Di Marco Tenuti (del 08/03/2012 @ 19:43:01, in MTB, linkato 1067 volte)
I bloggers Cactus e Buce, anche attraverso il ring del blogger veronesi, hanno avviato una campagna per l'uso sempre e comunque del casco quando si va in bici. I due bloggers difatti segnalano che nell'ultimo we, con l'arrivo dei primi caldi, sono stati avvistati tantissimi bikers senza casco e hanno ironicamente coniato il termine "Teste di Ferro" perchè si augurano che questi ciclisti in caso di caduta ce l'abbiano ben dura la testa, ricordando che oltre a lasciare a casa mogli, fidanzate, figli e genitori sono anche una spesa a carico della collettività (ambulanza, ospedali, cure, etc).
Un'iniziativa che consapevolmente si scontra con la posizione della FIAB, la Federazione Italiana degli Amici della Bicicletta.
Aderisco pertanto anch'io all'iniziativa, visto che anch'io esco sempre col casco.
Di Marco Tenuti (del 09/03/2012 @ 13:46:51, in MTB, linkato 2270 volte)
Gadget assolutamente utile, a mio modo di vedere, quello che sarà messo nel pacco gara degli organizzatori della Dolomiti Superbike edizione 2012.
Tantissimi sono i smanicati collezionati in questi anni di gare, ma la mantellina con le maniche è qualcosa di più utile, perché protegge un po' di più dalla pioggia e soprattutto evita all'aria di penetrare dalle spalle e dalle ascelle durante i trasferimenti veloci in discesa.
Ricordo il 2007 come un anno felice per le mantelline. Vennero infatti date come gadget sia alla Lessinia Legend 2007 che alla Divinus Bike dello stesso anno, solo che lavandole un bel po' di volte in lavatrice il materiale plastico di cui erano composte si è letteralmente fuso o sgualcito, tanto da renderle inutilizzabili dopo un paio di anni.
Anche quest'anno la Dolomiti Superbike si correrà di sabato, sabato 7 luglio per la precisione.
Di Marco Tenuti (del 12/03/2012 @ 14:16:32, in MTB, linkato 1623 volte)
Ho trovato questo articolo sul sito 29 29pollici.com, senza dubbio il sito più aggiornato di novità e rumours al riguardo delle ruotone grasse.
Fino ad ora non aveva mai convinto alcuno il "no comment" proveniente da Bad Urach circa la disponibilità di una forcella da 29 pollici, nonostante alcuni buoni prodotti già presenti sul mercato.
La scoperta avviene tramite una nuova bici messa a disposizione di Gerhard Kerschbaumer, l'astro nascente altoatesino del cross country. La bici di Gerhard è una Bianchi Methanol 29SL e mostra un eloquente prodotto Magura nel reparto anteriore: trattasi di un prototipo praticamente prossimo ad essere messo sul mercato - a giudicare dalla grafica pressoché definitiva.
La forcella da 29 pollici parrebbe avere un'escursione da 100 millimetri e dotata di perno passante. Come si intuisce nella foto la bici è dotata di ruote Fulcrum Red Metal 29 XL e freni Magura, probabilmente una versione personalizzata coi colori Bianchi degli SL8. Anche i dischi dei freni sono gli ultimi Storm SL di familiare conoscenza per il sottoscritto.
A questo punto la scelta diventa a tre per il top di gamma della sospensione anteriore per le bici da 29, Rock Shox SID, DT Swiss XMM100 e Magura Durin 29.
Di Marco Tenuti (del 20/03/2012 @ 07:31:05, in MTB, linkato 992 volte)
Piacevole il weekend appena trascorso in Toscana in compagnia di alcuni amici ciclisti, con cui ho condiviso ed ho convissuto parecchie esperienze di gran fondo e di marathon degli ultimi anni.
Ce l'avevamo in programma da tempo, cioè ancora da gennaio la trasferta a Monteriggioni per la 21esima edizione della Granfondo del Castello di Monteriggioni, piccolo borgo dal sapore squisitamente medioevale poco fuori dalla città di Siena. Sono andato con alcuni biker del team Strazzer, cioè il compagno di merende Radu, il suo gregario Simone e Flavio Brunelli. Alla comitiva si è aggiunto a due settimane scarse anche Vittorio di Affi Bike, con cui ero andato a Monreale proprio un anno fa. Quella del weekend ciclistico in giro per l'Italia alla terza domenica di marzo sta diventando infatti per me una tradizione, che si ripete dal 2010. Infatti due anni fa ero andato alla Trofeo Mountain Bike Classic a Laigueglia con Tomas, l'anno scorso con Vittorio a Monreale e quest'anno invece a Monteriggioni.
