Di Marco Tenuti (del 02/10/2008 @ 09:49:39, in MTB, linkato 958 volte)
Comunicato ufficiale dallo studio legale che rappresenta Ppower:
"Sono tutte infondate le voci di coinvolgimento a doping che riguardano il nostro cliente. E' vero che l'atleta si è rivolto ad un medico veronese, come scritto sul vostro forum dal membro Ritchey, ma il professionista in questione è il medico di base, regolarmente iscritto all'Albo dei Medici di Verona e provincia, a cui il paziente Tenuti Marco si rivolge dal lontano 1983, cioè sin da quando era fanciullo. Teniamo a informare inoltre tutti voi, che durante la seduta di allenamento di sabato 27 settembre, il nostro atleta è uscito con un lieve stato di mal di gola, che si è trasformato nel giro di qualche ora in un lieve stato febbrile e in un raffreddore alle alte vie respiratorie, che lo hanno costretto ad uno stop per i primi giorni di questa settimana. Le condizioni sanitarie e profilattiche stanno lentamente migliorando e il nostro cliente dovrebbe essere in condizioni decenti per la Gran Fondo d'Autunno MTB Benini Auto, in programma domenica 5 ottobre, mentre per la Gran Fondo Colline Moreniche il recupero dovrebbe essere completo, salvo complicazioni ulteriori. Per quel che ci riguarda il cliente che qui rappresentiamo, può continuare a frequentare i forum e i blog su internet ed esprimere liberamente le proprie opinioni, sempre in accordo col contratto che lo lega anche nel 2008 a Turnover Sport, senza alcun pericolo o timore, visto che fino ad ora non si è mai sottratto ai controlli antidoping previsti dai regolamenti UDACE, UCI, WADA e FCI".
Di Marco Tenuti (del 06/10/2008 @ 07:57:23, in MTB, linkato 1076 volte)
Nonostante le mie condizioni sanitarie non siano state un granché per tutta la settimana appena passata - con un bel raffreddore di primo autunno e un leggero accenno di mal di testa - sia sabato che domenica ho deciso di uscire in bici.
Sabato mattina l'uscita in bici da strada l'ho fatta con gli amici di Evolution, col Pezzo, il Cica, il Giando, Andrea Zattoni e il fuoriclasse Massimiliano Miglioranzi. Vi rimando al blog del Pezzo per tutta la cronaca. Vi dico solo che l'andatura è stata regolata in funzione della prospettata partecipazione di alcuni membri alla gara di domenica e quindi l'obiettivo primario è stato quello di smollare la gamba, senza gravarla di carico eccessivo di lavoro. Ne è uscito un bel giretto di 71 km per il sottoscritto, con partenza da casa, passaggio a Ponte Catena, "Giro delle Fiandre", Fumane, Pendola, Cerna, bivio per Sant'Anna, passo di Fiamene, Alcenago, Stallavena e casa.
Sabato sera, dopo essere stato a messa, l'intenzione era quella di caricare la bici in macchina, ma non se ne è fatto niente, perché con la famiglia ci siamo diretti verso Isola della Scala, per mangiare il risotto alla sagra tradizionale. Purtroppo anche qua la na andà sbusa, perché c'era la coda già alla circonvallazione del paesotto della Bassa Veronese e così abbiamo fatto subito dietro front ed abbiamo ripiegato per una scudela de late e biscoti a casa.
Domenica mattina invece sveglia di buon'ora per lavare alla meno peggio la bici, controllo delle pastiglie dei freni della posteriore ormai in fine e lavaggio completo della cadena, che la ghe n'avea un gran bisogno. Carico tutto in macchina, mi vesto già da casa "Pronto gara" e parto da casa ad un'ora esatta dalla partenza - mai capitata una cosa del genere! - e, arrivato ad Avesa, molto rapidamente mi presento a ritirare il numero gara: 131.
Incontro un sacco di amici che fanno i complimenti, per la foto apparsa su TecnoMTB - "Eccolo, eccolo quello che vai sui giornali" - mentre qualcun'altro pone il quesito non di poco conto: "Ma oggi chi è che fa le foto?"
Le mie intenzioni per questa gara - la mia prima volta alla Benini di Avesa - son quelle di onorare a dovere sia l'organizzatore che la qualità del percorso, che a mio avviso, ma non solo, è eccezionale per le colline attorno al capoluogo veronese.
