Per mia "sfortuna" sono stato alcune volte in Scandinavia e per altra mia "sfortuna" non sono mai stato a Napoli. Vero tutto quello che volete. Io tirerei fuori delle questioni semplicemente fisiche, specificamente termodinamiche, per spiegare la cosa.
Tutta questa differenza tra svedesi e italiani io la spiegherei semplicemente così: con la legge di Van Der Waals. Gli svedesi occupano un territorio con una densità abitativa di 20 abitanti/kmq, gli italiani sono messi a 202 abitanti/kmq, a Napoli probabilmente molto di più, forse la zona più densamente popolata d'Italia.
In più considerate il fatto che gli italiani ricevono dall'esterno, prevalentemente dal sole, una quantità di calore molto superiore, quindi l'eccitazione subita delle molecole (del cervello) è decisamente superiore.
Tutto il resto si spiega di conseguenza (caos, attriti, malumori, furberie, malcostume, scaltrezza, malavita, scarso amore, inciviltà e tutto quello che volete). Però tutta questa eccitazione molecolare che subiscono da sempre gli italici ha prodotto una quantità di talenti, di eccellenze, di patrimonio artistico e culturale che gli scandinavi se lo sognano. Ovviamente pagando il prezzo di tanta disonestà subita dalla maggioranza, dai più.
Concludendo, con una vena un po' polemica, per il livello di tecnologia che abbiamo (compresa l'energia nucleare), vivere probabilmente a latitudini scandinave con le densità abitative che hanno loro è l'optimum per l'umanità. Solo che gli scandinavi se ne guardano bene dal far entrare chiunque nel loro paese...
Di Marco Tenuti (del 17/06/2013 @ 16:33:51, in MTB, linkato 742 volte)
Supponi di organizzare una gara ciclistica per le categorie minori, cioè esordienti o dilettanti, gare da 110-130 chilometri, tutte a manetta sempre sui 40 km/h di media oraria quando si va piano. Supponi anche di disporre di una strada aperta al pubblico da utilizzare come percorso su cui svolgere la gara.
Supponi inoltre che la strada in questione, sia come tante strade provinciali e comunali italiane (escluso Trentino, Alto Adige e Valdaosta), cioè PIENE DI BUCHE.
Ecco allora come ti risolvo il problema delle buche: basta farci un bel cerchio bianco e vedrai che i giovani ciclisti che aspirano al professionismo nazionale ed internazionale te le schiveranno tutte!
Vorrei inoltre sapere cosa ne pensa il comando della polizia urbana del comune locale, visto che si tratta anzitutto di segnaletica orizzontale abusiva, cioè disposta molto probabilmente senza alcun permesso o ordine ricevuto e molto probabilmente illegale, visto che il CdS, da quel poco che io ne so, non contempla una segnaletica orizzontale a mo' di cerchio attorno ai tombini e alle buche che l'amministrazione locale non ha tappato e sistemato!
Si preannuncia assolutamente vivace e divertente la festa per i miei 40 anni, con una bella scossa sismica proprio a casa mia! State tranquilli, era solo una bomba carta!
Stamattina sono andato a rinnovarmi la carta d'identità, perché evidentemente la genialata di qualche anno fa, cioè di estenderne la validità di altri cinque anni apponendo semplicemente un timbro ed una firma del messo comunale, non trova molti consensi in ambito europeo e presso le frontiere degli altri paesi.
Della serie "facciamoci una timbratura in casa" e siamo in grado di legittimare qualsiasi documento vero o falso che sia... ma non facevano prima a non farla questa "cagada" e dare semplicemente validità decennale alle sole nuove carte d'identità e basta?
Insomma, se dovete andare all'estero, ma sempre in area Schengen, munitevi di una nuova carta d'identità. Con quel timbro di estensione di validità potete pulirvi quello che vi fa più comodo.
Or bene: son andato a fare la carta d'identità e mi hanno rotto le scatole perché le foto non vanno bene, perché lo sfondo è troppo scuro, perchè il volto non è correttamente illuminato, perché la carta non è spessa abbastanza, perchè lo sfondo non è #FBFEFD della palette colori dell'HTML, insomma PERCHE' NON ERO ANDATO DAL FOTOGRAFO DIETRO IL COMUNE.
Comunque in maniera molto diligente ed ossequiosa, nonostante quello della foto fossi sempre io, con la stessa identica polo celestina, foto scattata non più di due ore prima, mi sono assunto tutte le mie responsabilità. Non mi son perso d'animo e a colpi di Photoshop sono venuto fuori "bello come il sole", alché non hanno potuto fare altro che avvallare le mie foto.
Solo che nel 2013 ti aspetteresti dalla PUBBLICA AMMINISTRAZIONE che tu non ti debba presentare con le foto stampate, ma che siano loro ad acquisirle direttamente dalla tua faccia e memorizzarle in forma digitale nel loro digital storage centralizzato a livello nazionale, ma che dico, internazionale, meglio ancora, PLANETARIO, affiché la CIA ed il KGB ci possano giocare con le figurine col tuo JPEG!
Seeee... queste cose in Italia... dove fino a poco tempo fa c'era il certificato d'identità per quelli da 15 a 18 anni, la carta d'identità per i maggiorenni, il passaporto per chi vuole andare all'estero! Aspetta e spera, pubblica amministrazione digitalizzata!
Viva il paese dell'azzeccagarbugli, viva la Repubblica delle Banane!
