Di Marco Tenuti (del 26/07/2012 @ 01:29:58, in MTB, linkato 886 volte)
Eccomi a sfoggiare la divisa del 15° anniversario del negozio Turnover!
L'azienda specializzata nei brand sportivi più importanti nel mondo dello sci, della montagna e del ciclismo compie quest'anno i 15 anni di attività e lo vuole ricordare attraverso questa divisa speciale, che si discosta completamente dai colori tradizionali del team ciclistico, cioè rosso, bianco e blu.
Compare qua e là sulla divisa il numero 15, ma è indicato anche chiaramente il sito web del team ciclistico, ossia Turnover Team, una mia creazione, supportata però anche dal valido aiuto di Anonimo Turnover.
Per aggiudicarvela, basta che passiate in Turnover nei prossimi giorni, ma fate presto, perché sta andando a ruba.
E adesso che l'avete vista anche qui sui blog e sui social network, sono sicuro che sparirà alla vista...
C'è anche qualcuno che rimarrà particolarmente attratto dalla combinazione nera e verde, che ricorda per certi versi Cannondale e anche i colori di un altro marchio veronese...
Stando a questo articolo trovato su Hwfiles.it, sotto sito del più famoso Hwupgrade.it pare che Microsoft abbia lavorato sodo nel migliorare i fondamentali del sistema operativo, cioè il ridisegno dello schermo e di tutti i principali comparti grafici che non riguardano l'accelerazione spinta 3D, per i quali esistono già motori di rendering molto affinati e raffinati.
L'accelerazione generale implementata in Windows 8 dovrebbe sgravare la CPU e utilizzare più massicciamente la GPU attraverso DirectX 11.1 per operazioni di grafica come la compressione e la decompressione di immagini JPEG, il disegno del testo ed il disegno di forme e primitive geometriche principali.
La CPU viene liberata e vengono utilizzati i vari core grafici presenti nelle schede grafiche attraverso DirectX.
Speriamo davvero che sia così al rilascio anche per le piattaforme Windows non nuove di zecca.
Che sia la volta buona che elimino il mio Windows Vista a 32 bit e passo direttamente a Windows 8 a 64 bit sul mio Vaio?
Di Marco Tenuti (del 23/07/2012 @ 13:38:39, in natura, linkato 1177 volte)
Se vi sentite un po' supereroi, cosa aspettate ad indossare la divisa di qualche fumetto o personaggio famoso del cinema?
Dopo l'appuntamento in Svizzera, in Germania ed in Belgio, è la volta a settembre dell'Olanda e dell'Italia, mentre l'ultimo round sarà in Francia ad ottobre.
Di Marco Tenuti (del 23/07/2012 @ 11:23:14, in MTB, linkato 1780 volte)
Marco Aurelio Fontana si laurea campione italiano Cross Country per la quarta volta consecutiva - il decimo titolo italiano se si considerano anche i vari campionati italiani vinti nel ciclocross e nelle categorie giovanili.
Il percorso 2012 dovrebbe essere identico a quello 2011, senza alcuna variazione degna di nota, stando a quando fino ad ora pubblicato sul sito dell'organizzatore.
Il punto più basso della gara, a quota 1170 metri, è rappresentato dal fondo valle in cui si trova Bormio, cioè dove la Valfurva e la Valdidentro si congiungono.
Due sono i GPM della prima parte della gara, in comune col percorso classic, ossia sopra Sant'Antonio (Campolungo e Calvarana) a quota 1660 metri e sopra Planezecco a quota 2050 metri sull'Alpe Solaz, punto più alto della gara.
La seconda parte della gara arriva invece fino a quota 1876 metri per Raglio e Palancana, sul versante meridionale della Valdidentro.
Il totale del percorso si aggira sui 69 km totali ed i 2300 metri stimati di ascesa, cioè meno degli abbondanti 2872 dati erroneamente dalle informazioni GPS.
Di Marco Tenuti (del 20/07/2012 @ 10:27:53, in MTB, linkato 958 volte)
E' da qualche anno che non torno a fare una "girada" in Alta Valtellina, posti, valli e montagne dove ho passato parecchie estati della mia adolescenza e della mia giovinezza.
Quest'anno ci ritornerò assieme alla mia famiglia nel pieno della maturità - maturità? magari - per correrci finalmente una gara in mountain bike, la mia sesta marathon dell'anno.
Stanotte ho studiato un po' anche il percorso e, come tante marathon di alta montagna, anche la Granfondo Alta Valtellina nel percorso marathon può essere divisa bene a settori, visto che è caratterizzata sostanzialmente da tre salite abbastanza lunghe.
E' insomma confrontabile e gestibile come una Dolomiti Superbike, dove bisogna prendere le salite con una certa calma e tenersi molto lucidi per affrontare le lunghe discese che le seguono.
