Oggi, io ed il Radu, abbiamo davvero colto due piccioni con una fava, cioè abbiamo fatto un giretto in bici senza strapazzarci troppo, evitando il più possibile asperità e lunghe ascese verso la montagna e ci siamo piacevolmente aggregati al buon Miglio, il quale oggi non poteva permettersi di uscire coi suoi soliti amichetti professionisti, tipo Roman, Daniele o Michael, visto che domani gli aspetta l'appuntamento della Divinus Bike, dove , a suo dire, non farà faville, visto che ha dato il meglio di sè circa un mesetto fa con le ottime prestazioni della Gran Fondo Città di Lazise e Gran Fondo Zen Air ed adesso si trova in una condizione momentaneamente interlocutoria.
E' così che io e il figlio di Aldo ci siamo trovati in zona Ponte Florio e ci siamo mossi in direzione Bussolengo, lungo il canale, dove il Miglio ci aspettava per una sgroppatina a velocità non superiori ai 30 km/h.
Grazie all'esperienza locale del Miglio abbiamo variato leggermente le solite direttrici Verona-Lago e siamo arrivati a Bardolino, facendo qualche stradina un po' meno trafficata.
A Bardolino solita tappa al bar gelateria Miralago, dove abbiamo consumato la nostra colazione: per il Miglio un caffettino, per il Radu un cappuccino, invece per il sottoscritto cappuccino e brioche con crema.
Piccola nota di apprezzamento per Massimiliano che non si dimentica mai di trattare la propria Trek Madone 5.2 coi guanti: la pulisce talmente bene e gli dà la lacca, che luccica alla vista, mentre il brillantante mette più che mai in risalto le grigie cromature dei mozzi DuraAce.
Anche il percorso di ritorno verso Verona è degno di nota, perché evitiamo le solite strade, ma passiamo a Calmasino, Colà di Lazise e poi tappa in quel di San Giorgio in Salici, dove entriamo a casa del Miglio e scrutiamo nelle sue credenze i suoi ingredienti segreti per andare così forte. Troverò modo più avanti di svelarvi interessanti dettagli al merito...
Dopo aver riempito nuovamente le borracce in quel di San Giorgio in Salici, la via del ritorno prevede ancora lunghe chiaccherate, passando per gli abitati di Bosco di Sona, Caselle di Sommacampagna e San Massimo, zona Stadio ed infine qualche cartolina-ricordo a Castelvecchio in pieno centro storico.
Congedato il Miglio, ancora qualche km in soupless per il duo dei Marchi e ognuno per la sua strada a Porta Vescovo, quando la pasta è prossima ad esser buttata giù nelle ramine di casa.
Per la gioia di tutti gli amici ciclisti, domani sarò presente per l'ennesima volta sui campi di gara non in qualità di atleta, ma anche una volta come fotografo, quindi ricordatevi a San Felice, cioè lo scollinamento tra Illasi e Cazzano di Tramigna, di sorridere perché il mio obiettivo è là ad attendervi, anche se le temperature e l'afa condizioneranno non poco la gara.
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