Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La partecipazione alla terza edizione della Gran Fondo del Pandoro è su invito. Per prendere parte è necessario essere registrati, dopo aver ricevuto un invito.
Lo scopo per cui è necessario registrarsi è perché a margine della pedalata cicloturistica ci sarà un rinfresco a base prevalentemente di pandoro ed è meglio stimare con congruo anticipo il numero di persone presenti.
Il motivo invece per cui non è libera a tutti, ma solo su invito, è perché non è una manifestazione pubblica, ma solo un ritrovo tra amici che condividono la passione per la mountain bike ed il territorio della Lessinia. Chiaro che i team veronesi dediti alla mountain bike li conosco e mi conoscono, per cui ecco la lista di chi è già più o meno accreditato:
Chi non si ritrovasse elencato tra le squadre sopraelencate, basta che mi scriva in e-mail o su Facebook. In alternativa, se conosce uno dei "miei" amici o conosce qualcuno che ha già partecipato alle edizioni precedenti, basta che chieda e sarà accontentato.
L'importante è che non si presenti la squadra di hockey su ghiaccio dello Srilanka o i quelli che fanno kitesurf delle isole Far Oer - la squadra di bob della Giamaica invece può partecipare di diritto. Solo gente che ama la MTB (ed il pandoro).
Il buon Paolo è in queste settimane alle prese col "restauro" del suo mezzo d'annata, quello che ha usato per svariate stagioni sia in gara che nelle sue scorrazzate per la Lessinia e non solo.
Trattasi di una Viner in acciaio, i cui dettagli verranno resi prossimamente pubblici su questo blog.
Il buon Paolo ha deciso che il restauro non consisterà nel ripristino completo del mezzo e delle sue funzionalità originali e autentiche, ma ha pensato ad un adeguamento del mezzo alla tecnologia moderna, facendo posto anzitutto agli attacchi per le pinze di un impianto freni a disco.
Al momento è trapelata questa foto, in cui si vede il posizionamento provvisorio dell'attacco pinza sul carro posteriore allo scopo di procedere alla saldatura di precisione.
Quanto prima speriamo di avere una cronaca dettagliata direttamente dall'ingegnere meccanico de Grezzana.
Ed eccoci alla terza edizione della Gran Fondo del Pandoro! Già da qualche mese tutti mi chiedono quand'è che si terrà. Siamo a meno di un mese dalla data dell'edizione 2011 ed è giunto il momento di pubblicare tutto quello che c'è da sapere.
La Gran Fondo del Pandoro è pittorescamente chiamata con questo nome, perché ricorda vagamente per percorso, per tipologia di fondo e per categoria di ciclisti una delle tante gran fondo che si svolgono sul territorio nel corso della stagione, ma in realtà è una pedalata cicloturistica, dove non c'è alcuna tensione agonistica.
Anche se non sfigurerebbe affatto come gara vera per la nervosità del percorso e per bellezza del paesaggio, è stata pensata volutamente lontano dalla stagione di gare ed è collocata proprio in un momento in cui si festeggia il Natale, nonché l'arrivo della nuova stagione, quando la forma fisica è ben lontana dall'essere ideale.
Ecco che il nome affibbiato alla manifestazione, "Pandoro", cade a pennello per tutti gli amanti veronesi della mountain bike e che si dilettano magari nelle gran fondo e le gare di cross country come amatori, cicloturisti o professionisti.
Il percorso della Gran fondo del Pandoro non è però assolutamente impegnativo come potrebbe essere quello di una marathon, ma richiede comunque un po' di capacità atletiche, nel superare alcuni ostacoli, nell'affrontare qualche discesa relativamente tecnica o nel tenere duro nei punti molto ripidi, ma niente di impossibile.
Ci si aspetta insomma che chi si presenta alla GF del Pandoro abbia sufficienti doti atletiche da garantirgli di pedalare per un paio di orette ad un ritmo accettabile, senza per questo essere i Modesti, i Miglioranzi, i Finetto o i Boscaini della situazione. Non vi chiedo di essere dei fenomeni, ma solo di essere sufficientemente bravi nel godervi al massimo questa uscita.
