Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Dopo un mese di luglio molto tribolato a causa del lavoro e della casa, in cui sono riuscito a pedalare solo nella settimana in vacanza e nei weekend - tanto per intenderci sono andato in mountain bike una volta SOLA - eccomi finalmente prendere parte stasera ad una notturna, dopo averne saltate tante, tantissime.
L'estate è infatti già a metà e non ho ancora preso parte ad una notturna di quelle in cui c'è chiaro fino alle 21.30 e ci si vede fino alle 22.00 senza fari, dove si pedala più o meno tanto e soprattutto dove si mangia e si beve molto.
Ho saltato la notturna in Contea a metà giugno prendendo solo parte al terzo tempo - non l'ho insomma persa... - ho saltato la notturna al Passo Malera col Franceschino, ho saltato el Pistin by Night organizzato da TDM e chissà quante altre che non ricordo.
L'unica che ricordo bene è stata quella organizzata dal Pezzo in zona San Vittore ai primi di maggio con ottimo ristoro a fine giro presso il circolo degli Alpini.
Devo solo sistemare un po' la zona trasmissione della bici, ma stasera mi vedrete alla Notturna Focus in zona San Giovanni Lupatoto, organizzata dal Team Focus ed in particolar modo dal trascinatore CSI.
Solo che perché sia notturna vera, abbiamo deciso che si parte e si torna da Grezzana, cioè aggiungete ai 30 chilometri della notturna in gruppo altri 55-60 chilometri per il tragitto di andata e ritorno...
Ricordo a chi volesse aggiungersi in extremis che l'appuntamento è fissato per le 19 e la partenza per le 19.30 presso il negozio Focus di San Giovanni Lupatoto.
Ho trovato questa solo sabato, quando mi sono messo a svuotare la SD dentro la fotocamera: è uno degli scatti fatti da Enrico e ritrae il sottoscritto e lo zio Paolo che tagliano il traguardo della Salzkammergut Trophy '14.
La domanda che mi sono fatto subito, vedendo la mia faccia tutta infangata e quella di Paolo praticamente pulita, è: "Ma Paolo si è fatto anche la doccia in cima alle ultime salite, mentre stava ad aspettarmi"?
Conosco Tony da almeno quindici anni, ma la sua passione per il ciclismo nell'affrontare missioni impossibili è cosa relativamente recente.
Ricordo che nel 2008 cominciava anche lui col alcune gare del Prestigio MTB, tra cui la Dolomiti Superbike, in sella alla sua Cannondale Scalpel.
Poi la sua è stata un escalation. Prima con un viaggio in MTB sull'Himalaya, poi nel deserto del'Atacama fino ad arrivare a quest'anno, col tentativo al Tour Divide.
Per chi non conoscesse il Tour Divide, è una corsa estrema in autosufficienza in mountain bike lungo la dorsale delle Rocky Mountains da Banff (nello stato dell'Alberta in Canada) attraverso la British Columbia e quindi USA (Montana, Idaho, Wyoming, Colorado e New Mexico) fino al confine con il Messico con una lunghezza di 4.400 km e con 44.000 metri di dislivello positivo.
Quest'anno la cosa si è tradotta un ritiro, ma vi lascio alle sue parole.
Con me dall'Italia c'era Daniele Modolo, ironman che ha fatto tutto l'estremo che esiste al mondo, a piedi e in bici!
Il patto proposto da lui era: si parte assieme e si ritorna assieme. E' successo che già il secondo giorno ha cominciato ad avere problemi al tendine di Achille, poi al quadricipite dell'altra gamba, poi non potendo alzarsi dalla bici per il dolore ha cominciato ad avere problemi al sottosella.
Alla fine ci siamo fermati per cambiare il cuscinetto del movimento centrale della sua bici e si è accorto che era rotto il telaio! La decisione, sofferta ovviamente dopo aver pedalato per 8 giorni il tratto più difficile di circa 1.100 km, è stato il nostro ritiro.
Peccato perché stavo bene e avrei continuato... ma non da solo però! Il percorso è veramente estremo, senza vita alcuna a parte quella animale e se ti succede qualcosa sono "mazzi"!
I problemi che ha avuto, secondo me, sono stati causati da tutta l'acqua e il freddo e la neve che abbiamo incontrato: un vero martirio! Guardati i filmati...