La prima parte del marathon, in comune col percorso classic di 39 km, consiste nel salire la Valfurva prima sul versante meridionale, poi si attraversa in valle all'altezza dell'abitato di Valfurva e si risale il costone a nord sopra l'abitato di Plazzanecco. Prima si fanno 500 metri di dislivello a sud e poi altri 700 circa a nord.
Ritornati di nuovo a Bormio chi fa il Marathon come il sottoscritto se ne va dentro la Valdidentro, salendo anzitutto a fianco di Premadio di circa 200 metri. Poi si scende dolcemente verso Piandelvino e Valdidentro, ammirando sulla destra della valle Pedenosso e le Torri di Fraele.
Dall'abitato di Valdidentro si ricomincia a salire per altri buoni 600 metri di dislivello in quota e qui si fa sul serio quando le gambe cominceranno già ad indurirsi. La cosa bella è che verso il 50° chilometro di gara può considerarsi "conclusa" perché da quota 1800 circa si torna giù a Bormio per Oga continuando a perdere quota in circa 15-16 km di discesa e di tratti pianeggianti.
Di Marco Tenuti (del 18/07/2012 @ 11:06:32, in MTB, linkato 976 volte)
Oggi la mia Cicci ha dato un'occhiata al meteo di Bormio per i prossimi giorni, evidentemente perché è a casa da neanche due giorni e non vede l'ora di andare di nuovo in vacanza.
Le previsioni sono tutto tranne che belle, ma non è che a Bormio ed in Alta Valtellina si può pretendere il cielo di Riccione.
Comunque il Marcante non dispera, visto che si tratta dell'ultima gara, la Granfondo Alta Valtellina per completare il Prestigio MTB 2012, quindi brutto o bello che sia il cielo, s'ha da fare, più o meno come l'anno scorso quando alla stessa domenica sono andato a raccogliere le ultime due stelle del mio Prestigio MTB 2011 qui a casa a Sega di Ala alla Lessinia Bike, sotto un cielo non certo clemente e con una temperatura minima di 7°C su in cima a Monte Castelberto.
Il pacco gara dell'evento bormina è comunque previdente e ci ha messo dentro il giubbetto smanicato - un gilet outdoor softshell recita il sito - griffato proprio col logo della gara, quasi a ricordare che su in quota non è mai troppo caldo.
Di Marco Tenuti (del 17/07/2012 @ 10:24:52, in video, linkato 7714 volte)
Se non volete installarvi software proprietari o "caldamente" consigliati dal produttore di questo o quell'hardware - sia esso una videocamera o una moderna fotocamera con supporto AVHDC - sappiate che i file di estensione MTS - per esempio i filmati in HD o Full HD salvati nella memoria da una compatta digitale Panasonic della serie Lumix - non son altro che normali file MPEG ed in taluni casi basta semplicemente cambiare l'estensione del file in .mpeg o .mpg.
I filmati di cui sono in possesso sono dei file in formato MPEG acquisiti a , cioè quasi il FullHD pieno.
Per aprirli sul Mac potete affidarvi al gratuito VLC Media Player - player disponibile per tantissime piattaforme PC e mobili, come Windows, OS X, iOS, Debian, Ubuntu, Mint, Gentoo, Fedora, Red Hat Enterprise Android, OS/2 - ed in grado di aprire quasi tutti i formati video, insomma quasi una Torre di Babele del video. È in grado di aprire virtualmente qualsiasi cosa, cioè da video DVD, SVCD, Audio CD, Video CD, VCD, DVB-T o DVB-S, MPEG, MP3, AVI, WMV, WMA, MP4, MOV, 3GP, OGG, OGM, MKV (Matroska), Real, WAV, DTS, AAC, AC3, FLV, MXF, ma anche altri.
In alternativa anche iMovie '11 - io ho installato sul mio OS X Lion la versione 9.0.6 - è in grado di importare automaticamente dalla memoria SD qualsiasi clip con estensione MTS attraverso una routine di importazione.
Di Marco Tenuti (del 16/07/2012 @ 10:31:06, in MTB, linkato 822 volte)
A differenza di tante altre gare, alla Dolomiti Superbike non si viaggia per 6-7 ore sempre a tutta, ma si può avere il tempo di ammirare qualche scorcio davvero suggestivo di Dolomiti.
Il paesaggio più bello di tutti, personalmente, è proprio l'arrivo sulla Croda Rossa (Rotwand), dove le guglie dolomitiche sono lì ad aspettarti dietro l'arco gonfiabile dell'intertempo.
Nella foto qui sotto mi vedete in una fase di "scorrimento", dopo aver scollinato a Prato Piazza assieme allo zio Paolo Orlandi. Da lì in poi la Scalona asseconda docilmente il mio desiderio di discesa fino giù a Carbonin.
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