Come tutte le manifestazioni cicloturistiche, sono da ricordare alcune cose fondamentali, al fine di trascorrere dei bei momenti in compagnia:
- il ritmo della pedalata è assolutamente alla "volemose ben"
- in testa al gruppo c'è sempre un moderatore che si occupa di tenere il gruppo compatto
- il moderatore, o testa del gruppo, può consentire sfuriate ai "pedali caldi", perché anche nei giretti cicloturistici bisogna respirare sempre quel po' di sano agonismo, purché ci si aspetti in cima alle salite
- in coda al gruppo c'è sempre una scopa che cerca di rimanere in contatto con la testa e si adopera per aiutare qualche biker in difficoltà
- siccome il gruppo può essere numeroso, in caso di foratura, non si aspettano troppo gli eventuali biker sfortunati, a meno che la cosa sia risolvibile in qualche minuto; la scopa dà loro indicazioni su come fare ad arrivare direttamente all'arrivo
- la responsabilità nel pedalare e nel prendere parte alla pedalata è sempre riconducibile ad ogni singolo cicloamatore, che deve pertanto sentirsi libero e non vincolato dal gruppo o dalla situazione: ognuno risponde per sè
- vanno sempre rispettati il codice della strada nei punti di attraversamento delle sede stradali o nei pezzi di strada lungo cui pedalaremo assieme, quindi si sta a destra e non si causa intralcio alla circolazione stradale
- vanno altrettanto rispettate le eventuali proprietà private, i fondi, le piantagioni ed è cura di ogni partecipante fare in modo di non imbrattare il paesaggio gettando rifiuti di qualsiasi genere
- in caso di maltempo coloro che hanno organizzato la pedalata si sentono liberi di cancellare o rimandare l'evento a data da destinarsi
- dimenticavo: casco obbligatorio e possibilmente NATALIZZATO
Foto 1° edizione (2008):
Foto 2° edizione (2009):
Riporto integralmente le parole del presidente degli Aspetime, il Fix, che ha scritto sul blog del loro gruppo.
Anch'io ieri mattina ho preso parte all'iniziativa, ma mi son dovuto staccare purtroppo a Caldiero, perché dovevo rientrare a casa prima, non certo per il freddo, la pioggia ed il vento che si sono abbattuti sul folto gruppo.
Faccio i miei complimenti al Fix, al Massi, agli Aspetime e a tutti gli altri gruppi che si sono uniti nell'iniziativa, perché nonostante la burrasca di ieri e la difficoltà oggettiva a portare in giro un gruppo così grande, il risultato è assoluto si può proprio dire che "la passione premia chi ha bisogno". Vi lascio alle parole del Fix.
Nonostante il meteo, questa mattina un "folto" gruppo di bikers si è diretto verso Monteforte. Già alla partenza dal negozio Turnover eravamo in ben 20 persone e strada facendo aumentavamo sempre di più.
All'altezza della pasticceria Rossini di Quinto già quasi triplicati e davanti al negozio Felix quasi quintupplicati. Li Breve sosta e.....purtroppo ........... le prime gocce!!Facendo una piccola stima saremmo stati circa in 150 persone, potevamo essere ancora più numerosi ma a causa del brutto tempo tanti hanno rinunciato e tanti sono rientrati. Colgo anche l'occasione per scusarmi se l'andatura, partita in maniera "alla volemose ben", è stata poi accelerata ma...
Comunque siamo arrivati a Monteforte in una 40ina circa, tutti belli bagnati e ghiacciati, ma soddisfatti per essere riusciti nell'intento consegnando il contributo di tutti agli abitanti del paese rappresentato dal loro parroco.
Di cuore ringrazio davvero tutti! Tutti i ciclisti, i Team, il servizio scope e il Presidente ASPETIMEBIKE. Fix j
Son appena andato sul blog degli Aspetime e son rimasto basito quando ho letto la cifra che è stata raccolta domenica in occasione della pedalata in favore dei parrocchiani alluvionati di Monteforte d'Alpone.
Riporto pertanto le parole dell'articolo postato sul loro blog.
DON ALESSANDRO DI MONTEFORTE RINGRAZIA TUTTI QUELLI CHE HANNO CONTRIBUITO.
GRAZIE DELLA GENEROSITA' OFFERTA.
IO ERO RIMASTO BLOCCATO DALLA NEVE IN MONTAGNA E NON SONO POTUTO ARRIVARE ALL'APPUNTAMENTO. DON JEAN MI HA CONSEGNATO 2035 EURO.
GRAZIE DON ALESSANDRO.
Che forza! Davvero non mi sarei aspettato una cifra così alta. Complimenti a tutti e grazie a tutti, anche a quelli che hanno "tontonato" sotto la bufera che ha flagellato il gruppo dalle Quattro Strade in poi.
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