Questi i video su Youtube, non ancora condivisi.
Sto cercando sulla baia un portatelefono da usare quando vado con la bici da strada. Con la mountain bike direi proprio di no, a meno che non si tratti proprio di un'uscita lungo gli argini dei canali o un giro in centro in città.
E' un accessorio che mi avrebbe fatto risparmiare un po' di tempo durante la famosa traversata della Padania di tre settimane fa, visto che le soste per fermarmi e controllare la cartina, nonché a scrivere su Whatsapp e su Twitter, sono state frequenti.
Ogni sosta comporta sempre di tirare fuori il telefono dalla bustina che tengo sempre in tasca ed in più scrivere con un touchscreen non è propriamente agevole con una mano sola.
Fatto sta che mi sono imbattuto in questa asta, dove direi che non manca niente sul manubrio: campanello, faretto, un altro attrezzo che non ho capito cos'è, l'immancabile SMARFON, la console della bici elettrica, nonché il tasto Turbo (o autodistruzione?)
Appena ho un po' di tempo, ho in mente di scrivere qualcosa sulla bellissima esperienza della Salzkammergut Trophy 2014.
Una situazione, quella di una gara così drammatica, in cui ho imparato tante cose nuove, perché è proprio vero che non si finisce mai di imparare.
Prima però che me ne dimentichi, voglio ringraziare pubblicamente quel signore che mi è stato sempre vicino, a ruota e davanti per tutte quelle ore, Paolo Orlandi, familiarmente battezzato Zio Paolo, da quando abito a Grezzana.
Nella foto sotto lo vedete dietro di me, quando ormai anche lui stringeva i denti per la gran botta presa in un volo nel bosco, ma nel finale di gara ne avevamo tutti e due e così abbiamo tirato sulle parti pianeggianti, riuscendo a recuperare proprio una o due posizioni negli ultimi chilometri, buon segno per il morale.
Anche se me la son fatta ovviamente con le mie gambe, grazie all'Orlando è stata meno dura del previsto. Grazie, Paolo, per tutto.
Domani ho deciso di risparmiare sul carburante e me ne tornerò a casa dal mare in bici. Non sto qui a spiegarvi nel dettaglio perché risparmierò sul carburante, ma sostanzialmente siamo qui al mare in sei persone e sulla macchina ce ne stanno cinque. Solo che ho con me la bici da strada...
Il meteo pare volermi bene, nel senso che la temperatura nelle ore centrali della giornata sarà sui 30-31°C, ma quantomeno ci sarà il vento a spingermi da dietro, stando alle previsioni previste.
Questo percorso in solitaria ha come doppio obiettivo quello di stare in sella il più possibile in vista della Salzkammergut Trophy, in programma per sabato prossimo, e quello di stabilire il mio personale in termini di chilometri in un solo giorno.
Il problema sarà quello di far durare la carica del telefono per tutte quelle ore, per cui penso che accenderò Whatsapp ed il live tracking solo durante le pause, in modo da far sapere agli amici più intimi dove mi trovo.
Il percorso prevede comunque di risalire la costa adriatica fino a Ravenna e da lì in poi mi sposterò prima verso Ravenna, poi attraverserò il Po a Pontelagoscuro ed infine risalirò il Basso Veronese da Bagnolo di Po, sfiorando Castagnaro e puntando verso Aselogna, Cerea e Bovolone.
Tifate per me e a domani!
L'ultramaratoneta Giorgio Murari, conosciuto tra i veronesi come Musseu, sta partecipando alla Transam, che è la sorella della RAAM, Race Across AMerica.
Pare che Giorgio stia viaggiando alla grande alla sua prima, fuori continente. Il nostro ultramaratoneta sta continuando a superarsi e questa volta anche gli Stati Uniti d'America si piegheranno di fronte alla sua determinazione.
Se volete saperne di più, potete anche aiutarlo con una donazione, in modo da sostenere economicamente le sue "imprese":
Mi ha fatto un po' ridere l'email ricevuto poco fa da Tivùsat, la società che si occupa in Italia di piazzare dispositivi per la ricezione dei canali tivù in chiaro attraverso il satellite, senza ricorrere all'abbonamento Sky.
