Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Con sommo piacere riesco finalmente a postare un articolo sul mio blog e annuncio in pompa magna l'arrivo di Alice, la mia figlioletta.
Faccio i miei complimenti ancora una volta ad Elisa per la caparbietà e la perseveranza nel condurre a termine la maternità in maniera assolutamente naturale. Si vede proprio che fare la mamma è il mestiere che le riesce meglio.
Se in più aggiungiamo il fatto che ci siamo recati in ospedale - al Sacro Cuore di Negrar - giusto alla vigilia del Natale, erano all'incirca le 22.05 quando siamo andati a fare l'accettazione al pronto soccorso e che Alice è nata proprio nella notte di Natale, precisamente alle 6.35 del mattino, cosa volere di più da questo lieto evento?
Dopo aver sbrigato le varie formalità, nonché aver assistito Elisa nel paio di ore dopo il parto, ho avuto l'onore di andare perfino a messa ad Alcenago - la messa del Santo Natale in programma alle ore 9.30 - e di ricevere gli auguri "doppi" da tutta la comunità, che si era raccolta attorno a noi sei anni fa per la scomparsa dell'angioletto Eleonora che ci segue sempre online dal cielo. Ringrazio come allora ancora una volta la comunità di Alcenago per tutto quanto!
Oggi mi sono aggregato all'affidabile gruppo dei fratelli Pezzo e gli altri membri del team Bike Evolution di Rigaste, solo che i fratelli non erano entrambi presenti, ma c'era solo Andrea.
Dopo esserci trovati presso il Felix di S.Martino B.A., abbiamo messo ben presto le ruote sulla neve, seguendo questo giro: S.Martino B.A., San Briccio, Pian di Castagnè, Moruri, Caiò, vaio della Pissarota e Montorio. Da lì ognuno ha preso la sua strada per casa.
Il giro è stato a dir poco sensazionale, soprattutto grazie alle condizioni meteo proibitive e al manto nevoso e di ghiaccio presente ovunque. Abbiamo anche limitato i danni, con una sola caduta per il sottoscritto. In attesa di vedere il capolavoro cinematografico sul blog di Andrea, non posso che fare ancora una volta i miei complimenti alle guide, che oggi mi hanno condotto sulle Prealpi lessiniche.
Il primo vero giorno di rally è però solo venerdì. Nella notte si sono ricongiunti a noi i tre "stagionati" e così ancora nella notte riusciamo tutti a partire in direzione delle prove. Il primo appostamento sembra sulla carta agevole, ma ci costringe ad una scarpinata di una ventina di minuti, in cui facciamo quasi a gara a chi arriva prima in cima, ma guadagniamo presto una degna altitudine che ci consente di ammirare il tipico panorama irlandese, cioè mughe - moorlands le chiamano loro - nebbia, laghi e vegetazione molto verde.
L'approccio col terreno è però molto violento: c'è fango ovunque, ma riusciamo ad appostarci su un rettilineo, che ci permette di vedere più di un chilometro di prova in lontananza. E proprio nel punto più distante a noi, notiamo parecchi concorrenti indotti all'errore per una curva decisamente resa impegnativa dal manto stradale. Non solo: poco avanti alcune dune sull'asfalto fanno perdere completamente il controllo ad un equipaggio, il quale parcheggia la macchina su alcuni alberi a valle della strada.
Lasciato questo appostamento, decidiamo di spostarci nel senso contrario alla medesima prova, dove troviamo un pezzo affrontato dai concorrenti in salita, con una chicane veloce, dove è necessario mollare leggermente il gas per non finire fuori. Vediamo poco più di una ventina di macchine e partiamo nuovamente in direzione del terzo e ultimo passaggio della giornata.
La nostra intenzione di raggiungere il fine prova della SS9 è negata completamente da un insieme di stradine molto tortuose, dove non arriviamo a perderci, ma ci viene negato l'attraversamento da un paio di contadini tutti presi a raddrizzare un camion con rimorchio impantanato nel fango - tanto per cambiare. Qua deve essere lo sport nazionale, anzi è la natura a vincere e ad imporlo...
Su questo appostamento abbiamo un paio di simpatici episodi, prima con le forze dell'ordine, che non ci lasciano parcheggiare sufficientemente vicino alla prova. Anche i commissari si danno moltissimo da fare per non farci camminare lungo la prova a due ore dalla partenza e ci costringono all'ennesimo impantanamento nel fango per i campi e i boschetti limitrofi.
