Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Le aspettative per oggi erano sicuramente molto alte, così come anche il timore di essere indietro con la preparazione per la Dolomiti Superbike, nonché la paura che si squagliasse il mio muscolo soleo, ma io ed il Radu - penso di interpretare anche il suo pensiero - è che oggi possiamo dire di essere stati reintegrati nella società, dopo un lungo periodo di isolamento ed abbandono per motivi di salute. Oggi abbiamo affrontato la nostra escursione col giusto ritmo ed abbiamo volentieri lasciato andare i fuggitivi capitanati dal Max Maga Padella ed è così che ci siamo "bevuti" senza grossi patemi 90 chilometri e circa 1200 metri di salita, per la gioia dei nostri spiriti.
L'escursione di oggi non era assolutamente impossibile, ma si trattava comunque di andare a Boscochiesanuova e non certo con la BDC per strade asfaltate, ma per stradine e carrareccie dopo di tanto in tanto c'era da tirare fuori gli attributi per pedalare sullo smosso e per scavalcare qualche muro che arrivava a sfiorare il 20%.
I presenti all'appello sono tantissimi, oltre ogni ipotesi con un'elevata partecipazione del team Focus, ma anche qualche entry del team Turnover.
Invito a dare un'occhiata ai commenti sul blog dell'Anonimo Turnover e quello del fratello per ulteriori contributi paesaggistici e culturali.
Arrivati in quel di Bosco, abbiamo letteralmente preso d'assedio la pasticceria Valbusa a colpi di mortaio e baionetta ed a me l'onore di battere tutti sul tempo con un gran colpo di pedale e aggiudicarmi il vessillo di giornata, cioè l'ultima enorme brioche alla nutella, che sarà equivalsa almeno 500 kcal, ottime per il ritorno verso valle.
Una menzione per Paolo Orlandi che abbiamo beccato in piazza a Bosco, vedendo qua e là le maglie Turnover del sottoscritto e di Francesco Signorini, nonché il volto dell'Anonimo, il quale, mentre scendevamo, ci ha illustrato qualche interessante taglio da fare lungo il nostro percorso programmato ancora venerdì scorso. Nonostante egli sia incappato in una foratura al tubeless che non gli ha dato tregua fino ad Arzarè, egli ci ha proposto il taglio verso contrada Merzi, taglio che sicuramente riproporremo in un'edizione futura della medesima escursione. Ci sarebbero da andare a visionare anche contrada Colletta, ma tempo al tempo, che "maura anca le nespole".
Ricordo inoltre anche una new entry da Taggi di Sotto, in provincia di Padova, il mio collega ingegnere geotecnico, Daniele Brusarosco, che sembra apprezzare sempre più le colline e le montagne veronesi. Dopo aver fatto la Lessinia Legend e la Divinus Bike in edizione 2009, oggi non si è fatto attendere all'appuntamento della rotonda a Montorio, più che mai consapevole delle sue forze e della sua curiosità per la Lessinia. Daniele si è ben difeso e devo proprio dire che ha fatto passi da gigante rispetto ad un paio di anni fa, quando mi aveva accompagnato in Svizzera per lo scavalcamento del Passo Moro e dell'Albrun Pass. Mi ha sorpreso nel pezzo "menato" ad alta velocità, lungo il Progno di Valpantena fino alla strada della Giara. Lui ha confessato che il nostro ritmo è più o meno paragonabile ai migliori della sua squadra, l'Adventure Bike di Padova, tra l'altro organizzatori dell'Atestina Superbike, valida per la Serenissima Coppa Veneto MTB, andata in onda giusto ieri. Chissà che dopo l'estate non andiamo a fare un giretto sui Colli Euganei?
La lista delle adesioni per l'escursione prevista domani mattina è in continua espansione, soprattutto grazie alla visibilità dei blog del Pezzo e dell'Anonimo Turnover. Dovremmo essere all'incirca una decina scarsa, ma sono previste aggiunte dell'ultimo momento. Spero tanto di essere anch'io presente, anche se oggi sono stato assediato da un leggero mal di testa, complice l'aria fredda beccata ieri sul Monte Tomba sulle prove speciali del rally della Marca.
Le temperature previste per domani mattina non sono esagerate, per cui invito tutti a vestirsi adeguatamente e possibilmente "a cipolla", per cui dovreste venire con abbigliamento estivo, manicotti e smanicato o antivento, in modo da non "freddarvi" il pancino nel fare la discesa del Vaio dell'Anguilla, notoriamente molto fresco.