La pubblicità cerca di piazzare uno dei tanti decoder digitali satellitari in HD, facendo leva sul fatto di vedersi le partite dell'Italia in alta risoluzione, un argomento piuttosto misero, quantomeno secondo la mia disinteressata opinione verso uno sport sopravvalutato come il calcio. Figuriamoci poi quanto possa attecchire lo spirito patriottico verso la nazione, con tutta la politica e l'economia che pensa solo ad arruffare, ma non facciamo di tutta l'erba un fascio.
Per carità, piuttosto che niente, piuttosto, però convincere la gente su questa cosa, quando essa è costretta a DVB-S, perché non arriva un segnale decente del DVB-T, mi pare una cosa quantomeno deludente.
Ora non conosco la partecipazione esatta della RAI in questa società, Tivùsat, ma sono pronto a scommettere che la RAI sia presente con la maggioranza, per far fronte ai tanti, tantissimi utenti della RAI e non che pagano magari il canone RAI e non ricevono nemmeno il segnale. Ulteriori dettagli circa questa partecipazione li potete trovare qui.
Una vera vessazione, anzi il danno e anche la beffa. Il danno è il fatto di pagare il canone e la beffa quella di essere costretti a spendere altri soldini per dotarsi del decoder satellitare oltre che della parabola, che però, bene o male, è quasi sempre presente nelle villette e nei condominii italiani.
Era una possibilità che avevo letto ancora in giro qua e là e qualche appassionato biker si era pure prodigato per implementarsela in casa, senza grossi risultati.
A questo giro è proprio la tedesca Schwalbe a proporla, con la versione 2015 del Nobby Nic.
Ricordatevi di trapanare insomma il vostro cerchio per ospitare la seconda valvola.
Interessante comunque il peso nella versione Evolution da 29": la pubblicità parla di 650 grammi, che sono davvero pochetti per una versione da 2,25 pollici e comunque tutti da verificare sul campo.
Vi rimando all'articolo di MTB-Mag per ulteriori dettagli.
Oggi TDS ha pubblicato tutti i tempi dei singoli della 24 Ore di Finale Ligure, tempi per i quali, almeno personalmente, c'era molta curiosità.
Guardando un po' anche le altre squadre dei Team da 8 c'è un 33'17" come giro più veloce, che è un signor tempo.
Guardando invece il fondo della classifica dei tempi dei singoli, se ne deduce che la pausa del nostro team, 3h56'14" è una delle pause più lunghe in assoluto fatte da tutti i team da 8. Solo altri 6 team hanno fatto pause più lunghe della nostra, segno che nessuna squadra si ferma a dormire ad una 24 Ore, senza nessuna polemica col mio team, sia chiaro, perché "noi siamo andati a Finale per riposare" .
00:44:57 CERPELLONI LUCA (giro di lancio)
00.38.27 FINETTO DAVIDE
00.44.02 BONTEMPO DANIELE (giro con foratura)
00.46.02 TENUTI MARCO
00.45.10 TENUTI MARCO
00.56.42 CLAPS MARIO
00.40.13 CERPELLONI LUCA
00.40.23 CERPELLONI LUCA
00.48.46 FINETTO DAVIDE (su Fat Bike)
00.40.11 FINETTO DAVIDE (con guasto)
00.51.22 BONTEMPO DANIELE (problemi con la stabilità dei fari)
00.53.37 BONTEMPO DANIELE
00.44.32 TENUTI MARCO (con visore notturno)
00.46.21 TENUTI MARCO
00.54.25 TENUTI MARCO (con riunione del team)
01.03.01 TENUTI MARCO (con ristoro completo)
03.56.14 FINETTO DAVIDE (con riposino di tre orette)
00.39.05 FINETTO DAVIDE
00.39.53 CERPELLONI LUCA
00.40.13 CERPELLONI LUCA
00.41.53 BONTEMPO DANIELE
00.41.58 BONTEMPO DANIELE
00.51.36 CLAPS MARIO
00.43.27 TENUTI MARCO
00.39.09 FINETTO DAVIDE
00.42.01 FINETTO DAVIDE
00.38.56 CERPELLONI LUCA
00.39.48 CERPELLONI LUCA
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