Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ho appena letto la critica invereconda del Pier sulle ultime novità in fatto di Codice della Strada. Se commetto un'infrazione con la bici, mi tolgono i punti della patente, come se fossi a bordo della macchina.
Dal punto di vista teorico la cosa potrebbe avere anche una sua logica: se uno è in possesso di una licenza di guida che dimostra che uno conosce e padroneggia sia la segnaletica, che l'intero codice stradale, è giusto che tale persona lo rispetti fino in fondo, non solo quando è alla guida della moto, del camion o dell'automobile, ma anche quando va in bici.
Dall'altro lato, c'è da dire che se io commetto un'infrazione in bici ed ho la patente, viene punita e sanzionata la mia possibilità di andare in moto o in auto: che senso ha una cosa del genere?
Se la medesima infrazione la commette uno che non è in possesso di alcuna licenza o titolo, non viene punita e sanzionata tale possibilità. Per lui, forse, la multa economica e basta.
Io non sarò un esperto di diritto, ma una cosa del genere non mi sembra un trattamento alla pari, mi pare quasi un abuso.
Insomma se io guido in macchina in stato di ebbrezza, sono un vero pericolo sulla strada, nulla da eccepire; ma se io vado al bar del paese, e bevo "quattro goti", possibile che non possa nemmeno tornare a casa in bici? Devo per forza farmela tutta a piedi?
Se andiamo avanti di questo passo, al pub non ci posso nemmeno andare o tornare a piedi, perché tra un po' si inventeranno che il pedone deve stare alle stesse disposizioni di circolazione di tutti gli altri veicoli, visto che barcolla al ciglio della strada!
Tornando al post sul blog del Pezzo mi allineo sostanzialmente all'opinione espressa dall'esimio dottore. Anche i legislatori stanno davvero sclerando con queste cose insulse che non stanno nè in cielo nè in terra. Capisco legiferare e legiferare, ma quando non arreco danno a me stesso o sono di pericolo per gli altri, non entro nella sfera privata degli altri, non limito la libertà degli altri, lasciatemi vivere e respirare! Non posso neanche bere un amarone o un recioto e tornarmene in bici?
Cominciamo invece a fermare sulle strade le macchine più vecchie in stato fatiscente, cominciamo anche a sgamare tutti quei comunitari che circolano con la targa straniera, per non pagare tasse di circolazione italiane e relative assicurazioni, anche se circolano ormai solo in Italia, altrimenti uniformiamo le tasse di circolazione in tutta l'Europa.
Cominciamo a controllare la validità delle assicurazioni di chi circola sulle strade. Che non esista che un ubriaco magari senza assicurazione provoca un incidente, e qualcun altro debba pure subire danno e beffa.
Cominciamo a far pagare il bollo a tutta l'Italia, cominciamo a rompere le scatole a tutti quegli automobilisti sempre col cellulare in mano, nonostante i kit vivavoce siano in giro da anni e anni.
Cominciamo a tirare su con un ragno metallico tutte le automobili e gli automobilisti che viaggiano ai 110 km/h in corsia centrale, quando quella di destra è sempre libera.
Cominciamo a sgamare un po' di gente che viaggia con le gomme usurate. Cominciamo a multare la gente che viaggia senza cinture.
Cominciamo a rovinare quei genitori che tengono i figli piccoli in piedi sul divano posteriore o in piedi appena dietro i due sedili. Capisco che i figli diventano irrequieti dopo un po' che sono in macchina, ma basterebbe fermare l'autoveicolo e chiedere a bimbi: "Papà ti ha seduto sul seggiolino quando siete partiti?" Sapete che i bambini dicono sempre la verità, se non gli insegnate troppo presto a dire le bugie...
Cominciamo a far installare i semafori intelligenti, che non ti fanno stare fermo col rosso, quando nelle altre direzioni non sta passando nessuno. Cosa mai ci vuole a mettere a tutti gli incroci dei sensori di presenza per regolare il traffico delle strade secondarie rispetto alla via principale?
Cominciamo a rimuovere tutti quei casi di segnali incoerenti col contesto, come ad esempio il segnale di limite di velocità 10 km/h per lavori in corso, visto che nessuno li rispetta, perché il cantiere è già finito da un pezzo.
Possibile che in questo paese non abbia da prevalere il BUON SENSO su qualsiasi altra PUTTANATA che i politici si inventino, pur di tirar su soldi?