Il passaggio delle macchine nell'ombra crepuscolare ripaga però alla grande e riusciamo a vedere le macchine sfrecciare velocemente in salita nella notte irlandese.
La sera si conclude con l'ennesimo contatto via Skype e SkypeOut con le nostre famiglie a casa e con la cena sul tardi in centro a Boyle presso The Moving Stairs, dove apprezziamo nuovamente la Sirloin Steak da 12 once con patate e cipolla fritta in gran quantità...
La giornata seguente, il sabato, comincia con un'altra levataccia non da poco, perché le prove della seconda giornata di rally si svolgono esclusivamente in Irlanda del Nord ed è necessario percorrere almeno 60 km prima di arrivare nelle terre irlandesi del Regno Unito. Appena transitato quello che una volta era più di un confine fisico, ma soprattutto simbolico, scorgiamo le sottigliezze della segnaletica stradale, coi limiti in miglia.
Il primo appostamento è però probabilmente quello più bello di tutto il weekend, anche se dobbiamo percorrere circa un paio di chilometri a piedi per arrivarci. Lungo il percorso troviamo anche un chioschetto familiare, dove preferiamo un caffettone molto lungo alla brodaglia assimilabile ad un minestrone che invece tutti i locali consumano. Dicevo dell'appostamento: le macchine scendono la collina affrontando prima una coppia di dune in cui le ruote arrivano quasi a staccarsi da terra, poi seguono un paio di accenni di curva sempre in discesa ed in fondo li aspetta un tornantone verso sinistra gremito di almeno duemila persone appostate con fotocamera, ombrello o pastrano antipioggia. Noi ci adeguiamo ed apprezziamo più che mai la cosa.
Il secondo appostamento è invece lungo un altro acquitrino d'Irlanda, dove le pendenze sono meno accentuate, ma riusciamo a scovare un cambio strada di 90 gradi verso sinistra seguito da una curva verso destra che introduce ad una pozzanghera, che assomiglia più ad un vascone d'acqua. Trovate qualche foto scattata da Gianni che vi rende l'idea dell'acqua sollevata dai veicoli. Le vetture WRC, ma anche quelle del Produzione riescono a spazzolare molto bene il cambio strada e assegniamo una votazione positiva, a quello che è l'ultimo appostamento del nostro weekend rallistico.
Il ritorno verso Boyle è però un po' difficoltoso, per le condizioni del traffico, con un sacco di irlandesi riversatisi nella cittadina di Enniskillen per i tre tratti cronometrati del sabato. Non riusciamo ad arrivare in tempo dagli ormai affezionati amici del Moving Stairs e ripieghiamo per una cena a basate di hamburger e patatine fritte anonime, ma molto speziate...
In questi giorni sono preso dal dilemma di acquistare una coppia di ruote nuove per la mia MTB da competizione, perché la Mavic Crossmax SL è arrivata in fin di vita e perde aria da tutte le parti e non so più come fare, per poterla usare proficuamente. Penso che la userò con la camera d'aria al suo interno, fintantoché il Ginetto non la riparerà come si deve.
Citando piuttosto le opzioni che ho di fronte, sono dell'idea di abbandonare la strada percorsa da molti e cioè scegliere una di queste marche e modelli:
- Mavic Crossmax SLR disc 6 fori
- Shimano SLR disc con adattatore per 6 fori
- Fulcrum Red Metal Zero disc 6 fori (la novità del mercato)
Sono orientato a prendere una ruota di tipo standard e a renderla tubeless attraverso il kit DT Swiss o qualcosa del genere. Probabilmente la mia scelta ricadrà su una ruota performantissima, come quella venduta da Nubuk-Bikes, dove potrò abbassare di molto il peso totale dell'accoppiata. Attualmente la mia configurazione prevede questo:
- Mavic Crossmax SL disc 6 fori (1536 grammi + 60 ml di lattice + tubeless)
mentre starei orientandomi verso questo:
- cerchi Sun LimeLight con raggi e mozzi DT Swiss (1405 grammi + 70 grammi di kit tubeless + 60 ml di lattice + tubeless)
Andrei insomma a risparmiare circa 60 grammi ed avrei la possibilità di "tubelessizzare" anche coperture standard con maggiore guadagno in fatto di peso, sacrificando però un pelo l'affidabilità.