Di Marco Tenuti (del 21/06/2013 @ 10:06:18, in iPhone, linkato 957 volte)
Ancora una volta gli amici di iPhoneParodia colpiscono nel segno con la parodia alla presentazione di iOS 7 al WWDC... Scott Forstall si è travestito da Craig Federighi, ma Jony Ive e tutta la truppa continuano a cercarlo sotto le sue vere spoglia per avere da lui il vero futuro di iOS 7... guardatevelo!
Di Marco Tenuti (del 21/06/2013 @ 12:30:13, in MTB, linkato 2122 volte)
Per l'edizione di quest'anno, 2013, la Dolomiti Superbike aggiunge un ulteriore percorso ai due tradizionali.
Storicamente la Dolomiti Superbike, da sempre la miglior gara italiana, insidiata da qualche anno dalla Sella Ronda Hero, ha sempre proposto l'avvincente format di due distanze, una da 60 km e circa 1800 metri di dislivello ed la più lunga sui 120 km e 3800 metri di dislivello dichiarati - in realtà l'anno scorso siamo andati oltre i 125 km e circa 3400 metri di dislivello.
Inoltre ad anni alterni il percorso è in senso orario o antiorario attorno a Villabassa, estendosi sempre fino a San Candido e Sesto. L'anno scorso era in senso antiorario e ho chiuso la faccenda in 6 ore e 55 minuti, se non ricordo male.
Quest'anno si correrà in senso orario, senso di gara considerato relativamente più facile, cioè si farà per ultima la salita da Carbonin a Prato Piazza e nel caso del percorso lungo ci attestiamo sui 113 km dichiarati e 3357 metri di dislivello. In più si aggiunge un percorso intermedio da 80 chilometri, per 2307 metri di dislivello, obbligatorio per tutte le donne della categoria Elite e facoltativo per le altre donne.
Gli organizzatori della gara più famosa della Germania sono ormai pronti per questo grande evento, che fa il pienone anche quest'anno, con più di 5000 iscritti.
Di Marco Tenuti (del 25/06/2013 @ 07:52:27, in MTB, linkato 973 volte)
Per chi non lo sapesse già, domenica sono stato a correre la Black Forest Ultra Bike Marathon 2013 a Kirchzarten, poco fuori da Friburgo in Germania. Questa è la gara più importante per i tedeschi, ma vista la vicinanza alla Francia e alla Svizzera, c'è pieno di tantissimi ciclisti provenienti dai paraggi.
Cominciamo subito col dire quello che avete letto chissà quante altre volte nel leggere articoli o report di altri italiani in gara all'estero, come Stefano De Marchi: gli stranieri sono diversi, anzi sono avanti anni rispetto a noi.
E non sto qua a dilungarmi molto nello spiegare il perché: l'agonismo lo si lascia ai primi cinquanta concorrenti; per tutti quelli che stanno dietro c'è solo da divertirsi e magari dimostrare non solo a se stessi, ma anche ai propri amici che il titolo per ULTRA biker lo si merita veramente.
Insomma non importa se arrivate 5 o 10 minuti dopo del vostro tempo teorico, quel tempo del "Se quello mi avesse fatto passare, Se al ristoro mi avessero riempito subito" e via dicendo. L'importante è che voi chiediate "Acthung rechts" quando volete superare e soprattutto che diciate "Danke" quando vi viene data strada.
Non ho mai visto tanta gentilezza quando una pulzella - che, tra l'altro, andava più forte di me - si è girata indietro, mi ha fatto un sorriso ed in tedesco penso che mi abbia più o meno detto "Scusami, se ti ho chiuso un po' la traiettoria".
E non sono stato a contare tutti gli zainetti a spalla dei concorrenti un po' più lenti, quando invece non c'era assolutamente bisogno di portarsi dietro alcunché, visto che ad ogni ristoro c'era ogni bendidio e c'era praticamente a tutti anche il bike-service per il "ristoro meccanico" della bici, che dopo 4 ore di pioggerella fine fine lamentava non poco olio alla catena. Ci ha pensato un ragazzetto che avrà avuto si e no un anno o due più del mio Enrico a prendere in mano la pedivella del mio XX e con un tempismo eccellente lubrificare tutta la catena!
Infine la cosa che vale tutta la gara: il tifo che c'è sull'Alpe di Fiddlebrugg, un muro lungo si e no 200 metri almeno al 20%, ma probabilmente arriva quasi al 25%, dove c'è un casino assordante tra gente che urla, campanacci di vacche ed ovviamente il "chitarrista pazzo" col suo rock a manetta!
Quando la si vede in lontananza, la frazione di Fiddlebrugg, capisci che stai per arrivarci dal rumore. A quel punto ti sistemi la divisa, pulisci il numero ed il tuo nome sul pettorale, perché lo speaker leggerà il tuo nome "Margo Tenuti, von Italien" e tu non devi fare altro che ripagarli con la stessa moneta, cioè dare il massimo con una VAM ben oltre i 2000 m/h, tanto che, appena girato l'angolo, che non ti vede più nessuno, ti ritrovi col cuore a 178 bpm e ti devi prendere 5 minuti di pedalata in soupless per recuperare per lo sforzo immane!
Ecco, della gara e di tutto il contorno, vi scriverò nei prossimi giorni, ma Fiddlebrugg vale un'intera stagione di bici!
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