani al più presto anche sullo SRAM RED, che non vede l'ora di accoppiarsi col telaio rossonero, a detta di più di qualcuno come il migliore tra i telai Scott 2010.
Di Marco Tenuti (del 11/11/2009 @ 14:51:19, in MTB, linkato 1764 volte)
Arrivato stamattina in quel dell'officina Rodella il mio telaietto tanto sospirato, cioè quello della mia Addict R2 2010. Tenendo conto che si tratta di un modello 2010, diciamo che non ci ha messo neanche tantissimo.
La prima disponibilità di foto risale a metà di agosto, mentre l'effettiva presentazione è arrivata a Friedrischaffen in Germania ai primi di settembre. Il mio ordine è partito più o meno a metà settembre, per cui son passati all'incirca 50 giorni.
Ve lo avevo già anticipato per caratteristiche e foto, comunque si tratta di un telaio da 890 grammi, con reggisella integrato e movimento integrato BB-PF92.
Nei prossimi due giorni in arrivo anche il gruppo, quindi se tutto va liscio, lo si dovrebbe montare venerdì o sabato o alla peggio all'inizio della settimana prossima.
Purtroppo non sarò io a pedalarlo per primo, ma sembra che il Radu voglia esercitare lo IUS PRIMAE EXCURSIONIS, in qualità di Compagno di Merende.
Anche il Conte Savoia ha fatto le sue avance, per cui la contesa è tuttora aperta. Il Nobile di Marzana si è appellato al quinto emendamento dell'integerrima C.I.P.E.C.I.O.P.
Staremo insomma a vedere chi ci salirà sopra per primo. Intanto vediamo di montarla e di pagarla, anche se per il pagamento si è già offerto uno sponsor munifico...
Di Marco Tenuti (del 24/10/2009 @ 23:33:31, in MTB, linkato 1309 volte)
Il buon Nik Turri, esimio presidente del GC Grezzana, mi aveva praticamente precettato nei giorni scorsi, dopo aver saputo del giro sociale Turnover di domenica scorsa. Aveva preteso che mi fossi presentato tutto bardato coi colori GC Grezzana per pedalare con loro per qualche chilometro.
Solo che la BDC non ce l'ho ancora e lo stato di forma è quello che è, così oggi ho mandato la mia sagoma cartonata in sella alla MTB a pedalare con loro. Dopo aver gonfiato entrambi i tubeless a ben oltre 3 atm, sia davanti che dietro, l'allineamento avveniva praticamente all'altezza della concessionaria Ford in via Fusina a Grezzana.
Non voglio tediarvi molto sul giro percorso, ma siamo un gruppetto di cinque e spesso e volentieri c'è sempre qualche volenteroso che si offre di tagliare l'aria, mentre la mia sagomina se ne sta sempre bella coperta a ciucciare qualsiasi ruota le si presenti.
In rapida successione: Grezzana-Verona-Ponte Catena-Parona-Settimo di Pescantina-Ponton-Sega-Cavaion Veronese-Bardolino-Garda-Torri del Benaco.
Nessuna freccia a destra neanche in direzione Albisano: il gruppo procede compatto sempre con una media molto sostenuta. Io comincio a preoccuparmi per la mia sagoma, perché sarà anche vero che ha i tubeless gonfiati a 4 atm, ma il rotolamento di una MTB non è certo quello di una BDC e prima o poi qualcosa succede di sicuro al cartone patinato, se stressato eccessivamente.
Si prosegue imperterriti verso Pai-Brenzone-Castello di Brenzone-Assenza-Val di Sogno-Malcesine. Qua viene chiesto se oggi ci si ferma o se si fa il giro completo senza soste. Niente da fare: capisco da me che forse è il caso di mangiare la banana in tasca da Quinto e finalmente il gruppetto decide di fermarsi 5' per scaricare un po' di liquidi.
Senza remore si arriva a Torbole in un men che non si dica, solo che l'ascesa verso Nago è fatta per la via diretta, di buona lena, solo che il livello delle batterie del mio KERS segna una sola tacca.
