Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
In questi giorni a casa mia fervono i preparativi per la partenza verso il Sudamerica.
E' chiaro che la parola giusta è evidentemente "valigie", ma vi ricordo e ricordo soprattutto a me stesso la semplice regola grammaticale che stabilisce com'è il plurale delle parole che al singolare finisco per cia o gia.
"Se la c e la g sono precedute da una vocale (ad esempio ciliegia, camicia, fiducia), il plurale si forma con la i, mentre se sono precedute da una consonante (come invece pioggia, pancia, pronuncia), il plurale si forma senza la i".
Aggiungo inoltre un utilissimo link verso un articolo sul sito dell'Accademia della Crusca:
Plurali difficili
Per la gioia dell'Anonimo Turnover l'articolo conclude sostenendo che ormai sono di uso comune anche le "versioni errate" delle parole:
"La cosa migliore da fare è controllare i plurali difficili sul vocabolario. Oltre a indicarvi la forma giusta, esso avverte che, accanto ai plurali considerati corretti, anche forme come ciliege, valige, e provincie sono ormai usate e largamente accettate."
E' già passata più di una settimana da quando ho acquistato con la nostra compagnia di bandiera il biglietto elettronico per il Brasile. Il prezzo a cui l'ho acquistato è stato favorevolissimo. Adesso c'è solo da sperare che in quel di Fiumicino non ci perdano le valigie, anche se quanto è successo qualche settimana fa nello scalo romano non fa pensare a niente di buono. Se le valigie andranno perse, poco male: in Brasile troveremo caldo e non dovremo spendere un capitale per rivestirci!
Che me ne faccio del volo aereo per il Brasile, penserete voi? Facile! Vado in vacanza con tutta la famiglia e con i suoceri. Andiamo a trovare i nostri amici Giarola a Jundiai, nello stato di San Paolo e dato che ci siamo, ci facciamo un bel giretto fuori dal loro isolato...
Appena ho visto che Ryanair a partire dai primi di novembre collegherà con un suo volo Bergamo Orio al Serio a Oslo Rygge, sono andato subito a vedere quanto dista questo aeroporto dalla cittadina di Ridabu, dove son già stato un paio di volte sia con gli amici che con la famiglia per il Rally Norway.
I chilometri da Oslo Torp a Ridabu erano più di 250, mentre da Oslo Rygge a Ridabu sono 188, il che vuol dire che ci vuole all'incirca un'ora in meno per spostarsi dall'aeroporto fino a Ridabu, per la gioia del nostro prossimo trasferimento! A differenza dell'altro trasferimento, dove si passava dall'autostrada E18 alle E6, si rimane sempre sulla E6 che collega Goteborg al grande nord scandinavo, cioè Trondheim.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Sarà che la demenza senile comincia già ad essere galoppante, ma ieri sera il mio percorso mentale mi ha portato ben presto fuori dalla superficie terreste e mi sono imbattuto in una cosa che ignoravo parzialmente.
Diciamo che il tutto è partito dalla parola tether, dopo che mi son configurato l'iPhone col nuovo OS 3.0 ed il mio portatile. Grazie al modem tethering, sono andato a vedere i progetti spaziali della NASA di mettere a punto un tethering spaziale, cioè una sorta di cavo più o meno lungo che teneva uniti due corpi nello spazio per svariati motivi.
Dal tethering trovato su Wikipedia all'ascensore spaziale - se dico Spacelift o Space Elevator probabilmente vi vengono in mente un bel po' di episodi di film fantascientifici - il passo è relativamente breve e devo dire che la trattazione in lingua italiana su Wikipedia è assolutamente esauriente per comprendere le implicazioni di tipo tecnologico, strategico e politico da una sua ipotetica realizzazione
Fermandosi esclusivamente a considerazioni di tecnologia dei materiali la sua progettazione con nanotubi di carbonio è affascinante e la lega blandamente alle tecnologie che vengono riversate anche sulle ultime bici. A quando le Lightweight della Carbonsports con nanotubi in carbonio e il peso da soli 200 grammi alla coppia?
Mi son imbattuto quasi per caso in questo articolo, che sottopongo alla vostra attenzione:
L'articolo è in lingua inglese, ma per farvela breve, sembrerebbe essere che i piloti della compagnia aerea Emirates che hanno l'onore di pilotare il superjumbo Airbus A380, non riescono ad addormentarsi perché i quattro motori del velivolo sono troppo silenziosi e così, durante le pause, non riescono a prendere sonno, perché si sente tutto dall'area passeggeri, cioè bambini che piangono, gente che tossisce, passeggeri che tirano lo sciacquone al bagno e via dicendo. Insomma, come essere in condominio... alla faccia del volo di crociera a 11000 metri!
Inutile dire che l'ho invidiato non poco durante la settimana scorsa, ma il mio amico Bazzo, andato negli States per visitare la Grande Mela, può davvero dire di avere visto dov'è il centro del mondo. La sua carrellata di foto forse non fa molto giustizia delle emozioni che si provano andando a visitare New York sotto le feste, ma sicuramente lui porterà un bellissimo ricordo e non vedrà l'ora di ritornarci al più presto.
Vedere tutti i posti sono sono stato anch'io con Elisa ed Enrico, mi ha fatto rivivere per un attimo quelle emozioni. Vedere il muffin col caffettonedello Starbucks, la traversata del ponte di Brooklyn, una bicicletta legata ad un palo ad un incrocio, fiumane di taxi gialli che occupano tutte le corsie di un Avenue, non ha prezzo.
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