Dopo Prato Piazza è la volta di buttarsi verso Carbonin (Dolomiti Superbike 2012)... di Marco Tenuti
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In effetti, è un vero miracolo che i moderni sistemi pedagogici non siano ancora giunti a soffocare la sacrosanta curiosità umana; perché essa è una piccola, delicata pianticella...che ha soprattutto bisogno di libertà; senza questa, va sicuramente verso la rovina e la più completa distruzione.
Di Marco Tenuti (del 01/05/2012 @ 21:54:40, in MTB, linkato 1177 volte)
Eccomi puntuale con la mia cronaca della mia partecipazione alla Hubi Hard Marathon 2012, primo marathon della stagione 2012 secondo il mio calendario per conseguire anche quest'anno il Prestigio MTB 2012.
Stamattina la sveglia è alle 8.15 e fuori piove
Colazione presso il B&B a base di tè caldo e crostata alla marmellata, assieme a tutta la mia famiglia, a Franceschino e la sua morosa.
Per fortuna che alle 8.45 smette e ci prepariamo per andare in griglia. La cosa simpatica è che ci fanno partire in mezzo ad un campo impantanato per 50 metri e poi tutti su asfalto per 5 km. Malfer e l'altra speaker, quella con cui Malfer è spesso in giro, gira col tacco 12 per il campo infangato, ma ci annunciano che hanno tagliato il fango di Mangano e quasi 10 km di gara. Olè, le cose oggi potrebbero essere più facili del dovuto...
Si parte sotto un cielo plumbeo, ma pare tenere e quindi 3, 2, 1 via. Io parto dalla griglia d'onore e dopo 3 km sono ancora in culo agli Elite, dopo aver allungato ai 45 km/h per stare alla loro ruota. Peccato che le moto testa della gara si tirino via all'attacco della prima salita al 10%, così Celestino, Vastaranta & C. se ne vanno all'arrivo senza salutare.
Io mi avvantaggio su Franceschino per essere partito nella griglia prima della sua, così salgo un pelo più piano e vengo ripreso all'entrata del paese di Roppolo, dove c'è la mia famiglia a salutarmi. Approfitto per liberarmi dei gambalotti negli incitamenti di Enrico, Alice, Elisa (e Tommaso).
Dopo 3-4 km Franceschino non è più con me. Dopo un altro chilometro mi rendo conto che non sta più rivenendo e da allora vado col mio ritmo ganassa, sempre a limitatore e qualche volta un pelo oltre. Apprendo solo a fine gara che el "slongaion da Mizzago", come lo ha ribattezzato un nostro compagno di squadra, ha deciso di ritirarsi, perché non riusciva a stare in sella causa testicolo nerissimo per la botta presa venerdì o sabato, quando ha avuto il problema coi vecchi/nuovi pedali.
La gara è bella: non ci sono praticamente mai rampe impossibili. Dopo circa 15 km dalla partenza si entra in un single track INFINITO da sbogolo in salita. Anche la lunga discesa che faremo al ritorno sarà spesso un single track spettacolare. Niente da dire: il percorso è molto bello. Asfalto praticamente non ce n'è, a parte il lancio iniziale. Peccato che il percorso sia stato flagellato dall'acqua caduta nelle ultime 48 ore. Fango ovunque, tanto fango, pozzanghere grandissime, roba da tirare fuori i braccioli e nuotare. Per fortuna che non è il fango da Divinus, per cui siamo abbastanza irriconoscibili, ma i deragliatori non si impastano mai.
Cosa molto simpatica, al km 35, un addetto dell'organizzazione è pronto con canna dell'acqua a lavare il tutto e bomboletta dell'olio. La Scalona in 10 secondi torna come nuova (per 100 metri). Infatti si entra subito in un acquitrino fangoso, dove mancano solo le rane e le anguille.
Tutto fila liscio fino al km 45, quando si mette a piovere, prima leggermente e poi copiosamente. Poi su un single track infinito pieno di gibbosità, mi si inchioda il deragliatore anteriore su un cambio veloce dalla padella alla piccola. Non faccio su la catena attorno al telaio, però se ne vanno almeno 5 minuti per tentare di sbrogliare la situazione, quando una bella pacca risolutiva sul deraglio sblocca tutto e si riparte a tutta.
