Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Questo weekend è stato tutto un indossare maglie per i nostri amici.
Cominciamo anzitutto con la più inaspettata, più che altro per il soggetto in questione, che dichiarava ancora sabato pomeriggio: "Eh, eh invece Bèzeni si sta preparando per la xc! Non ne ho voglia per un BEEP!"
Alla faccia! Pensate se per caso aveva un filo di voglia...
Per il Miglio invece solo certezze: a forza di andar via con professionisti del calibro di Rasmussen, mi pare abbastanza evidente che i risultati fiocchino su tanti campi di gara, blasonati o meno che siano. Per lui il titolo di Campione Mondiale UDACE 2009 della categoria Senior. Il titolo, conquistato alla Granbike in Folgaria, consegue dall'ottavo posto assoluto e dal secondo di categoria, ma in virtù del tesseramento FCI per il primo arrivato di categoria, scatta la maglia iridata per Massimiliano Miglioranzi.
A questo punto per me e per tutti gli amici in comune, scatta la cena d'ufficio!
Son ormai passate due settimane dal "mio" debutto agonistico della stagione, cioè dalla Dolomiti Superbike 2009.
La prossima gara prevista è domenica a Sega di Ala, dove correrò per la terza volta la Lessinia Bike, gara sicuramente interessante sia dal punto di vista tecnico che atletico. Non si tratta affatto di una gara lunga, rispetto a tante altre gran fondo o marathon in circolazione, ma sicuramente presenta delle asperità un po' tecniche in discesa e anche delle pendenze significative, che faranno mettere ai più il padellino per poterle superare. Da non sottovalutare inoltre il fatto che questa gara si corre tutta in altura, se si può dire, perché si viaggia tra i 1200 metri del Villaggio Fratte di Sega di Ala fino agli oltre 1700 metri di Monte Castelberto, punto della gara che si raggiunge a tre quarti di gara.
L'ultima seduta allenante per il sottoscritto è stata quella di mercoledì sera in compagnia di tutto il Pappataso Fans Club e di altri dell'Evolution Team Focus Italia, l'ennesima occasione per provare quasi il ritmo gara e l'affiatamento sia col mezzo che coi fondi sterrati.
Stamattina ho portato la mia Scaletta per le ultime regolazioni del caso da Remo a Turnover, dopo che mercoledì sera mi son accorto in compagnia del Conte Savoia di avere la corona del 44 non montata correttamente. Remo, molto cordialmente, mi ha sistemato la cosa in cinque minuti con somma gioia del sottoscritto. Devo ancora perfezionare le pastiglie freni della pinza anteriore: sono ancora troppo spesse e toccano lievemente nel disco freno, ma per quello c'è la carta vetrata.
Le previsioni meteo prevedono per domenica mattina cielo tendenzialmente sereno e temperature in leggera diminuzione a casa delle precipitazioni previste nell'alta catena alpina, cioè in Trentino ed in Alto Adige.
Sono disponibili già da un bel po' i numeri assegnati ai concorrenti della Lessinia Bike. Ecco pertanto un breve estratto dal sito di Winning Time:
- Federico Birtele, 10
- Dimitri Modesti (il Dimi), 19
- Martino Fruet, 26
- Roberto Zimelli, 218
- Boscaini Simone (il Bosca), 278
- Silvia Rossi, 279
- Paolo Orlandi, 370
- Michele Pezzo (l'Anonimo), 388
- Bragantini Andrea, 386
- Zumerle Marco (il Radu), 434
- Fabio Ridolfi, 435
- Benedetto Montanari (il Bene), 436
- Tenuti Marco (il Marcante), 438
- Federico Campostrini (il Fix), 504
- Massimiliano Miglioranzi (l'iridato), 730
- Mattia Turrina, 733
Davvero nutrita la delegazione del Team Turnover, che presenta al via già 13 concorrenti. In prima linea il caposquadra, il Bosca, che piano piano torna alle competizioni, dopo l'uscita UDACE di giovedì sera in orario praticamente notturno.