La cima Coppi è rappresentata dall'abitato di Boscochiesanuova, che è a 1089 metri sul livello del mare. Vi rimando anche al sito di ilmeteo.it dove troverete indicazioni sulla temperatura prevista nella località montana alle ore 11.00, cioè 14.5°C.
L'ultima volta che mi son recato sul Piccolo Stelvio era stato domenica 29 marzo, quando ero andato a vedere Paulissen e compagnia, tutti presi a salire la famosa salita in occasione dell'edizione 2009 della Lessinia Legend.
Se vogliamo però dirla proprio tutta, l'ultima volta che l'avevo fatta in bici, era stato il 1 gennaio, su un'eccezionale coltre di neve in compagnia del Conte di Marzana, tra l'altro in discesa.
Da allora non ho potuto fare altro che leggere i tempi fatti da cani e porci lungo la salita con mia grande invidia per l'impossibilità di replicare. Senza offesa sappiamo insomma tutti delle gesta del Maga e del Conte Savoia nelle ultime settimane, prendendo letteralmente a calci i minuti e i secondi del cronometro. Ricordo anche un paio di ripetute del Pappataso poco prima del famigerato infortunio, dove si parlava di 8 minuti e qualche secondo.
Il Conte, da quando è passato alla "verdona leggera", continua ad abbattere decine di secondi, come se fossero noccioline ed è così che stasera son arrivato alla chiesa di Santa Maria in Stelle, con tutta l'intenzione di percorrere i 19 tornanti ad un ritmo modesto e con l'obiettivo di stare sotto gli 11 minuti.
E' così che alla grata parte il cronometro e spingo con sorpresa un buon 32-24 senza sentire particolare fastidio dal mio soleo sinistro.
Se ne vanno così il primo, il secondo ed il terzo tornante, rimanendo in soglia. E' chiaro che quando il cardio supera i 160 battiti, di sangue al cervello ne arriva decisamente meno, quasi tutto confluisce nelle gambe e la centrale cerebrale non comanda più a dovere le principali funzionalità motorie e volontarie del corpo.
Il quarto, quinto e sesto tornante cominciano a scorrere sotto le ruote senza soluzione di continuità e il cardio indica piano piano un livello cardiaco superiore.
Dal decimo tornante parte pure l'embolo: si aggiunge pure il fatto che il sole ormai al tramonto acceca leggermente la mia vista e va da sè che le traiettorie sono quel che sono.
"Sale, sale, e non fa male" era il testo di una canzone molto trance di almeno una decina di anni fa, molto in voga in discoteca. Il cardio comincia ad avvicinarsi a livelli Turnover e la velocità comincia ad avvicinarsi a quelle di gara.
Io non c'ero alla Lessinia Legend 2009 e quindi non so esattamente dove fosse il tappeto elettronico per il rilevamento del tempo in cima alla salita: io mi limito a stoppare il Polar proprio al saltino su cui la ruota passa dallo sterrato all'asfalto.
Il tempo finale è 9'06"40 e la frequenza cardiaca appena sopra i 180 battiti, con tutta la salita fatta col 32-24, cioè un rapporto moltiplicatore di 1,33, quando il Maga mi pare l'abbia fatta col 42-34, equivalente ad un 1,235, quindi posso dire di averla fatta più dura del Vescovo Moro, ma non certo di padella.
Per dire insomma "bella di padella" devo insomma aspettare il prossimo tentativo...
Devo assolutamente dire che, nonostante sia partito piano, la fase di recupero del mio stiramento muscolare è buona, ma ancora molto lontana da una condizione ottimale. C'è da dire che l'alleggerimento corporeo si sente vistosamente, per cui "se son rose, fioriranno".
Domani il Marcante appenderà gli scarpini e la bici al chiodo in favore dell'altra sua principale passione, cioè quella per i rally.
Con l'occasione saranno al seguito gli amici rallisti di sempre, mio figlio, più il Radu e suo cugino.
Per la bici c'è tempo sia domenica, che lunedì e martedì, con l'escursione della discesa bassa del Vaio dell'Anguilla.
Il rally della Marca, giunto alla ventiseiesima edizione, è valido per il TRA (Trofeo Rally Asfalto) e vede schierato un nutritissimo stuolo di equipaggi con vetture di prim'ordine, cioè parecchie WRC abbastanza aggiornate, come la Ford Focus '06 di Porro e la Citroen Xsara di Re.
Accresciuto interesse per questa gara è sicuramente la presenza del pilota ferrarista Kimi Raikkonen, navigato da Kaj Lindstrom.
Qui trovate il file KML del tracciato del Vaio dell'Anguilla. Ad onor del vero il vaio dell'Anguilla si protende fino in alta Lessinia, ma per l'occasione ci limiteremo a percorrere in discesa solo la parte inferiore, che va indicativamente dalla contrada Segai fino al tornante sopra Lughezzano.