Sabato siamo partiti di buon'ora in modo da arrivare prima di pranzo e concederci una bella pedalata, in modo da saggiare un po' sia il fondo della gara, che l'efficacia dei nostri mezzi. Non abbiamo incontrato contrattempi nel viaggio verso Firenze e Siena, così appena arrivati all'Agriturismo Il Sambuco, l'eclettico gestore ci ha ospitato nell'oleificio di proprietà in attesa di consegnarci le camere.
Il giro di sabato non è stata proprio una sgranchita di gambe, visto che abbiamo pedalato per quasi 40 chilometri e scavalcato all'incirca 800 metri di dislivello, ma abbiamo avuto modo di far saltare fuori qualche magagna alle bici, come un risucchio di catena risolvibile ad otto mani sulla bici di Flavio e un'insidiosa foratura sul tubeless nuovo di trinca della mia bici.
Ci siamo concessi più o meno la prima parte del tracciato, girando attorno al Castello di Monteriggioni e scalando un paio di volte la salita finale, salita che in gara sarebbe stata percorsa un paio di volte. La pausa pranzo è stata tutta a base di carboidrati con picci al ragù e picci al sugo di cinghiale, tanto per non farci mancare nulla del posto.
Nel corso del pomeriggio non avevamo altro che da ritirare il pacco gara, e poi ci siamo concessi una lunga pausa tè, prima di guardarci la beffa di Gerrans su Cancellara alla Milano-Sanremo.
Domenica mattina la sveglia è alle 7.00 per la colazione a base di tè, fette biscottate e marmellata, sempre presso l'agriturismo in cui abbiamo dormito. Salutato il bizzarro gestore, arriviamo a Monteriggioni con ampio anticipo rispetto alla partenza prevista per le ore 10.00, solo che il trio Strazzer è in apprensione sia per il meteo che per entrare presto in griglia, mentre io e Vittorio, forti del nostro pettorale "prestigioso" non ce ne curiamo e dopo qualche chilometro su e giù per il castello, rientriamo al calduccio della macchina, in attesa di entrare nella griglia di merito del "Prestigio MTB" e della "Coppa Toscana".
Manco farlo apposta il Radu e compagnia ce li ritroviamo praticamente alle spalle e così si chiacchera fino allo start della gara. Tre, due, uno e via... tutti ai 50 km/h sul trasferimento in asfalto verso la prima collinetta e da lì in poi ognuno per la sua strada.
Per me era la prima volta in gara con la Scalona, quindi ho avuto modo di provare molto bene le qualità ed i limiti del mezzo, così com'è stato impostato per questa gara. Anzitutto la questione della forcella rigida: sui pezzi più accidentati e rocciosi un'oggettiva difficoltà a tenere la velocità dei più veloci in discesa l'ho avuta, ma appena il tracciato tornava ad essere un single track in terra battuta o sulle ampie carrarecce toscane dal fondo sterrato, ma compatto come un asfalto, mi pareva di essere su una bici da strada, precisa e sicura, tanto che rientravo ampiamente sui migliori e li sopravanzavo pure.
Sul reparto gomme ho qualcosa da ridire sugli Aka della Geax in versione 29x2,0. Sullo smosso ho notato qualche lieve impuntamento in discesa, mentre in salita la superficie di appoggio era decisamente più ridotta rispetto a pneumatici dalla sezione da 2,25" come i Racing Ralph, così la salita del Castello di Monteriggioni è stata scalata con un minimo di apprensione, ma nulla a che vedere con gli evidenti problemi di chi l'ha scalata con la 26 pollici. Per tutto il resto la Scalona è perfetta: l'impianto frenante non ha il minimo problema, la trasmissione SRAM XX non sbaglia un colpo, il retrotreno asserve bene gli ostacoli e fa sì che il comfort sia accettabile, tanto che il mal di schiena non l'ho ancora conosciuto. Certo che una bella forcella davanti mi consentirebbe di essere insuperabile anche in discesa, parlando ovviamente del gruppo di ciclisti che viaggiano sui miei tempi.
Alla fine la gara se n'è andata in scioltezza per il sottoscritto, senza mai chiedere troppo al mio corpo, tanto da arrivare in fondo, senza accusare particolare stanchezza o affaticamento. Davanti a me il trio Strazzer, come ampiamente previsto, col Radu che sorpende i suoi compagni di squadra e chiude in 180esima posizione, a mezz'ora dal primo concorrente - Franz Hofer del team Scott Italia - Flavio dietro di lui a 3 minuti, Simone a 10 minuti, mentre io a 17 minuti. Vittorio chiude la nostra parata a circa un'ora dal sottoscritto, ma l'obiettivo di giornata è per lui comunque salvo: sono le prime tre stelle del nostro timido approccio al Prestigio MTB 2012.