Il buon Andrea Bragantini, una delle potenze del team Turnover, mette in vendita le sue spettacolari Mavic Cosmic Ultimate:
Su queste ruote non c'è nulla da dire: guardate pure il sito Mavic per tutte le specifiche. Lo stato delle due ruote è di "praticamente nuove". Usate davvero pochissimo, mai usate in gara. Prezzo 1400 Euro.
Se siete interessati, chiamate pure Andrea allo 348-2613221.
Purtroppo il mio desiderio, andare a Santa Viola, non è stato esaudito mercoledì scorso durante il giro antecedente il PastaParty XC ed è così che stasera mi son tolto questa soddisfazione.
Dopo un'oretta interlocutoria passata in Turnover a festeggiare la nascita del terzogenito di Remo Rossi, scopro però che i compagni di team passati per tutto il pomeriggio hanno spazzolato praticamente tutto e nulla è rimasto dei vaschettoni di tiramisù offerti da papà Remo per l'occasione. Rimangono le briciole con ciabattine al crudo e salame, sbrisolona e la tanto amata dai ciclisti, la Cocacola.
L'appuntamento è davanti alla Chiesa di Santa Maria in Stelle: compagno di avventura per la prima volta con me è il buon Andrea Bragantini, in sella alla sua Sants in carbonio montata XT e con Fulcrum Red Metal 3.
L'ascesa al Piccolo Stelvio è ad andatura turistica, dove scambiamo molte chiacchere ed il battito rimane sempre basso.
L'ascesa su per la Gualiva comincia invece a farsi interessante ed il battito nel mio caso non arriva a picchi vertiginosi da gara, ma supera di tanto in tanto i 170 bpm.
Superiamo la pesa di Romagnano ed il Bragantini mi racconta la sua "giovinezza" in MTB, quando faceva ancora parte del gruppo di Bombieri, dove bazzicavano anche tanti atleti ora Focus, come il Giorgietto Garofoli.
Guadagniamo ben presto la cima del Viola, dove io sono dotato di un lumicino a led dalla potenza assai modesta, mentre Andrea non ha nemmeno quello. Ciononostante guadagniamo lo stesso la cima più alta ed affrontiamo il pezzo del pratone, che è stata rasato meglio di un'aiuola. Lungo questo pezzo ho l'impressione che le velocità che si potranno tenere durante la 16 Ore saranno esagerate, probabilmente oltre i 40 km/h, quantomeno a gambe fresche. In fondo al rettilineo del pratone, ci fermiamo per una foto che ormai il tramonto è andato da un pezzo e ci buttiamo giù per il bosco senza particolari patemi, nonostante non si veda una cicca!
Miti consigli ci dicono di lasciar perdere la seconda parte del giro di Santa Viola e così giriamo in direzione Cerro, con io a fare da navigatore. Poco dopo la curva di Polenta e Salame, giriamo giù per via Brutta Busa, in direzione Praole, per fare la discesa clou di giornata, la Praole-Lugo. Purtroppo non si può tenere una velocità elevata perché si vede sempre meno: la luna deve ancora alzarsi nel cielo.
Arrivati alle Campagne di Lugo avvisiamo le rispettive mogli del nostro ritardo nel rientro serale e puntiamo diritti in centro a Lugo, dove ci aspetta un inaspettato "terzo tempo". Marco Scala, in forza al team Turnover, ha organizzato un buffet con tanto di catering per 150 persone, per festeggiare l'arrivo del suo primogenito, nato lo stesso giorno di Andrea Rossi, nello stesso ospedale. Siccome queste coincidenze non vengono mai per caso, io ed Andrea non ci siamo fatti pregare due volte, dall'accomodarci a tavola!
Siamo stati così col direttivo Turnover praticamente al completo: Remo, il Bosca, il Negus, il Darietto. Il papà ospitante non tarda ad arrivare con un caraffone da 2 litri di birra e qua mi dispiace proprio che non ci sia stato a dar man forte il Principe della Birra, il PapàTaso.
Purtroppo l'ora comincia a stringere: non ci rimane che salutare qualche autorità di Lugo e ritornare in sella.