Il tratto in discesa nell vaio dell'Anguilla sarà si e no 5 chilometri, mentre l'escursione presenta una considerevole lunghezza (68,37 km), cioè il transito della Valpantena sia in salita che in discesa.
Potete utilizzare benissimo Google Earth per la consultazione del file. Rimando inoltre all'articolo integrale relativo all'escursione.
Torna a gran furore la prima escursione con la E maiuscola del 2009, il giro del Vaio dell'Anguilla. Siamo più o meno fermi a quelle epiche dell'Only the Brave nel corso del 2008, quando tre impavidi - il Pappataso, Matteo e il sottoscritto - percorrevano in lungo ed in largo la Lessinia orientale ed in particolar modo il sentiero E5.
Questa del 1 giugno, sarà invece l'occasione per rivedere finalmente le "solite facce", finalmente in sella alle loro MTB, catapultati dall'ultima uscita in tenuta invernale direttamente nel bel mezzo dell'estate 2009.
Saranno presenti infatti il Conte Savoia, la coppia dei "compagni di merende", cioè il figlio di Aldo ed il Marcante, il Max Samurai Maga, l'Anonimo Turnover. Probabile anche una new entry direttamente da Padova, dopo aver saggiato la Lessinia Legend e la Divinus Bike. Tutti coloro che si aggregheranno saranno i benvenuti: meglio però che ci facciate sapere con congruo anticipo della vostra partecipazione, così ci sapremo regolare.
Tengo a precisare che l'appuntamento è previsto per lunedì 1 giugno alle 8.30 alla rotonda di Montorio, in perfetto stile Pappataso. Il punto di ritrovo è stato concordato in modo da facilitare quanto più possibile i convalescenti dei traumi muscolari e non affaticarli prima della graduale ascesa in Valpantena. Nel caso di maltempo, l'escursione verrà posticipata a martedì 2 giugno, stessa ora.
L'uscita sarà percorsa a ritmi assolutamente umani e abbordabili, onde evitare di compromettere più che mai il duo degli stirati. Questo non vuol dire che di tanto in tanto qualcuno potrà sentirsi libero di tirare, ma non saranno certo i ritmi da Notturna 2008 o da circuito notturno di Novaglie 2009.
Per non deludere nessuno - soprattutto il Conte, più che mai in gamba in questo periodo, dopo il 7'08" sul Piccolo Stelvio - abbiamo invitato un professionista dell'eccellenza della MTB internazionale, cioè il Maga, a cui chiunque potrà sentirsi libero di lanciare il guanto della sfida. Il "Vescovo Moro" per l'occasione distribuirà gadget e rilascerà autografi ai fans.
Le salite di giornata prevedono una Lugo-Praole ed un inedito trasferimento da Lonico-Cerro. Altro pezzo sterrato di indubbio valore paesaggistico sarà la Corbiolo-Chiurli-Casa di Nazareth con cui arriveremo a Boscochiesanuova.
Nella capitale della Lessinia l'Assessore ha già promesso un cabarel de brioches, in pasticceria Valbusa in piazza. Da lì in poi comincerà il divertimento assoluto, quando cominceremo la discesa sulla vecchia Lughezzano-Bosco, ma abbandoneremo presso la contrada Tonghe di Sotto la strada per andare verso la contrada Segai, poco distante dal tratto velocistico del Vaio dell'Anguilla.
Tornati sulla strada per Lughezzano il ritorno verso casa sarà quasi tutto su asfalto, anche se torneremo sullo sterrato del Progno di Valpantena all'altezza di Vendri, tanto per non scordarci il percorso naturale compiuto dalle acque del Vaio dell'Anguilla.
Inutile dire che la giornata sarà interamente dedicata al nostro beniamino, il Pappataso, che è prossimo a sciogliere i legacci dell'oppressore che lo constringono giù dalla bici da più di un mese. Tutto l'incasso della giornata sarà devoluto alla "Fondazione per la Tutela del Pappataci Veronese". Il comitato organizzatore sta già pensando a come fare per avere l'idolo al via per far tuonare i trombini di San Bortolo, ovviamente alla presenza di tutte le massime autorità di Verona e provincia.
Non cambiate canale: dopo la pubblicità il file KML, così vi potete gustare in anteprima il tracciato su Google Earth!