La gara toscana come chilometri era di 52 abbondanti, mentre il dislivello dichiarato di 1600 metri, non corrisponde affatto a quanto accumulato dal mio Polar, basato su un sensore barometrico. C'è da dire però che la quantità di oscillazioni, dove faceva molto la differenza la gamba da passista, potrebbe totalizzare più metri di quelli segnati da un sensore barometrico. In ogni caso il paesaggio è molto interessante, così come anche la varietà di passaggi tecnici e non. Una singolarità dell'edizione 2012 è la completa assenza di fango sul percorso, a differenza di tante altre edizioni dove il meteo e l'acqua l'hanno fatta spesso da padroni.
Di Marco Tenuti (del 20/03/2012 @ 07:51:51, in MTB, linkato 960 volte)
Eccomi col compagno di merende, el Cancellara de noantri, al secolo l'elite del team Strazzer Marco Zumerle, che in questo periodo dell'anno mostra una condizione particolarmente brillante e si è vista tutta, lasciando dietro anche l'amico Flavio Brunelli, cosa non gli riesce molto spesso.
Nonostante lo stop a fine gennaio causato da piccola frattura ad una mano, il Radu è riuscito ad allenarsi adeguatamente e a farsi trovare preparato e più che mai motivato per il debutto stagionale, dopo essere stato costretto a guardare tutti gli altri sotto la neve a Locara alla Granfondo di San Valentino.
Ancora una volta paga per Marco l'approccio professionale alla cosa, seguendo diligentemente i dettami del perfetto amatore, alternando opportunamente lunghe uscite in bici da strada, a sessioni intense in mountain bike, a giornate di recupero completo, a gambe alte, a sessioni da criceto sui rulli, ad una alimentazione attenta nei giorni che contano, nell'usare questo e quell'integratore, nell'usare le cremine riscaldanti e lenitive, o nell'indossare subito a fine gara le calze elastocompressive, oltre ad altri intrugli sia della cucina veneta che toscana.
Se c'era un "professionista" tra di noi, non vi è dubbio di chi sia: è quello a sinistra nella foto. State all'occhio perché la gamba è tonica.
Di Marco Tenuti (del 21/03/2012 @ 09:39:29, in MTB, linkato 1157 volte)
La gara d'esordio del circuito Lessinia Tour Monte Veronese, della Coppa Veneto Zerowind nonché seconda prova del Trek Zerowind Off Road Challenge, si preannuncia come un successo ancora maggiore dello scorso anno. Sono infatti quasi 2200 gli iscritti a questa XV^ edizione della granfondo Tre Valli che avrà partenza ed arrivo a Tregnago, in Val d'Illasi. Ma l'incremento non si è registrato solo nei numeri di questa prima tappa, ma anche nella quantità di coloro che hanno scelto l'iscrizione cumulativa alle cinque prove di questo Lessinia Tour Monte Veronese 2012: ben 320.
Ma a giudicare dal parterre degli iscritti, la notorietà della Tre Valli Trofeo Lex Italia, non ha solo fatto lievitare il numero di appassionati che non intendono perdersi la gara, ma ha attirato l'attenzione anche di atleti agonisti di fama indiscussa: per la categoria Open infatti, saranno al via una settantina di atleti, il fior fiore della mountain bike agonistica internazionale del momento.
Fra di loro vanno menzionati il russo Alexey Medvedev, campione europeo marathon in carica, già vincitore a Tregnago l'anno scorso, che ovviamente tenterà di bissare il successo; il suo compagno di squadra alla Corratec Elettroveneta, il danese Soren Nissen; Mirko Celestino, terzo al mondiale di Montebelluna; gli azzurri del team Cannondale Costa e Shweiggl e gli alfieri della Full Dynamix Jonny Cattaneo - Mike Felderer, anche loro già campioni italiani. E poi ancora gli atleti del Team Scott al gran completo, i colombiani della Ktm Sthil Torrevilla e il Finlandese Jukka Vastaranta, dato in gran forma. Oltre ovviamente a tantissimi altri italiani presenti anche tutti i migliori veronesi tenteranno di ben figurare. Al fianco degli ormai noti Agostino Andreis, Davide Finetto, Dimitri Modesti e Stefano Dal Grande, farà il suo esordio sulle ruote grasse l'ex professionista Liquigas e atleta di casa Mauro Finetto.