Mi avranno superato una decina di concorrenti in quella sosta, ma almeno 3-4 li riprendo quasi subito. Da lì in poi si arriva all'arrivo sperando di non avere altri problemi. Gli occhiali sono praticamente inutili, sporchi all'inverosimile. Ad un certo punto si attraversa finalmente l'abitato di Roppolo, segno che da lì all'arrivo mancano solo 4 km e 100 metri di dislivello in discesa. Faccio tutti quei chilometri da solo.
All'arrivo c'è Franceschino già lavato e stirato, che mi scatta alcune foto in cui sono in uno stato indecente per il fango. Le vedrete a breve. Tutte le classifiche le trovate qui: per me
89° assoluto e 16° di M2 su 285 arrivati sul Marathon, ma a giudicare dai pettorali dovevamo essere almeno in 4-500 sul percorso lungo della gara. Arrivo a meno di un'ora dal vincitore, Botero Salazar, a seguire nella classifica generale 2° Braidot, 3° Vastaranta, 4° Schweiggl, 5° Medvedev.
Il mio ciclocomputer dice 65,8 km totali, non 62 km come preventivato, ma "solo" 1145 metri di dislivello. Effettivamente tutte le gibbosità degli innumerevoli single track non sono scartate, ma ghe n'era da imbriagarse, fidatevi.
Posso ritenermi soddisfatto della prestazione in condizioni critiche. Anche la Scalona ha fatto la brava, a parte quell'ennesimo inchiodo del deraglio, fatto in un momento in cui cominciavo ad essere bello cotto. Ah pastiglie dei freni praticamente finite... dopo faccio un ordine sulla baia di pastiglie nuove Magura.
Con queste quattro stelle pesanti, passo a 9 stelle PRESTIGE 2012, avanti tutta.
Di Marco Tenuti (del 03/05/2012 @ 18:21:44, in MTB, linkato 761 volte)
Dopo 65 km di fango, di acqua, di pozzanghere, di pioggia e di scivolamenti nel "paltano" biellese e vercellese, quando si sente l'odore del traguardo, non senti più nulla, non senti più le gomme impastate nell'acquitrino finale, non senti più la catena, guardi solo davanti a te l'arco di arrivo e a chi c'è lì ad aspettarti...
Di Marco Tenuti (del 04/05/2012 @ 01:44:11, in MTB, linkato 871 volte)
E' sempre un piacere vedersi nel video riassuntivo assieme ai protagonisti della Hubi Hard Marathon 2012, corsasi a Viverone martedì 1 maggio. Ed i protagonisti non erano anonimi biker, ma i soliti che si vedono in giro, cioè Medvedev, Celestino, Vastaranta e compagnia bella.
Mi potete vedere nel trenino veloce che sale ai 30 km/h su una sterrata ancora relativamente "asciutta", mentre il campione spagnolo Ivan Alvarez Gutierrez, dal 2012 in forza al Team Elettroveneta-Corratec, ci sfila come dei paracarri....
Se si impegna, lui va dritto alle Olimpiadi di Londra nella disciplina del cross country. Se io mi impegno, anche quest'anno porto a casa il Prestigio MTB.
Di Marco Tenuti (del 04/05/2012 @ 12:42:38, in MTB, linkato 838 volte)
Valida anche questa per il Prestigio MTB 2012 e acclamata tra tutti i forumendoli di MTB-forum come una delle gare meglio organizzate del panorama italiano, la Nove Fossi di Cingoli, organizzata dall'Avis Bike Cingoli, pare essere davvero bella anche come percorso, a giudicare dalle traiettorie pennellate da Gian Piero Ottaviani nel video qui sotto.
Apple, col rilascio di Mac OS X 10.7, conosciuto più comunemente come Lion, ha deciso di non mettere più a disposizione il front-end per accedere al computer via FTP, principalmente per motivi di sicurezza e di affidabilità generale del protocollo di trasferimento file.