Buona la presenza del team domenica in quel di Monteforte d’Alpone per la settima edizione della Divinus Bike, prova valida per la Serenissima Coppa Veneto ZeroWind. Considerando che si trattava di una corsa in MTB vedere ai nastri di partenza ben sei Turnover non poteva che far felici; segnaliamo subito per doverosa cavalleria la presenza in corsa di Rossi Silvia, portacolori femminile della squadra, che chiude la sua prova con il tempo di 2h e 48’in 734° posizione. A lei un doveroso applauso visto la difficoltà della corsa resa ancora più dura del caldo di giornata.
Sono ben cinque invece i concorrenti di sesso maschile che portano a termine il percorso di 43 chilometri con una spumeggiante prova di Andrea Bragantini che mette in fila tutti. Medaglia d’argento dei Turnover per Michele Pezzo, autore tutto sommato di una prova accettabile dopo le grosse difficoltà patite alla Durello. Si vedono anche facce nuove in classifica con nell’ordine i piazzamenti di Ederle Luigi, Giardino Davide, la Rossi Silvia e Gelmini Luigi.
Degno di nota il cambio borraccia del Bosca, effettuato a favore del vincitore assoluto della gara, cioè il nostro amico Federico Birtele, spesso presente in negozio e alle cene Turnover, in qualità di simpatizzante.
Trovate qui tutte le foto della Divinus Bike 2009, che ho scattato stamattina in località San Felice, cioè allo scollinamento tra Illasi e Cazzano di Tramigna:
http://picasaweb.google.it/MarcoPpower/DivinusBike2009
Aggiornamenti ulteriori a domani!
Qualche altro scatto della scampagnata odierna, che ha visto il Marcante pedalare per 93 km, mentre il Radu appena oltre la soglia dei 100 km.
Oggi, io ed il Radu, abbiamo davvero colto due piccioni con una fava, cioè abbiamo fatto un giretto in bici senza strapazzarci troppo, evitando il più possibile asperità e lunghe ascese verso la montagna e ci siamo piacevolmente aggregati al buon Miglio, il quale oggi non poteva permettersi di uscire coi suoi soliti amichetti professionisti, tipo Roman, Daniele o Michael, visto che domani gli aspetta l'appuntamento della Divinus Bike, dove , a suo dire, non farà faville, visto che ha dato il meglio di sè circa un mesetto fa con le ottime prestazioni della Gran Fondo Città di Lazise e Gran Fondo Zen Air ed adesso si trova in una condizione momentaneamente interlocutoria.
E' così che io e il figlio di Aldo ci siamo trovati in zona Ponte Florio e ci siamo mossi in direzione Bussolengo, lungo il canale, dove il Miglio ci aspettava per una sgroppatina a velocità non superiori ai 30 km/h.
Grazie all'esperienza locale del Miglio abbiamo variato leggermente le solite direttrici Verona-Lago e siamo arrivati a Bardolino, facendo qualche stradina un po' meno trafficata.
A Bardolino solita tappa al bar gelateria Miralago, dove abbiamo consumato la nostra colazione: per il Miglio un caffettino, per il Radu un cappuccino, invece per il sottoscritto cappuccino e brioche con crema.
Piccola nota di apprezzamento per Massimiliano che non si dimentica mai di trattare la propria Trek Madone 5.2 coi guanti: la pulisce talmente bene e gli dà la lacca, che luccica alla vista, mentre il brillantante mette più che mai in risalto le grigie cromature dei mozzi DuraAce.
Anche il percorso di ritorno verso Verona è degno di nota, perché evitiamo le solite strade, ma passiamo a Calmasino, Colà di Lazise e poi tappa in quel di San Giorgio in Salici, dove entriamo a casa del Miglio e scrutiamo nelle sue credenze i suoi ingredienti segreti per andare così forte. Troverò modo più avanti di svelarvi interessanti dettagli al merito...
Dopo aver riempito nuovamente le borracce in quel di San Giorgio in Salici, la via del ritorno prevede ancora lunghe chiaccherate, passando per gli abitati di Bosco di Sona, Caselle di Sommacampagna e San Massimo, zona Stadio ed infine qualche cartolina-ricordo a Castelvecchio in pieno centro storico.
Congedato il Miglio, ancora qualche km in soupless per il duo dei Marchi e ognuno per la sua strada a Porta Vescovo, quando la pasta è prossima ad esser buttata giù nelle ramine di casa.
Per la gioia di tutti gli amici ciclisti, domani sarò presente per l'ennesima volta sui campi di gara non in qualità di atleta, ma anche una volta come fotografo, quindi ricordatevi a San Felice, cioè lo scollinamento tra Illasi e Cazzano di Tramigna, di sorridere perché il mio obiettivo è là ad attendervi, anche se le temperature e l'afa condizioneranno non poco la gara.
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