Dopo il grande spettacolo offerto lo scorso 4 marzo dai grandi specialisti internazionali del cross country, altro spettacolo dunque, si attende da questo grande parterre di campioni. La partenza di coloro che animeranno sicuramente la giornata da un punto di vista agonistico, è fissata allo ore 10. A seguire tutti gli altri oltre duemila bikers renderanno unica e irripetibile questa giornata di sport .
Il percorso, di 43 chilometri e 1290 metri di dislivello, sostanzialmente ricalcherà quello dello scorso anno, tranne alcune lievi varianti apportate nella prima metà, rese necessarie per eliminare quei punti di strettoie che, visto l'elevato numero di partecipanti, potevano creare degli spiacevoli rallentamenti. Con le alternative cercate dal team organizzatore, è assicurato che tutti potranno pedalare senza mai mettere piede a terra.
Ma oltre alla gara di domenica, il BiBike Team Andreis, ha pensato anche alle categorie giovanili, allestendo una gara a loro riservata e denominata Tre Valli Junior by Mielizia, che si svolgerà sabato pomeriggio, e alla quale si prevedono duecento ragazzi circa. Al sabato sera spazio al puro divertimento, con uno spettacolo di giovani talenti condotto da Paolo Somaggio. L'inizio della serata è previsto per le 20.30 presso l'auditorium del comune di Tregnago e l'ingresso sarà gratuito.
La segreteria, l'area team ed expo, nonché i servizi accessori quali il pasta party, le docce e l'area camper saranno collocati a poca distanza l'uno dall'altro grazie agli ampi spazi messi a disposizione dal nuovo polo sportivo e scolastico inaugurato la scorsa settimana.
A completare il quadro, infine, le previsioni meteo per il prossimo fine settimana, prevedono giornate di sole, il che, decisamente non guasta!
Di Marco Tenuti (del 28/03/2012 @ 18:13:05, in MTB, linkato 1100 volte)
In questo video di Cactus invece la seconda parte della gara, cioè dall'attacco della salita della Via Cara, fino all'arrivo, cioè la parte della gara, dove ho "riposato".
Di Marco Tenuti (del 29/03/2012 @ 14:41:20, in MTB, linkato 1055 volte)
Ecco un bello scatto del Marcante edizione 2012, in sella alla Scalona.
La bici non è ancora in versione "definitiva", nel senso che manca ancora di una pipa con inclinazione maggiormente negativa, delle ruotine leggere e magari di una forcella ammortizzata con cui volare letteralmente in discesa, ma non c'è che dire: domenica alla Granfondo Tre Valli 2012 mi sono trovato davvero a mio agio con la mia nuova bici.
In salita questa bici sale che è un piacere, senza farmi sprecare troppe energie rispetto alla Scaletta, mentre nella discese veloci e non troppo impegnative, non rimpiango assolutamente la forcella ammortizzata. Penso che il compromesso per il 2012 è raggiunto ed ampiamente soddisfacente.
Trovate tutte le foto della gara nel sito di Fotoevents/Sportimage, la nuova iniziativa fotografica di alcuni amici veronesi.
Di Marco Tenuti (del 29/03/2012 @ 14:48:53, in MTB, linkato 1864 volte)
Trovate tutte le foto della GF Tre Valli 2012 nel sito di Sportimage, la nuova iniziativa di fotografia sportiva veronese coordinata da Luca Bussola.
Hanno deciso di seguire un approccio nuovo, lasciando perdere l'invio forzoso delle foto stampate su carta ed hanno deciso di abbassare sensibilmente i prezzi, mettendo un prezzo più che congruo per le foto scattate ad ogni singolo atleta nelle gare di mountain bike.
Non posso che fare i miei complimenti a Luca Bussola, a Nicola Tezza e agli altri colleghi per essere rimasti sotto il tetto di 10 Euro (9,90 Euro) per tutto il set fotografico. Oltre a questo una cosa di cui dare atto è che finalmente si cominciano a vedere delle belle foto, che riprendono gli atleti in situazioni panoramiche o dinamiche a cui non siamo abituati da tempo coi servizi fotografici degli ultimi anni.
In questa foto ho provato invano a centrare il fotografo, ma Luca si è scansato all'ultimo...
Reading
Fabio Volo - E' una vita che ti aspetto
Michael Guillen - Le 5 equazioni che hanno cambiato il mondo
Sophie Kinsella - I love shopping a New York