E' a Mori che finalmente ci si ferma e si entra nel supermercato per comprare del pane, affettato, qualche biscottino prelibato del Mulino Bianco, un bottiglione di Gatorade e un pacco di banane per la congrega.
I tempi però sono strettini e la lontananza da Verona è smisurata. Gioca però a favore dei grezzanesi il vento a favore che da Mori fino a Volargne spingerà verso sud i quattro impavidi e la sagoma cartonata.
Il ritorno in città ve lo risparmio, però devo dire che se ne sono andati qualcosa come 170 km ad una media di poco inferiore ai 32 km/h, che è sicuramente un numero sbalorditivo, visto che la sagoma l'ha fatto in sella ad una MTB.
Domani scarico con Focus Italia per un paio di ore scarse.
Di Marco Tenuti (del 24/10/2009 @ 00:51:37, in MTB, linkato 2975 volte)
Il sito non è ancora aggiornato all'edizione 2010, però ci si può già cominciare a ragionare. Guardando la versione inglese del sito, vengo a scoprire che l'edizione 2009 la si poteva correre alla modica cifra di 20 Euro, a cui vanno aggiunti i 5 Euro di deposito cauzionale per il chip di cronometraggio.
Gli amatori correrebbero al sabato, mentre i professionisti corrono alla domenica: questo significa che sabato si tribola non poco, ma alla domenica si ha la grande opportunità di vedere da vicino i Pro cimentarsi sulle stesse strade percorse da noi "umani" il giorno prima.
Comincio a snocciolare un po' di dati, per chi vuole cimentarsi nella versione da 250 km. La partenza è tra le 7 e le 8.30 del mattino, mentre bisogna arrivare in fondo entro le 8 di sera, per cui di tempo ce n'è abbastanza a disposizione...
Alcuni numeri significativi sulla gara: 257 km da percorrere, di cui una piccola parte sui famigerati ciotoli e sanpietrini. Ci sono qualcosa come sedici salite da superare, a parte dal colle dell'Eikenberg, passando per IL Valkenberg ed infine l'ultimo Eikenmolen. Son sempre colli che presentano pendenze variabili tra il 9% e il 18%, ma non si va mai oltre i 70-80 metri di dislivello, per cui bisogna solo resistere e guardare verso le cima.
Devo meditare e meditare... la chiamano l'Università del ciclismo. Quasi quasi ci provo...
Di Marco Tenuti (del 23/10/2009 @ 23:08:40, in MTB, linkato 1264 volte)
Cari amici, come avete notato, è da un bel po' che non posto sul mio blog, ma finalmente ho ripreso abbastanza il solito tram tram, dopo che l'incidente stradale in bici con relativa capriola mi ha fatto passare alcuni pronti soccorsi, varie visite mediche, nonché parecchie terapie mediche.
Son due settimane che vado avanti a colpi di laserterapia su tutta la zona cervicale e con la tecarterapia su entrambe le gambe, in special modo nella zona delle ginocchia, stinchi e polpaccio.
Son ormai guarito abbastanza bene, anche se il colpo di frusta lascia ancora i suoi segni lungo alcune fibre muscolari sul collo. La ripresa in sella alla bici dovrebbe cominciare piano piano, in modo da esser pronto anche per la data fatidica della consegna della Addict, prevista per la fine di questo mese.
Se non sarà proprio per la fine di ottobre, vorrà dire che saranno i primissimi giorni di novembre. Intanto anche il gruppo completo SRAM RED è in arrivo pure lui, per cui, il puzzle va sempre più componendosi ogni ora che passa.
Le ruote già le conoscete: son le Fulcrum Racing Zero, che già hanno rotolato sulla mia Scott Speedster S10 da almeno mesi e prima ancora hanno rotolato sulla Sants integrata del Piace. Anche i pedali non saranno una novità: son i Look Keo Titanium.
Tutto da decidere ancora per quel che riguarda la pipa, il manubrio, la sella, il nastro e il portaborraccia. Attendo ogni tipo di suggerimento!
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