Di Marco Tenuti (del 10/12/2010 @ 22:51:10, in MTB, linkato 6095 volte)
La voce girava già da qualche giorno ed era nell'aria da mesi. Adesso arriva l'ufficializzazione della cosa.
Il Radu non solo firma per il Team Strazzer per l'anno 2011, ma si porta pure dietro un gregario d'eccellenza, Simone Pasetto. La foto a lato li immortala con la divisa estiva Strazzer 2010 a margine della conferenza stampa tenutasi alla Pieve.
Non si conosce nemmeno l'ingaggio versato a Cicli Tagliaro per acquisire il cartellino di Zumerle, nè si conosce la cifra dello stipendio annuale del ciclista. I beneinformati hanno solo fatto trapelare la voce "pacchetto intermedio". Trattasi probabilmente di un linguaggio cifrato, a cui corrisponde una cifra ben consistente e che non tarderà molto a venire fuori nell'ambiente, per cui non rimane che aspettare che la cosa diventi pubblica.
Per quanto riguarda i programmi sportivi presentati durante la conferenza ai giornalisti, pare che Zumerle affronterà la combinata Lessinia Tour e la Serenissima Coppa Veneto, per cui il debutto nel doppio circuito veneto è previsto per domenica 27 marzo 2011 alla Tre Valli a Tregnago, anche se pare che l'atleta debutterà in gara già al 6 marzo con la nuova divisa Strazzer già ad Asola (MN) per l'X-bionic Challenge, dove sarà al via anche il suo compagno di merende Marcante, oltre ad altri membri del Team Strazzer.
Non si sa molto dei retroscena che hanno portato il Compagno di Merende a rompere col team Tagliaro, dopo che il Marcantonio della Pieve si era tanto prodigato nel corso delle stagioni precedenti, sia per raccogliere nuovi sponsor che per realizzare alcuni capi d'abbigliamento, come appunto la divisa Tagliaro estiva che si è vista in giro nel corso del 2009 e del 2010. Ma non importa, il buon Marco continuerà a pedalare sulle bici del marchio di Colognola ai Colli, pertanto continuerà la collaborazione col costruttore veronese.
Non rimane altro che fare i migliori auguri ai due amici dell'est veronese per una stagione scoppiettante!
Di Marco Tenuti (del 10/12/2010 @ 18:34:35, in MTB, linkato 5823 volte)
Oggi per il sottoscritto ritorno alla grande in MTB! Era da una vita che non uscivo in solitario, come un cane sciolto, senza obblighi particolari di tempo e di percorso, se non l'ultimo limite imposto dal meteo, via via sempre più freddo e pungente, mano a mano che ci si alza di quota.
L'obiettivo di oggi era quello di verificare com'era le condizioni del fondo della Granfondo del Pandoro a 9 giorni dalla pedalata cicloturistica.
Le ultime piogge si sono abbattute mercoledì, cioè meno di 48 ore fa e mi aspettavo di trovare fango ovunque. Invece sono rimasto molto sorpreso!
Parecchi tratti del percorso della 3° GF del Pandoro hanno drenato molto bene e l'acqua si è asciugata abbastanza rapidamente. Tutti i rivoli e i corsi d'acqua che ho attraversato sono però strapieni e portano acqua a valle copiosamente.
Il giro di oggi ha previsto una pedalatina di riscaldamento da casa mia fino a Stallavena. Da lì mi sono alzato su asfalto fino a Rupiano e all'altezza della casa della "pora Alice" mi son infilato a destra nella primo pezzo inedito.
Questo pezzo conduce da Rupiano direttamente all'abitato di Vigo, senza passare per la curva di Salvalaio. Il tratto presenta una salita bella irta, dove tornano comodi i rapporti più corti, ma non è proibitiva.
