Di Marco Tenuti (del 01/05/2013 @ 23:14:24, in MTB, linkato 763 volte)
Domenica il Marcante torna nella bagarre e si presenterà ai nastri di partenza - si, credeghe, mi metteranno nell'ultima griglia, visto che mi sono iscritto solo la notte scorsa - della Conca d'Oro Bike 2013.
Sarà la mia seconda partecipazione a questa gara, che parte ed arriva ad Odolo, in Valsabbia, nell'alto bresciano. La prima volta è stata nel 2008, quando andai a farla assieme al Radu e al Papataso. E se spaginate dentro il mio blog, troverete la cronaca di quella mia partecipazione, quando la gara era valida per il Campionato Italiano Marathon 2008, se non ricordo male.
Nell'edizione 2013 il percorso sarà però il classicissimo di Odolo e non una versione marathon, ossia 45 chilometri per circa 1400 metri di dislivello, compresa l'integerrima salita del Bertone.
Ora non c'è che da sperare nel meteo e nella sua clemenza. I mezzi sono pronti per correre, le mie gambe abbastanza, ma l'importante è, come sempre, partecipare e portarla in fondo. Dovrò solo scegliere se usare le ruote DT Swiss Crest gommate Racing Ralph o se usare le Fulcrum gommate Race King, ma c'è tempo fino a domenica per decidere.
Di Marco Tenuti (del 01/05/2013 @ 22:31:20, in MTB, linkato 2003 volte)
Il fenomeno delle aste al ribasso o delle aste pseudocasuali su internet viene spacciato come qualcosa di miracoloso, dove tutti scommettono su qualche oggetto appetibile e se lo aggiudicano ad una cifra che è una bazzeccola.
Tutti gli oggetti messi all'asta sono tutto quello che è di tecnologico o ipertecnologico e che è ovviamente di tendenza: il mega LCD da ennemila pollici, l'iPad con la massima memoria ed LTE, gli immancabili iPhone 5 ed il Galaxy S4, il MacBook Air che non può mancare sulla scrivania di tutte le famiglie.
Poi si va a vedere che queste aste si aggiudicano a pochi Euro: vi pigliate un iPhone 5, che di suo costa almeno 600 € per una trentina di Euro: insomma ve lo regalano.
Ed a leggere degli articoli di fantomatiche riviste che recensiscono questi metodi miracolosi viene pure da crederci al primo sguardo. In questo mio post voglio semplicemente mettere l'attenzione proprio su uno di questi articoli, non sulle aste al ribasso o metodi similari.
Mi limiterò a listare per punti tutti quei segnali per cui l'articolo è palesemente in conflitto di interessi rispetto all'argomento: è evidente che chi lo ha scritto, è semplicemente una delle persone dello staff dello stesso sito di "shopping miracoloso" e punta semplicemente a promuovere il proprio business. Nessun spirito critico.
le recensioni a favore del metodo sembrerebbero essere le celeberrime riviste The Sunday Times, la BBC, The Observer, il Daily Record, cioè le principali testate giornalistiche inglesi, ma nulla è detto proprio di queste recensioni, cioè se queste testate si sono espresse in maniera entusiastica o critica nei confronti di questo "modo di fare shopping"
l'articolo è tradotto in italiano, ma è improbabile credere che Claire sia una giovane italiana che ha cambiato il suo modo di fare shopping: se mi mettevano Francesca, forse era meglio...
se cercate su Google Images la foto di Claire, scoprite che la foto della donna è semplicemente una modella che viene usata anche per il Groupon brasiliano, la trovate dentro alcuni negozi Ebay e chissà su quanti altri siti commerciali in rete
non viene mai scritto quanti soldi mediamente devono essere cacciati nel sistema per aggiudicarsi qualcosa: qualsiasi altro gioco a scommesse regolamentato dallo stato deve stabilire quant'è il montepremi che è stato allocato rispetto all'importo totale giocato da tutti i scommettitori, per cui mi verrebbe da dire che siamo fuori legge in Italia
a destra sono mostrati alcuni video con tanto di sovraimpressione del logo Youtube; in realtà sono delle immagini statiche, senza alcuna possibilità di andare a vedere alcun video
la nostra amica Claire gioca qualche Euro - in realtà non è specificato nell'articolo quanto caccia come crediti nel sistema, se legge solo che se ne cacciate un pochi, ve ne danno altrettanti gratis - ma si aggiudica un LED Samsung da 50 pollici a 72,30 € contro i 950 € del suo valore commerciale e di lì a poco si è ritrovata a vincere anche un MacBook Pro a 175 € invece di 1899 €
tutti i commenti in calce all'articolo sono stati inseriti da fantomatici visitatori del sito con nomi "italiani", come Maria, Pietro, Katia, Karen, Laura, tutti in una finestra temporale molto stretta, tutti commenti a dir poco entusiastici. Peccato che non si possano più postare commenti, come è indicato a piè di pagina con una bella dicitura "Commenti chiusi a causa di spam". Anche una piccola chicca: guardate l'icona di Nadia, che a me pare tanto un uomo, ma soprassediamo: ognuno è "libero" di mettersi l'avatar che preferisce!
