Davide si cimenta provetto fotografo in Kenia... di Marco Tenuti
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Santa Lucia no l'è più quela de na olta.
Adesso la ghe porta el Carbon a quei brai,
e l'Aluminio a quei catii...
A quei molto brai la ghe porta el Carbotecture.
Di Marco Tenuti (del 02/03/2010 @ 06:29:06, in MTB, linkato 946 volte)
Venerdì 5 marzo alle ore 20,00 a Monteforte d'Alpone presso la sala Ermolao Barbaro all'interno del palazzo vescovile, abbiamo il piacere di farvi conoscere Willy Mulona uno dei personaggi più conosciuti al mondo per le sue imprese estreme nei posti più estremi del pianeta terra.
Durante la serata, oltre a raccontarci delle sue avventure, presenterà il MONGOLIA BIKE CHALLENGE, gara di mtb che si svolgerà in Mongolia dal 7 al 22 agosto 2010.
Ospite della serata il pluri vittorioso della mtb italiana Marzio Deho sicuro partecipante al Mongolia Bike Challenge. Siete tutti invitati a partecipare.
Di Marco Tenuti (del 02/03/2010 @ 09:25:20, in MTB, linkato 870 volte)
Non posso non riprendere anch'io l'articolo postato dal Fabione sul suo blog che col suo occhiolino clinico ha notato un particolare che mi era sfuggito sotto il gazebo del team Rodella domenica mattina alla Airon Bike.
Nulla da dire: il Bazzani va forte, ma oltre alla crema, nella gambe si nota che il Ciro alle spalle pare "appoggiare" con gusto... Sarà la prospettiva? Mah!
Di Marco Tenuti (del 03/03/2010 @ 17:13:28, in MTB, linkato 1165 volte)
Sviscero subito un po' di numeri per la gioia dei maghi di Excel e della cabala: portati a casa 85 km ai 30,5 km/h. Il percorso di oggi era il giro "corto" Turnover, cioè Quinto-Verona-Lazise-Bardolino-Pigno-Albaré-Gazzoli-Rivoli-Ragano-Sega-Ponton-Parona-Verona-Quinto tutti in solitario.
Mi ha preso subito un colpo quando stavo passeggiando tranquillamente ai 35 km/h su Lungadige Attiraglio, quando mi ha superato un jet, vestito con divisa Avesani, una stazza d'uomo, un Cancellara. Mi ha superato ad un altro passo, ma non mi son fatto perdere d'animo e così ho ciucciato la ruota immediatamente. La sua velocità di crociera da subito era 40 km/h: poi 42 km/h, poi passa a 45 km/h, poi 49 km/h stabili. Io son dietro a ciucciare e già sono a 168 battiti e penso subito tra me se questo davanti è Mandrake o Superman. Faccio sentire per un paio di volte il mio corpetto, ma non vedo il caso di chiamare strada. Sarà che avevamo vento a favore, comunque Bionic Man era imprendibile, era una gamba da Miglio, solo che non sono riuscito a "classificarlo". Arriviamo alla diga del Ceo e lui tira dritto, mentre io tiro un sospiro di sollievo e mi faccio la salitella del Chievo ai 25 km/h, cioè a velocità umana.
Il pezzo della Bassona me lo son fatto tutto anch'io ai 40 km/h e solo allora mi è venuto il dubbio. Di solito quel pezzo coi Turnover lo facciamo ai 35 km/h, oggi me lo faccio da solo a +5 km/h. Ed il ritorno? Meglio non pensarci: andiamo sul lago e poi ci inventeremo qualcosa per tornare a casa, tipo tireremo su lo spinnaker e ci metteremo a strambare e bolinare a più non posso.
Oggi c'era un vento boia che spirava verso OVEST, pertanto l'andata a medie da paura - me pareva de essere la locomotiva dell'Eurostar Turnover, tanto che son arrivato con una media dei 33,5 km/h sul lago in meno di un'ora - al ritorno ero el trenino a cremagliera che va avanti a sbuffi con velocità di crociera tra i 26 e i 30 km/h.
Ogni tanto mi veniva in mente la "tavola apparecchiata" del Pezzo e così, per cercare di ridurre la sofferenza, mi son fatto buona parte del ritorno con le mani basse, che più basse non si può e anche sulla mia schiena si potevano mettere quattro fondine e spaghetti all'amatriciana per tutti.
Al ritorno, arrivato a Ponte Catena, ho svoltato a destra e son passato da Bike Store da Poltronieri per gli ultimi ragguagli sulla situazione iscrizione Lessinia Legend.
Mi pareva di essere in negozio con Roel e Marco Aurelio, tra divise e colori nero-verdi. Poltronieri ha davvero delle bici eccezionali in negozio. Ho visto anche la Flash 29" in carbonio con Lefty: è spettacolare e meriterebbe davvero di farci un pensiero. Pare di vedere una Scale un po' più grande e con in più la Lefty - cioè lo sbavo del cross country - solo che costerà bazzeccole... o mi sbaglio, Luca?