Rapido trasferimento da Vigo fino sopra a Coda e a 30 metri dalla strada che porta verso Sengie, mi sono buttato a capofitto per una mulattiera fino ad arrivare sotto contrada Maso. Pezzo questo, assolutamente nuovo, solo che è necessario attraversare una scarsa recinzione ed un cancello praticamente aperto.
L'ascesa verso le case dei Brunelli è assolutamente tosta, ma fattibilissima anche col 27/32. Peccato per quei 3/4 metri di acqua e fango in prossimità della stalla.
Da Maso a Sengie il passo è breve ed il profumo del Boarol è più forte dei ciclamini in fiore. Così scendo rapidamente verso il vaio, ma al bivio svolto a sinistra verso le cave e lascio al suo posto l'irresistibile tentazione del Pezzo. A quest'altitudine, ma anche qualche minuto prima a Maso, la temperatura è gelida: le pozzanghere sono ormai tutte ghiacciate e i miei Schwalbe scricchiolano non poco dove metto le ruote.
Per il sottoscritto si tratta di esplorare il tratto pianeggiante dal Boarol fino a Saletti e Giare, evitando così il paltano del pascolo dei Fratoni e Calalba. Direi che questo suggerimento dell'Orlando è più che mai azzeccato.
A Giare perfino i cumuli di neve ai lati, ma non bado molto al freddo e punto dritto a Crosa di Schioppo, col taglio veloce verso Fiamene e la discesa velocissima verso Coda e Vigo, col tachimetro che segna i 68 km/h.
A Vigo opto per il single track che porta dalla Ria fino alla mulattiera delle Costeole, un pezzo davvero autentico, che non può essere trascurato nella GF del Pandoro.
Da lì in poi scendo rapidamente fino al capitello di San Giuseppe, proseguendo diritto verso Bosemai, proprio come la traccia della Verona-Boscochiesanuova di tre mesi fa.
A Bosemai però torno su dai miei genitori per un breve pit-stop a base di tè caldo, una cosa di 10 minuti scarsi, perché il sole è già sceso e la temperatura punta dritta verso lo zero.
Di Marco Tenuti (del 08/12/2010 @ 20:12:43, in MTB, linkato 8376 volte)
Qualcuno degli amici più stretti mi hanno detto che le iscrizioni alla terza edizione della Granfondo del Pandoro stentano a decollare.
Fermo restando che sono molto fiducioso sia nel meteo che nel fatto che tanti amici si iscriveranno a ridosso di domenica 19 dicembre, voglio ricordare a tutti che la partecipazione alla Granfondo del Pandoro è GRATUITA!
E' però assolutamente necessario iscriversi tramite il modulo online, come fareste per qualsiasi altra granfondo. Riceverete un messaggio e-mail di avvenuta iscrizione, messaggio in cui sarete invitati a spedire il fax del pagamento, ma non dovete fare nulla: è semplicemente il sistema automatico di iscrizione che manda un messaggio preformattato e non tiene conto del fatto che la manifestazione è gratuita. La granfondo del Pandoro è GRATIS!
Se vi sentite di essere obbligati a cambiare programma una volta che siete già iscritti, basta che mi comunichiate ogni vostra nuova intenzione e starò un attimo a togliervi dalla lista o a sostituire il vostro nominativo con quello di un vostro amico.
E se vi sentite in debito nel prendere parte a qualcosa che è gratuito, si farà come hanno suggerito tanti miei amici l'anno scorso: sarà presente una piccola cassettina in cui, se volete e solo se volte, potete lasciare un vostro contributo, ma ricordatevi ancora che la Granfondo del Pandoro è GRATIS!
Quindi iscrivetevi al più presto e fatevi riservare il vostro numero!
Di Marco Tenuti (del 08/12/2010 @ 14:41:10, in MTB, linkato 6048 volte)
In questo articolo si può vedere come si parte dai fili di carbonio, come viene intrecciato in modo da formare strisce monodirezionali e bidirezionali. Potete vedere l'assemblamento di una forcella, l'applicazione della resina epossidica e poi le ultime fasi di lavorazione come gli incollaggi, la sabbiatura, la verniciatura e l'applicazione degli adesivi.