Oggi seconda gara 2009, con la Lessinia Bike. Oltre ad una gara bella tosta come è sempre, il piacere di stare in compagnia degli amici di sempre - a parte la defezione Pezzo per "cunaggio" di Edoardo -
siamo rincasati abbastanza tardi, perchè siamo stati a vedere tutte le premiazioni, cioè sino a quando hanno premiato il Miglio, secondo di M1. Una premazione, quella degli M1, che vede il Dimi Modesti primo per i Todesco, poi il Miglio secondo, Eder Medeiros quinto, il Bosca ottavo.
Un tempo leggermente nuvoloso evita in tanti frangenti al sole di picchiare sui concorrenti disseminati per mezza Lessinia ed è così gara che la mia gara è andata tutto sommato andata bene, nonostante la Lessinia Bike 2009 fosse come percorso più dura sia dell'edizione 2007 che del 2008.
Siamo partiti in griglia assieme a Rinaldo Cason, che penso fosse l'unico del Team Rodella in gara.
Dopo esser stato col Fabio Ridolfi e il Radu fino a Passo Fittanze, mi "intrippetto" sui sassi smossi dei primi tornantini verso lo scollinamento del Monte Cornetto, complice il saluto di Michele Masenelli ed è così che perdo quella manciata di secondi sul duo Tagliaro, ma poco male: sono subito libero di fare il mio ritmo, visto che i Colognolesi hanno in mente di menare un po' troppo forte coi miei gusti.
Così il Radu se ne va abbastanza presto, rimanendo sempre tra 30 secondi ed un minuto, ma non riesco a controllarlo a vista, tra la boscaglia di buona parte della gara. Penso che verso fine gara abbia mollato un po' parchè non l'era una passeggiata gnanca par lu ed è così che ho chiuso la gara, a meno di un minuto da lui dopo aver meditato di andarlo a prendere nel pratone finale dove lo vedevo a vista, ma grattare un minuto in 2-3 chilometri col muscolo soleo che cominciava un po' a lamentarsi.
In ogni caso il piacere verso fine di gara di stare in compagnia nuovamente di Rinaldo: ho fatto tutta la gara con lui dietro o davanti di qualche manciata di secondi, tanto è vero che abbiamo fatto le discese finali assieme scambiandoci.
Dal punto di vista prestazionale ho migliorato di 18 posizioni dall'anno corso: nel 2007 338°, nel 2008 317°, quest'anno mi pare 299°, ma arriveranno aggiornamenti precisi nel corso di domani, per capire più che altro in quanti siamo arrivati rispetto all'anno scorso. L'importante è di continuare a migliorarsi ogni anno: chissà che per il 2020 io non arrivi alla vittoria assoluta della Lessinia Bike.
L'Anonimo Turnover, invece che partiva nella griglia davanti a noi, è andato molto bene e deve aver finito con 7-8 minuti di vantaggio. Il Maga che non correva, ha portato con sè la moglia Ottavia, ma non ci ha mollato un attimo con le sue "teghe" sulla Vecia Ferovia. La suspence per domenica prossima è insomma alle stelle, soprattutto perché gli Elite non correranno, quindi il Maga rischia di non poter correre...
Terzo tempo spettacolare: dopo il pasta party con la famiglia Magagnotti, l'Anonimo Turnover e altri componenti del team Focus, la Cicci tira fuori dal cilindro un tiramisù mondiale, che il Massimiliano Miglioranzi - il quale per la completezza di informazione è arrivato 17° assoluto - non potrebbe che definire "Formula 1", che fa la gioia di quasi tutto il team Tagliaro, il Robi Zimelli, la Silvia morosa del Miglio, Walter ed Eder del team Focus.
E' arrivata qualche minuto fa via MMS dal buon Bazzo la foto che vedete qui a destra. La foto del fianco laterale della scatola è abbastanza anonima, ma al suo interno si cela un regalo di compleanno che arriva con congruo anticipo...
A tempo di record è arrivata all'emporio dei fratelli Rodella direttamente dalla filiale italiana della Scott, Acerbis, per cui nei prossimi giorni o già domani potrebbe scattare il ritiro del regalino.