Adesso manca solo di inviare il fax, ma è già tutto pronto e compilato. Per me la gara di Laigueglia in provincia di Savona, ma quasi più vicino ad Imperia che a Savona sarà una gara per me tutta nuova e la seconda di quelle che ho in mente di fare per questo circuito.
Sarà una trasferta all'insegna dello sport e famiglia, visto che andremo tutta la famiglia al completo.
Leggendo qua e là - principalmente su MTB-forum, la gara sembra essere una gara non molto in stile marathon, ma più un XC bello impegnativo da fare tutto in un fiato. Nei prossimi giorni vedrò di documentarmi e di studiare bene il tracciato, in modo da non farmi cogliere impreparato o di sottovalutare questa gara, visto che è comunque classificata con tre stelline secondo il nuovo sistema di punteggio della rivista MTB Magazine.
Di Marco Tenuti (del 05/03/2010 @ 11:55:30, in MTB, linkato 1596 volte)
Ecco dove si trova Laigueglia. Vi ricordo che sabato 20 marzo proprio a Laigueglia passerà il treno veloce della Milano-Sanremo, per cui io dovrei essere là a vedere i PRO a pochi chilometri da Sanremo e dalla Cipressa.
Di Marco Tenuti (del 07/03/2010 @ 16:33:31, in MTB, linkato 1065 volte)
Oggi in programma la prima gara del Prestigio 2010, un piattone padano, senza piadina, con cui si poteva portare a casa la prima stellina del circuito della rivista MTB Magazine. Una quantità di gente mai vista per una gara del genere, più che altro perché incentivati più che dalla stellina, dal ricco pacco gara con materiale della Xbionic.
Al ritiro pacchi gara e durante le operazioni di partenza un vento da paura, costante poi per tutta la gara. Tra un po' provo anche l'ottima maglietta della Xbionic. Le fasce per i polpacci dicevano durante il pastaparty che non siano autorizzate, perché trattasi di doping tecnologico.
La gara era un tutto-gas per due ore e mezza... parecchi pezzi di fango infame, niente di impossibile, ma la bici non ne voleva sapere di andare avanti a più dei 13-15 km/h. C'era solo da scegliere la traiettoria ideale, ammesso che ce ne fosse una sui pezzi critici. Dopo il primo giro, la mia catena aveva già dimenticato completamente cosa fosse l'olio ed era tutto un cigolio fino a fine gara. Solo spingendo i pignoni più duri come l'11 e il 12 la sofferenza acustica la si percepiva meno e così ho deciso di fare chilometri e chilometri con le marce più dure.
Il giro di lancio era una cosa un po' pericolosetta, visto che si partiva a tutta con i primi 3-4 km ai 35-45 km/h e con delle simpatiche raffiche di vento a creare scompiglio nei trenini improvvisati. Vedi il sottoscritto che ha fatto un volo della M...nna ai 35 km/h su asfalto senza conseguenze particolari, se non qualche livido al mignolo, gomito, ginocchio e culatta destri.
Pasta party eccellente, molto rapido con pennette al pesto, tortino al giallo d'uovo e mandorle e affettati assortiti.
Docce caldissime e nessuna coda: solo qualche problema col dispositivo automatico di erogazione acqua controllato da una fotocellula ed un timer che ragionava con una logica tutta "sua".
Un punto di vista tutto particolare quello del Radu, che dovrebbe arrivare entro sera, visto che ha sfruttato alla grande un gregario d'eccezione, cioè el Miglio campeon do mundo. Ringrazio in particolar modo il Simone Pasetto, per la sua generosissima disponibilità nell'offrire il suo camper, dove ci siamo sistemati alla grande. Un nota positiva va anche al Giando, che mi ha regalato dei simpaticissimi calzettini firmati Power, che sfoggerò alle prime notturne estive. Nota di colore bianco per il Maga, bianco come la sua divisa mezza stagione Focus 2010, dove campeggiava uno scudettino di Prestigioso 2009. La sua gara è stata nè carne, nè pesce, insomma una tribulada anche per lui... rimaniamo in spasmodica attesa delle foto di Eder.
Di Conte Savoia (del 07/03/2010 @ 17:29:34, in MTB, linkato 879 volte)
"Non tutte le Asole vengono con il buco", così si potrebbe titolare questo articolo sulla seconda prova del River Marathon Cup 2010 in quel di Asola dove questa mattina si è corsa la X-Bionic, granfondo di Mountain bike. Innazitutto c'è da far presente che il nostro corrispondente non è riuscito ad arrivare in tempo a Asola, causa un fortissimo vento siberiano che spirava da ovest, ed è riuscito a seguire l'evento grazie a un megaschermo installato in fretta e furia nella mensa della Marcegaglia S.p.A. (ndr: co-sponsor della manifestazione).
