Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Non so se lo avete notato anche voi, ma succede molto spesso che l'attesa per l'apertura della cartella Download su Windows 8 sia molto lunga e può protrarsi anche per una quindicina di secondi.
Per fortuna che c'è San Google ad indicare la soluzione: la cosa succede sia su Windows 7 che Windows 8 perché Windows Explorer ricalcola le anteprime delle icone delle immagini e di tutte le cartelle contenute a cascata, come se si trattasse di una cartella Immagini.
Windows ha deciso per conto suo di trattarla come se fosse una cartella di immagini e quindi ci ricalcola le anteprime (thumbnail) ogni volta che si rende necessario, cioè ogni volta che scaricate probabilmente una nuova immagine.
Questa asserzione andrebbe anche bene, visto che nella cartella di download ci finiscono mediamente tantissime immagini, se non fosse che l'attività di scansione viene effettuata su tutti i file, compresi i file ZIP o installazioni che potrebbero trovarsi nella cartella.
E' pertanto necessario dire ad Explorer di trattare la cartella come cartella per "Elementi generali" andando in:
C:\Users\VostroNomeUtente
Selezionate la cartella Download, scegliete la voce Proprietà dal menu contestuale e posizionatevi sull'ultima pagina Personalizza.
All'interno del riquadro Tipo di cartella, in corrispondenza della voce Ottimizza cartella per scegliete la voce "Elementi generali".
Confermate il tutto e l'accesso alla cartella Download dovrebbe tornare ad essere più o meno immediato!
Pare però che la scelta non sia definitiva, per cui, se vi accorgete che l'apertura della cartella Download torna a diventare lenta, probabilmente Windows ha deciso autonomamente di modificare l'impostazione che voi avete fissato.
Vi siete mai chiesti qual'è l'accelerazione che subisce la lattuga quando gira nella centrifuga? Deve essere una bella accelerazione per fare in modo che le gocce di acqua si stacchino e si spalmino sulle pareti interne della camera della centrifuga.
Oggi, mentre scolavo un po' di fogliette per il pranzetto della mia famigliuola, mi ha preso questo dubbio amletico da ingegnere. Solo agli ingegneri questi dubbi possono venire. A tutti gli altri no.
E quando uno pensa ad un'accelerazione, il pensiero va dritto all'accelerazione di gravità terrestre, cioè 9,81 m/s2 e agli effetti che essa produce sul nostro corpo. Se fossi rinchiuso dentro una centrifuga del genere, riuscirei a resistere o il sangue mi schizzerebbe fuori dalle orbite?
Il conto è presto fatto. Basta misurare il diametro del cestello interno della centrifuga, stabilire una velocità di rotazione della vostra manina ed il fattore moltiplicatore della centrifuga.
Ecco pertanto i dati:
- velocità rotazionale: 3 giri/s, cioè w=18,85 rad/s
- diametro interno del cestello, 23 cm, cioè 11,5 cm di raggio
- rapporto moltiplicatore: 4,5
Considerata la situazione di velocità costante ed il fatto che le tenere foglioline di insalata arrivano a schiacciarsi bene sulla parete interna del cestello, possiamo approssimativamente dire che il raggio dell'orbita rotazionale sia sostanzialmente quello, millimetro più, millimetro meno.
A questo punto chiamiamo in causa la banale formuletta dell'accelerazione centripeta:
|a| = (k*w)^2 * r = (4,5 * 18,85)^2 * 0,115 = 827,41 m/s2
cioè 84,38 g, ben 84 volte l'accelerazione di gravità! Povera insalatina!
Pertanto ne concludo che dentro il cestello è morte certa! Certo è che se noi fossimo richiusi in una centrifuga che gira a 3 giri al secondo - senza considerare la moltiplica dell'ingranaggio sotto la manopola - e tale centrifuga fosse sufficientemente grande da contenerci, cioè diciamo 2 metri di raggio, allora arriveremo a qualcosa come 710 m/s2, cioè ben 72 volte l'accelerazione di gravità, cioè svenimento garantito e morte certa, scegliete voi se per lo schiacciamento di qualche organo o l'esplosione di qualche vaso sanguigno!
Dopo questa bella pippa ingegneristica, posso andarmene a letto felice e contento!
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