A questo punto non rimane altro che ratificare una seconda iscrizione in famiglia Marcante alla South Garda Bike, visto che il mezzo performante c'è anche per Enrico! Tutte le speranze sono riposte nella gioventù, perché il padre, nonostante tutti gli aggiornamenti e gli upgrade pagati a suon di quattrini, no ghe verso che el vaga più forte. L'unica soluzione attuabile sarebbe quella di fare l'upgrade dell'uomo, più che di upgrade sarebbe il caso di fare una sostituzione, prima che qualcuno interpreti male l'upgrade...
Vi rimando al sito ufficiale Scott USA per tutti i dettagli del caso sulla versione Junior della celeberrima Scale:
Scott Scale Junior 20" 2009
Appena ho visto che Ryanair a partire dai primi di novembre collegherà con un suo volo Bergamo Orio al Serio a Oslo Rygge, sono andato subito a vedere quanto dista questo aeroporto dalla cittadina di Ridabu, dove son già stato un paio di volte sia con gli amici che con la famiglia per il Rally Norway.
I chilometri da Oslo Torp a Ridabu erano più di 250, mentre da Oslo Rygge a Ridabu sono 188, il che vuol dire che ci vuole all'incirca un'ora in meno per spostarsi dall'aeroporto fino a Ridabu, per la gioia del nostro prossimo trasferimento! A differenza dell'altro trasferimento, dove si passava dall'autostrada E18 alle E6, si rimane sempre sulla E6 che collega Goteborg al grande nord scandinavo, cioè Trondheim.
Visualizzazione ingrandita della mappa
Ritirata ieri pomeriggio dagli amici Rodella di Castiglione delle Stiviere, stamattina per Enrico giornata di comprensione e studio per la marea di novità presenti sul nuovo mezzo.
Sicuramente tutta ancora da esplorare la forcella, intanto ha cominciato a prendere un po' di dimestichezza con le misure superiori - Enrico passa infatti dai 14 pollici ai 20 - e soprattutto coi deragliatori e relativi comandi rotanti.
"Non bisogna cambiare a bici o pedali fermi!" avrò detto almeno una decina di volte, ma il Shimano Alivio sembra assecondare abbastanza le cambiate improvvisate.
Ulteriori aggiornamenti a dopo...
Per come si era la settimana scorsa, devo dire che l'arrivo della domenica è stato qualcosa a dir poco sorprendente.
Dopo tutte le ansie e le preoccupazioni subite nel corso della settimana, venerdì sera l'ecografia spianava il campo da ogni dubbio. Il mio muscoletto soleo non aveva traumi di alcun tipo e probabilmente il formicolio crescente della settimana è dovuto all'aumento del tono muscolare e della relativa pressioni sul nervo.
E' così che alla Vecia Ferovia sono andato ottimisticamente, dopo che avevo ormai rinunciato all'idea di correrla verso giovedì e venerdì.
Ovviamente unico obiettivo di giornata quello di vincere la sfida lanciata dal Maga, non certo quello di abbassare il mio record personale migliorato nel 2008.
La cronaca di giornata arriverà più tardi, ma grazie all'esca del Radu e del Fabio Ridolfi e soprattutto alla ruota della Paola Pezzo, ieri ho abbassato quasi 3 minuti il tempo dell'anno scorso!
Resomi subito conto che il Maga non sarebbe stato assolutamente un problema, dopo che lo abbiamo sfilato nello stesso punto del 2008, ho badato solo a vedere i numeri che il mio ciclocomputer mostrava spesso nella zona cardio: diciamo che la frequenza è stata molto spesso oltre 180, no digo altro... quando se dise A TUTTA!
Durante la salita avevo la sensazione che il ritmo era superiore sia al 2007 che al 2008, ma quando all'intertempo ho visto sul cronometro ufficiale il tempo di 1h24', ho detto che oggi la va grassa ed ho preso ulteriore vigore per la parte finale della gara!
Nella discesa verso Molina di Fiemme inoltre la soddisfazione di superare un bel po' di biker: la mossa più spettacolare sicuramente quella di superarne ben 3 in un colpo solo con un "taglia" da rallista in un tornante destro, dove li ho lasciati tutti sul posto e li ho salutati all'arrivo!
Copio e incollo il post del compagno di merende messo su MTB-Forum.