Il buon Andrea si mette a menare di brutto brutto ed io mi accodo dietro come un segugio, dando il cambio di tanto in tanto. La velocità è sostenutissima: penso di aver visto qualche volta i 55 km/h, tanto è vero che per un attimo Andrea mi dice: "Ci vorrebbe un altro dente dietro!". Io ormai ero già quasi fuori soglia a stargli a ruota: incasso il colpo morale e sto sempre sotto!
Che dire a conclusione della serata: seconda notturna della settimana agostana, GPM di giornata a Santa Viola con tanto di pedalata sul circuito della gara, frugale "terzo tempo" a base di formaggi a Lugo, rientro in Valpantena bassa a velocità da 5 punti in meno sulla patente: c'è Mastercard. Arrivare a casa senza spinade nei brassi e nelle gambe non ha prezzo!
#nd#
Riporto fedelmente dall'agenzia di stampa nazionale...
BERGAMO - Centocinquanta euro di multa e sei punti in meno sulla patente, per un'infrazione commessa in bicicletta. Vittima delle nuove norme introdotte dal decreto sicurezza, che ha inasprito le sanzioni anche per alcune infrazioni al Codice della strada, è stato ieri pomeriggio a Bergamo un imprenditore di 43 anni, che ha attraversato un incrocio passando con il rosso. E' successo intorno alle 17 in via Baioni. Il ciclista ha svoltato a destra in una strada a fondo chiuso, ma si è imbattuto in una pattuglia della polizia stradale che, applicando alla lettera le nuove norme entrate in vigore meno di 48 ore prima, ha inflitto 150 euro di multa al malcapitato, decurtandogli sei punti dalla patente. All'imprenditore, che al momento si è rifiutato di firmare il verbale, non è rimasto altro da fare che prendere atto della nuova legge e pagare la sanzione.
Ecco il link alla notizia ANSA:
http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1624107576.html
Stasera ho digitato su Google "Scott Addict R2 2010" e finalmente mi sono imbattuto nelle foto dei modelli 2010. Le ho trovate sul sito online di un rivenditore greco, che ha già aggiornato il suo listino mettendo praticamente l'intera proposta Scott per il 2010.
Con piacere vedo che il listino Addict si allunga e passa dai quattro modelli del 2009 ai cinque del 2010. Vengono introdotte sia la Addict RC, che si differenzia minimamente rispetto alla Addict R1 per i componenti e la Addict R15, una via di mezzo tra la Addict R1 e la R2. Non c'è traccia sul sito del rivenditore greco della R4.
Ovviamente la mia candidata preferita è la Addict R2 per i colori, però l'unica cosa che mi lascia un po' basito è che non abbia il reggisella integrato. Staremo a vedere cosa arriva sul mercato italiano.
Se volete vedere il sito online di Bike Center, eccovi il link:
tutte le Scott su Bike-Center.gr
Ecco tutta la gamma, quantomeno resa disponibile per il mercato greco.
Scott Addict RC 2010 [clicca l'immagine per lo zoom]
Scott Addict R1 2010 [clicca l'immagine per lo zoom]
Scott Addict R15 2010 [clicca l'immagine per lo zoom]
Scott Addict R2 2010 [clicca l'immagine per lo zoom]
Scott Addict R3 2010 [clicca l'immagine per lo zoom]
Oggi l'intenzione era quella di andare col Miglio per un bel giretto lungo nella zona occidentale della provincia scaligera. Quando abbiamo saputo che il parterre a Bussolengo annoverava ben più di un PRO, tra cui anche l'ultimo vincitore del Giro di Danimarca, ci siamo sguinzagliati per la nostra strada.
E' così che i compagni di merende si son trovati alle 8.00 questa mattina a San Martino Buon Albergo, convinti di fare un bel giretto lungo in BDC.
Il percorso ha previsto l'attraversamento a Verona, la ciclabile fino a Bussolengo, poi passaggio a Pol, Sega di Cavaion, Montalto, Albarè, Costermano. Poi si cominciava a salire, ma ad un ritmo da volerse ben, verso Castion, San Zeno di Montagna e quota massima a Prada Alta.
Nelle gambe del Radu negli ultimi tre giorni, c'erano già circa 300 km, mentre nelle mie c'erano poco più di metà, ma quello che più contava di tutto, è che il dislivello accumulato nel weekend precedente cominciava a farsi sentire.
In salita pertanto non abbiamo mai forzato ritmo, stando sempre nel range medio (135-155 bpm).