Stamattina il cielo è coperto e pioviggina pure. Dalla porta vetrata del soggiorno si sentono gli spruzzi sollevati dalle macchine che passano nella via principale. Il giro bici salta, ma la cosa non mi disturba affatto.
Dopo le faccende di igiene personale, come un bel bagno caldo e taglio barba, si comincia a preparare la colazione per l'ideale famiglia Mulino Bianco, quella con tutti i personaggi che vissero felici e contenti.
A casa Marcante la preparazione della colazione consiste nello scaldare tre tazze di latte nel microonde. Come tre tazze, se siete in quattro, penseranno coloro che ci conoscono? Molto semplicemente se ne preparano tre, poi il "quarto uomo" avrà modo di fare anche lui colazione, con quello che avanza...
La scelta sulla guarnizione del latte è più o meno libera, tra Nesquik, caffé o Cappuccino dell'Eurospin. La varietà dei biscotti è abbastanza assortita dalla scatola di plastica e così Enrico ed Alice scelgono quest'ultimi, mentre Elisa preferisce i cereali.
Papà Marco si dedica a qualche altra piccola faccenda, come un po' di differenziazione di immondizie, nell'attesa che si liberi un posto ed una tazza. Perché è quasi scontato che tra Enrico o Alice qualcosa avanzerà nelle rispettive tazze. Se invece dovesse raramente succedere che Alice si beve tutto il latte, basta tirarne fuori dell'altro dal frigorifero ed il rabbocco è presto fatto.
Una delle mie attività preferite è quella di scucchiaiare dentro la scatola, cercando di tirare su quanti più "detriti" possibili, cioè quella poltiglia secca che giace nel fondo e che è costituita da pezzi di biscotti più diversi di ere glaciali precedenti. Perché la scatola viene raramente svuotata, ma viene frequentemente riportata a livello con biscotti di nuovi acquisti. Il risultato è che tale poltiglia, una volta che finisce dentro la tazza, si deposita in fondo e il gusto è indefinito ed impercettibile: solo un bel pastone delle galline dove di tanto in tanto si ha la fortuna di beccare qualche gocciola di cioccolato o qualche briciola particolarmente burrosa. Da leccarsi i baffi.
E' così che nel giro di un quarto d'ora la famiglia Marcante vive felice e contenta anche con la roba dell'Eurospin. Certo è che le macine o i galletti del Mulino Bianco ci finiscono anche loro nell'assortimento della scatola dei biscotti, ma non di rado compaiono anche tranci di crostata di marmellata o fettine di plumake preconfezionato.
Viva la colazione dell'Eurospin e la famigliuola del Mulino Bianco.
Di Marco Tenuti (del 08/12/2010 @ 01:01:55, in MTB, linkato 1016 volte)
Nel calendario di manifestazioni "Pedala per la solidarietà" Lessinia Tour vi invita al Galà del Cabaret con Max e Scossa, vincitori del Festival Nazionale del Cabaret 2010, che si terrà presso l'Auditorium di Tregnago (VR) venerdì 17 dicembre 2010 alle ore 20.30. La serata sarà presentata da Paolo Somaggio con special guest l'hip-hop Rap Urban Crew e Caterina Zampieri, direttamente dal 50° Zecchino d'Oro).
Credevo di essermi liberato della tivù, in prima battuta quando era saltato lo "storico" televisore a tubo catodico, regalo di nozze, e che aveva ormai 10 anni di vita, all'ultimo ferragosto. Ero convinto che l'elettronica programmata dalla Sony avesse decretato che quello fosse l'ultimo giorno per il Trinitron lasciandomi a piedi, ma non ero assolutamente dispiaciuto della cosa. Col digitale terrestre alle porte, il "fullaccadì" e il "tredì" non c'era che da sfregarsi le mani.