Ora una qualsiasi persona sana di mente può pensare queste tre cose: la merce è rubata e bisogna piazzarla sul mercato, ma tendiamo ad escluderlo, visto che vengono consegnati sempre prodotti nuovi e coperti da regolare garanzia. La società che gestisce questo business lavora in perdita, visto che vende al 5-10% del prezzo di listino dei prodotti. La società che produce i beni oggetto delle aste "regala" questi beni alla società di gestione delle scommesse... credeci che Apple regala iPhone e iPad a pioggia!
Tutte queste ipotesi sono a dir poco inverosimili. Mi verrebbe da dire che sono molto fantasiose. Anzi direi che sono una truffa, se non fosse che bisogna capire bene il meccanismo di questi metodi, cosa che non è spiegata da alcune parte, ma che si può intuire abbastanza. Nel nostro caso, Megabargains sta pubblicizzando MadBid, il quale non è altro che un sito di aste al rialzo di centesimo in centesimo e pertanto si continua ad andare avanti ad oltranza, finché qualcosa di positivo succede...
La questione è molto semplice: queste società incassano i soldi dagli ignari giocatori che comprano i crediti, ma i beni vengono assegnati al vincitore di ogni asta solo quando c'è la certezza matematica che la società ha realizzato congrui guadagni. Pertanto nel caso delle aste al ribasso (aste con offerta unica) basta controllare via software puntate addizionali, in modo da far saltare le puntate dei reali scommettitori che avrebbero il diritto di vincere, introducendone delle altre e facendo così slittare i tempi di chiusura.
Nel caso invece delle scommesse a tempo, basterà invece fare in modo che un altro algoritmo del software inietti sempre delle puntate fasulle, solo allo scopo di far ripartire il timer alla rovescia.
Manca insomma questa trasparenza: se un iPhone 5 viene aggiudicato allo scommettitore a 31,46 € ed il rialzo è di 1 centesimo per ogni offerta e ad ogni offerta corrisponde un credito - pensiamo per un attimo che un credito sia un Euro, ma, considerando i crediti regalati, possiamo dimezzare il valore di un credito - vuol dire che la società ha incassato 31,46 / 0,01 = 3146 offerte, cioè 3146 x 0,50 €, quindi 1573 €, più quelli pagati dallo stesso vincitore, che è tenuto a versare la cifra di 31,46 €, quindi siamo a 1604,46 €. La società avrà sborsato 600 € dell'iPhone ed avrà avuto solo il "disturbo" di farsi quanta più pubblicità, allo scopo di raggranellare quanti più ingenui scommettitori...
Concludo semplicemente col dirvi: lasciate perdere. Questi metodi di "vincere" questi oggetti del desiderio saranno anche legali, ma il trucco c'è e si vede anche bene...
Di Marco Tenuti (del 01/05/2013 @ 09:19:48, in MTB, linkato 730 volte)
Nonostante il promo risalga ancora allo scorso settembre, vederlo integralmente fa sempre venire i brividi. Il Giro d'Italia non ha nulla da invidiare alla gara a tappe per antonomasia, il Tour de France.
I paesaggi e gli scenari della gara rosa sono inavvicinabili, perché intrisi di una bellezza della natura mescolata alla tradizione e all'arte delle nostre città e villaggi che sono attraversati dalla carovana.
Sentirlo poi decantato in lingua inglese con tanta enfasi e con un giubileo musicale in sottofondo, ancora di più. Viva il Giro d'Italia.
Di Marco Tenuti (del 01/05/2013 @ 01:00:13, in MTB, linkato 717 volte)
Non si può certo dire che dall'edizione 2013 della Granfondo del Durello sia venuta fuori indenne la "Maria de Note", cioè il cavallo in lega leggera in uso dello "Zio Paolo" dalla primavera dell'anno scorso.
Io, personalmente, ho avuto la fortuna di scampare questa Caporetto per gli animi, le forze ed i mezzi, anche se ho un vago ricordo dell'edizione 2010, più o meno altrettanto epica in termine di paltan e palteca, quando era in ballo il secondo turno del Circuito MTB Fizik Veneto.
Chiaro che dopo un'ecatombe del genere, la bici merita tutte le amorevoli cure del caso, vuoi perché il fango è entrato ostinatamente in qualsiasi fessura e piega del telaio e della meccanica, vuoi perché in parecchi punti del percorso si aggiungeva anche l'erba tagliata sommariamente ed in alcuni proprio non tagliata a contribuire a intricarsi pesantemente nella catena, i deragliatori ed i raggi delle ruote. Siamo però tutti certi che Paolo non fa mancare nulla a tutti i suoi mezzi, lavando, sgrassando, pulendo e oleando tutto sempre abbondantemente.
Chi c'è stato, conferma ampiamente tutto questo. Complimenti a tutti coloro che hanno avuto il coraggio di portare a termine questa impresa e anche un augurio di pronta guarigione a Roberto Zimelli, che ha trovato la sfortuna lungo la strada, rimediando un pesante taglio sotto il ginocchio con otto punti di sutura!
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