A San Zeno di Montagna ci scappa una cochetta veloce, mentre la salita verso Prada non ci sembra niente di che. Arrivati in cima, il mio desiderio sarebbe stato quello di scendere a Castello di Brenzone, ma il Radu non era di questo avviso e la Flora anche, così non mi son voluto mettere contro la simpatica coppietta e siamo ritornati verso Lumini e poi giù a Caprino.
Il ritorno verso Verona non è stato dei più avvincenti, vista l'ora e la calura che si abbatteva sulla città, ma è bastato un ciclista probabilmente olandese o tedesco per stimolare il nostro trasferimento verso l'oriente, tenendo una media da 40 km/h da Pescantina fino a Parona.
Vi lascio alle foto, ma se volete, non mi dispiacerebbe rifare il giro e magari scendere giù a Castello di Brenzone!
Vi rimando subito ai blog dell'Anonimo Turnover e a quello del PapàTaso per la completa cronaca della bellissima escursione di oggi.
Per il sottoscritto solo 98 km e circa 2200 metri di dislivello in MTB, penso che possano bastare per procurarsi due belle gambe di frassino, con cui presentarsi all'appuntamento di domani per il test della SGB.
Solo qualche appunto da ricordare:
- insuperabile la guida dell'Orlandi che mi fa rimettere le ruote su sentieri e carrareccie che avevo fatto l'ultima volta nel 2007, quando anch'io giravo la Lessinia come un lupo mannaro
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sopra le righe la salite dalle Scandole fino a Bocca di Selva, soprattutto il tratto molto ripido con gli scalini
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provvidenziale la brioche con macchiato consumato assieme al Conte Savoia e a Damiano presso la pasticceria Valbusa a Boscochiesanuova
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decisamente tattica la ricongiunzione alla mia famiglia già verso le 14, quando con quattro pedalate mi sposto da San Giorgio per la parte iniziale della Translessinia ed arrivo in un nulla tra Podesteria e il Rifugio Primaneve sul Tomba
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da sottrazione punti patente la discesa dal Passo Branchetto fino a Stallavena con punta massima di 72 virgola qualcosa km/h, con un tubeless senza lattice
Ora le foto:
Il Pezzo ormai a Bocca di Selva
Panozzo al crudo e fontina
Orlandi, Caronte della giornata
Oggi relax totale a Monte Comun nell'appezzamento del suocero. La sveglia, di buon'ora, mi porta alla messa della Madonna dell'Assunzione, che non ho dimenticato di ringraziare per l'Assistenza e Supporto Tecnico ricevuto ieri in A4, e una volta tornato a casa, mi son messo di buona lena a preparare le cose per la scampagnata a Monte Comun, mentre la famiglia ancora ronfava sotto il lenzuolino.
Nell'ordine: anguria già affettata, tramezzini a vari gusti assortiti, quattro tipi di carni per la grigliatina, pomodorini e cetriolini, tortino alla stracciatella, banane, condimenti vari, panettini...
Dopo aver caricato mezza casa dentro il monovolume, siamo partiti verso l'alta collina veronese, dove ci siamo installati secondo tradizione ferragostana, tirando fuori il barbecue, la tavola, le sedie di plastica e imbandendo tutto quanto per una rapida grigliatina. Ovviamente la lista di cose dimenticate a casa è molto lunga, ma non è un problema, visto che a farci compagnia nell'appezzamento limitrofo, ci son un po' di cugini Giarola, i quali ci hanno offerto più caffettini ed uno squisito tiramisù.
La temperatura a Monte Comun è gradevolissima, all'ombra siamo sempre tra i 25 e i 27 gradi centigradi, quindi si può stare benissimo a panza all'aria o con la magliettina. Perfino il tempo di fare una ronfatina a metà pomeriggio, assieme al cane di famiglia, la piccola Briciola...
Verso sera perfino il piacere di fare il bis mettendo sulle braci anche la pancetta in totale tranquillità, cioè io, Elisa e solo i nostri due bimbi, visto che gli amici avevano sbaraccato con tutto il loro entourage.
A questo punto direi che domani ci scappa sicuramente il bis, magari però complicandomi un po' la vita, cioè arrivando su a Monte Comun con la bike...
Domani sicuramente riusciremo a far meglio, portando anche la moka, i formaggi e qualche altro dolcetto, anche se dovrebbero esserci i suoceri a dar man forte.
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