Rispetto alla ricognizione, il piede lo si mette giù un po' più spesso, perché tutti arrivano nei pezzi più difficili, già al gancio e quindi anch'io non ho molta scelta che scendere dalla bici e spingere, per l'intruppamento che spesso capita davanti a me. Anche in alcuni tratti in discesa sono abbastanza rallentato da qualche concorrente, cosa che invece non mi capita mai quando davanti ho il maestro istruttore, comunque il fatto di riuscire a superare anche in discesa è per il sottoscritto un motivo di soddisfazione per i miglioramenti fatti come tecnica in discesa.
Ho anche il piacere di vedere in giro tanti amici che mi salutano lungo il percorso, come il Radu e il resto della ghenga di Colognola, schierata a mo' di Pappataso Fans Club, mentre gli ultimi chilometri si defilano con le posizioni ormai delineate ed io che mi infilo tra due dell'MTB Golosine. Il tempo ufficioso decretato dalla foto del Radu dovrebbe essere all'incirca di 1h47', ma aspettiamo la pubblicazione ufficiale dei risultati sul sito dell'UDACE Verona, anche se la cosa non è che mi sfiori molto.
A questo punto rimane solo la GF delle Colline Moreniche, prevista tra due settimane a Cavriana, in provincia di Mantova, dove avrò il piacere di stare in compagnia di buona parte degli amici del forum.
Di Marco Tenuti (del 16/10/2008 @ 06:21:23, in MTB, linkato 1092 volte)
Cari lettori, vi sottopongo un quesito riguardo al mio giro in bici di ieri: questa foto l'ho scattata ieri durante il mio tragitto. Dove mi trovavo?
Di solito quando andate in bici, siete presi dal pedalare, magari affannosamente su qualche salita e perdete di vista il panorama e le curiosità che vi stanno intorno. Anche al sottoscritto questo particolare era sfuggito nei passaggi precedenti...
Di Marco Tenuti (del 20/10/2008 @ 09:49:07, in MTB, linkato 9952 volte)
Era in programma già da almeno due mesi, così anche quest'anno ho concluso la mia stagione agonistica di MTB con la Gran Fondo delle Colline Moreniche. L'anno scorso la partenza in griglia molto arretrata mi aveva penalizzato non poco, mentre quest'anno a momenti rischio di rimanere indietro, per il fatto che il mio pettorale, il numero 155 cade nella griglia da 151 a 300... grrr!!!
Va da sè che le concitate fasi iniziali servono esclusivamente a recuperare posizioni rispetto all'amico Bazzo, ma già dopo mezzo chilometro sono là con loro a menare, accodato ai professionisti che bazzicano in testa alla gara. Da quel momento in poi io e il Bazzo faremo coppia fissa, dove il Bazzo è chiaramente in uno stato di forma migliore rispetto al mio e io non posso fare altro che invitarlo di tanto in tanto a trattenere le forze per la fine. Riconosciamo entrambi però che stiamo andando ben oltre i nostri soliti limiti e così decidiamo di continuare con questo ritmo di gara, come bombe ad orologeria che sicuramente scoppieranno di lì a poco. Ben presto rinviene su di noi anche Fabione, ma che ne ha un po' più di noi, ma lo lasciamo andare, accodandoci invece a questo o quel gruppetto che fa la nostra andatura e noi riusciamo a tenere le pulsazioni cardiache qualche volta sotto i 170 battiti, anche se la controparte è che ci tocca mangiare tanta di quella polvere, che ci farà tossire per tutta la giornata.
Io seguo il Bazzo e qualche volta mi metto davanti pure io, praticamente all'oscuro del percorso, anche se ammetto che alcuni tratti di gara mi vengono in mente, avendo fatto anche l'edizione 2007 della gara. Sul più bello, dopo circa 2/3 di gara, di ritroviamo in un gruppo decisamente numeroso, e si comincia a raccogliere le forze per il finale di gara, cercando di non perdere mai la ruota di chi nel gruppo sembra andare più forte.
Ad un certo punto siamo però fermati in massa in mezzo la strada da Johnny Cattaneo della Diquigiovanni e ci dice che la gara è stata neutralizzata a seguito dell'incidente tra un suo compagno di squadra, un altro professionista e Renault Kangoo che procedeva in direzione opposta. E qui ci sta tutta la lamentela nei confronti dell'organizzazione, che non ha predisposto un adeguato livello di sicurezza per i concorrenti. Io stesso sono a segnalare che in un tratto di scavezzagna ci siamo visti venire incontro ben due autovetture, mentre in un altro punto un trattore agricolo cerca di entrare nel percorso. Poi siamo perfino venuti a sapere che qualcosa come 200 concorrenti hanno sbagliato completamente il percorso ritrovandosi ad un certo punto più avanti della testa della corsa, cosa inammissibile per una gran fondo che era sicuramente etichettata come la GF che conclude la stagione della mountain bike italiana.