Inoltre non c'era un granché da vedere in tivù, se non il rullo battente Mediaset o la strozzata sinfonia Rai, con qualche voce fuori dal coro grazie a pochi programmi su Raidue o Raitre.
Poi è arrivata di punto in bianco anche la fatidica data del 30 novembre, data del switch-off in tutto il Veneto, a mettere fine al funzionamento del Panasonic 14" catodico promosso temporaneamente a prima tivù di famiglia...
Così se ne sono andati quasi tre giorni a casa mia senza tivù: non si stava tutto sommato male, però un Carlo Conti con l'Eredità a sottofondo mentre si sta preparando la cena non guastava. Se non fosse che giovedì scorso è arrivato il LED TV megagalattico a dischiudere le porte ad un'alternativa un po' più composita del duopolio Mediaset-Rai.
In realtà l'offerta del DVB non è così infinita come si potrebbe pensare - se si vogliono i contenuti con la C maiuscola, bisogna sempre cacciare i soldi - però per un po' di settimane penserò di illudermi con una quantità di canali ed un'offerta variegata di contenuti televisivi, pari a quella di Sky, senza però sborsare un centesimo.
E' così che a casa mia in questi giorni stanno andando in voga tutta una serie di canali musicali, di reality show diversi dal solito, sui vari canali Sky riposizionati anche sul digitale terrestre. Pertanto si va di cartoni animati, bricolage, cucina, prove auto, roba modaiola. Un'ottima alternativa alla solita feccia proveniente da Mediaset, da cui potete fare una permutazione a vostra scelta tra Grande Fratello, C'è posta per te, Uomini e donne, Verissimo, Studio Aperto.
Forse Gasparri non aveva tutti i torti, quando si sbrodolava qualche anno fa...
Di Marco Tenuti (del 04/12/2010 @ 18:34:39, in MTB, linkato 8707 volte)
Il ristoro della GF del Pandoro 2010 comincia ad assumere per quantità di cibo e bevande i contorni di un vero e proprio ristoro da gara cross country o da piccola granfondo del panorama provinciale. La previsione è di circa 80 persone al ristoro finale.
Cosa ci sarà:
pandoro e panettone a tutta
Cocacola o Pepsicola
integratori di sali minerali
patatine e snack
panini con salame, prosciutto, pancetta
banane e mandarini
tè caldo
Stiamo lavorando anche per il vin brulè e la cioccolata calda.
Se qualcuno dei ciclisti partecipanti avesse la morosa, la moglie o qualche amico che vuole mettersi a disposizione per aiutare il team del ristoro, coordinato dalla Cicci, contattatemi pure e vedremo di esaudire anche questi ultimi desideri gastronomici.
Di Marco Tenuti (del 04/12/2010 @ 18:33:06, in MTB, linkato 6094 volte)
Ecco il percorso preliminare della granfondo del Pandoro 2010. Ci sto lavorando sia io che soprattutto l'Orlando. Stiamo cercando di tirare fuori qualcosa di nuovo nel territorio alcenaghese, vedendo di abbracciare dentro anche qualcosa appena più in là di Monte Comun, come un paio di sentieri in zona Chieve e Saline e il tratto alternativo agli isolati Fratoni e Calalba, sotto il Monte Nuvola.
Rispetto alle precedenti edizioni, quest'anno abbiamo deciso di partire ed arrivare a Alcenago, guadagnando così abbastanza tempo nella risalita della Valpantena e consentendo così di pedalare un po' più nella zona alcenaghese.
Eliminati anche alcuni tratti considerati duri sia dell'edizione 2009 che 2010. Chi ha partecipato al giro di luglio degli Aspetime o ha preso parte alla gara point-to-point Verona-Bosco organizzata nel 2010 da KM-Sport, ritroverà pertanto parecchi passaggi comuni.
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