Mi è capitato qualche giorno fa, di dover tribolare non poco per recuperare la password WEP per accedere ad una rete Wifi locale. La password che mi era stata fornita era evidentemente errata, ma non mi sono perso d'animo ed ho cercato di rinvenirla da un PC, che era ancora in grado di accedere alla rete, tramite la password WEP inserita a suo tempo nel computer.
La soluzione sembrerebbe essere proprio nel software WirelessKeyView, che consente di ravanare all'interno del registro e di altri file del sistema operativo Windows, alla caccia delle password in chiaro. Se volete dargli un'occhiata, non avete che da andare sul sito della Nirsoft.
Per la prima volta nell'ormai consolidata nostra tradizione rallistica del gruppo dell'ART, avevamo deciso che saremmo sì andati in terra straniera per assistere all'evento rallistico, ma con l'intenzione non di vedere esclusivamente il rally, ma anche di fare un po' i turisti. E ci siamo riusciti anche abbatanza bene!
Mercoledì sera, appena atterrati col volo Ryanair da Orio al Serio, ci avviciniamo al ritiro bagagli e ci imbattiamo subito in alcuni nostri "compaesani": altri veronesi, come Canteri e Valbusa, sono lì anche loro in attesa di ritirare la macchina a noleggio.
Questa volta abbiamo optato per una macchina un po' più comoda, dopo la rocambolesca avventura dello scorso febbraio in Norvegia, quando hanno provato a rifilarci la BMW Serie 1: condurremo per cinque giorni una Opel Zafira, con la piccola complicazione della guida a destra. Per questo il nostro top-driver, Massimo Zaglia, asserisce subito che non è un grosso problema e sale subito in cattedra. La strada però per raggiungere Sligo è lunghetta e arriviamo solo all'una della notte, dove la simpatica Mary è ancora là più o meno sveglia ad aspettarci.
La sistemazione nel B&B a Boyle, nel Roscommon, è comunque piacevole ed accogliente e cadiamo subito nel sonno più profondo, consci però che già tra qualche ora ci aspetta lo shakedown, poco lontano da Sligo, a circa 45 km dal nostro B&B.
L'impatto però col breve tratto cronometrato utilizzato per le ultime messe a punto da parte dei piloti impegnati nel WRC e quelli del Produzione, è molto sintomatico, di quello che ci aspetta per i giorni a seguire: commissari e poliziotti presenti ovunque, pronti a scacciarci via da qualsiasi posto e molto solerti a cercare di farci camminare in mezzo ai campi. Beh, campi, dire che l'Irlanda è un'immenso stagno forse non è così fuori luogo... ci rendiamo comunque conto che sarà un rally impegnativo per i driver accorsi sull'isola del trifoglio verde: le strade, nonostante siano tutte asfaltate, presentano un manto quasi sempre bagnato, viscido e sporco di terra e fango, che lo rendono a dir poco insidioso.
Già nel primo pomeriggio, abbiamo modo di avvicinarci al grande Service Park, dislocato attorno all'Institute of Technology di Sligo, dove approfittiamo per fare qualche spesetta per i nostri amici e parenti rimasti a casa. Dopo aver pranzato con un piatto tipico locale presso lo Sligo City Hotel, torniamo verso il nostro bed-and-breakfast e, dopo qualche difficoltà iniziale con la connessione Wifi, ci rimettiamo in contatto con le nostre mogli, compagne e figli, manco ci trovassimo nell'altra stanza di casa.
Stasera ho il volo ad Orio al Serio verso Dublino. I miei amici rallisti sono impazienti ormai da mesi di andare in Irlanda per l'ultimo round introdotto nella serie del Campionato del Mondo WRC. Se avete qualche dritta dell'ultim'ora da farmi sapere al riguardo dell'Irlanda, scrivetemi presto, così la leggo... Intanto fatevi pure una capatina sul sito ufficiale del rally, visto che andiamo in Irlanda principalmente per vedere il rally e poi, se avanza qualche mezza giornata, vedremo di fare i turisti a Dublino nella giornata di domenica e lunedì mattina. Tutti ci hanno detto di andare a visitare la birreria della Guiness. Ma c'è solo quella da andare a vedere a Dublino??