Ciao a tutti,
eccomi qua a raccontare la mia "Vecia Ferovia"; faccio una premessa, sono venuto in quel di Ora solo perché ero stufo di sentire il compagno di merende (ndr, il Marcante) che continuava con sta gara, ma non ero convinto...
Partiamo e subito a tutta: entrati nello sterrato si faceva fatica a vedere quello davanti o quasi; si frenava quando si sentiva inchiodare quello davanti. La gara vera incomincia in quel di Egna, quando si abbandona il tratto sterrato, si parte subito di buona lena e ho sorpassato un bel pò di gente, controllo il cardio che "dice vai tranquillo che tra 10 secondi muori", allora calo un pelettino e sento il Ppower da dietro che mi chiede: "Oh Radu come sito messo?"
Io gli rispondo: "No son a tutta, de più!"
E lui: "Ah manco mal, che calemo un poco?"
E ancora io: "No, no, con quel filo di fiato che mi esce".
Lui allora: "A posto!"
Di questo passo con un buon gregario a scandire il ritmo (un mio compagno di squadra che mena come un cane) arriviamo abbastanza presto al primo ristoro, bicchiere d'acqua e via.
Dopo la seconda galleria si accendono le prime spie sul cruscotto celebrale, calo un pò e faccio scendere i battiti attorno ai 160, intanto il PPower si fa sotto ciucciando una ruota VIP, quella della Paola Pezzo che ha fatto un po' fatica ad ingranare, ma quando ci ha ripreso, ci ha sverniciato di brutto.
Ad un paio di chilometri dal passo San Lugano mi sembra di aver ripreso un pò di ritmo e dico al "gregario" di aumentare il passo, così scolliniamo e dico "fatta anche questa", invece c'è ancora salita cavoli anche qua fanno il GPM e poi ci mettono salita!
Vabbè, facciamo anche questa, ci lanciamo in discesa e sono lì che ad ogni curva mi aspetto i tanto sospirati scalini prima del torrente. Nei giorni antistanti la gara vari amici che avevano fatto la gara in qualche edizione precedente, mi avevano detto di fare attenzione a questi gradini di non ben definita altezza, si andava dai 20 cm al mezzo metro, in base a chi me lo diceva.
Arrivo in fondo alla discesa e dico tra me e me in buon dialetto: "Son talmente cotto che non me son gnanca accorto dei scalini!" Solo a fine gara mi diranno che li hanno tolti.
Arrivo al prato finale prima dell'ultimo strappo; dico "E' fatta, 500 metri ora arriva lo strappo, questo me lo aspettavo, metto il 27 e su, finita anche questa!"
1 ora e 44 minuti 53 secondi e rotti il tempo.
Anche il Conte non si fa attendere con un suo commento alla Vecia Ferovia 2009. Riporto così il suo commento preso sempre da MTB-Forum.
Hola a todos!!! anche per me è stata la prima volta e devo dire che la Vecia Ferovia mi è piaciuta molto. Inoltre, dopo vari tentennamenti, è stata la mia prima gara stagionale e di questo devo ringraziare i due Compagni di merende, Radu e PPower e... il Maga che mi ha lanciato una sfida, forse senza conoscermi molto bene
Comunque ero curioso sia di provare questa "cronoscalata" che la mia verdona 29er, una Niner Air9 con fork rigida, e devo dire che è stata un'esperienza molto positiva. Nonostante una caduta stupida nel tentativo di superare uno che era lento e insicuro nel primo tratto di discesa che mi è costato anche un paio di graffi sul telaio , mi sono proprio divertito e grazie ad una gamba veramente tonica ho chiuso in 1'36"31 che mi ha regalato un 10° di categoria e 110° nell'assoluta... veramente non male. A questo punto, aspetto il gelato promesso dal Maga, visto che ha perso la sfida, e mi vedo costretto a partecipare a qualche altra gara, comunque sempre poche ma buone - già il fine settimana prossima con la 16 h. del Monte Viola a Cerro Veronese -... è finito il tempo delle 20 e passa gare all'anno. L'importante è divertirsi e pedalare sempre insieme a degli ottimi amici.
Che dire: complimenti ancora al Savoia! Questo tempone gli vale una coppa gelato offerta dal Max Maga, che a ruota scatterà anche per i Merenda Boys!
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