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Stasera notturna a Santa Viola
Di Marco Tenuti (del 07/08/2009 @ 23:24:11, in MTB, linkato 989 volte)

Santa Viola con Bragantini Purtroppo il mio desiderio, andare a Santa Viola, non è stato esaudito mercoledì scorso durante il giro antecedente il PastaParty XC ed è così che stasera mi son tolto questa soddisfazione.

Dopo un'oretta interlocutoria passata in Turnover a festeggiare la nascita del terzogenito di Remo Rossi, scopro però che i compagni di team passati per tutto il pomeriggio hanno spazzolato praticamente tutto e nulla è rimasto dei vaschettoni di tiramisù offerti da papà Remo per l'occasione. Rimangono le briciole con ciabattine al crudo e salame, sbrisolona e la tanto amata dai ciclisti, la Cocacola.

L'appuntamento è davanti alla Chiesa di Santa Maria in Stelle: compagno di avventura per la prima volta con me è il buon Andrea Bragantini, in sella alla sua Sants in carbonio montata XT e con Fulcrum Red Metal 3.

L'ascesa al Piccolo Stelvio è ad andatura turistica, dove scambiamo molte chiacchere ed il battito rimane sempre basso.

L'ascesa su per la Gualiva comincia invece a farsi interessante ed il battito nel mio caso non arriva a picchi vertiginosi da gara, ma supera di tanto in tanto i 170 bpm.

Superiamo la pesa di Romagnano ed il Bragantini mi racconta la sua "giovinezza" in MTB, quando faceva ancora parte del gruppo di Bombieri, dove bazzicavano anche tanti atleti ora Focus, come il Giorgietto Garofoli.

Guadagniamo ben presto la cima del Viola, dove io sono dotato di un lumicino a led dalla potenza assai modesta, mentre Andrea non ha nemmeno quello. Ciononostante guadagniamo lo stesso la cima più alta ed affrontiamo il pezzo del pratone, che è stata rasato meglio di un'aiuola. Lungo questo pezzo ho l'impressione che le velocità che si potranno tenere durante la 16 Ore saranno esagerate, probabilmente oltre i 40 km/h, quantomeno a gambe fresche. In fondo al rettilineo del pratone, ci fermiamo per una foto che ormai il tramonto è andato da un pezzo e ci buttiamo giù per il bosco senza particolari patemi, nonostante non si veda una cicca!

Discesa buia a Santa ViolaMiti consigli ci dicono di lasciar perdere la seconda parte del giro di Santa Viola e così giriamo in direzione Cerro, con io a fare da navigatore. Poco dopo la curva di Polenta e Salame, giriamo giù per via Brutta Busa, in direzione Praole, per fare la discesa clou di giornata, la Praole-Lugo. Purtroppo non si può tenere una velocità elevata perché si vede sempre meno: la luna deve ancora alzarsi nel cielo.

Arrivati alle Campagne di Lugo avvisiamo le rispettive mogli del nostro ritardo nel rientro serale e puntiamo diritti in centro a Lugo, dove ci aspetta un inaspettato "terzo tempo". Marco Scala, in forza al team Turnover, ha organizzato un buffet con tanto di catering per 150 persone, per festeggiare l'arrivo del suo primogenito, nato lo stesso giorno di Andrea Rossi, nello stesso ospedale. Siccome queste coincidenze non vengono mai per caso, io ed Andrea non ci siamo fatti pregare due volte, dall'accomodarci a tavola!

Siamo stati così col direttivo Turnover praticamente al completo: Remo, il Bosca, il Negus, il Darietto. Il papà ospitante non tarda ad arrivare con un caraffone da 2 litri di birra e qua mi dispiace proprio che non ci sia stato a dar man forte il Principe della Birra, il PapàTaso.

Purtroppo l'ora comincia a stringere: non ci rimane che salutare qualche autorità di Lugo e ritornare in sella.

Il buon Andrea si mette a menare di brutto brutto ed io mi accodo dietro come un segugio, dando il cambio di tanto in tanto. La velocità è sostenutissima: penso di aver visto qualche volta i 55 km/h, tanto è vero che per un attimo Andrea mi dice: "Ci vorrebbe un altro dente dietro!". Io ormai ero già quasi fuori soglia a stargli a ruota: incasso il colpo morale e sto sempre sotto!

Che dire a conclusione della serata: seconda notturna della settimana agostana, GPM di giornata a Santa Viola con tanto di pedalata sul circuito della gara, frugale "terzo tempo" a base di formaggi a Lugo, rientro in Valpantena bassa a velocità da 5 punti in meno sulla patente: c'è Mastercard. Arrivare a casa senza spinade nei brassi e nelle gambe non ha prezzo!