In realtà dentro Lion c'è ancora tutto quanto; è solo il front-end che è stato eliminato, basta solo smanettare un po' per riattivare il server ftp (ftpd):
Anche Apple stessa nell'area di supporto del proprio sito ha trattato l'argomento qui.
Se invece non avete confidenza con la linea di comando, può esservi di aiuto questo AppleScript della Troncept, OS X Lion FTPD Enable App, che attiva nella barra del menu uno menu specifico che serve proprio a questo.
E' disponibile anche un'applicazione molto più ricca per manovrare le leve del sipario di Lion, cioè Lion Tweaks, sviluppata da uno studente norvegese, che tra le tante operazioni, consente di riabilitare proprio ftpd in Lion.
Di Marco Tenuti (del 04/05/2012 @ 22:10:01, in MTB, linkato 843 volte)
Stasera mio figlio Enrico sbaraglia la concorrenza e, nel guardare attentamente il video degli highlights della Hubi Hard Marathon 2012 tenutasi martedì 1 maggio, scopre che sono presente anche in altre sequenze della gara.
Non solo nei fotogrammi nell'intervallo 49-52", ma anche all'istante a 30" o e a quello al 47". Ben tre volte: era da centocinquant'anni che non succedeva.
Abbiamo insomma trovato il vero protagonista della gara nel biellese!
Di Marco Tenuti (del 04/05/2012 @ 23:19:52, in MTB, linkato 1512 volte)
Cactus, dal suo blog Oltre l'Ostacolo, pubblica alcune varianti del percorso della Lessinia Legend Extreme 2012, che sono oltremodo interessanti.
Eliminata l'infernale rampa che conduceva i concorrenti del percorso Marathon all'arrivo, in favore di un finale un po' più godibile, dopo essersi già "spezzati" le gambe sul sentiero delle Gosse.
Senza dubbio la Lessinia Legend guadagna ulteriormente fascino con l'edizione 2012, diventando così ancora più impegnativa ed "impossibile". Confermo ancora che non sarà cosa da tutti, ma cosa per pochi...
Di Marco Tenuti (del 07/05/2012 @ 09:37:56, in MTB, linkato 1037 volte)
Rispetto a quanto pubblicato più di un mese fa sul mio blog, l'organizzatore del Giro d'Italia 2012 ha modificato leggermente il percorso della tappa in programma per mercoledì 9 maggio 2012, con partenza ed arrivo a Verona.
Riporto qui sotto per comodità la planimetria della tappa, della lunghezza di 33,2 km. La tappa sarà una cronometro a squadre, per cui le medie previste saranno spaventose. L'altimetria prevede poco più di 100 metri di salita, dove il GPM è rappresentato dallo scollinamento di Castelrotto.
Sul sito della Gazzetta trovate comunque tutto della tappa al link qui sotto:
Di Marco Tenuti (del 09/05/2012 @ 09:24:43, in MTB, linkato 1065 volte)
Su invito di Remigio Birtele, pubblico volentieri questo invito aperto a tutti e riporto direttamente le parole di Remigio.
Come "atleta" del gruppo ciclistico Pedala Parco vorrei segnalare a te e a tutti i lettori del tuo blog un invito aperto a tutti per la PROVA delle due parti del percorso della Lessinia Legend 2012 in programma domenica 13 maggio con ritrovo alle ore 8.30 a Velo Veronese.
A scelta si potrà seguire la prima parte, Classic con istruttori Pedala Parco o visionare con me la seconda parte Extreme.
Libera partecipazione a tutti. Ovviamente la seconda parte richiede una certa preparazione fisica per poter affrontar l'ormai famoso "Inferno di pietra" meglio conosciuto come sentiero-foresta delle Gosse.
Si potrebbe pensare anche ad un "aggancio" intermedio all'Eremo di San Moro alle 10.30 circa, per chi non ce la facesse ad essere a Velo Veronese per l'appuntamento delle 8.30.
Maggiori informazioni si possono trovare anche sul profilo pubblico dell'associazione A.S.D. Pedalaparco su Facebook.
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