Succede che non sappiamo come sia andata a finire con le classifiche. Alcuni dicono che l'organizzazione ha deciso di neutralizzare la gara, anche a seguito della confusione ingenerata e così la classifica finale risulta essere quella congelata al primo intertempo di WinningTime, che vede il sottoscritto 124esimo assoluto su circa 550 partenti, ovviamente in compagnia col mio temporaneo compagno di merende Davide, visto che il Radu ha già appeso la bici alla parete per il 2008, mentre nei comunicati stampa ufficiali risultano i tempi definitivi.
Per il resto va ancora una volta il mio doveroso ringraziamento al Team Rodella per l'assistenza morale, tecnica ed enogastronomica prestata: è stato per me durante la giornata il punto di riferimento assoluto, dove lasciare le mie cose, mi hanno passato le borracce, mi hanno gentilmente ospitato ai loro banchetti ed ho mangiato la loro squisita e immancabile "salamina" dentro il panetto.
Ricordo infine tutti gli altri amici incontrati prima e dopo la gara, a partire dal Miglio e Turrina del team Bussola, poi Fabione del team Sculazzo, la mia compagna di squadra Silvia Rossi e l'amica Rosanna.
Dal punto di vista puramente tecnico l'anno prossimo ci penserò due volte prima di iscrivermi alla gara di Cavriana. La concomitanza della crono XC di Montorio organizzata da XC Verona mi avrebbe fatto propendere a favore di quest'ultima, ma si sa, col senno di poi son piene le fosse. Alla fine coi rodelliani mi son divertito lo stesso, quindi ancora una volta grazie a loro!
Di Marco Tenuti (del 22/10/2008 @ 22:17:46, in MTB, linkato 1276 volte)
Oggi ho provato l'ebbrezza della salita di Magrano, su consiglio del Pezzo: la guida spirituale me l'aveva suggerito come giro del Biday di mercoledì scorso, ma poi ho optato per fare le due salite - quella di Postuman e quella di Magrano - in due sessioni separate.
La salita di Magrano non è lunghissima, mi pare siano 130 metri di dislivello all'incirca, ma presenta una pendenza significativa, per la quale bisogna usare, quantomeno sulla mia bici, tutto il pacco pignoni...
Vi lascio all'altimetria presente sul sito Salite.ch, postata come sempre dal buon Roberto Banzato.
Di Marco Tenuti (del 28/10/2008 @ 00:30:39, in MTB, linkato 1210 volte)
E' stato un weekend di tanti chilometri in bici quello appena trascorso. Venerdì gli impegni lavorativi e professionali non mi hanno lasciato un attimo di tregua, però sabato mattina la giornata volgeva a mio favore e mi sono recato all'appuntamento di Bike Evolution presso il Felix di San Martino Buon Albergo, organizzato dal buon Pezzo a condurre il folto gruppo verso l'Est veronese.
L'obiettivo è quello di fare la salita di Monte Calvarina, ma per arrivarci valichiamo l'invalicabile: la successione di salite e salitelle sono San Giacomo, Monti, Cazzano di Tramigna, Montecchia di Crosara, Roncà e finalmente saliamo a Monte Calvarina. Le mie condizioni alimentari sono però disastrose, visto che il giorno prima non ho praticamente mangiato e mi ritrovo ben presto ultimo nel gruppo.
Poco male, penso tra me: mi aspetterà nel pomeriggio la festa di Enrico, dove ci saranno un sacco di panini, paninetti, torte e tortine da sbranare e le energie ritorneranno presto...
Domenica è ancora giornata di festeggiamenti per il compleanno di Enrico e quindi tutta la giornata è tesa a sacrificare qualsiasi altro appuntamento in favore del pranzo a cui sono invitati tutti i miei parenti. Non per questo riesco a trascurare la bici e nasce così una puntata a folle velocità a Lazise e Bardolino, con ritorno dalla panoramica in compagnia dei "vecchietti" del GC Grezzana: tra Viagra, ricostituenti e robette varie ghe ne qualcuno che va davvero come una moto da strada...
Prossimamente non escludo qualche uscita alla domenica mattina più spesso con loro, ma anche coi Turnover. Anche ieri da quanto mi hanno detto il gruppo era molto numeroso e molto sfegatato nel solito giro "invernale".
Oggi son qua a lavorare e di tanto in tanto dò un'occhiata al meteo e alle previsioni per i prossimi giorni e pare proprio che l'estate sia davvero andata. Andare in bici a partire dalle prossime settimane sarà sempre più difficile per le avverse condizioni, quindi bisogna cominciare a inventarsi qualcosa o a non temere il freddo che avanza.