Da lì comunque, grazie ad una intranet provvisoria concessa da Fastweb (ndr: altro co-sponsor della manifestazione) è riuscito a scrivere questo articolo. Partiamo subito da un paio di notizie di servizio: 1) causa il timore di un'onda anomala del Po, il tracciato della gara è stato allungato di una decina di km. e questo giustifica la mezz'ora in più che ci hanno messo i concorrenti a chiudere la prova rispetto all'edizione dello scorso anno; 2) secondo gli organizzatori i partecipanti erano 1.300, invece le autorità competenti affermavano che non erano più di 130...ovviamente la verità sta nel mezzo, come sempre e di seguito capirete il perchè.
Dopo il riscaldamento di ruotine, i partecipanti sono stati invitati ad entrare nell'area di partenza così organizzata: griglia d'onore per i primi 130 classificati nella Airon Bike della scorsa domenica, i restanti escursionisti, circa 1.170, inseriti in batterie chiuse con cancelli metallici zavorrati con da 50 quintali di mangimi gentilmente offerti dal Gruppo Veronesi (ndr: altro co-sponsor della manifestazione). Prima dello sparo di partenza è trapelata un'indiscrezione clamorosa: un noto atleta foresto non risultava iscritto alla gara, sembra che il fatto sia da imputare ad un ritardo nella presentazione del listino. La Corte dell'AIA (ndr: ultimo co-sponsor) non è riuscita ancora ad interpretare nella maniera corretta la legge interpretativa approvata in fretta e furia dal Parlamento di Mantova. Ma torniamo alla cronaca: allo sparo di partenza i 130 della griglia d'onore sono partiti come levrieri tenuti a digiuno per 40 giorni e 40 notti, nel frattempo i concorrenti a ridosso dei cancelli sono stati obbligati a beccare il mangime fintantoché i cancelli stessi, liberi dalla zavorra, si sono alzati e un'orda assatanata si è lanciata all'inseguimento come lupi grigi nella steppa lapponica a caccia dei piccoli marsupiali polari dalle zampe palmate.
In questo frangente sono scoppiati altri 3 clamorosi episodi che hanno influito non poco sulla classifica finale della gara.
1) è all'esame dei giudici un reclamo avanzato dai Team Sculazzo e Rodella su un noto atleta della Pieve colognolese che, come affermato da una moltitudine di testimoni, ha sfruttato la scia di una moto d'alta cilindrata che gli ha permesso di recuperare moltissime posizioni...seguirà conferenza stampa.
2) un altro fortissimo atleta foresto nonché affermatissimo professionista della Valpantena è rimasto coinvolto in una caduta. E' in fase di accertamento se la caduta che, all'inizio sembrava fortuita, non sia stata provocata arbitrariamente e su commissione da un atleta locale di pari categoria. Dopo un iniziale stato confusionale, l'atleta alcenaghese è riuscito a svincolarsi dai soccoritori locali, che stranamente insistevano per legarlo alla barella con una specie di camicia, e si è lanciato all'inseguimento, ma ormai la sua prestazione era stata compromessa e ha dovuto accontentarsi di una posizione di rincalzo.
3) causa il fortissimo vento siberiano laterale che, come si diceva poc'anzi, soffiava da ovest, gli atleti di statura superiore ai 190 cm. si sono trovati a lottare come Don Chisciotte contro i mulini a vento, ma, purtroppo, ogni loro tentativo si è rivelato vano e si sono ritrovati a Desenzano. Tra questi anche un notissimo atleta ex sanzenate che ha dovuto rinviare alla prossima gara l'inizio del suo anno scoppiettante. Quest'ultimo, insieme ad altri atleti di pari stazza, è riuscito a rientrare da Desenzano dopo aver cazzato la randa, chiudendo anche lui però in posizioni non consone alla sua fama.
Concludiamo dicendo che le classifiche non sono state ancora esposte, perchè la stesura iniziale aveva dato un resposnso completamente all'opposto degli exit-poll, quindi è in atto il controllo voluto dagli esponenti politici locali in quanto hanno gridato subito che i risultati erano stati manipolati dai soliti giudici rossi.
Nonostante tutto, comunque è stata una giornata di vita vera e chiudiamo augurandovi una buona serata.
Con stima.
Littorio Belpiero in arte Fede
Redattore unico del Gazzettino Asolano
Di Marco Tenuti (del 07/03/2010 @ 17:46:48, in MTB, linkato 915 volte)
Scatto rubato ieri sulla salita che dai lavatoi di Montorio porta al Pian di Castagnè, quando il Radu stava completando la rifinitura in vista della X-Bionic Challenge.
Al suo seguito una staffetta di moto che cercavano di seguirlo durante il suo allenamento. Rilevamenti cronometrici danno un tempo di 14' netti, lungo i 5350 metri (CINQUEMILATRECENTOCINQUANTA), fatti tutti in soglia medio-lenta, come si può notare anche dallo sguardo assolutamente disteso e rilassato.
Rimaniamo in attesa di strappare un suo commento a caldo, dopo la sua eccezionale performance odierna in quel di Asola.
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