Devo preparare ancora la valigia e c'ho un sacco di lavori, commesse e progetti da chiudere entro oggi, ma sono sicuro che terrò fede più che mai al motto del "Farghela".
Devo anche riuscire a salire sulla MTB nella giornata di oggi, perché dopo non toccherò più la bici per quasi una settimana.
Sabato mattina sono finalmente riuscito a fare l'uscita in MTB con una squadra, il Bike Evolution Team capeggiato simbolicamente dai fratelli Pezzo. Fino ad ora non ero mai riuscito a partecipare ad un'uscita di gruppo, che non fosse specificamente in preparazione ad un evento o una gara.
Ho potuto constatare che si può stare in compagnia e divertirsi, ma contemporaneamente pedalare a ritmi sostenuti, in modo tale da mantenere un buon stato di forma grazie ad un giro di gran fondo come quello fatto sabato.
Una cosa sicuramente più importante è che quando di esce in compagnia in MTB si impara sempre qualche nuovo sentiero. Se si esce invece da soli in MTB, si rischia di percorrere sempre i soliti sentieri o strade conosciute, perché si vuole in qualche modo evitare di finire in proprietà private o di trovarsi aggrovigliati dentro i rovi di chissà quale bosco, presi da smodato spirito di avventura.
Il giro che abbiamo fatto sabato mattina è stato: Esselunga di Borgo Venezia-Torricelle-Gaspari-Case Vecchie-Casotti-Salvalaio-Vigo-Stallavena-Campagne di Lugo-Praole-Rosaro-Santa Viola-Lotrago. In cima alla salita del Piccolo Stelvio poi ci siamo divisi ed ognuno è andato per la sua via verso casa.
Un tratto che era a me assolutamente sconosciuto, nonostante sia relativamente vicino a casa mia, è la strada asfaltata e poi sterrata che conduce dalle Campagne di Lugo a Praole, in pezzo relativamente corto con pendenze non insuperabili, da farsi in totale solitudine, visto che la strada è per niente trafficata.
Maggiori info e le fotografie le trovate sul blog del Pezzo, che ha battezzato l'escursione come la Gran Fondo dei Capitelli.
Vi segnalo con questo articoletto alcuni appuntamenti sportivi, anzi di stampo squisitamente ciclistico, a cui di tanto in tanto mi presento per stare in compagnia e divertirsi!
- il Gruppo Ciclistico Grezzana si trova tutti i venerdì sera alle ore 21 presso la sede sotto la ASL di Grezzana (VR)
- lo stesso Gruppo Ciclistico Grezzana si ritrova per pedalare alla domenica mattina alle 8.30 fuori dalla Gelateria Ciao di Grezzana (VR) per un giro su strada degno di nota
- i fulmini di Turnover si ritrovano invece alla domenica mattina alle 8.30 fuori dal negozio per il solito giro Grezzana-Lago-Grezzana e di tanto in tanto per qualcosa di più impegnativo
- il team Focus Evolution di Verona, capeggiato dai fratelli Pezzo, si ritrova spesso il sabato mattina o la domenica mattina alle ore 9.00 presso Ponte Catena, Verona per un giro offroad in MTB
- l'MTB Golosine ha l'appuntamento sociale il primo mercoledì di ogni mese presso la Pizzeria Zeffiro, alle Golosine, Verona
- sempre l'MTB Golosine ha l'appuntamento per il giro bici sabato alle ore 13.00 presso il Bar San Marco e la domenica mattina alle ore 9.00
Mia moglie ha detto, che con l'arrivo della piccola Alice, è il caso che mi dia una smossa a comprare una videocamera digitale e ad imparare ad usarla al più presto. Questo vuol dire che mi entrerò in un nuovo mondo, che è quello dell'editing video.
Aspettatevi insomma che io impari più o meno rapidamente tutti i segreti del mestiere, solo che la strada è estremamente lunga e molto irta. Dovrò pertanto litigare con i vari software di acquisizione, di montaggio; sperimenterò iMovie HD, poi Final Cut Pro, comincerò a capire bene di videocamere, di DV e miniDV, di codec e non codec e via dicendo.
Anche il mio blog potrebbe tutto ad un tratto arricchirsi di risorse e perle che riguardano il mondo del videoediting, con grande gioia e beneficio per me e, spero, anche per tutti voi, che di tanto in tanto passate di qua a leggere.
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