Quindi giro in pausa pranzo, giro con lucette sul percorso notturno, su e giù per Novaglie, salitelle ripetute tipo Piccolo Stelvio, copriscarpe, antivento, guanti invernali, piedi ghiacciati, bevande riscaldanti, bruma ovunque, acqua ghiacciata nella borraccia.
Di Marco Tenuti (del 02/11/2008 @ 07:41:26, in MTB, linkato 977 volte)
Ieri sera compleanno del Radu al New Bridge in quel di Vago di Lavagno: un festino molto mondano, dove il centro dell'attenzione erano il mio "compagno di merende" ed un suo amico.
Tante le coppie presenti all'evento, dov'è effettivamente il Radu farebbe la sua bella figura con una sua accompagnatrice. Amici comuni stanno lavorando per lui e "ci scusiamo per il disagio".
Tra gli invitati della serata anche gli amici ciclisti Matteo e il Pezzo, il quale in balia tra un Avanacola ed un altro, ha dimostrato ancora una volta capacità di resistenza e performance impossibili ai più.
Di Marco Tenuti (del 03/11/2008 @ 08:42:26, in MTB, linkato 914 volte)
L'offerta ciclistica di ieri era sicuramente variegata e variopinta. Si partiva dall'offerta del Pezzo e i suoi amici col giro di Bolca, passando per Monte Calvarina fino ad arrivare all'uscita classica con la mia squadra Turnover. Purtroppo ho dovuto rinunciare all'interessante giro con Andrea Pezzo e buona parte del Fans Club del Pappataso, principalmente perché l'orario di ritorno slittava abbastanza in là nella giornata.
La moglie mi aveva imposto un rientro molto anticipato, in modo da essere lavato e stirato ed essere già dalla suocera per le ore 12.00 e son stato molto bravo a non tradire le aspettative e gli accordi verbali, grazie alla velocità con cui il TAV Turnover si è mosso lungo il tragitto del percorso invernale della domenica mattina.
La sveglia di buon ora fa sì che sono già in piazza a Grezzana per le 8.25, dove tutto il GC Grezzana è pronto a partire in bici. Il presidente non nasconde le sue intenzioni ad aggregarsi al gruppo dei Turnover, atteso a minuti in direzione Verona.
E' così che il trasferimento verso il lago è fatto ad un'andatura più che mai turistica col cardio spesso sotto soglia e mai sopra soglia. Neanche la salita del Flover è motivo di bagarre e così si arriva a Lasize che non ce ne accorgiamo neanche da tanti che siamo e dalla scia che facciamo. Il gruppo non lo abbiamo mai contato, ma molto probabilmente siamo almeno una cinquantina di ciclisti.
A Bardolino però tutto il GC Grezzana devia verso il centro storico per la pausa caffé, mentre io opto per rimanere nel gruppo Turnover con la salita pronta dietro l'angolo. Affrontiamo così la salita del Pigno, dove io faccio l'andatura per circa mezzo chilometro e appena la pendenza si fa un po' più sentire i più forti "turnoveristi" scagliano l'attacco ed io, col mio ferraccio, al cospetto delle bici del gruppo, mi difendo molto bene, scollinando tra i primi dieci, con l'avvocato sicuramente più veloce di tutti.
Il rientro è fatto sempre ad andatura altalenante, con alcune sfuriate ai 50-55 km/h in gruppo e con qualche rischio di troppo in mezzo al traffico. Ancora una volta mi sento di dire che le uscite su strada in gruppi molto grandi sono abbastanza pericolose, perché l'andatura è lievemente inferiore alla velocità delle macchine e l'interpretazione delle intenzioni nostre e degli automobilisti sono sempre molto ambigue...
Fatto sta che arrivati in zona Borgo Trento ci sfilacciamo tra un semaforo e l'altro, con alcuni di noi a fare la Torricella, mentre altri fanno la galleria in direzione del bar alla Biondella. Anch'io faccio parte del gruppetto che fa la galleria, ma al baretto tiro dritto e punto in direzione Quinto ai 35 km/h con rientro a casa alle 11.22, per un totale di 90 km alla media dei 32 km/h scarsi e applauso della mia mogliettina.
L'appuntamento era quello per le 12 a casa dei suoceri, dove mi aspettavano le tagliatelle in brodo e la pearà, che era dall'inverno scorso che non la mangiavo. Anche mia madre ieri pomeriggio mi ha detto che l'aveva fatta anche lei, per cui aspettatevi sempre più spesso il mio defilarmi ai 40 km/h per raggiungere qualche pranzo con pearà, da veronese DOC quale sono.
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