Dopo Prato Piazza è la volta di buttarsi verso Carbonin (Dolomiti Superbike 2012)... di Marco Tenuti
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In effetti, è un vero miracolo che i moderni sistemi pedagogici non siano ancora giunti a soffocare la sacrosanta curiosità umana; perché essa è una piccola, delicata pianticella...che ha soprattutto bisogno di libertà; senza questa, va sicuramente verso la rovina e la più completa distruzione.
A parte le questioni di natura ambientale, che sono assolutamente di primaria importanza rispetto a tutto il resto, io ho sempre personalmente osteggiato l'uso dell'acqua imbottigliata, perché è semplicemente antieconomico per le mie tasche e per le tasche di tutti noi consumatori.
Infatti non ho mai consumato in maniera sistematica l'acqua in bottiglia, ma quasi sempre quella del rubinetto. Il problema è che l'acqua che esce dal rubinetto, almeno qui a Grezzana, ci dicono essere non inquinata e di essere costantemente analizzata e controllata, però rimane il fatto che è piena di calcare, sabbia e terra e l'azienda municipalizzata fa poco o nulla per ridurre questo aspetto, che andrebbe invece considerato, tanto quanto quello della composizione chimica. E pensare che una volta a Grezzana e frazioni si pompava dentro l'acquedotto comunale acqua proveniente da sorgive locali, invece da più di un decennio ci fanno bere l'acqua della pianura, pompandola su da Verona. Davvero una cosa che ha alcun senso logico.
Tornando però all'aspetto puramente consumistico, ci hanno sostanzialmente inculcato attraverso le più rodate strategie del marketing che l'acqua in bottiglia è meglio di quella del rubinetto, spaventandoci, seducendoci e inducendoci a pensare sbagliato.
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